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Autore: severuslove    09/07/2011    0 recensioni
Cosa potrebbe succedere se una sayan, fan di Harry Potter entrasse nel mondo magico?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, mi chiamo Stella  è sono una Sayan; sono la discendente di due grandi guerrieri, Goku e Vegeta, e per avere 13 anni sono molto forte. Ho capelli corti, classici dei sayan e occhi neri come la pece.
La mia storia incomincia precisamente in una calda giornata estiva…..
Era una giornata di quelle estive che il cervello ti si fondeva solo anche a pesare; ed io, con una bibita fredda in mano, per la milionesima volta stavo leggendo il libro di Harry Potter molto in voga dalle nostre parti.
Si trattava per la precisione, del settimo libro: l’ultimo della saga. Fin da piccola, mi ero sempre innamorata di Severus Piton, e il mio sogno più grande era quello di poterlo incontrare
Nel cielo, dal nulla comparve una luce bianca seguita da una melodia che m’investì e, una volta finita, mi ritrovavo in aria con un baule a fianco.
Non sapevo che caspita stava succedendo, quando dinnanzi a me apparve un pavimento, e con una serie di giravolte, mi appoggio con eleganza in terra prendendo al volo quello che capii essere un bagaglio.
Guardandomi attorno capii di essere in una stanza, e guardandola  mi era leggermente familiare: cielo stellato sopra il soffitto, quattro lunghi tavoli dove vi erano dei ragazzini, e,  davanti a me vi era un lungo tavolo dove sistemati vi erano dei professori.
Capii di essere nella Sala Grande della famosa scuola di magia di tutti i tempi Hogwarts, dove tutti i personaggi della saga di Harry Potte, mi stavano guardando ammutoliti.
“Miseria” urlai.
 In quel momento non seppi perché ma sapevo che in qualche modo la mia vita sarebbe cambiata: ero al settimo cielo, i personaggi che amavo di più erano tutti di fronte a me.
“Ehm, ehm” disse quello che riconobbi come il preside Silente; e non poteva non essere altrimenti: capelli lunghi e bianchi, con un altrettanto lunga barba, e soprattutto i suoi famosi occhiali a mezzaluna.
 “Tu devi essere Stella  Brief vero?” chiese.
“Ecco io….” Dopo di che una voce irruppe nei miei pensieri, e presa alla sprovvista trasalii, era una voce dolce e rassicurante, tanto che poi mi calmai subito:
 “Sono Fanny, volevo chiederti di non dire nulla a Silente, ho pensato a tutto io: una lettera era stata recapitata al preside tramite una persona dicendo che ti eri iscritta qui, so chi sei e abbiamo bisogno del tuo aiuto, presto capirai molte cose; la bacchetta e il materiale sono nel tuo baule”.
La voce della fenice finì di parlare, e, dopo un rapido pensiero di quello che avrei potuto dire, iniziai con la mia farsa:
“Si esatto, sono Stella, so che lei ha ricevuto una lettera da mio padre” mi avvicinai con cautela sapendo che tutti mi stavano guardando.
“L’ho ricevuta. Visto che sei venuta ora tramite una passaporta, devi essere smistata nelle varie case: Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero” .
Davanti a me, comparve uno sgabello, e  mi sedetti sopra di esso; dove  una strega alta e magra, dai lineamenti duri e severi, e dai capelli corvini, con capelli legati in una crocchia mi posò il Cappello Parlante sopra la mia testa; la donna in questione era la professoressa Minerva McGranitt.


“Molto interessante” disse il Cappello; ero decisamente nervosa non sapendo in che casa andare, poi mi venne un’illuminazione e chiesi:
“Ti prego, non dire nulla di me”.
“D’accordo, sei una persona molto forte e combattiva una guerriera, ma dove metterti? Il tuo cuore appartiene a una persona, ma sai che non posso metterti in quella casa? Perciò Grifondoro” detto questo, sospirai diventando cupa, in sostanza, ha detto questo davanti a tutta la scuola, e ora sanno che sono innamorata, la cosa bella per fortuna e che non sanno di chi.
Una volta raggiunto il tavolo dei Grifondoro fui praticamente assalita dai miei compagni, e Hermione in persona mi disse:
“Ciao, mi chiamo Hermione ,quanti anni hai?”
“Mi chiamo Stella e ho 13 anni, frequenterò il terzo anno”
“Anche noi” disse Harry, poi scompigliandosi i capelli disse: “Piacere di conoscerti mi chiamo Harry”.
“Il piacere è tutto mio” detto questo sorrisi: non aggiunsi altro perché sapevo che a lui dava fastidio essere riconosciuto come Harry Potter.
“Molto bene” disse Silente “Ora che abbiamo finito lo smistamento voglio presentarvi il nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure, il professor Remus Lupin” Tutti fecero un applauso, in particolare il famoso trio che lo aveva conosciuto in treno; era una persona magra e trasandata, ma dall’aspetto dolce e cordiale.
“Quanto alla nostra seconda nuova nomina” riprese il preside “Sono spiacente di dovervi dire che il vecchio professore di Cura delle Creature Magiche è andato in pensione alla fine dell’anno scorso. Sono però lieto di annunciarvi che  il suo posto verrà preso da Rubeus Hagrid”
Il tavolo dei Grifondoro fu ovviamente il più numeroso alla notizia:
“Dovevo immaginarlo” disse Ron “Chi altri poteva dirci di comprare un libro che morde? Comunque” disse poi rivolto verso di me: “Piacere di conoscerti mi chiamo Ron” sorrisi in sua direzione.
“Bene, credo di avervi detto tutte le cose importanti, che la festa cominci!” concluse Silente.
 Dal nulla apparvero una marea di vere delizie, e la descrizione del libro non era nulla a confronto di quello che c’era: dalle costolette di pollo con patate agli affettati, tutta  roba da leccarsi i baffi.
Ovviamente mi abbuffai sul piatto: un sayan che si rispetti deve consumare un sacco di cibo, anche se mangia tutto con classe.
I miei nuovi amici mi guardarono stupefatti, e Ron con la bocca piena disse:
“Affidenti” Hermione per tutta risposta disse:
“Ronald non si parla con la bocca piena”.
Una volta finito di mangiare il trio si diresse da Hagrid, mentre io andai di filato nel dormitorio, non prima che la voce di Fanny mi disse:
“Domani mattina all’alba fatti trovare nella stanza delle necessità, avrai delle spiegazioni”.
Dissi la parola d’ordine alla famosissima Signora Grassa, e una volta entrata rimasi colpita da tutto quell’oro e rosso scarlatto che c’era: divani, sedie e persino tavoli erano fatti di tutti quei colori.
Mi diressi nella mia stanza con il letto a baldacchino ed andai a dormire, in stanza scoprii poi di essere insieme ad Hermione.
La giornata era stata una delle più emozionanti che avevo vissuto, non vedevo l’ora che arrivasse il giorno dopo per poter iniziare le lezioni.
  
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