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Autore: shadowsdimples_    08/07/2011    1 recensioni
Hilary, normalissima ventottenne con origini italiane, si ritrova catapultata nel mondo dello star system. Ma non sarà questo a cambiarle la vita, ma bensì un incontro. Un incontro a dir poco meraviglioso... P.S.:E' la mia prima FF, siate clementi!! T.T
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Bene, rieccomi sotto le minacce di Viyanga °_° Ok, allora, dove eravamo rimasti? Ah, si: Hilary dice a Jared che Kris l'ha baciata. Bene, buona lettura! Ah, per la canzone, va bene quella del capitolo precedente :)


Ila.

Jared*

"Kris mi ha baciata" Era seduta a terra, gli occhi rossi e gonfi. Avevo capito bene? Kris l'aveva baciata?
"Cosa?"
"Kris mi ha baciata...", ripeté a bassissima voce. Sbattei gli occhi. Non ci credevo!
"E... E tu? Che cosa hai fatto?"
"Gli ho dato uno schiaffo..." Sospirai: meno male, almeno non ci era stata...
"Ti ha visto qualcuno?"
"Mah, credo la metà della popolazione di Talinn e una decina di paparazzi", fece sarcastica. Questa non ci voleva... Scossi la testa. Lei aveva la testa bassa, non poteva vedermi. Beh, a vederla li per terra mi faceva una tenerezza infinita, così la presi per le braccia e la misi seduta sul letto. La guardai in faccia: stava piangendo. La strinsi a me. Sapere che Kris l'avesse baciata mi faceva incazzare, ma non capivo perchè quel senso di fastidio continuava a persistere in me. Perchè?
"Sei arrabbiato?", chiese Hilary piano.
"Si. Ma non con te." La rassicurai con un sorriso poco convincente.
"Jared... Se sei arrabbiato anche con me, non devi negarmelo. Te lo leggo in faccia che non sei per niente contento..."
"Dovrei essere contento che Kris ha baciato la mia ragazza?"
"Non ho detto questo. O forse si, ma non mi sono spiegata bene... Vedi, Jared... Io non voglio che io passi per innocente..."
"Perchè ci sei stata?!" Sgranai gli occhi e saltai in piedi.
"NO! Dannazione, perchè non riesco a dirlo a parole! Vedi, ho paura che quello che verrà pubblicato sui giornali possa influenzarti, e farti capire che ci sono stata... Ma non è così!" Scossi la testa e mi riavvicinai a lei, stringendole le spalle.
"Senti, io ti credo. Non c'è bisogno che tu mi spieghi. Vogliono farmi credere che tu mi abbia tradico con Kris? Lo facciano! Che si fottano tutti quanti, io credo solo a te." I miei occhi grigi riflessi nei suoi blu mi davano alla testa. Si morse le labbra e mi abbracciò. La strinsi fortissimo a me, ma non la sentivo vicina come una volta. Mi sentivo tradito. Però non sapevo che le conclusioni le avrei tratte quando sarebbero uscite le foto su tutti i giornali.

