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Autore: Jess_    12/07/2011    2 recensioni
"Non sapevo neanche che ore fossero e speravo con tutto il cuore di non incontrare qualche professore in giro. Di certo non era il massimo farmi trovare in questo stato.
Ma se pensavo di passarla liscia, evidentemente mi sbagliavo. Mi sbagliavo di grosso.
- Mezzosangue! Sembra ti sia passato sopra un Troll! -
Oh no, cazzo no!
Mi fermai di scatto, voltandomi e cercando di assumere un’espressione poco colpevole, incrociando due occhi grigi e un ghigno beffardo.
Ora si che ero nella merda."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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48 ore prima.

 
La lezione sembrava infinita quella mattina e la voce della Mc Granitt risultava pallosa persino a me.
Avevo smesso da ben dieci minuti di prendere appunti, fissando quello squarcio di cielo che spuntava dalla finestra.
Cielo grigio, coperto di nuvole scure. Bel panorama.
Beh, d’altronde il mese di novembre era alle porte e con esso l’inverno.
Miracolosamente la lezione giunse al termine e fummo liberi di andare a pranzo.
Raccolsi in fretta i libri e uscii di corsa, raggiugendo Harry e Ron.
- Mio Dio. Pensavo non finisse mai… -
Commentò Ron .
Mi trovai d’accordo per una volta e annuii.
- In effetti era piuttosto pesante.-
Raggiugemmo la Sala Grande e Harry si volse a guardarmi con  espressione fintamente sconcertata.
- Piuttosto pesante, Herm? Era insostenibile!-
Il solito esagerato.
Risi e mi sedetti al mio solito posto al tavolo rosso-oro.
- Sempre meglio di Piton e le sue rivoltanti pozioni. –
Risposi allora mentre un turbine di capelli rossi si faceva largo e ci raggiugeva.
 - Ciao Herm!Harry… Fratello. -
Salutai Ginny con un sorriso, notando subito il rossore e l’imbarazzo di Harry. Scossi la testa divertita mentre i piatti si riempivano.
Il pranzo fu presto interrotto da uno sgradito arrivo.
Lavanda Brown e Calì si sedettero accanto a Ginny strillando come galline spennacchiate.
Le ignorai volontariamente, continuando a mangiare.
- Ci sarà il ballo di Halloween sabato!-
Sentii dire da Lavanda che era evidentemente su di giri per l’evento.
- hai sentito Herm? -
Ginny mi scosse per un braccio attirando la mia attenzione.
Ricevette solo un “mh” in risposta.Non vedevo come la cosa potesse interessarmi.
Non ero la classica ragazza che saltava di gioia per balli e feste di qualunque genere.
 - E dai!Un po’ di entusiasmo! -
Replicò Ginny in mia direzione per poi rivolgersi a Lavanda.
- E’ un ballo in maschera?-
La bionda annuii prontamente.
- Oh si!Per partecipare bisogna essere mascherati.Durerà fino a mezzanotte anche se credo che si prolungherà in Sala Comune.-
Continuò lei tutta eccitata.
- Noi andiamo ad Hogsmeade domani per cercare dei vestiti.Venite con noi?-
Ginny si voltò subito nella mia direzione con un sorriso diabolico.
- Certo!-
Ecco.Appuntai mentalmente di aggiungere Ginevra Weasley sul mio libro nero e finii il pranzo in tutta fretta.
- Ci vediamo all’ingresso alle 4 allora!Ciao!-
Lavanda e Calì sparirono lasciandosi alle spalle nuvole di profumo alla vaniglia nauseante.
Potei tirare un sospiro di sollievo e cominciai a pensare a qualche scusa da affibbiare a Ginny per evitare di andare in giro a fare shopping con quelle oche.
Decisamente non le avrei rette neanche 10 minuti.
Osservai Harry e Ron che discutevano con Dean della prossima partita del torneo e non sembravano minimamente toccati dal fatto che ci fosse alle porte un ballo.Come li capivo.
Peccato che loro non erano costretti da Ginny a girare per negozi con le pettegole di Hogwarts!
- Ci vediamo più tardi.-
Annunciai ai presenti alzandomi e dirigendomi in biblioteca.
Almeno lì nessuno avrebbe attentato al mio sistema nervoso per qualche ora.
La raggiunsi quasi di corsa e mi tuffai tra gli scaffali ricolmi di libri alla ricerca di una lettura leggera per impiegare il pomeriggio.
Presi un libro dalla copertina rossa e mi diressi al primo tavolo libero.
Lo sguardo però mi cadde su un grande annuncio ufficiale appeso alla porta che prima non avevo notato.
“Gran ballo di Halloween”
Recitava. Sbuffai scocciata a quella vista, distogliendo subito l’attenzione.
Che ci trovava di eccitante la gente in uno stupido ballo?
Non sapevo proprio rispondermi.
 
