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Autore: severuslove    09/07/2011    0 recensioni
Cosa potrebbe succedere se una sayan, fan di Harry Potter entrasse nel mondo magico?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dalla finestra apparve uno spiraglio di luce che  mi sveglia, ancora assonnata mi alzo e mi faccio una bella doccia rinfrescante,e, senza indugio mi dirigevo  nella Stanza delle Necessità.
Era davvero difficile orientarsi per la scuola, anche perché i gradini delle scale si muovono senza che tu te ne accorgessi; per la strada ero molto preoccupata poiché potevo incontrare qualcuno, ma, anche affascinata da quel luogo dove i miei personaggi preferiti avevano vissuto molte avventure.
Fortuna volle che non incontrai, e arrivata finalmente al settimo piano, davanti a me c’era in tutto il suo splendore la fenice del preside: era una meraviglia, il colore rosso primeggiava e non potevi far altro che rispettarla data la sua importanza; d’altronde le fenici nel mondo magico erano davvero rare, e sapendo che lei voleva parlare proprio con me mi faceva nascere un senso d’orgoglio indescrivibile.
“Fanny” dissi “Ti dispiace se penso io al luogo adatto?”
“No affatto, anche perché non siamo soli”, la guardai confusa, dopo di che camminando per tre volte avanti e indietro pensai: -voglio che ti trasformi nella stanza dello spirito e del tempo e che sia accessibile solamente a me Fanny e qualunque amico lei voglia portare-.
 Finito di camminare, una porta compare di fronte a noi, e una volta aperta incomincio a spiegarne le funzioni:
“Questa, è la stanza dello spirito e del tempo, si chiama così perché il tempo scorre molto più lentamente rispetto a quello normale”.
 Lei annuisce dicendo nella mia testa:
“Hai avuto un’ottima idea, anche perché la cosa sarà molto, lunga, ora voglio presentarti dei fantasmi molto particolari” e, quattro fantasmi mi appaiono davanti. 
“Ciao, noi siamo i quattro fondatori della scuola e per l’esattezza….”
“Godric Grifondoro” uno spettro giovane è molto bello si presentò come il fondatore della mia casata, si capiva che con lui dovevi fare molta attenzione, emanava un potere davvero enorme.
 “Salazar Serpeverde” –altro personaggio interessante- pensai era l’antagonista di Godric, eppure la sua bellezza non aveva uguali, alto e muscoloso poteva tranquillamente fare concorrenza al Grifondoro.
“Priscilla Corvonero” era una ragazza minuta e con degli occhiali spessi di vecchio stampo, meno curata dei due precendeti.
“ Tosca Tassorosso” Molto bella, con un viso dolce e rassicurante.
 
“Ma… ma come?” dissi letteralmente stupita dopo che ebbero finito di presentarsi.
“Come è possibile tutto questo?” disse Salazar.  
“Vedi tesoro, è molto semplice, abbiamo capito dal tuo forte desiderio che volevi salvare le persone che in un futuro sarebbero morte, te sei la più adatta”, a parlare è stata Tosca.
“La selezione è stata ardua, ma alla fine abbiamo scelto te. Inoltre la bacchetta che tu hai in mano….”
“A proposito” dissi interrompendo per un attimo Godric “Quando l’ho presa in mano questa mattina ho sentito una sensazione molto potente oltre alla classica -questa è la tua bacchetta-”.
“Quello che stavo per dire prima che tu mi interrompessi, e che questa non è una bacchetta qualunque, è appartenuta a Merlino in persona”.
“Che cosa?” urlai.
“Abbiamo fatto un’ottima scelta adatta alle tue qualità, ma ora bando alle ciance” disse Priscilla “sotto con gli allenamenti, dobbiamo renderti forte ed invincibile”.
Così i miei allenamenti iniziarono: per il momento mi esercitavo nei più facili, ma oltre quello dovevo schivarli e, con la tuta appesantita non era facile, ma questo i fantasmi non potevano saperlo.
“Bene” dise Salazar “Questa stanza è parecchio utile, per il momento puoi andare, ci vediamo domattina”.
“Uhmp” dissi esausta: era passata una settimana, ma nella realtà erano poche ore.
Una volta fuori dalla stanza usai il teletrasporto, riconoscendo l’aurea di Hermione e mi trovai nel dormitorio.   
Fortunatamente per me, le ragazze si stavano appena svegliando, io invece, mi ero diretta immediatamente sotto la doccia.
