Salve ragazzi, torno adesso da una sofferta visione di HP, e quanto sofferta...ho pianto troppo dopo dieci anni tra libri e film sono in crisi.

Mi dispiace non aver postato prima, ma il lavoro richiede troppo tempo e il week-end me l'ero giocato. In più ho nuovi problemi con la nonna, non so nulla di certo, speriamo.

Spero di non deludervi mai ecco la storia, ci vediamo in fondo.

Pov Bella

Come ho fatto martedì a fare...a lasciarmi così andare non lo so, una cosa è sicura sicuramente non ho ritrovato nuovamente quel coraggio per avvicinarmi così tanto alle sue labbra. Nonostante ne abbia sentito nuovamente il richiamo, e anche bello forte, quando per esempio ci siamo seduti sul dondolo in attesa che Alice si preparasse per fare la passeggiata con noi, o quando è arrivato alla pausa pranzo mercoledì, dopo avermi lasciata andare estremamente nervosa per dover iniziare a cavarmela da sola, presentandosi però con due bellissimi fiori in mano un per me e uno per la sorella, per la quale però non è seguito un abbraccio molto stretto e molto ravvicinato come abbiamo fatto noi, mentre lei faceva finta di rimirare il fiore.

Alice stessa dopo che eravamo salite in macchina martedì mi aveva tapinato di domande e palesava il suo stupore, mentre io stessa ancora ero stupita.

“Oh mio dio Bella, lo hai quasi stecchito te ne rendi conto? credevo volessi baciarlo sulle labbra giuro!”

ci ho anche pensato, ma non ce l'ho fatta, chiamatevi vigliacca ma non so neanche se riuscirò a fare di nuovo una cosa come quella.

Mercoledì quando cominciai a lavorare da sola, ero terrorizzata, non presi molti ordini perché ci mettevo un sacco e ogni volta mi sentivo in dover scusarmi per l'attesa, una volta non trovando con lo sguardo il numero giusto, ho chiesto aiuto a una collega che passava di la e insieme lo abbiamo trovato, a mia discolpa posso dire che era nascosto.

Nessuno si è lamentato però, quando Alice è tornata da me giovedì e ha passeggiato insieme a me chiacchierando e lamentandosi di come fosse nuovamente nei guai, perché la sua modella della collezione inverno ha perso una tetta.

E a quelle parole per quanto fossi impegnata in una ricerca mi sono voltata decisamente stupita

“ha perso cosa?”

“Esattamente! la modella che avevo scelto per la collezione inverno, per la quale la prossima settimana dovevamo fare il photoshoot ha perso una tetta. Non guardarmi così, io ho espressamente chiesto all'agenzia modelle naturali e con forme morbide, come per la collezione autunno, approposito la rossa ha avuto successo e il dépliant ha riscosso molti apprezzamenti sulla critica” Non so chi sia il critico dei dépliant ma capisco di chi parla, la ragazza l'avevamo selezionata insieme, mi aveva portato le foto delle candidate e lei era davvero carina e portava una...udite udite..44! anche se alta non si vedeva molto, con gli abiti era perfetta e rappresentava esattamente cosa intendevo

“si ma cosa centra...come ha fatto a perderla”

“non è che gli è cascata ahahah Bella, oddio non farmi ridere così che ho una reputazione ahahaha. Ecco, intendevo dire che aveva due tette finte e una si è disfatta, o distrutta, o scoppiata non so sinceramente come funzionano queste cose, e adesso mi trovo senza modella, le altre candidate che avevamo selezionato per ultime hanno già altri impegni con altre riviste o altre firme o non rappresentano gli standard che abbiamo deciso.”

“Quindi come fai adesso?” le chiedo

“Quindi sono nella merda!”

“oh mi dispiace Aly se hai altre foto possiamo...posso darti una mano a cercarne un'altra”

“Oh rotto il contratto con la nostra agenzia di modelle intanto e la cosa sarà più lunga”

“cosa? Perché? se è una cosa urgente...”