Il pomeriggio volò e quando staccai gli occhi, ormai stanchi, dal libro, la sera stava calando.
Chiusi il tomo, alzandomi e stiracchiandomi.
Uno sguardo all’orologio appeso in biblioteca e appresi che era quasi ora di cena. Bene. Avevo un certo languorino…
Ripresi la borsa e mi avviai all’uscita quando un rumore attirò la mia attenzione. Mi fermai di scatto, guardando in giro ma non scorsi nessuno.
Forse l’avevo immaginato. Scossi la testa e uscii tornando in Sala Grande.
La schiena e le spalle erano piuttosto indolenzite da tutte le ore trascorse seduta su quella sedia e fare due passi fu un toccasana.
- Herm! Per Merlino!Dove eri finita?-
La voce di Harry mi sorprese alle spalle e mi fermai per aspettarlo.
- Ero in biblioteca.-
Spiegai quando mi affiancò.
- Mi sono persa l’allenamento…qualche giocata degna di nota?-
Chiesi allora con un sorriso.
Lui mi fece una smorfia per poi rispondermi.
- Non ti sei persa nulla di che. Allenamento piuttosto noioso oggi. Siamo rientrati prima del solito per il freddo.-
Passando accanto alle vetrate del primo piano scorsi il cielo scuro e il vento che imperversava, scuotendo gli alberi della Foresta, in lontananza.
- Meglio cosi.Ron?-
Chiesi, mentre entravamo in sala Grande.
- Credo che sia già qui. Mi stavo facendo la doccia e quando sono uscito non c’era in Sala Comune.-
Ipotizzò il Bambino Sopravvissuto. E aveva ragione.
Trovammo Ron che chiacchierava con altri compagni e Ginny.
- sei resuscitata!-
Scherzò lei in mia direzione.
- Leggevo.-
Spiegai, sedendomi.
- Non avevo dubbi.Ti è venuta qualche idea per il travestimento per il ballo?-
Ora che mi ero finalmente scordata di quell’insulso ballo lei veniva a ricordarmelo.
- Eh?No.Anche perché non parteciperò.-
Le dissi allora, versandomi del succo di zucca.
- Cosa?! Certo che verrai! E’ uno degli eventi dell’anno!-
Ribattè lei prontamente.
E sapevo che era inutile darle contro. Il cipiglio di Ginevra era unico.
Sconfitta, osservai il piatto riempirsi per dare inizio alla cena.
Spolverai il primo in poco tempo per poi accantonare il secondo, piena.
Il rumore di forchette che sbattevano sui piatti cominciava a darmi sui nervi, così provai a distrarmi osservando l’immensa sala.
Gli occhi scorrevano senza particolare interesse in lungo e in largo ma si fermarono quasi inconsapevolmente quando incontrarono un altro paio d’occhi che mi fissava.
Grigi. Argento fuso. Bocca piegata in un ghigno. Draco Malfoy.
Sbuffai e distolsi lo sguardo per non sorbirmi le sue occhiate malevole anche da lì.
- Tutto ok  Herm?-
Mi chiese Ron, seduto di fronte a me.
Annuii, posando lo sguardo su di lui. Fino a qualche mese prima avrei pregato affinchè mi rivolgesse l’attenzione; ora mi era indifferente.
Eravamo stati insieme l’anno primo, al sesto anno in quel castello. Pochi mesi ma sereni e felici.
Stavo bene con Ron. Ma più il tempo passava, più mi rendevo conto che non ne ero innamorata. Lo consideravo un fratello. Come Harry.
Ci eravamo lasciati di comune accordo, anche se all’inizio lui ne aveva sofferto e aveva provato a convincermi a riprovarci.
Non durò molto tuttavia. La sua attenzione era stata ben presto catturata da Lavanda.
Infatuazione passeggera anche quella, per fortuna.
- Che ne dite di una partita a scacchi in Sala Comune?-
Stava proponendo Harry. Non gli badai, anche perché Ginny non me lo permise.
- Ho parlato con Lavanda.Ci ritroviamo tutte in camera sua per decidere le acconciature e il trucco per sabato.Andiamo!-
Era un incubo.Un vero incubo.
- Dai andiamo!-
Mi alzò letteralmente di peso dal tavolo e mi trascinò fino alla Sala Comune, dove finalmente arrestò la sua folle corsa.
