Note iniziali: questo
capitolo avrà come protagonista il nostro Kevin alle prese con la sua
figlioletta più piccola. I bambini citati sono Isabelle “Izzie”
(figliola di Kevin), Elizabeth “Lizzie” (primogenita di
Frankie) e Alexander “Xander” (ultimo nato di Joe).
Buona lettura!
L
come
Lecca Lecca
Le gite allo zoo non
erano una consuetudine nella famiglia Jonas.
Sia gli adulti che i bambini, preferivano di gran lunga osservare gli
animali in parchi naturali o in alternativa nei documentari scientifici, dove
per lo meno venivano rappresentati nel loro habitat naturale e non in gabbia.
Ma quel particolare
pomeriggio, la scuola elementare di Isabelle, Elizabeth e Xander aveva proposto una gita allo zoo di New York. La piccola Izzie aveva espresso il desiderio di fare una foto con gli
elefanti e papà Kevin, che avrebbe fatto di tutto per le sue bambine, la
accontentò con piacere.
“Papà!Lo sai quanto è
buono il mio lecca lecca?”
la bambina si arrampicò sulla staccionata degli elefanti e li osservò dormicchiare
al centro del recinto.
“Mi fa piacere tesoro.”
La bambina diede una
portentosa leccata al dolciume e lo fece volteggiare con un sorriso sotto il
naso del cugino.
“Io ho un lecca lecca!E tu no!” canticchiò allegramente mordicchiando il dolce
con gusto.
Alexander abbandonò il
capo sulla staccionata e roteò gli occhi infastidito.
“Zio falla smettere!”
si lamentò distogliendo lo sguardo dall’elefante e raggiungendo la mamma alle
panchine.
Kevin ridacchiò. Prese
in braccio Isabelle e la portò all’altezza degli elefanti. Alla sua destra,
Frankie fece lo stesso con Elizabeth.
“Un giorno avrò una casa di lecca lecca!”esclamò Isabelle salutando con
la manina libera gli animali nel recinto.
“Con tende di lecca lecca. E tappeti di lecca lecca.
E anche il mio cagnolino sarà fatto di lecca lecca…E…”
L’elenco di Isabelle
proseguiva a dismisura. La vocetta concitata della
bambina continuò ad elencare oggetti a forma di lecca lecca tra una leccata e l’altra.
Nel frattempo, uno
degli elefanti aveva terminato la sua pennichella pomeridiana e si stava
avvicinando allo steccato sotto lo sguardo stupito delle due bambine.
Quando il muso grigio fu
abbastanza vicino a Elizabeth e Isabelle, la più piccola si voltò a cercare lo
sguardo del padre,turbata.
“Ma
papà” cinguettò Lizzie tirandogli una manica e
indicandogli il testone ruvido dell’elefante.
“Ma
l’elefante è tanto triste.” Dichiarò spalancando gli occhioni castani,
sinceramente preoccupata.
“Amore,
l’elefante è triste perché vive in gabbia.
È stato portato via dalla sua casa, dalla sua famiglia forse.”
Spiegò Frankie con
dolcezza sfiorando la testolina riccia di Lizzie con
un bacio.
Il volto della bambina
si oscurò.
“Ma
è una cosa tanto brutta!” sussurrò con la sua vocina acuta dimenticandosi di
Isabelle e del suo lecca lecca. Perfino delle scimmie
che gridavano nella gabbia accanto e che tanto le piacevano.
“Io allo zoo non ci
torno più!” dichiarò infine incrociando le braccia convinta.
Frankie si lasciò
sfuggire un sorrisetto soddisfatto.
“Brava la mia bambina.”
Sussurrò stringendola con affetto.
“Dai, torniamo dalla
zia e da Xander.”
Nel frattempo, Kevin ed Isabelle avevano preso a discorrere allegramente con
l’elefante.
“E questo è il mio papà
Kevin e io sono Isabelle. Ho sei anni. Tu quanti anni hai elefante?”
L’elefante osservò con
scarso interessa la bimbetta mora che parlava con così tanto
entusiasmo stringendosi al suo lecca lecca.
“Devi essere
proprio grande, perché sei così grosso!
Più grande di te papà!” dichiarò ancora la bambina indicando la proboscide
dell’animale e ridendo,quando l’elefante eseguì un
profondo barrito.
“Tesoro mi raccomando non sporgerti troppo.” La avvertì con dolcezza
Kevin spostandosi un po’ dalla recinzione.
Isabelle diede un’altra
portentosa leccata al dolciume e sorrise.
“Ehy
guarda!C’è un piccolo di elefante!”
Indicò la recinzione
con la mano che reggeva il lecca lecca:
fu un movimento troppo brusco.
Il dolce scivolò dalle
sue manine ed atterrò senza alcun rumore in mezzo
all’erbetta secca contenuta dalla recinzione.
Lo sguardo della
piccola si stravolse in fretta: da meravigliato, si fece stupito e poi tutto a
un tratto desolato, quando Isabelle realizzò che cosa
era appena successo.
“Il mio lecca lecca!” esclamò atterrita mentre goccioloni trasparenti si facevano strada da ciascun occhietto castano solcando le guanciotte rosee.
“è caduto papà!è caduto il lecca lecca!”
“Tesoro te l’avevo
detto di non sporgerti!” le ricordò Kevin con voce dolce cercando di impedire
che la bambina piangesse.
Osservarono l’elefante
cucciolo sollevarsi con difficoltà e trotterellare verso di loro, avvicinandosi
al padre.
Il piccolo di elefante
annusò il lecca lecca con fare circospetto prima di
morderlo diffidente.
Quel gesto
inaspettatamente, tirò su il morale della bambina che scoppiò a ridere
asciugandosi i goccioloni di pianto e le guancie umide.
“Ti piace il mio lecca lecca elefantino?” domandò scivolando giù dalle braccia del
padre e raggiungendo il cucciolo.
“Papi ho deciso!” dichiarò infine depositandosi le manine sui
fianchi e sorridendo allegramente.
“La mia casetta non
sarà piena di lecca lecca!Ma di elefanti!”
Nota dell’autrice.
Era da un sacco di
tempo che non postavo più in questa sezione. Un po’ perché comunque è da secoli
che non scrivo più storie sui Jonas,
un po’ perché non ci trovavo molto il senso a postare qualcosa di non gradito. Però mi sembrava corretto aggiungere un nuovo capitolo, per Ciuffetta che è stata così carina e gentile da commentare
lo scorso e l’altra mia one shot
con i pargoli Jonas. Perciò grazie tesoro! Sul serio!
Un abbraccio a tutti
Laura