“Hei se non sanno procurarmi ragazze decenti che perdono tette per strada, poi ho chiesto naturali...”

“e sembrava naturale dalle foto...”ribatto io anche se vestita non potevo certo immaginare.

“loro devono saperle certe cose, non mi importa come, magari contattare tutti i chirurghi d'America ma se io chiedo una cosa la esigo”

Capisco perché Alice era tanto brava nel suo lavoro, voleva le cose si facessero con precisione, solerzia e che la sua parola fosse legge, altrimenti, zac! Come l'agenzia addio contratto milionario con una delle catene mondiali più famose del mondo. Ma adesso è un po' in difficoltà mettersi in contatto con un'altra agenzia, stipulare un accordo, chiedere i book delle ragazze che corrispondono alle nostre richieste...insomma ha meno di una settimana per ricevere l'approvazione e una settimana per il photoshoot, ok è fine agosto ancora ma è adesso che vengono fatti questi materiali, la distribuzione poi è una cosa lunga.

Nel mentre prelevo il vestito dallo scomparto in cui era chiuso. Lo osservo un attimo e “Merda”

“che succede?”

“E' strappato o scucito non so, qui in cima...peccato è così carino” ok non amo il rosa ma questo fucsia e questo vestito così leggero e svolazzino mi piace un sacco. Con noncuranza lo poggio davanti al mio corpo come per vedere come mi sta, poi lo carico su una spalla e ne prendo un altro, affrettandomi ad andare a consegnarlo.

Non è male, è molto carino e forse potrebbe andare per...

“Oddio è perfetto”dice Alice interrompendo i pensieri

“cosa?” chiedo mentre ancora cammino avanti

Consegno l'abito voltandomi ma non trovo Alice dietro di me, ma qualche metro addietro, come se si fosse fermata all'improvviso. Il mio stupore viene accentuato dalla sua espressione incredula e stupita.

“Alice?”chiedo perplessa

“è perfetto” si riferisce all'abito?aspetta lei sa dell'uscita di Edward mi ha chiesto...forse...

“E' carino insomma penso che potrebbe giusto no?”dico dubbiosa mordendomi un labbro

“quale quello? Fa freddo nono ce ne saranno altri più caldi”

Caldi? freddo ad agosto? Che sta dicendo

“Alice caldo? Che stai dicendo, farà un caldo pazzesco”

“caldo? Che stai dicendo tu? d'inverno insomma si sta bene si un po' scoperti per esser belle ma c'è un limite”

“che centra l'inverno?”

“aspetta tu che stavi pensando?”

“Ehi ragazze come state? Alice che hai fatto come mai quella espressione?”

Fry che passava di la per andare negli spogliatoi, si era fermato per salutarci per poi contemplare anche lui l'espressione di Alice.

“La mia modella per la collezione inverno ha perso una tetta”

“Cosa?”

“già le aveva finte e nessuno lo sapeva”

“oddio disgrazia, immagino che proprio adesso siamo stretti con i tempi vero tesoro?”

“esattamente ma ho avuto un'illuminazione!”

“Quale?”

Indica me con l'abito in mano

“Questo vestito è troppo leggero per la collezione inverno, scusa diglielo anche tu” gli rispondo, ma anche lui mi fissa, e sembra illuminarsi e non mi calcola minimamente

“oh si”

“già!”

“hei pronto?? volete dirmi che succede, invece di stare li?”

“tesoro sarai perfetta” ma lui che ne sa? No qui c'è qualcosa che non ho capito. Non può essere certo a conoscenza che uscirò con Edward per andare a questa sua rimpatriata di scuola.

“Bella seguimi”.

E faccio come dice lei, anche se prima ci fermiamo da Emily a informarla che mi avrebbe rapita per qualche minuto lei.

Prendiamo gli ascensori, e saliamo su, per la prima volta mi trovo al piano degli uffici, mentre camminiamo, i tacchi di Alice scandiscono il suo passo, il pavimento è lucido bello e in legno, è molto elegante anche se funzionale.

