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Autore: Acclaim    11/07/2011    2 recensioni
Finalmente era arrivato il momento, erano dodici anni che non aspettava altro, rivedere il suo migliore amico. Ma quel giorno non si scambiarono un semplice abbraccio, e nella follia di quello che sembrava un grande amore capì che il suo cuore apparteneva a qualcun altro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vic se ne voleva andare.
 
Non per sempre, no, per un po’, un settimana diciamo.
 
Voleva andare al mare, da sola. Senza Jimmy o Brian o chiunque altro, ma doveva inventarsi una scusa.
 
‘Jimmy mi hanno appena chiamato i miei, sono a Huntington Beach in un albergo sulla spiaggia, però non è qua vicino.’
 
‘Oh fantastico tesoro, verranno a trovarci?’
 
‘Ehm no. Andrò io in quell’albergo con loro, vogliono stare un po’ con me.’
 
‘Beh che problema c’è vado a stare da Brian e chiami i tuoi qua.’
 
‘No Jimmy, vogliono rilassarsi, l’albergo è bello e si trovano bene lì. Parto stasera.’
 
‘O beh in questo caso va bene, mi toccherà restare in astinenza…a proposito quanto tempo stai là?’
 
‘Una settimana.’
 
‘Bene, una settimana in astinenza.’ Disse lui tristemente.
 
‘A quanto pare…Vado a fare le valigie.’
 
Vic andò in camera e prese giusto il necessario, tre canottiere, due paia di jeans, sette paia di mutande, due reggi seni e una felpa. La felpa che Brian le aveva messo quella famosa notte perché lei aveva freddo, di cui Jimmy non sapeva l’esistenza.
 
Prese il telefono e compose il SUO numero.
 
‘Ehy Bri.’
 
‘Ehy dimmi Vic.’
 
‘Domani parto, sto una settimana al mare, da sola’
 
’E perché?’
 
‘Non so Bri, ho bisogno di riflettere, e non c’è modo migliore di questo.’
 
‘Jimmy?’
 
‘Gli ho detto che là ci sono i miei e vogliono che passi un po’ di tempo con loro.’
 
‘Mmm, interessante. E quindi non posso venirti a trovare neanche una notte?’
 
‘A parte il fatto che Jim si insospettirebbe, poi ci vado per pensare, capire che cazzo sto facendo e se vieni tu penso ben poco, anzi, penso a qualcos’altro.’
 
Brian si mise a ridere ‘E va bene, mi mancherai cucciola.’
 
‘Anche tu tesoro, dopo passo a salutarti, un bacio.’
 
Vic attaccò il telefono e chiuse la valigia, se ne sarebbe andata subito, prima andava, meglio era.
 
‘Ciao Jim io vado.’
 
‘Adesso?? Non avevi detto stasera?’
 
‘Sì ma così mi sistemo, sai che sono lenta’ gli diede un bacio sulle labbra, si mise la giacca di pelle e andò verso la porta.
 
‘Mi mancherai.’ Le disse lui.
 
‘Sì, ehm…anche tu.’
 
Quando finalmente uscì andò verso casa di Brian.
 
Suonò il campanello e ad aprirle trovò l’uomo più bello che avesse mai visto.
 
‘Piccola….’ La abbracciò e la baciò ‘Sette giorni sono tanti per riflettere, anche se ne usi sei è lo stesso.’
 
‘No Brian, veramente. Devo stare…in astinenza, da tutto.’
 
Lui la baciò e le accarezzò il viso ‘Ci vediamo tra sette giorni piccola.’ Lei lo baciò di nuovo e andò a cercare un taxi.
 
‘Mi porti a una spiaggia circa a un’ora da qui.’ Disse Vic all’autista che annuì e partì senza fare domande.
 
Dopo esattamente 60 minuti dalla partenza in taxista si fermò.
 
‘Va bene qui?’ le chiese.
 
Vic si affacciò dal finestrino e vide un piccolo pezzo di paradiso.
 
‘Oh, perfetto, quant’è?’
 
’70 dollari’ rispose lui. Vic glieli diede, prese la sua piccola valigia e scese dall’auto.
 
L’aveva scaricata esattamente davanti alla spiaggia, il mare era limpido, non c’erano lettini e cosa più importante: era deserta.
 
Si voltò dall’altra parte e vide un hotel a 3 stelle, afferrò il suo trolley e entrò.
 
‘Buongiorno signora.’ Le disse una donna abbastanza giovane alla reception.
 
‘Buongiorno, avete una camera singola per sei notti?’
 
‘Aspetti che controllo…’ La donna sparì per cinque minuti, poi risbucò da una porticina ‘Perfetto, ce l’abbiamo, e i prezzi sono 75 dollari a notte senza pranzo e cena.’
 
‘Va benissimo così, grazie…che camera ho?’.
 
‘La 115, al primo piano.’ E le allungò la chiave,
 
‘Ok, grazie mille.’
 
