Videogiochi > Dragon Age
Ricorda la storia  |      
Autore: Shadow Eyes    11/07/2011    7 recensioni
«Per le fiammeggianti mutande di Andraste!!»
Voltarsi all’unisono ad un’esclamazione di stupore era una diventata ormai una specialità di tutta la squadra, acquisita dopo mesi e mesi di agguati e di vari ed eventuali incontri strambi.
«Cosa…!?»
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Alistair Therin, Oghren, Un po' tutti, Zevran Arainai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non svegliare...




“Why Can't We Be Friends?”
- Smash Mouth





«Per le fiammeggianti mutande di Andraste!!»

No no no no no no-

«Aiutatemi!»


Eppure quella mattina era cominciato tutto bene.
Be’, “tutto bene” perché la ruotine quotidiana non era stata sconvolta, più che altro.
Alistair si era svegliato, si era stropicciato gli occhi e, con la mente ancora intorpidita dal sonno, aveva asciugato un rivolo di saliva che gli frastagliava gentilmente il mento barbuto. In seguito, aveva sentito la schiena salutarlo con un allegro schiocco di dolore.
«Urgh.»
Pura routine.
La seria prima, tanto per cambiare, si erano imbattuti in una pattuglia – ora avevano cervello sufficiente anche per organizzarsi? – di Prole Oscura, avevano combattuto e vinto ritrovandosi inzuppati di sangue. Soprattutto Morrigan, a dire il vero; mentre lo scontro infuriava era stata travolta da un Ogre e trafitta senza pietà da un Hurlock al fianco, prima che riuscisse ad incanalare rabbia e adrenalina sufficienti per congelarli e spaccarli in mille pezzi trasformandosi in un orso. Dopodiché era crollata a terra, col il volto contratto e la pelle sempre più bianca. Wynnie era corsa da lei ed avevano deciso, di comune accordo, di accamparsi lì per permettere a tutti di recuperare le forze prima di riprendere la marcia.
...
In realtà Alistair aveva prontamente proposto di lasciare la Strega alla mercé della natura selveggia, ma nessuno l’aveva ascoltato.
Niente di nuovo sotto il sole, insomma.
Ad ogni modo, una volta ripresa conoscenza, la giovane Strega si era allontanata dal gruppo e si era poggiata con la schiena contro un albero, guardinga. Wynnie l’aveva raggiunta accigliata, chiaramente non voleva che si sforzasse, ma c’erano “fin troppi schiamazzi per i suoi gusti e decisamente troppo Alistair, per poter riposare come si deve”, le aveva risposto Morrigan, congedandosi con un brusco cenno di ringraziamento.
Quando la maga del Circolo aveva riferito al resto del gruppo quel secco responso, Alistair si era limitato ad una pigra alzata di spalle e, quel che era rimasto della serata, era stato un susseguirsi confuso di cibo incolore e gradevolmente insapore, odori speziati e musica attorno al bivacco.
Cosa mi sta sfuggendo?
Il Custode si accigliò; era più che sicuro di essersi addormentato dopo aver riso fino alle lacrime per un poco attendibile – ma decisamente pittoresco – aneddoto amoroso raccontato da Oghren… ma non ricordava affatto di essere andato a dormire contro un albero.
Si agitò sul posto, infastidito dallo sgradevole formicolio che aveva preso ad infestargli la spalla sinistra, allentando la sua già flebile concentrazione.
Un momento...
Un fruscio e un subitaneo spostamento di calore al suo fianco gli fecero rizzare i peli del collo.
Pessimo presagio.
Pallido come un cencio, Alistair si voltò con drammatica lentezza e, non appena scorse la chioma selvatica di Morrigan poggiata contro il suo braccio, qualcosa nella sua mente andò in frantumi.
«Oh... oh.»
Presagio di morte!
«Per le fiammeggianti mutande di Andraste!!»
Voltarsi all’unisono ad un’esclamazione di stupore era una diventata ormai una specialità di tutta la squadra, acquisita dopo mesi e mesi di agguati e di vari ed eventuali incontri strambi.
«Cosa…!?»
Sei teste, infatti, rotearono in perfetta sincronia verso un Alistair in preda ad un profondissimo sconforto. Pareva essersi appena schiacciato ripetutamente la mano in una porta, tanto gli occhi erano lucidi e il volto era violaceo.
«Aiutatemi!»
In realtà il buon Custode avrebbe tanto voluto urlare come una femmina isterica ma, ahimé, dalla bocca gli era uscito solo uno squittio da topolino spaventato... e forse era stato meglio così, visto che la Strega dormiva proprio a due centimetri dalla sua gloriosa faringe.
Wynnie scosse il capo, evidentemente esasperata dal lieto evento – o forse dall’intera piega che aveva preso la sua vita. Leliana impallidì ma non mosse un muscolo, immobile nel proprio orrore. Sten… be’, bisognava avere parecchia fantasia per aspettarsi dal qunari una qualche sorta di reazione che non consistesse nel suo sempiterno grugno di disapprovazione.
«…»