Quando ci fermiamo davanti a una porta nera con scritto “director” sono molto stupita, mi guardo attorno, ricambiando lo sguardo della segretaria, che non ha bloccato neanche Alice ne ci ha detto nulla.

“avanti” sentiamo rispondere dopo che bussato, ed entriamo.

“Alice dimmi che hai...oh ciao Isabella, che è successo? tutto bene?”

“benissimo” sorride entusiasta Alice, Lola uno dei due direttori, la guarda perplessa.

“ho avuto un'illuminazione”

“Quindi?” mi indica con un dito

“Lei?”

“Esattamente”

“non sarà troppo...”

“rappresenta lo standard”

“Ok basta, scusate ma adesso sono stufa che state farneticando tutti oggi e che accidenti ci faccio, quale standard?” sbotto stanca e un arrabbiata

Le due iniziano a ridere, lasciandomi ancora più perplessa.

“Beh Alice non lo so, non ne sono sicura...Isabella hai avuto mai esperienza con...ti sei mai messa in posa?”

“In posa, io? No mai”

“Alice..non sarebbero naturali”

“ma è perfetta”

“si magari si, però...”

“in posa?”sussurro cercando di...qualcosa mi si accende in testa e osservo accusatoria “Alice!” lei sorride maggiormente con un'aria furbetta “Alice non vuoi farmi posare per il Dépliant non è vero?”

“saresti perfetta tesoro, sei alta, slanciata, hai le forme giuste, ma non sei anoressica”

“ma servono le modelle quello belle, perfette e bellissime”

“abbiamo deciso insieme che perfette non dovevano essere più e poi sei molto bella”

“Per quello ha ragione Alice, Isabella sei veramente molto bella e il tuo volto è molto armonioso, e sicuramente hai uno splendido corpo, quello che mi lascia il dubbio è la tua inesperienza dietro la camera e il fatto di mettere sui cartelloni una mia dipendente, sarebbe...originale si ma magari anche azzardato, Alice non lo so”

“No, Alice aspetta non credo sia una buona idea”le dico appena realizzo la cosa, io ho paura no, no, no, perfavore meglio di no io mi vergogno a spogliarmi”

Respiro velocemente, cercando di entrare negli occhi della mia amica e capire come una pazzia del genere avesse potuto mettere piede.

“Tesoro calma, mica devi fare un servizio fotografico in costume o in intimo sarai vestita” sorride divertita anche se io non lo sono “mica facciamo intimo, è un'azienda di abbigliamento dovrai essere vestita, ed essendo una collezione invernale sarai anche molto vestita” questo mi rincuorava sicuramente, ma non ho la minima idea se mi sarei fossi sentita a mio agio davanti la macchina fotografica, le poche foto che ho di me sono state fatte da Jasper, Emmett o Alice.

“Convoco gli altri per una breve riunione straordinaria, Alice il responsabile delle strategie è già tornato? Perché ho sentito che era andato a prendere la figlia in piscina che non stava bene”

“Mentre passavo l'ho visto in piedi davanti alla scrivania”

“perfetto, voi sedetevi qui”

“veramente io...il mio turno”

“non preoccuparti avviso Emily che vi tratterrete e verrai pagata lo stesso anche se ti abbiamo bloccata” In quel momento entra l'altro dirigente Micheal

“Che succede, come mai riunione straordinaria”

“Alice ha avuto un'idea e vorrebbe esporcela, però è particolare e quindi prima di azzardare...”

“mi piacciono le idee di Alice”risponde lui, e Alice Sorrise soddisfatta del complimento. In tutto questo io rimango seduta sulla sedia accanto ad Alice in silenzio

“Oh Isabella, ciao deduco tu faccia parte dell'idea di Alice”

“Esattamente” risponde per me la ragazza, io sono troppo imbarazzata per dire qualcosa.

Pian piano altri degli uffici si uniscono a noi alla stanza riunioni, e dopo un saluto, lanciano a me una curiosa occhiata. Non amo stare tra la gente, tanto meno avere gli occhi puntati addosso. Così mi limito a fissare il tavolo e giocherellare con un bicchiere di vetro che un'inserviente appena avvisata della riunione aveva posizionato sul tavolo in prossimità di ogni sedia”.