‘Ehm, aspetti, potrebbe darmi un suo documento?.’ Vic glielo porse.
 
‘Grazie, buon soggiorno.’ Disse cordialmente la donna.
 
‘Grazie a lei.’
 
Vic prese la valigia e salì fino al primo piano, aprì la porta della sua stanza: era carina. Aveva un letto a una piazza e mezzo con la coperta bianca e i cuscini blu, una scrivania, un enorme armadio turchese e una porta-finestra che nascondeva un grande terrazzo. Era perfetta per lei.
 
Buttò la valigia sul letto, prese la borsa da mare e uscì.
 
‘Scusi la chiave gliela lascio qui?’
 
‘Sì certo, la appenda pure qui.’ Indicò a Vic una specie di tabellone con i numeri delle camere e un chiodo per ogni stanza dove appenderci la chiave.
 
Vic uscì dall’albergo e andò in spiaggia. Stese il telo nella sabbia, si tolse i vestiti e si sdraiò. Era da sola.
 
Non riusciva proprio a capire perché non ci fosse nessuno nonostante la spiaggia fosse incredibilmente bella.
 
Si stava addormentando quando Fade to Black dei Metallica interruppe i suoi pensieri.
 
‘Pronto…’ disse Vic.
 
‘Ehy Vic, cazzo non ce la faccio più.’ Dall’altro capo del telefono c’era Brian in lacrime.
 
‘Brian che hai?’ gli chiese.
 
‘Jimmy continua a dirmi che sono un buon amico, che di me si può fidare, che mi vuole bene…Non mi sono mai sentito peggio in vita mia…’
 
‘Oh Brian mi dispiace, cosa posso fare?’
 
‘Fammi venire da te, solo per stanotte.’ Vic non sapeva resistergli, poi anche se passava un giorno con il suo uomo non era la fine del mondo.’
 
‘Cazzo Gates, mi hai rovinato il piano…dai vieni. Però solo per stanotte! Sono a un’ora da là, davanti a una spiaggia bellissima, l’hotel si chiama Joice ma non so dirti altro…’
 
‘Arrivo tra un’ora esatta.’
 
Erano le otto di sera e Brian l’aveva chiamata un’ora fa, Vic non fece in tempo ad alzarsi dal suo telo che le squillò il telefono.
 
‘Dove sei tesoro?’ le chiese Brian.
 
‘Sono nella spiaggia, esattamente davanti all’hotel.’
 
Lui riattaccò e dopo due minuti se la ritrovò davanti.
 
‘Amore mio.’ Vic corse verso di lui, lui verso di lei, e quando si incontrarono si abbracciarono e baciarono per 10 minuti.
 
Poi lui la prese in braccio e andò verso il mare.
 
‘BRIAN ELWIN HANER JUNIOR NON TI AZZARDARE A PENSARE NEANCHE LONTANAMENTE DI BUTTARMI IN ACQUA!’ Vic urlò talmente forte che se ci fossero state delle persone nel raggio di un km l’avrebbero senza dubbio sentita.
 
Lui rise, accelerò il passo e quando arrivò alla riva rivolse un sorrisetto malizioso a Vic.
 
‘No Bri ti prego, mi pento di averti fatto venire qui.’
 
‘Oh amore…SCUSAMI!’
 
Lei lo guardò terrorizzata e due secondi dopo si ritrovò completamente bagnata.
 
‘Adesso ti vengo a prendere!’ Vic uscì dall’acqua e corse verso Brian che cercava di scappare.
L’inseguimento durò circa 5 minuti quando…
 
‘Ahia, Brian credo di essermi presa una bella distorsione alla caviglia.’ Urlò Vic. Brian andò verso di lei per accertarsi che non fosse successo niente.
 
‘Fammi vedere tesoro…’ neanche il tempo di dire quelle parole che Vic si alzò in piedi, gli afferrò un braccio e lo trascinò in acqua.
 
‘Sei sleale.’ Le disse lui.
 
‘Lo so, ma...’ Non fece in tempo a finire la frase che Brian corse verso di lei e la prese in spalla, per poi auto-buttarsi.
 
Quando si ritrovarono entrambi in acqua si guardarono, Vic pensava a quanto fosse bello Brian, e Brian pensava a quanto fosse sexy Vic.
 
Lui la abbracciò e posò le proprie labbra su quelle di lei per poi dare il via a un bacio sott’acqua, proprio come piacevano a Vic.
 
‘Ti amo.’ Le sussurrò lui all’orecchio.
 
‘Anch’io piccolo.’ E lo abbracciò. ‘Però sono comunque le nove di sera e se permetti io avrei anche freddo, dove mi porti a mangiare stasera?’ chiese lei.
 
‘Intanto proporrei di andarci a fare una doccia, poi ci penserò.’
 
Vic era d’accordo, quindi prese il suo telo, lo arrotolò e lo mise nella borsa, poi andò verso l’albergo.
 
‘Ehy ehy signorina e io dove vado a farmela la doccia?’ le chiese Brian.
 