Che le prendeva?
- Ginny va tutto bene?-
Un attimo di indecisione da parte sua. Sembrava tesa, lo potevo notare dalla rigidità delle spalle che ora mi rivolgeva.
Si volse nella mia direzione dopo pochi istanti, con un’espressione a metà tra il cupo e il preoccupato.
- Devi venire Herm.Te lo chiedo per favore.-
Quella richiesta mi spiazzò notevolmente.Non tanto per il contenuto delle parole, ma per il tono usato da lei.
Ebbi un attimo di smarrimento da cui mi ripresi, scoccandole un’occhiata dubbiosa.
- C’è qualche motivo serio?Ginny lo sai che puoi parlarmi di tutto.-
A dire la verità non riuscivo a trovare una sola motivazione per il quale Ginny avrebbe dovuto chiedermi di andare al ballo. Non con quel tono e quell’espressione di supplica. Come se da quel ballo dipendesse il resto della sua vita.
- andiamo in camera.Ti spiegherò tutto ma…non farne parola con nessuno per favore. –
Annuii subito e la seguii su per le scale e poi oltre la porta della stanza che condividevamo con altre due compagne.
Ci sedemmo sul suo letto e mi volsi subito a fissarla.
Osservavo ogni minimo movimento di Ginevra, cercando di capire cosa mi sfuggisse.
Si torse le mani per qualche istante, poi sospirò e cominciò a parlare.
- Questa mattina ho ascoltato involontariamente due ragazze che parlavano in bagno. Erano la Parkinson e la Greengrass. Parlavano del ballo e…la Greengrass ha detto chiaramente di voler sedurre Harry la sera del ballo.-
Fu un fiume di parole che scorreva velocissimo e a stento capii ogni parola per poi sbarrare gli occhi.
- Ginny ma..sei sicura? Cioè…la Greengrass sta con Zabini quindi non vedo per…-
Mi fermò, posando una mano sulle mie.
- Herm…ho bisogno del tuo aiuto.Sono sicurissima di ciò che ho sentito e loro sembravano serie. –
Ero a conoscenza del sentimento che legava Ginny a Harry anche se in tutti quegli anni non avevano ancora trovato il coraggio per dichiararsi.
Palese era l’interesse di lei, almeno quanto quello di lui. Se solo fossero stati meno timidi…
Ora le parole di Ginny risultavano ambigue, però. Come potevo aiutarla?
Probabilmente lesse quella domanda nei miei occhi e di riflesso abbassò lo sguardo verso il copriletto rosso-oro.
- Ginny… -
La chiamai, per ricevere spiegazioni.
- Herm…Ho bisogno che tu…che tu faccia ingelosire la Greengrass. –
Dovevo aver capito male. Senza dubbio.
- Lei sta con Zabini da quanto si dice in giro. Se tu provassi a sedurlo proprio sotto gli occhi di lei…probabilmente perderebbe ogni interesse verso Harry per difendere la sua reputazione e riprendersi Zabini.-
Era impazzita.Totalmente fuori di testa.
- Ginny ma stai scherzando?!? In quale vita credi che Zabini sarebbe attratto da me?! Per non parlare del fatto che sarebbe impossibile che la Greengrass si sentisse minacciata da me…figuriamoci…invidiosa! Ginny non se ne parla.-
Ero fermamente convinta delle mie idee…fino a quando dei lacrimoni non cominciarono a sgorgare dagli occhi azzurri della mia migliore amica.
Non so quanto tempo passammo in quella stanza. So solo che quando uscimmo per raggiungere la stanza di Lavanda, non ero più tanto sicura di ciò che avevo promesso a Ginny.
Mi stavo cacciando in un brutto guaio. Di questo ne ero assolutamente certa.
 
 

Spazio Autrice:

 
Eccomi qui con il nuovo capitolo! Come avete notato si torna indietro per spiegare ciò che accade nel prologo.Qui siamo a due giorni dall’evento. Commentate per farmi sapere che ne pensate, mi raccomando! Cosi capisco se è il caso di continuare a scrivere o meno! A presto! Un bacio!
Jess
 
   
 
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