Dopo che a quanto pare chi era stato avvisato era apparso nella stanza eravamo in 8, e fu sempre Lola a prendere parola.

“Bene ragazzi questa piccola improvvisata è data da una proposta di Alice, una cosa particolare che mi tenta ma come sempre dobbiamo parlarne e fare delle valutazioni” prende un sorso d'acqua e riprende a parlare.

“Abbiamo un problema, la modella scelta per la collezione invernale, è improvvisamente impossibilitata a lavorare”

“Chiamala impossibilità ha perso un seno” commenta uno, facendo ridere tutti compresa Lola

“E' vero, le altre ragazze scelte non erano più disponibili, in più abbiamo troncato con quell'agenzia, per ovvi motivi che come sapete ci ha rifilato la ragazza...”

“Quindi siamo in ritardo per il Dépliant e dobbiamo trovare un ripiego, Alice che lei stessa ha proposto l'idea della modella più standard come forme ha avuto un'altra idea”

“In verità l'idea della modella più in formosa è proprio di Isabella, quindi il merito è suo, nonostante lei non avesse letto l'ultimo Vogue cui facevo riferimento”

“Bene, brave, in ogni caso dicci questa idea” risponde un uomo seduto più avanti e forse impaziente di tornare ai suoi affari.

“Ecco la mia idea originale era quella di mettere ragazze come noi, standard, ovviamente sempre carine, che rappresentassero maggiormente le nostre clienti, o almeno la fascia più ampia di queste. Ragazze come tutti insomma. Questa nuova idea è sempre basata sullo stesso principio ma lo è in modo ancora più pronunciato direi, la mia Idea è Lei” mi tira improvvisamente per un braccio, e spaesata mi metto in piedi, vengo poi sospinta lontano dal tavolo davanti a tutti, Alice mi stringe la mano, capendo forse il mio bisogno.

“Lei è Isabella Swan, è una bellissima ragazza, magra ma non troppo, perfetta secondo i nostri nuovi standard

“Insomma vorresti che tua sorella fosse la ragazza Inverno 2011”

“Quasi Mark, voglio si Isabella come ragazza Inverno 2011, ma non come mia sorella ma come Magazziniera del nostro marchio”

Rimasero tutti in silenzio e io li guardai dubbiosi, nessuno sembrava schifato però.

Da un lato volevo che l'idea di Alice passasse, perché era la mia Alice ad averlo proposto, e potevo immaginare anche io quanto un altro colpo messo a segno da lei potesse valere in questo momento, dall'altro avevo il terrore, stavamo parlando di una cosa grande, non solo come lavoro, ma anche come immagine, come importanza, non ero sicura di questa cosa, magari l'idea poteva essere buona anche con un'altra dipendente.

“Cioè stai dicendo che lei si presenterà come..”

“Esattamente voglio scrivere precisamente che lei è Isabella Swan, 18 anni, di New York, Magazziniera del nostro marchio. Esponendoci così in prima persona e ponendo questa cosa delle modelle ad un gradino ancora più basso ancora più vicino alle nostre clienti”

“A me piace!”Esclamò Micheal

“Messa così è un po' meglio Alice, esibendo la mancata professionalità dei soggetti si colmerebbe la loro inesperienza, però non sono ancora convinta ad utilizzare il nostro personale, non vorrei che dopo si creasse confusione all'interno, magari i ragazzi andrebbero a cercare i soggetti delle foto nei nostri negozi, si potrebbe creare non so... confusione” risponde Lola più cauta

“A me non piace, come non piaceva l'altra”

“Eppure è stata un successone, anche se non è stata una proposta del nostro responsabile delle strategie”

Questa stilettata era stata posta proprio da Lola all'indirizzo dell'uomo imbronciato, e ora ne capivo anche il motivo.