Qualcosa, tuttavia, parve muoversi sul volto scuro del gigante, che si fece avanti tra i presenti e tacque, incupendosi. Il suo introspettivo silenzio lasciava però intendere, alle menti più sottili, quanto per una volta fosse seriamente intenzionato a esprimersi.
Non un filo d’aria di mosse all interno dell’accampamento.
«Tutto questo è… inaspettato.», constatò infine, con mirabile saggezza, il qunari, guadagnandosi una sentitissima frase censurata mentale da parte dei suoi stimati commilitoni.
«Già, quasi quanto la tua reazione.», sbottò sarcasticamente Oghren, roteando gli occhi azzurri.
Zevran scosse il capo schioccando la lingua. «Tsk, tsk… ci troviamo di fronte ad un impasse, signori.»
«Cos’è, elfico?», domandò perplesso il nano.
«No, mio letterato amico.», rispose pazientemente l’assassino. «Ѐ buon senso. Se lei dovesse svegliarsi in questo momento ucciderebbe Alistair. Se dovessimo svegliarla noi, ucciderebbe prima noi... e poi Alistair.»
«Un punto per te.»
A onor del vero, anche voltarsi dall’altra parte quando Alistair era in pericolo, era ormai diventata una specialità di gruppo.
«Ehi! Perché sono sempre io quello che muore comunque?», ruggì a denti stretti il Custode Grigio.
Un momento: era certo di non essersi addormentato vicino alla Strega delle Selve… ed era altrettanto certo che, in quel momento, Zevran ed Oghren stessero sorridendo troppo, per trattarsi solo di un caso.
Quei due dannati…!
«Siete stati voi!», sibilò paonazzo.
«“Noi” cosa? Non ci permetteremmo mai!», rispose con aria innocente l’elfo.
«E comunque non hai prove.», si premurò di sottolineare Oghren, beccandosi una gomitata vicino all’orecchio da parte di Zevran. «Ah, sì, giusto. Ops…»
Il nano sferrò una gomitata a sua volta, centrando in pieno la futura progenie dell’assassino.
«E poi dicono che vivere ad un metro e trenta d’altezza sia pieno di svantaggi.»
«Braska…», fiatò Zevran, con le lacrime agli occhi.
«Ragazzi… ricordate che io sono ancora qui, vero?», li richiamò disperatamente Alistair. Ormai la metamorfosi fra lui e un sasso ricoperto di muschio era terminata. Avevano anche lo stesso colorito.
«Sarà che sono sbronzo ma... dev’essermi sfuggito qualche dettaglio.», borbottò Oghren, aggrottando le sopracciglia arruffate, «Chi di noi ha scritto sulla fronte: “oggi mi sento proprio in vena di farmi carbonizzare le braghe”, ragazzo?»
«Oh, e poi ci sarebbe un’ultima opzione da non sottovalutare, mio caro amico: se dovessimo riuscire a salvarti senza svegliarla, ci uccideresti tu quindi, be’, puoi ben capire…», aggiunse zelante l’elfo.
Alistiar, affranto, decise che era rimasta una sola persona in grado di salvarlo: l’improponibile essere che guidava la loro campagna di reclutamento!
«Allora chiamate…», cominciò con il cuore colmo di speranza...
«Ѐ a caccia di cinghiali, credo. Per il pranzo. O roba del genere… non ricordo.»
... che esplose come un palloncino.
Morrigan sussultò.
Un paio di vene sul collo di Alistair si gonfiarono per il panico. Stava seriamente prendendo in considerazione l’idea di gettarsi a terra e di rotolare lontano, lontano, lontano… già, peccato che così l’avrebbe di certo svegliata ricevendo una permanete gratuita fatta di lampi e fulmini.
Oghren gli regalò un’occhiata volpina. «Sai come si dice in questi casi, ragazzo?», cominciò il nano dalla scarmigliata chioma rossa, con l’aria di chi la sa lunga.
Buon senso nanico? Allora… esisteva davvero? Decantato da Oghren, poi!
Alistair cercò di riprendersi: non era il momento di meravigliarsi! Quel consiglio avrebbe potuto salvargli la vita!
Le orecchie del giovane parvero protendersi verso il guerriero di Orzammar, mentre quest’ultimo si accingeva ad elargirgli la perla di saggezza della giornata.
«“Non svegliare…”?»
«“… i-il can che dorme”?»
«Bravissimo!»
Alistair fece il più lungo e sofferto sospiro di tutta la sua vita.










.:~*~:.

The Warden: «Problem, Alistair?» *troll face*

L'avevo detto che questa volta ci sarebbero stati i cinghiali. XD
Signori, questa è pura demenza (o è SPARTAAAAAAAAAAAAAAAAA?). A soli 99,99 euVo al chilo. ù__ù
Scrivo troppe cazzate, è colpa del caldo. T_T In realtà le scrivo tutto l’anno ma va be’, dettagli, come si suol dire. Sweet Jesus. X°DDD Questa mi è stata ispirata da una fan art di Zinoodle nella quale ci sono Alistair e Morrigan che dormono appiccicati. X3
Poco da dire a riguardo, a parte che mi sono divertita a scriverla e che, se gli scherzi da accampamento sono questi, ricordatevi di essere sempre dalla parte di chi li fa. X°D
Uhm… Zevran dice “Braska!” quando viene cacciato dal party, ma non sono riuscita a trovare il significato… immagino sia un’imprecazione. O_o
Grazie a todos! *___*

See ya,

Shadow Eyes
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: Shadow Eyes