*Giulia*

"Allora .. quante volte siete venuti quassù tu e gli altri ?" chiesi a Georg che mi guidava in giro per il boschetto. 

"Mha ... una decina di volte sicuramente, ma da soli non era così divertente !!" disse sorridendomi.

Potevo anche squagliarmi con quel sorriso dedicato solo a me.

"WoW" sussurrai.

"Volevo chiederti .. qual'è il tuo colore preferito ?? Sai, sono curiosissimo" mi chiese.

"Certo .. emm .. Giallo" dissi.

"Wow .." disse lui e mi sorrise.

"Io .. devi sapere che ho una specie di fissazione con le pietre e ..." non lo lasciai parlare.

"Ooooh !! io Amo le ametiste, sono le mie preferite !!" dissi veloce.

"Si, anche le mie, non sono fantastiche ??" disse.

"Si, sono così perfettamente perfette nella loro perfezione !!" dissi.

Lui rise per il gioco di parole, ed io mi unii alla sua risata cristallina.

Quando smettemmo di ridere mi accorsi che ormai si era fatto tardi e dovevamo tornare indietro, e glielo feci notare.

"Veramente io .. avevo organizzato .. cioè .. volevo fare una specie di .. piknik" disse balbettante.

"Uhhhh che figoooo !!" dissi saltellando.

Era da quando ero piccola che non facevo un piknik !!!

Cacciò da non so dove un cestino da piknik e ci sedemmo a terra, stendendo una specie di tovaglia.

Mangiammo tutte le schifezze varie che si era portato Georg, poi iniziammo a parlare del più e del meno, fino ad arrivare alla politica e a qualche barzelletta che non capii, ma per farlo felice mi misi a ridere.

Mi faceva così piacere vedere quel sorrisone che gli si formava sulle labbra !!

Quelle labbra così perfette, con quei denti bianchissimi ..

Quelle labbra che io avevo già assaporato.

E mi era piaciuto anche !!

Smisi di pensarci e lo guardai.

Oggi i capelli erano molto più piastrati del solito, il sole li faceva sembrare quasi biondo scuro, e gli ricadevano leggeri sulle spalle magre.

"Perchè mi stai fissando ?" mi chiese.

"Oh, niente niente !!" dissi, ma non so mentire.

"Non ci casco, dimmi tutto" disse veloce e si avvicinò, forse per convincermi meglio.

"Emm . è che ... non sono mai riuscita a capire come fai ad avere dei capelli così ..." ma non riuscivo a finire la frase.

Com'erano i suoi capelli ?!

Non esiste un aggettivo adatto.

Feci un gesto con la mano, scostandomi una ciocca di capelli, come fa di solito lui.

"Ohh !! bhè, uso il balsamo normale, li asciugo con moooolto cura e li piastro" disse calmo addentando un panino enorme.

"Mi prometti che quando torniamo mi passi la piastra ??" gli chiesi.

"Tranquilla, se vuoi te la presto" disse mordendo ancora il panino.

"No no !! io voglio che TU mi passi la piastra !!" dissi, e lui si mise a ridere.

Recuperammo tutte le sporcizie e ci dirigemmo verso casa, ormai erano le 4.

Mentre camminavamo, Georg si fece coraggio e mi sfiorò la mano, poi la afferrò definitivamente, e vedendo io che non protestavo sorrise felice e inziò a camminare con passo sicuro e svelto.

Io praticamente gli correvo dietro.

Una volta a casa trovammo Bill e Lucia come al solito sulla poltrona, Bill teneva Lucia sdraiata sopra di lui e le carezzava dolcemente la pancia (che non si era gonfiata affatto) Lucia, a occhi chiusi stringeva forte la mano di Bill.

"Heyy !! ancora qui ad amoreggiare ?!" chiese Georg.

Lucia aprì svelta gli occhi e tentò invano di scendere da sopra a Bill, ma Lui la teneva stretta al suo petto.

"Si" disse Bill sorridendo.

Anche quel sorriso non era niente male.

Ma nessuno supera Tom, almeno secondo me.

Oddio,  Tom ...

E dire che io dormirò tra le lenzuole che una volta erano sue, avrà ancora il suo odore.

Entrare nella Sua camera, dormire nel Suo letto.

Magari qualche mese fa sarebbe stato un sogno, adesso è un vero e proprio incubo..

E' bruttissimo porre speranze su una persone e vederla morire, così, da un momento all altro.

Il momento prima lo ascolti che suona e sorride, e il secondo dopo ti arriva la notizia che è morto.

E' tristissimo, ma forse c'è un motivo.

Certo, sarà una stronzata pazzesca, ma mi serve per andare avanti.

Prima che la dico vi ricordo che Io ho una fantasia sopra i limiti.

Bhè, secondo me in paradiso serviva un punto di riferimento.

Un angelo che sappia suonare le melodie in modo perfetto e più moderno.

Bhè, a loro serviva un angelo e ce lo hanno tolto a noi.

E' ingiusto, certo, ma questa storiella da quattro soldi mi fa sorridere.

Forse Tom ora è il nostro Shutzengel, cioè il nostro ANGELO CUSTODE, mio e di tutte le altre fan dei Tokio Hotel.