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Autore: Thaila    13/07/2011    3 recensioni
Mancano sette giorni per celebrare un matrimonio.
Mancano sette giorni per sistemare le ultime cose.
Mancano sette giorni per… ritrovare un marito!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

– Sei sicuro che non ti serva una mano? – mentre aspetto di ricevere una risposta, porto le ginocchia al petto e prendo il controllo del telecomando. È da parecchio tempo che non rimango a casa la domenica sera da non sapere cosa guardare. Così, con svogliatezza, inizio a saltare da un canale all’altro finché non capito su un programma di gossip.

A quel punto l’intero soggiorno si riempie di una voce stridula e dirompente. Un timbro davvero unico, difficile da dimenticare, soprattutto se ci lavori insieme per quasi dieci anni. Ecco, infatti, che appare il simpatico faccione di Zenjiro dietro ad un bancone bianco. Un colore molto semplice, come per il segnaposto che riporta a caratteri cubitali il suo ruolo di presentatore.
– Due cuori, una promessa e tanto amore. Questi sono gli ingredienti perfetti per il nuovo programma che sarà trasmesso su tutti gli schermi televisivi. – proferisce con enfasi, alzando il pollice verso la telecamera. – Insomma, da non perderselo assolutamente! –
Per sostenerlo al meglio, vedo la collega al suo fianco scuotere la testa in segno di approvazione, mentre nella parte inferiore del monitor comincia a scorrere il titolo del programma tanto decantato: Wedding Date.
A leggerlo bene quel nome non mi giunge per niente nuovo. Provo a cercare tra gli archivi dei ricordi dove l’ho potuto sentire o almeno recuperare un indizio che gli assomigli, anche nel più piccolo segno, ma niente. L’unica cosa che si pone davanti a me sono dei grossi e fastidiosi buchi neri. E io li odio perché escono sempre nel momento meno opportuno.
Allora ricontrollo un’altra volta la didascalia, accorgendomi della presenza di una data. Questa volta, inevitabilmente, una lampadina si accende. Mentalmente continuo a ripetere che è un errore quello a cui sto pensando, eppure i tasselli stanno finalmente andando ai loro posti: un presentatore insistente, un notiziario da fare e un’intervista a cui partecipare.
Stringo il telecomando con la mano sudata, chiudendo per un attimo gli occhi. Non voglio vedere e non voglio sentire niente. Ma se così fosse, in tal caso avrei dovuto cambiare canale prima che la collaboratrice di Zenjiro prendesse la parola.
– Per i nostri, cari, spettatori sarà difficile perdersi la prima puntata perché sarà dedicata all'evento più atteso dell'anno. – riferisce con tranquillità, sfoggiando un sorriso smagliante. – Sì, avete proprio capito bene, stiamo parlando del blindato matrimonio di Sana Kurato con Naozumi Kamura. Come faranno molte testate giornalistiche, anche le telecamere di Wedding Date si piazzerà davanti alla chiesa e seguirà gli sposi negli spostamenti. Per quelli che però non sanno aspettare fino a sabato, ecco un assaggio da parte dello staff: un servizio sul rinomato chef che cucinerà per la coppia d’oro. –
Nel sentire quelle parole Zenjiro inarca le sopraciglia e si gira verso la collega con un espressione atterrita. Lei, però, sembra non farci caso, anche di fronte alla sua domanda.  
– Ma non dovevo mandare io il servizio? –
Mi dispiace per lui ma non voglio andare oltre. Di scatto premo il tasto rosso e, dopo qualche secondo, lo schermo ritorna nero. Non credevo che un giorno lo avrei potuto dire ma questa funzione mi piace molto. A volte vorrei poterla applicare anche nella vita di ogni giorno. Certo, non sempre. Mi basterebbe fino a sabato. Lasciandomi così l’opportunità di preparare un matrimonio senza la pressione dei media.
Questo è purtroppo un sogno a cui non potrò mai aspirare perché sono diversa dagli altri. Sin da quando ero una bambina di cinque anni, le persone non hanno fatto altro che ripetermelo. E più il mio nome diventava importante, più le loro raccomandazioni aumentavano, costringendomi a vivere una vita a metà.
Il matrimonio è comunque una questione diversa. Per cominciare è una cosa mia, personale. Quindi se voglio faccio quello che mi piace, altrimenti che razza di giorno speciale sarebbe?
Capisco che sono una celebrità, ma prima ancora sono un essere umano, con pregi e difetti e non un Dio in terra.
Con un sospiro esasperato, appoggio la testa sullo schienale del divano. Il mio sguardo cade subito su due perle cristalline, piene d’amore. Il proprietario di tale bellezza mi sorride, rendendo ancora più scintillante l’azzurro dei suoi occhi.
– Scusa, ma non ho sentito che cosa mi stavi dicendo. Volevi qualcosa? –
– Darti una mano in cucina. – rispondo allegra. Per tutta risposta Naozumi scrolla la testa. Di sicuro capisco il motivo del suo rifiuto, ma questa volta sarei stata brava. Avevo persino intenzione di seguire le istruzione del ricettario e di non fare a casaccio come l’ultima volta che gli ho quasi bruciato la cucina.
– È meglio se fai qualcos’altro. – mi propone con disinvoltura, raggiungendomi sul divano. – Per esempio potresti guardare po’ di televisione. Anzi, perché l’hai spenta? Stavano parlando di noi. –
– No, per l’esattezza stavano parlando del cibo che mangeremo. Un argomento fuori posto dal momento che sto morendo di fame. –