Una volta pronte, entrai in Sala grande con Harry Ron e Hermione per fare colazione e,  la prima scena che ci si presentò davanti, fu Draco Malfoy che si stava esibendo in uno svenimento, facendo scoppiare tutti i Serpeverde dalle risate.
“Ignoralo” dicemmo io e Hermione contemporaneamente, mentre Harry si lasciava cadere su di una sedia accanto a George.
“I nuovi orari del terzo anno” dise lui, e nel mentre mi stava fissando “Tu devi essere quella nuova vero? Mi chiamo Gerorge, ieri non abbiamo avuto occasione di presentarci”
“Piacere mio, Stella”
“Che cosa ti succede Harry?” chiese poi lui.
“Malfoy” rispose Ron.
Alzati tutti insieme gli occhi, riuscimmo a vedere in tempo Malfoy che stava di nuovo fingendo di svenire.
“Quello è solo un’idiota” disse tranquillamente George “Ieri quando solo saliti i Dissennatori sul teno è entrato di corsa nel nostro scompartimento, vero Fred?”
“Quasi se la faceva addosso” aggiunse lui.
“E’ normale” dissi io “Nessuno è contento dopo essere stato a stretto contatto con loro no? La felicità sparisce via e senti solo un vuoto” tutti ascoltando la mia risposta annuirono.
Hermione nel frattempo stava studiando il suo orario, e sapendo cosa  avrebbe detto io mi intrometto dicendo:
“Che ne dite di andare a Divinazione?”
“Ottima idea, Divinazione è in cima alla Torre Nord, ci vogliono dieci minuti”.
Finito di mangiare e salutato Fred e George ci dirigiamo verso la Torre Nord, ignorando Malfoy che si esibiva di nuovo nello svenimento.
“Ci deve essere pure una scorciatoia no?” chiese Ron mentre salivamo le scale.
In quel frangente feci  la conoscenza di Sir Cadogan accompagnandoci poi, nella giusta direzione, dove c’erala botola per entrare.
“Scusi dobbiamo entrare” dissi anticipando Harry che stava per parlare; in risposta la botola si aprì all’improvviso  e, una scala  apparve finendo sopra i miei piedi; entrai in aula seguita dai miei compagni.
Era proprio come me la immaginavo: dei tavoli fatti a forma di cerchio con delle sedie attorno, molto buia, con solo candele per illuminare la stanza.
“Dov’è?” chiese  Ron una volta contemplata la stanza.
Una voce esce  dall’ombra dicendo:
“Benvenuti, è bello vedervi in carne e ossa”. Un insetto fa la sua comparsa, era la professoressa Cooman.
“Sembra un insetto” dissi a bassa voce facendomi sentire solo da Harry, che ridacchiando disse:
“E’ la stessa cosa che ho pensato anche io”.
 Odiavo profondamente quella vecchia megera, a causa della sua profezia, aveva rovinato la vita a parecchie persone; prendo posto vicino a Harry, mentre Ron e Hermione lo prendono accanto al nostro.
La lezione seguiva esattamente come nel libro, fino a quando la Cooman non arriva al nostro tavolo proprio mentre stavamo guardando dentro le tazze:
“Fammi vedere cara” per tutta risposta sbuffo, passando la tazza di Harry alla professoressa, mentre tutti tacquero in attesa.
“Il falco… caro tu hai un nemico mortale”.
“Ma questo lo sanno tutti” diciamo in coro io e Hermione “Sapete, fate paura, sembrate i gemelli” dise Ron.
“Ahhh” urlò lei ignorandoci completamente; sbufaio molto più forte questa volta:
“Che cosa c’è professoressa?” chiese Thomas.
“Mio caro ragazzo… il Gramo”
“O per il cielo” dissi io ad alta voce facendo ghignare Hermione.
“E’ il peggior presagio…”
“… di morte?” finisco per tutta risposta.
“Sta calmo Harry, sta solo cercando di spaventarci, non vedi?” dissi per tranquillizzare il mio.
“Stella ha ragione, è ridicolo” aggiunse Hermione.
La professoressa ci fissò con crescente antipatia:
“Scusate se ve lo dico, ma sento pochissima aurea intorno a voi”
Stavo per scoppiare a ridere, a stento mi trattenevo, lei che parla di Aurea a me, ma andiamo!
“Credo che per oggi ci fermeremo qui” disse la professoressa.
Una volta finito la lezione dissi a Hermione:
“Dobbiamo far sclerare la Cooman che ne dici? Almeno la pianta di dire baggianate”, lei annisce d’accordo con me.
