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Autore: Lilianne    11/07/2011    1 recensioni
Ecco a Voi il seguito di - Cavolo, quanto mi piaci!!-
Vi avevamo lasciato con Martina in viaggio per Parigi, Nick costretto a farla partire anche se la ama, Joe e Cristina innamorati e felicemente insieme. In questa nuova long vi sveleremo le nuove avventure della band e delle sue vicine di casa. Sperando che vi piaccia vi auguriamo buona lettura! (mi raccomando recensite!!) M&C
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parla Joe
19 Dicembre.
Finalmente avevamo terminato la tournèe dopo circa una cinquantina di tappe fra USA e America Latina.
Kevin era tornato in New Jersey, nella sua enorme villa, assieme a Danielle.
Nick, invece, aveva deciso di accompagnare Martina in Italia per due settimane. Le vacanze natalizie si avvicinavano sempre più e lei colse l’occasione per andare a far visita a LEI…
A sua sorella…
 
Non so che cosa avrei dato per partire insieme a loro.
Unicamente per stare con LEI un semplice secondo.
Per sentire la sua voce, toccarla, sentire il suo profumo, le mie labbra sulle sue…
Desideravo vedere se era cambiata, come era diventata.
Se era più bella, oppure se era sempre la stessa.
Volevo vederla negli occhi, avere i suoi boccoli fra le mie dita.
Soprattutto, avevo il DOVERE di chiederle SCUSA…
Glielo dovevo in tutti i modi…
 
 
Ero nel mio appartamento di Los Angeles. Lo avevo acquistato per il mio 21esimo compleanno.
Stavo ancora con lei … passavo tuttora le mie giornate in compagnia di Ashley.
Si poteva anche azzardare e dire che convivessimo di già, dopo appena sei mesi di fidanzamento.
Eppure, volevo lasciarla. Dovevo lasciarla. Abbandonarla a se stessa.
Averla fuori dalla mia vita.
Sbattere lei, la sua faccia e i suoi rumorosi tacchetti lontano da casa mia.
Per non parlare del suo gigantesco ego e del suo carattere da maresciallo a dir poco opprimente!
Senza tralasciare i suoi shampini, balsamini e cremine per il corpo nella MIA doccia!
Ma ciò che mi mandava veramente in bestia, era trovare i suoi reggiseni e mutande sparsi per l’intero  pavimento. Che schifo!
Stare con lei era come se avessi una mano violenta pigiare sul mio petto.
Come se ci fosse un grido, imperterrito, nelle mie orecchie.
Una  ruota che gira  senza mai fermarsi.
Le sensazioni erano le medesime.
Volevo dare un taglio a quella storia.
Netto.
Secco.
Diritto al punto.
Con un semplice e cristallino BASTA.
 
Me ne stavo sdraiato sul letto, coperto da un grande piumone bianco.
Con un guanciale in mezzo alle gambe, proprio come faceva LEI.
La trovavo sempre nelle posizioni più strane quando, per augurarle il “Buongiorno”, entravo in camera sua e le stampavo un bacio sulla fronte.
 
Mi ero appena addormentato, ascoltando il suono appena accennato della tv accesa in salotto, quando un assordante rumore mi fece sobbalzare in aria.
Era Ashley, tornata in quel preciso istante da un “estenuante” pomeriggio di shopping “West Hollywoodiano”.
Mi alzai di scatto dal letto, deciso a fare “quel che dovevo fare” una volta per tutte.
La vidi posare la sua pelliccia di ermellino bianca sopra il divano mentre scaricava a terra ogni sacchetto che aveva fra le mani. Ce ne saranno stati almeno una decina sparsi  su tutto il tappeto.
Appena mi vide mi venne in contro e mi dette un bacio sulla guancia per poi dirigersi immediatamente in cucina.
Mi stava preoccupando. Aveva le occhiaie e si muoveva a fatica. Si appoggiò al tavolo dell’isola e si sedette di schianto.
J: Ashley va tutto bene? Che hai? Le chiesi avvicinandomi di più a lei stando in piedi.
A: Niente tesoro… sto benissimo è solo che…. Lei si interruppe da sola mentre sorseggiava dell’acqua.
J.A: Devo dirti una cosa! Lo dicemmo all’unisono guardandoci negli occhi.
Speravo tanto che ciò che Ashley doveva comunicarmi avesse a che fare con la parola “fine”.
A: Senti Joe ascolta, ciò che devo dichiararti non è facile. Non so quale potrebbe essere la tua reazione, ne tanto meno quella dei tuoi genitori, dei tuoi parenti, di tutti… Vedi…
J: Ashley dimmi che cosa hai, insomma, mi stai facendo veramente preoccupare! Affermai deciso prendendole la mano. La sua era calda, ma la mia tutto il contrario: sembrava essere un cubetto di ghiaccio.
A: Joe… Joe sono incinta aspetto un bambino da te! Lei mi guardò diritta negli occhi con aria di una che non scherza affatto.
Tutto attorno a me si fece nero. Buio.
Sentivo la terra mancarmi sotto i piedi.
Dentro di me ci fu una specie di blakout.
Il sangue si gelò all’interno di ogni mia vena.
La testa cominciò a pulsarmi letteralmente, come se fosse dovuta scoppiare da un momento all’altro.
Cominciai a tremare.
Avevo oramai perso il controllo di me stesso.
Ero completamente paralizzato. Il mio cuore sembrava essersi fermato. Il mio cervello mi aveva abbandonato e il mio corpo pareva stesse per fare lo stesso.
Caddi a terra incurante di tutto ciò che stava succedendo.
Svenni improvvisamente.
 