Hilary*
Tallinn, 9.56 PM

Il tour continuò senza interruzioni, fino a quando, una settimana dopo, non uscirono le foto sui giornali. Ommerda, fu la prima cosa che pensai quando ci passai con Jared davanti. Proprio il momento in cui avevo chiuso gli occhi. Eravamo di tre quarti, il mio viso si vedeva abbastanza bene, si vedevano i miei occhi chiusi e la bocca incollata, non volutamente, a quella di Kris e le mie mani appoggiate sui suoi bicipiti. Sotto, i titoli del giornale che lasciavano a desiderare.
McQueen's bodyguard and the star: a new love? E sotto c'era una foto di me e Jared con il cuore spezzato proprio sulle nostre mani intrecciate. Jared si fermò e la sua stretta, così forte, si era indebolita, al punto di lasciarmi la mano. Prese il giornale e lo sfogliò, osservando lentamente le pagine. Pagò e si incamminò verso l'albergo, senza tenermi la mano.
"Jared..."
Nulla.
"Jared?" 
"Che c'è?", si voltò brusco.
"Che c'è scritto?" 
"Leggerai in albergo." Poco dopo, quando raggiungemmo l'albergo, salimmo in camera e il peggio fu li.
"Guarda." Lanciò la rivista. La sfogliai. Le foto erano le stesse che mi sarei aspettata. Senza sapere la storia, uno avrebbe pensato che io e Jared ci fossimo lasciati e che io stessi con Kris. Ma non era assolutamente così, e Jared lo sapeva. 
"Allora? Te l'avevo detto che le foto sarebbero uscite."
"Mi avevi detto che non ci eri stata.", il suo tono era freddo, glaciale, incolore, deluso, triste... Non lo avevo mai sentito parlare in quel modo.
"Perchè è così"
"Dalle foto non sembra"
"Jared, tu vai a dare retta a delle stupide foto?!", mi alzai adirata. Prima mi diceva che credeva solo a me e adesso mi dava addosso credendo a delle stupide foto che erano state fatte in quella frazione di secondo che avevo chiuso gli occhi.
"Se non mi dici la verità, si!" Stavamo urlando tutti e due.
"Io ti ho detto la verità!"
"Si, ma a me non sembra!" Prese il giornale, me lo sventolò davanti e lo lanciò in un angolo.  
"Jared, non stai ragionando."
"Non sto ragionando perchè sono fuori dalla grazia di Dio, Cristo!"
"Tu un po' di tempo fa mi hai detto che credevi solo a me. Dov'è finita quella fiducia? Dov'è finita la fiducia che avevi in me una settimana fa?", parlavo normalmente, per quanto normalmente potessi parlare essendo sull'orlo del pianto.
"Dov'è finita? E' finita in frantumi quando le tue labbra hanno incontrato quelle di Kris." La sua voce era ancora più tombale di prima. Le lacrime scendevano copiose sul mio viso, soffrivo. Soffrivo perchè non si fidava di me. Lo sorpassai ed uscii dalla stanza. Mentre correvo per il corridoio, incrociai Kris.
"Hilary?! Che succede?" Avete presente quel detto "Se gli sguardi potessero uccidere?" Ecco, in quel momento avrei mutilato Kris.
"Levami le mani di dosso, è colpa tua se il rapporto tra me e Jared è andato a puttane.", gli ringhiai praticamente contro. Mi lasciò andare immediatamente. Nell'atrio incrociai Shannon, Ambra, Ash e Jeremy.
"Hilary!", esclamò Ambra vedendomi. Mi voltai e rimase paralizzata. Ash venne verso di me.
"Hil! Che è successo?" Mi rivolsi a Jeremy, dietro di lei, scioccato.
"Chiedilo all'amico tuo." Uscii dall'albergo e mi feci portare da qualche parte. Mi ritrovai su un ponte, a guardare il mare incazzato nero. Continuavo a piangere, i passanti mi fissavano curiosi. La cosa che mi faceva più male era che Jared non mi credeva. Il BB mi vibrò nella giacca.
Incoming call: Ambra.
Scossi la testa e spensi il telefono. Poco mi importava che li stavo facendo preoccupare. L'unica cosa che volevo, adesso, era tornarmene a casa. Mi asciugai le lacrime e tornai lentamente all'albergo. Erano quasi le dieci. Avevo riflettuto abbastanza. Tornai in albergo. Stavano tutti seduti sulle poltrone, ansiosi e preoccupati. Ambra alzò gli occhi, mi vide, e mi si lanciò contro.
"Dove eri?! Ci hai fatti preoccupare a morte."
"Dovevo riflettere."
"Su cosa?"
"Ho preso una decisione: torno a Los Angeles. Mi dispiace per voi ragazze..." Ash si alzò e mi prese il viso tra le mani.
"Kris ci ha raccontato tutto. Che hai intenzione di fare?"
"Io che ho intenzione di fare? Jared cos'ha intenzione di fare! Sono sempre stata io quella con i problemi di fiducia." Risi senza allegria.
"Quindi lascerai il tour?"
"Molto probabilmente si. E spero anche abbastanza presto. Domani prenoto per Los Angeles e torno a casa." Mi asciugai le ultime lacrime che c'erano sul mio viso, spalmando per bene la matita.
"E con Jared? Com'è andata a finire?"
"Credo... Che sia finita... Se non c'è fiducia in un rapporto, che senso ha restare insieme. Beh... Fatto sta che tutta la mia roba sta in camera di Jared... Vado a farmi una doccia. Ci vediamo dopo."
"Vuoi dormire in camera con me?", chiese Ash. Lei dormiva da sola, Ambra con Shan e Jem con Kris.
"Non ce n'è bisogno. Grazie mille, piccola." Le accarezzai una guancia e andai verso gli ascensori. Entrai e spinsi il pulsante nove. Entrai in camera. Era esattamente come l'avevo lasciata. Solo un po' puzzolente per via del fumo che aleggiava nell'aria. Mi tolsi la giacca e Jared apparve dal bagno.
"Dove sei stata? Ci hai fatto preoccupare..."
"Ti ho fatto preoccupare? A te? Strano..." Mi tolsi le scarpe. Mi si parò davanti, impedendomi di entrare al bagno. Mi guardò negli occhi.
"Smettila di comportarti da ragazzina... Ero in pensiero per te."
"Bene. Vuoi un applauso? Adesso mi lasci fare una doccia?" Gli diedi una spallata e chiusi la porta alle mie spalle. Mi infilai sotto il getto congelato della doccia. Le lacrime salate di mischiarono all'acqua fredda. Non mi importava che stessi morendo di freddo. Preferivo soffrire per quello, piuttosto per quello che mi stava succedendo. Uscii dalla doccia solo quando mi resi conto che stavo tremando violentemente. Mi avvolsi nell'accappatoio e mi misi il borotalco. Amavo il borotalco: mi faceva tornare piccola. Mi misi il pigiama e andai a letto. Jared era vestito, col giubbotto e il suo BB in mano.
"Tu non vieni a cena?"
"No, non ho fame."
"Ok." E uscì. Neanche 'Ciao'. Bene. Tanto non mi avrebbe mai più rivista. Mi misi a letto e mi addormentai piangendo, consapevole dell'ultima affermazione.