– Dai, non fare così. Ancora qualche minuto e la cena sarà pronta. –
– Lo hai detto anche venti minuti fa. – e glielo ricordo con un finto broncio.
– Non sai proprio aspettare, cara Sana. Questo è un vero peccato perché di là c’è qualcosa di davvero squisito. – le ultime parole mi raggiungono all’orecchio come un lieve sussurro, l’ultima forma di suono prima che nostre labbra si incontrano. Peccato che nel momento meno opportuno il cellulare di Naozumi comincia a squillare e lui, senza perdere tempo, lo tira fuori dalla tasca dei pantaloni per controllarlo.
– È qualcosa di importante? – non sono mai stata una persona curiosa, ma il fatto che abbia serrato la mascella mi preoccupa.
– No, è il lavoro. A quanto pare domani dovrò fare le ultime riprese. –
– Per fortuna sono le ultime. –
– Già. – mugugna, digitando qualcosa sul cellulare. Sembra che il messaggio lo stia preoccupando più di quanto vuole dirmi. Okay, proviamo a coinvolgerlo un’altra volta.
– E dopo non dovremmo più parlare di lavoro se non altro fino al mese prossimo. –
– Assolutamente. –
– Fantastico. – affermazione banale però non so davvero cosa aggiungere.
– A proposito. Me lo sono dimenticato. –
– Cosa? –
– Di prendere i biglietti per la luna di miele. – mi spiega Naozumi scrollando le spalle quasi a scusarsi della sua improvvisa assenza, mentre appoggia il cellulare sul tavolino davanti a noi.
– Non ti preoccupare. Basta averli per quando partiremo. –
– E dire che oggi ero nelle vicinanze dell’aeroporto, invece adesso mi tocca mandare la mia assistente. –
– Non ci sei riuscito a causa di un imprevisto? –
– I giornalisti. – risposta semplice ed esaustiva. Essendo due celebrità sappiamo molto bene cosa vuol dire avere a che fare con loro, per cui non ci dilunghiamo tanto nel darci spiegazioni.
– Ecco un altro buon motivo per uscire dal Giappone. –
– Chissà se alla fine ci annoieremo di non averli intorno. – mi dice scherzosamente.
– Non credo ma se vuoi puoi guardarti i servizi televisivi che parlano di noi. –
– Che gusto c’è nel guardare dei fotogrammi, se noi due siamo qua? –
– Vorrei approfondire meglio questo noi. – mormoro con voce suadente, ponendogli finalmente un bacio sulle labbra. – ma domani mi dovrò svegliare presto e sistemare le ultime incombenze. –
– Riguarda il matrimonio? Spero che non ci siano tante cose da fare. In fondo mi dispiace di non aver partecipato molto. –
Due o tre cosette. Piccole sciocchezze che devo rimandare finché non trovo l’abito adatto. Perciò mi sembra ingiusto farlo preoccupare, no? Tanto domani lo troverò. Sì, me lo sento.
Anche perché mi sembra orribile dargli una notizia del genere dopo sei mesi di preparativi.
– No, non pensare male. Devo soltanto definire gli ultimi preparativi. – cerco di usare un tono convincete e spero che ci sia cascato. Io odio dire bugie.
Intanto mi stringo al petto del mio fidanzato e mi lascio pettinare i capelli dalla sua grande mano. Il semplice gesto mi riporta a quando ero bambina, facendomi sentire protetta e amata. In questo frangente ci sarà sicuramente qualcuno che sta aprendo nuove scommesse, ovvero altri buoni motivi per cui farmi esasperare, ciò nonostante, per la prima volta da mesi, non me ne importa. Adesso sono qui, felice, e accanto a me c’è l’uomo con cui voglio stare. Alla fine il resto non conta niente.
– Mi sento sollevato. Ero quasi convinto che fossi diventata matta a causa di questo matrimonio. Ho sentito che molte donne fanno uscire il loro lato peggiore in queste occasioni. –
– Tranquillo. Ho un’ottima damigella al mio fianco. –
– Davvero ottimo. Senti… credi che dovremmo scrivere delle regole riguardo la nostra convivenza? –
– Regole? Ma se viviamo insieme da due anni! –
– Sì, ma voglio sentire le tue richieste, come quando sei venuta a vivere da me. Devi aggiungere qualcosa? Oppure hai cambiato idea su qualche punto? Sai, lo chiedo soltanto per capire cosa mi aspetta dopo il matrimonio. – mi spiega facendomi l’occhiolino.
– D’accordo. Allora ricordati che la sera voglio il bagno libero. – gli spiego, portando la mano sul suo petto, lì dove batte il cuore. – e ci resto quanto voglio. –
– E’ assurdo! –
– E se vogliamo sopravvivere te cucini e io ti guardo. –
– Su questo punto sono favorevole. –
– E basta. –
–Nient’altro? Sicura? –
Scuoto la testa. – e tu? –
– Non saprei... avere tante coccole? –
– Un uomo semplice e dolce. Non potevo chiedere di meglio. –
– Allora cominciamo da adesso? - mi domanda speranzoso.
– E la cena? –
– In realtà è pronta. –
– Cosa? – sto morendo di fame e lui non mi dice niente? Ma prima di riuscire a dirgliene quattro, lui mi ha già tappato la bocca con un lungo bacio.
– E la possiamo riscaldarla anche dopo. –
Okay, è un discorso sensato e poi, credo che l’appetito sia passato: adesso ho un’altra fame da voler riempire.

L’ispirazione deriva dagli ultimi matrimoni che stanno rimbalzando sugli schermi televisivi e il resto proviene da una mente malata come la mia. Scommetto che qualcuno starà già storcendo la bocca a causa della presenza di Naozumi ma non posso farci niente: a me piace quel povero ragazzo. Tuttavia, non posso fare a meno di dirvi che dal prossimo capitolo sono previsti dei colpi di scena. E poi, lo so che non sono molto brava a scrivere, spero comunque che la storia sia di vostro gradimento. 
  
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