 
A: Joe! Joe! Oh Dio! Svegliati! Gridò Ashley versandomi addosso tutta l’acqua che si trovava nella caraffa in vetro, bagnandomi totalmente il viso.
Tossì alzandomi in piedi mentre lei mi tendeva la mano terrorizzata.
Trovai il coraggio e la forza di chiedere spiegazioni mentre lei mi aiutò a sedermi.
J: Ashley come è possibile? Insomma… noi non abbiamo mai fatto sesso, come può essere? Domandai lei ancora shockato. Le mie mani sembravano fossero affette dal “Morbo di Parkinson”.
A: Ricordi, quando circa un mese fa, in Brasile, nel periodo in cui eravamo ancora in tour, tu ti ubriacasti e io ti portai nella tua suite? Lei sembrava essere molto sicura di ciò che sosteneva.
J: No…  io non ricordo assolutamente niente! Ricordo solo che la mattina seguente mi svegliai in mutande nel letto in camera mia, nient’ altro! Cercai di riflettere invano.
Ma cosa stava dicendo? Che cosa era successo realmente quella sera?
A: Fatto sta che appena entrai nella tua suite, tu non riuscisti a trattenerti e… e abbiamo fatto l’amore tutta la notte! Io cercai di dissuaderti, di allontanarti ma tu dicesti che non ti importava niente dell’anello e che le conseguenze le avresti affrontate da uomo!
Ashley cominciò a piangere mentre i miei occhi si fossilizzarono sull’ anello che ancora portavo all’anulare sinistro…
Come era possibile? Non ricordavo assolutamente niente!
Immaginavo già le copertine dei giornali scandalistici: “ Il padre 21enne” o “Joe Jonas manda al diavolo il Purità Ring e diventa papà!” oppure “ Joe Jonas si rovina la vita con le sue stesse mani”
Insomma…
Realmente, aspiravo un giorno molto lontano, ad avere una famiglia tutta mia ma, non così precocemente e soprattutto, dopo essermi sposato!
Avrei dovuto mantenere la promessa fatta a Dio!
Evitare una sbornia in quella maledetta sera!
Quella fottutissima sera!
 
Che ne sarebbe stato di me?
Sarei stato capace di gestire quella situazione più grande di me?
Il mondo a breve sarebbe venuto a conoscenza delle gravidanza di Ashley!
Sarei stato in grado di diventare padre? Di crescere un figlio con una donna che non avrei mai amato?
Che cosa avrei dovuto dire a mio padre, a mia madre, ai miei fratelli?
Come l’avrebbero presa?
E soprattutto, come l’avrebbe presa Cristina?

 
 
 
 
Taratataaaaaa! Bene, bene, bene!
Penso proprio che questa nessuno di voi se la sarebbe mai aspettata!
Questo è veramente un grandissimo colpo di scena! ( uhoohuooooo come sono crudele xD)
Spero di non essermi meritata il vostro odio perenne… Si spera!
Mi auguro che questo capitolo vi sia piaciuto come sempre! ( per alcuni…)
Grazie come sempre a tutti, quelli che leggono e quelli che recensiscono!
Baci
Cri 



P.S : Ho ingrandito il carattere perchè sono un pochino cieca! ;)

  
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