Alle due di notte il cellulare prese a squillarmi. Jared dormiva sodo accanto a me, di spalle a me, puzzava un po' d'alcol. Presi il cellulare e risposi.
"Pronto?"
"Hilary..." Non riconobbi la voce all'inizio, anche perchè tremava, come se stesse piangendo.
"Kristie?!" Scattai a sedere e accesi l'abat-jour. Jared iniziò pure a russare. "Che è successo?!"
"Zack..."
"Che gli è successo?", mi stropicciai gli occhi. Mi chiamava alle due di notte per dirmi qualcosa di Zack?!
"Ha avuto un incidente... E' morto..."
"Cosa?" O non avevo capito oppure mi stava facendo uno scherzo.
"E' morto... Zack non c'è più...", iniziò a singhiozzare. Mi alzai e iniziai a camminare freneticamente avanti e indietro.
"Kristie, mi stai dicendo una stronzata?", le lacrime iniziarono a bussarmi agli occhi.
"No, Hilary... Ti ho chiamato perchè domenica ci sono i funerali... Ti avrebbero chiamato i genitori di Zack, ma ho chiesto di farlo io..."
"Ok..." Avevo risposto automaticamente. Il mio cervello era come se mi fosse uscito dalle orecchie e non me ne fossi accorta. Il mondo mi era crollato addosso. Su chi potevo contare adesso?
"Devi fare l'elogio funebre..."
"Cosa?! No, io non posso fare l'elogio, Kristie..."
"Lo farò anche io. Lo faremo io, te e Jack, il fratello."
"Va bene... Prenoto un aereo e vedrò di essere li per domani mattina. Quando ci sono i funerali?"
"Domenica alle nove. Mi raccomando, di nero."
"Certo..." E riagganciai. Mi vestii con un jeans e una felpa leggera con la S di Superman. Mi sedetti al tavolo e presi carta e penna.

Jared,

So cosa starai pensando. Ma non è così. Mentre tu dormivi mi ha chiamato una mia amica per darmi una notizia terribile e sono dovuta partire subito.
Mi dispiace che tra noi sia finita così, per un malinteso, o per mancanza di fiducia, ma evidentemente doveva andare così. Insomma, sono stati otto
meravigliosi mesi, o no? Beh, adesso non è il momento per i rimpianti. Com'è che dicevi? I will never regret? Beh, non lo farò neanche io. Prenderemo
strade diverse.

One day, maybe we'll meet again...
Lo spero.

Hilary.



Presi la mia valigia e lanciai un ultimo sguardo a Jared che dormiva sornione. Gli accarezzai una guancia e uscii. Presi il cellulare e chiamai l'aeroporto.
"Vorrei un biglietto di sola andata per Los Angeles da Tallinn. Quando decolla il volo più vicino?"
"Alle quattro decolla un aereo per Los Angeles. E' fortunata, signora, l'ultimo posto libero è in Business class."
"Bene, lo prenoto." Dopo aver pagato con tutte le procedure e aver stampato la carta d'imbarco col pc della recepetion, mi avviai con calma all'aeroporto. Quando arrivai, a causa del traffico, erano le tre e mezza. Tempo di fare il check-in e tutto quanto che ero sull'aereo alle quattro precise. Il cellulare mi vibrò nella tasca.
New message from: Jared.
"Hilary dove cazzo sei?!"
Non risposi. Però quanto volevo farlo... Guardai l'Estonia che ci stava pasando sotto in quel momento, e mi sembrò quasi di chiudere con una vita che non era mia. Mi addormentai poco dopo, tra una turbolenza e l'altra.


Ok, in questo momento mi odierete a morte, ma dovrò scrivere qualcosa nei prossimi capitoli, no?! :D
A prestoooo!!
Ila.
   
 
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