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Autore: Arwen297    13/07/2011    1 recensioni
Raccolta di riflessioni e pensieri sui gemelli che nasceranno nella serie di mia creazione "Unite per l'Eternità". Non è necessario aver letto le altre storie della serie per capirci qualcosa. Spero vi piaccia.
Dal primo capitolo:
"Io sono spaventata da quello che potrà riservarci il futuro, in fondo siamo sempre guerriere Sailor, e come tali siamo sempre in pericolo. Ho paura che un giorno o l’altro incontreremo qualcuno di troppo forte da poterlo sconfiggere e al tempo stesso tenerci aggrappate alla vita, e allora cosa sarà di quegli esserini che pian piano stanno prendendo forma dentro di me? Saranno senza genitori fin da troppo piccoli. Saranno condannati a crescere senza le figure più importanti per la crescita, dovranno imparare a cavarsela da soli contro tutto e tutti. Mi chiedo solo se riusciranno a uscirne vincitori. Oppure se cadranno in quell’oblio che affligge molti giovani al giorno d’oggi: la droga, le cattive compagnie. "
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la fine
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- Questa storia fa parte della serie 'Unite per l'Eternita''
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Note dell'Autrice: I pensieri di Bunny vanno collocati nella notte di Capodanno descritta nel capitolo 14 di "You were a dream in my heart". E Bunny si riferisce all'episodio degli auguri verso la fine del capitolo. Come ormai avrete capito questa raccolta è composta ma da spaccati di pensiero molto, molto brevi sulla nascita dei gemelli.

3^Capitolo: Bunny

Erano le due quando siamo tornati a casa dal ristorante in cui abbiamo festeggiato il Capodanno con le altre.

La mia famiglia dorme serena, sento il respiro regolare di Marzio riempire il silenzio di questa notte. Dalla camera di Chibiusa non proviene nessun rumore segno che anche lei dorme beatamente stretta al suo cuscino. Io invece non riesco a dormire. Continuo a pensare alla paura che ho letto negli occhi di Milena. In quegli occhi che per me sono sempre stati impossibili da decifrare e interpretare. Dolcissimi quando  è nei panni della giovane promessa della Musica Classica giapponese, per poi divenire determinati, freddi e calcolatori ai più quando in lei si risveglia la guerriera di Nettuno. Il fatto di essere la Principessa della Luna non mi ha mai aiutata nel mio intento anzi, quelle iridi blu cobalto sono state sempre un ostacolo invalicabile fin dal nostro primo incontro avvenuto cinque anni fa.

Questa sera invece quando sei venuta a dare gli auguri a me e al mio amato Marzio sono riuscita a leggere, ho letto un mondo in quegli occhi che conosco fin troppo bene perché è lo stesso in cui vivo ogni volta che la mia Chibiusa  scende in battaglia per salvare il presente, ogni volta che ho rischiato di perderla nelle battaglie ormai vinte e in cui camminerò durante quelle che dovremmo affrontare in futuro.

E’ come se questa sera mi fossi ritrovata davanti a uno specchio magico che di me rifletteva solamente gli occhi. Questi piccoli organi che all’occorrenza divengono uno specchio di acqua cristallina dove leggere l’anima di coloro che ci circondano.

L’amore  di una madre nei confronti dei propri figli giunge a livelli così alti, così spropositati da spingerci a sacrificare anche il nostro essere, arriviamo ad annullarci affinché il sangue del nostro sangue possa vivere il meglio possibile. Lo so che è così, è per questo motivo che temo che tu possa fare qualche sciocchezza in battaglia come più volte ne ho fatte io quando Chibiusa era in pericolo, arrivando a rischiare la mia stessa vita  pur di portarla a casa sana e salva. Ed è proprio questo che una madre fa: proteggerci dai pericoli di tutti i giorni, accompagnandoci passo passo nella nostra crescita finché noi non siamo in grado di prendere il volo ed allontanarci dal nido. Ma noi non siamo madri  normali, non siamo alle prese con crisi adolescenziali, o almeno non solo queste. Noi oltre a proteggere il frutto del nostro amore dobbiamo anche proteggere il mondo, e mi rendo conto che a volte compiere entrambe le missioni non sia sempre facile. Anzi non lo è per niente.

Proprio per questo temo che questo tuo essere madre annulli la mente calcolatrice, fredda e lucida che tante volte ho visto emergere quando la situazione in battaglia era molto critica. In fondo non hai mai esitato a sacrificarti per la tua Heles, cosa potrebbe trattenerti dal sacrificare la tua stessa vita per i tuoi figli? Non potrò mai dimenticare il vostro sacrificio compiuto senza batter ciglio al cospetto di Galaxia. O ancora la corsa fatta alla Cattedrale Marina per cercare di salvare Heles. Corsa che si è tradotta solamente nella comparsa del tuo talismano. Tu non lo sai ma io so benissimo cosa successe quel giorno, perché una persona che neanche immagini me ne ha parlato.

Temo che potresti fare tante; troppe sciocchezze amica mia, già perché anche se siamo così diverse proprio come i rispettivi gruppi io ti considero tale, soprattutto ora che abbiamo un qualcosa di così importante da condividere. Così importante eppure così difficile. Un’esperienza che rimane nel cuore di ogni donna, carica di responsabilità, ma anche gioia e dolore. Perché non sempre noi figli apprezziamo ciò che i nostri genitori fanno per noi. E questo è un male. Per questo voglio promettere a me stessa che farò qualsiasi cosa per far si che tu viva   questa bellissima esperienza fino in fondo. Parola di Sailor Moon.

   
 
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