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Autore: Cherry Uchiha Li    12/07/2011    2 recensioni
Stava piovendo.
Non pioveva così da quel giorno, bruttissimo giorno che non andrà via facilmente dalla mia mente.
{. . .}
Mi avvicinai a lui per paura che potesse romperla. Lui mi mise una mano in faccia e continuò a scattare foto.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Mi alzai dal letto lentamente. Il lenzuolo di velluto che mi copriva scivolò lentamente sulla mia candida pelle. Toccai i miei capelli arruffati, gonfi. Con una mano tirai su il lenzuolo coprendo la mia nudità. Esso strisciava sul pavimento gelido della mia camera seguendo i miei piedi scalzi che camminavano verso il bagno.
Fuori sembrava la pioggia non volesse smettere di cadere. Chissà perché ogni volta che Lui veniva, pioveva. Come tutte le volte se ne era andato lasciandomi da sola. Come tutte le sere, tutte le notti. Ero solo un giocattolo.
Non era giusto nei confronti di Naruto che mi amava così tanto. Lo tradivo e per di più col suo migliore amico. Non mi avrebbe perdonata. E poi Sasuke sembrava voler solo quello. Volevo smettere di essere il nulla per lui, volevo essere qualcuno. Volevo smettere di essere usata.


Mi immersi con la testa nella vasca. I capelli galleggiavano su quell’acqua piena di schiuma. Cacciai poi la testa fuori lasciando scivolare i capelli bagnati sul mio viso. Con le mani presi dell’acqua dalla vasca e l’osservai mentre scivolava dalle mie mani e cadeva nella vasca. Appoggia poi le mani sul viso coprendomi gli occhi.
“Stupido…”
Fuori continuava a piovere. Sentivo le gocce scontrarsi contro la finestra e scivolavano lentamente su di essa.
Sentii respirarmi sul collo e lentamente mi girai. C’era lui. In quel bagno. Qui, accanto a me.
“Cosa ci hai qui?” – gli domandai freddamente.
“Ma come il tuo amante non può venirti a trovare?” – sorrise. Quel sorriso lo stesso di ogni notte. Era venuto di nuovo ad usarmi.
Abbassai il capo. “Cos’è quel viso triste piccola?”
D’istinto gli diedi uno schiaffo. “Non chiamarmi piccola!” – presi il respiro –“Voglio che la smetti di usarmi e trattarmi come un giocattolo che usi ogni notte per divertirti!”
Lo vidi sgranare gli occhi. “Perché non è forse così?” – le lacrime iniziarono a scivolare sul volto. Non volevo, non volevo piangere ora e non davanti a lui.
Minuti di silenzio seguirono la mia domanda. Non rispondeva. Fissava solo il vuoto.
Solo dopo un po’ si degnò a rispondere –“Allora è questo che pensi?” – mi fisso. Quei suoi occhi non mi avevano mai guardata così. Erano diversi questa sera. Così cupi, così vuoti.
Abbassò lo sguardo e sorrise. Si alzò di scatto e si avviò verso la porta. Mi alzai allora anche io cercando di fermarlo. Non volevo che se ne andasse.
Uscii dalla vasca. Scivolai e caddi addosso a Sasuke. Mi fissava al basso. Quegli occhi erano cambiati, erano diversi. Erano come ogni notte. Ogni notte, ogni volta che mi vedeva i suoi occhi assumevano quell’espressione, la stessa di un bambino.
Allora non era come pensavo, non ero un giocattolo…
“Mi dispiace…” – dissi appoggiandomi al suo petto.
Silenzio. Ancora quel silenzio. Non volevo finisse così volevo capire se ciò che provava era reale che non fosse solo un gioco. “Ti prego parla…” – dissi tra un singhiozzo e l’altro.
Lui però tacque. Non parlò. Non disse nulla, si limitò a fissarmi, a sorridermi.
Mi baciò con passione. Insinuò la sua lingua nella mia bocca cercando la mia. Mi baciava con dolcezza come mai aveva fatto.
La mia lingua cercava la sua e lo stesso per lui. Mi girò mettendomi sotto di lui continuandomi a baciare. La sua bocca si posò sul mio collo succhiando la mia pelle, leccandola, mordendola. Scese lentamente leccandomi il petto. Mi mordicchiò il seno.
Mi toccava e ad ogni tuo tocco il mio corpo voleva di più. Voleva che continuasse, infatti lui non si fermò. Continuò leccandomi la pancia, linguine, passando poi alla mia femminilità.
I brividi lungo la schiena si fecero sentire. Chiusi gli occhi e tra un gemito e l’altro riuscivo solo a chiamare il nome di Sasuke. Lui mi tranquillizzava dicendomi che era li, ed io sorridevo. Ero felice.
Finalmente ero tornata ad essere felice. Sapevo però che dun tratto tutto sarebbe svanito. Volevo godermi quel momento. Essere di Sasuke.
Il moro continuò a leccarmi la femminilità e scendendo lentamente verso l’interno coscia facendo lo stesso.
Decise poi che era il momento di unirsi. Entrò così in me.
Lo stringevo forte tenendomi al suo collo. Gemevo silenziosamente ripetendo infinite volte il suo nome nel suo orecchio. Lui continuava a rassicurarmi e a dirmi che era li. Che non se ne sarebbe andato, qualsiasi cosa sarebbe successa.
..Io ci credevo.


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Ecco l'ottavo!! Wau! Già l'ottavo? °^°
*SCONVOLTA*
Beh questo capitolo inrealtà l'avevo scritto oggi per una one-shot ma Manu la mia amica rileggendola ha detto che era perfetta per l'ottavo capitolo e così....eccolo qui x°°D
Grazie ancora a tutti coloro che seguono la mia ff :3 Grazie *^*
  
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