‘Vieni con me no? Tanto nella hall c’è una donna, fidati ti farà entrare comunque con me: hai mai visto qualcuna resistere al tuo dolcissimo faccino?’ ironizzò Vic.
 
‘Naah, hai ragione.’ Lui la seguì e dopo cinque minuti arrivarono all’hotel.
 
‘Buongiorno.’ Disse Vic alla donna.
 
‘Buongiorno a lei.’ Le rispose. Vic prese la chiave della sua stanza.
 
‘Scusi ma quel ragazzo è con lei?’ le domandò la donna.
 
‘Sì, sale per farsi una doccia.’ Vic le fece l’occhiolino: si sarebbero capite subito.
 
‘Oooh certo certo, in questo caso va benissimo. Buona serata!’
 
Vic la ringraziò, prese Brian per mano e salirono fino alla camera. Brian aprì la porta e…
 
‘Peeerò la signorina si tratta bene eh…’ disse compiaciuto.
 
‘Zitto e entra.’ Disse lei.
 
‘Ehy ehy siamo un po’ agitate qua?’
 
‘No, volevo fare la doccia IN DUE, ma se tu vuoi stare lì a osservare la stanza…’ era evidente che Vic sapesse come prenderlo.
 
‘Oooh la camera aspetterà.’ Disse lui.
 
Brian si svestì e volò sotto la doccia e dopo due minuti lo raggiunse anche Vic.
 
Ci misero un’ora per lavarsi (avevate dubbi? Ovviamente fecero anche qualcos’altro ma vaaabbè) poi quando finalmente uscirono si asciugarono velocemente i capelli e Vic si mise un vestitino turchese tutto svolazzante (scusate, non sapevo come far rendere l’idea xD) legato con una cintura alla vita.
 
‘Wow amore sei splendida.’ Disse Brian.
 
‘Sìsì Bri ma…vogliamo parlare di te? SEI UN F I G O.’
 
‘Ooooh yeeeeah!’
 
‘Avresti dovuto dire: io non sono figo, qua l’unica bella sei tu’
 
‘Io non sono figo, qua l’unica bella sei tu’ disse Brian imitando la voce di Vic.
 
Lui la prese per mano e uscirono dall’albergo.
 
‘Ti porterò in un posto speciale mia piccola principessa.’ Le disse Brian.
 
‘Tesoro lo sai benissimo che odio i posti con la puzza sotto il naso, preferisco mangiare un panino.’
 
‘Perfetto allora.’
 
‘Ma perché vai verso la spiaggia? E perché hai la borsa per il mare?’ gli chiese lei.
 
‘Se mi segui lo scopri subito.’
 
Lei obbedì e tre minuti dopo si ritrovarono nella spiaggia proprio dov’erano prima.
 
‘Ma Bri non…’
 
Lui stese i teli e aprì la borsa dove si trovavano due panini e due birre.
 
‘Non è il massimo? Mangiare in riva al mare è una figata!’ disse lui a bocca piena.
 
Lei lo baciò ‘È fantastico, grazie. Ti amo.’
 
Mentre mangiavano Vic e Brian passarono il tempo a guardarsi negli occhi: lei pensava a quanto amasse il suo Bri, mentre lui pensava a quanto amasse la sua principessina.
 
Quando finirono la loro romantica cena, Vic stava per crollare.
 
‘Bri non ce la faccio più, ho bisogno di dormire.’
 
‘Andiamo.’
 
‘Bri, devo DORMIRE, e con te non dormo lo so per certo.’
 
‘A me basta anche sentirti respirare a cinque centimetri dalla mia bocca, mi basta guardarti riposare e sono l’uomo più felice del mondo, non ho bisogno di altro.’ Le disse Brian.
 
‘E pensi che gli altri non si insospettiranno? E Jimmy?’
 
‘Gli ho detto che sono andato dai miei’
 
‘Ottimo, allora andiamo.’ Lei lo prese per mano e nel giro di cinque minuti arrivarono all’albergo.
 
Brian entrò di nascosto, ovviamente non poteva dormire in un albergo dove non aveva pagato, mentre Vic salutò sempre la solita donna alla reception.
 
Quando arrivarono nella stanza Vic si svestì e si sdraiò sul letto e Brian fece lo stesso.
 
Lui iniziò a baciarla, ma dopo pochi minuti Vic appoggiò la testa al cuscino e si addormentò.
 
Brian la guardò per oltre un’ora, poi decise che era meglio riposarsi: la mattina dopo sarebbe dovuto ritornare a casa e per sei giorni non avrebbe rivisto l’unica persona al mondo a renderlo così felice. 





Ehy ehy :D Allora come vi sembra?
E' solo un capitolo di passaggio e forse può sembrare noioso, ma a me piace abbastanza.
Ovviamente ringrazio tutti quelli che recensiscono, fatemi sapere se ho fatto un bel lavoro :D
Un bacione a tutti ^^
Acclaim.
  
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