 Nella lezione di Trasfigurazione si sentirono tutti un po’ meglio grazie alla professoressa che ci disse:
“La Divinazione è uno dei settori più imprecisi della magia”
Quando la lezione fu terminata,  riuniti tutti insieme  andavamo verso la Sala Grande per il pranzo, e li Ron e Hermione discussero sul famoso orario.
Io ci avevo provato, perciò distolsi lo sguardo e, lo spostai sul professore di Pozioni: stava guardando con odio Lupin, ma poi rendendosi conto che qualcuno lo stava fissando cercava la fonte, e una volta trovata, mi guardava  a sua volta incuriosito Era davvero bellissimo, ma, rossa per l’imbarazzo di essere stata scoperta distolsi lo sguardo e mi accorsi solo in quel momento che Hermione mi guardava da un po’. Sospirai mentre mi stava domandando:
“Stai bene?”
“SI certo non ti preoccupare” dissi  “Anzi, perché non ci  avviamo verso la lezione di Cura delle Creature Magiche?”
“Mi sembra un’ottima idea Stella, non vedo l’ora di vedere il professore Hagrid all’opera” dise tutto contento Harry.
Non eravamo solo noi ad essere i primi arrivati, poiché i Serpeverde del nostro stesso anno erano li.
Guardai Malfoy pensando: -devo assolutamente farmelo amico, ma come? Ma certo-  e in quel momento ghignai - ho in mente un piano-.
“Forza muovetevi, oggi ho una cosa speciale per voi! Ci siete tutti? Bene, allora seguitemi”
Mentre seguivamo il professore, gli studenti, stavano bisticciando contro il libro che aveva fatto acquistare, così io dico semplicemente:
“Per poterlo aprire basta accarezzarli il dorso”
“Ottimo Stella, cinque punti a Grifondoro” così evitai i soliti commenti dei Serpeverde, ma sapevo che non era finita così.
Una volta arrivati a destinazione Hagrid ci parlò degli Ippogrifi:
“La prima cosa da sapere è che sono orgogliosi, facili da offendere; mai insultarne uno, perché può essere l’ ultima cosa che fate”.
Come da manuale Malfoy non stava affatto  ascoltando, mentre  parlottava con Tiger e Goyle.
“Dovete sempre lasciargli fare la prima mossa, camminate verso l’Ippogrifo fate un inchino e aspettate…” ormai non lo ascoltavo più neanche io, perché sapevo già cosa dovevo fare, invece elaborai il mio piano.
Harry si propose per primo arrampicandosi sulla staccionata; lo lasciai fare sapendo che non si sarebbe fatto niente e, un volta finito il suo giro di volo Hagrid chiese:
“Ok, c’è qualcun altro che vuole provare?”
Ovviamente tutti accettarono, e Malfoy Tiger e Goyle scelsero Fierobecco che si era inchinato come l’Ippogrifo che avevo scelto io.
“E’ facilissimo” disse Malfoy “Lo sapevo se c’è l’aveva fatta Potter, non sei pericoloso, vero brutto bestione?”.
Prima che il povero volatile  potesse fare qualcosa di cui poi tutti si sarebbero pentiti, mi scaraventai vicino a Malfoy, spostandolo e prima che gli artigli mi colpissero m’inchinai senza staccargli gli occhi di dosso: avevo una paura atroce, ma aspettai in ansia la mossa del volatile.
 Fierobecco mi stava  guardando confuso, dopo di che si abbasò facendo l’inchino:
“Bravo bello” dissi una volta accarezzato, poi quando va via, mi avvicino a Malfoy
“Perché l’hai fatto? Non avevo bisogno dell’aiuto di una sporca Grifondoro” per risposta dissi:
“Non fare il ridicolo Malfoy. Perché tendi a fare l’antipatico con tutti? Solo per farti vedere da tuo padre? A, un consiglio, la prossima volta ascolta il professore intesi?”
Lui borbotta qualcosa di insensato, dopo di che se ne va seguito dai suoi compari, mentre io soddisfatta mi avvicinai a Ron, Harry e Hermione:
“Perché hai salvato Malfoy? Ci saremo potuti fare due risate” disse Ron. Lo guardo sconcertata: ora mi ricordavo perfettamente perché non lo potevo sopportare, sapendo che non era il tipo adatto a Mione, era proprio stupido:
“E’ molto semplice” dissi invece “scommetto che conoscete tutti suo padre no?”
“Si certo” dissero insieme Harry e Mione.
“Bhè, scommetto che come il figlio si fosse fatto male avrebbe mosso mare e monti pur di fare licenziare Hagrid no?”
“Si, hai ragione” nel mentre ci stavamo avviando alla prossima lezione.
  
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