“Potrebbe essere una buona idea invece, soltanto che ho delle riserve anche io sull'esclusiva dei dipendenti”propone quello che è stato chiamato Mark

“E se invece che solo dipendenti nostri prendessimo gente normale, presa per strada, e utilizzassimo sempre come ha detto Alice la presentazione, che ne so verrebbe fuori:Tizio Brown, 30 anni giardiniere e poi accanto Andrea Simpson, 25 veterinaria, non so qualcosa del genere” propone la ragazza seduta in fondo che porta una matita alle labbra pensierosa.

“Carina anche questa, però mi piacerebbe inserire anche qualche nostro dipendente, in ogni caso sapete che il nostro fotografo avrà comunque ideato una scenografia, quindi ci serve qualche modello principale e dei contorni, che data la casualità delle persone può essere anche più numerosa, il che vorrebbe dire più abiti presentati, magari si presenterebbe un po' più confuso però anche creativo, Samy che ne pensi?” si rivolse sempre alla ragazza

“si, esattamente”

“Ma come troviamo i soggetti, non possiamo certo andare per strada e prendere persone a caso sul serio”

“perché no?”chiede Micheal

“sii ragionevole, potremmo riservarci a nostre conoscenze, anche casuali, vicini di casa, amici parenti, credo che abbiamo familiari diversi che fanno lavori diversi, ovviamente sempre con un certo standard, non per esser cattiva ma i soggetti devono essere fotogenici, infondo siamo alle strette, prossimamente se l'idea andasse in porto potremo riservarci di fare casting e magari un concorso che ne dite? Ma per adesso dobbiamo fare qualcosa di semplice e immediato i tempi sono stretti”

“si credo che potrebbe andare, sarebbe un bel colpo secondo me, già ho sentito voci che altri marchi erano pronti a copiare i nostri standard e rinnovarsi ancora potrebbe mettere nuovamente sotto i riflettori il nostro marchio e offuscare le loro idee poco originali, si mi piace! Io voto a favore” Ammette entusiasta Mark

“Dobbiamo votare perché sennò voto anche io si”dice Samy la ragazza in fondo

“si anche per me”dice una donna che non ha preso parola fin'ora ma che ha comunque seguito con attenzione le discussioni

“anche io, ma mi riservo di proporvi mio nipote e controllare le foto io stesso”ridacchiano tutti alla battuta di una signora attempata

“io dico di no, è una assurdità”esclama invece l'accusato, viene ignorato da tutti e ben presto anche Micheal, molto entusiasta e Lola rispondono affermativamente

“diamine si io lo dico sempre che le Idee di Alice sono davvero forti, anche io penso che possiamo azzardare”

“Fantastico” esclama Alice, “non credo che io debba votare vero? E per quanto riguarda Isabella credete che possa fare al caso nostro”

“sicuramente”dice Samy

“anche per me corrisponde agli standard”

“Bene, adesso spargeremo la voce, chi ha qualcuno da sottoporci ci mandi le foto, abbiamo bisogno di tutti i tipi di persone, bionde, more, giovani, uomini, anche qualcuno più attempato e bambini, voglio un gruppo di ragazzini, però non più di uno con lo stesso cognome, non voglio attirare l'attenzione, non mi portate i fratelli e i cugini che ne so..e facciamo la scadenza lunedì, che martedì abbiamo l'incontro con il fotografo e gli somministreremo le foto e giovedì abbiamo le prove, ma a questo punto potremmo direttamente andare a venerdì allo studio con un campionario molto più ampio ci sono da cambiare e decidere un bel po' di cose Alice mettiti in modo”.

Tutti annuiscono cominciando ad alzarsi

“Micheal hai tu il numero del fotografo? Devo avvertirlo subito casomai dovesse avere da ridire o ristudiare il set”.

“Si meglio avvertirlo subito, ci vediamo ragazze, buon lavoro e ah Alice non ascoltare lo stronzo e prepara le tue cose ti trasferisci accanto a Samy della stampa, credo che mister strategia diventerà nuovo capo risorse umane”. Nel sentire queste parole Alice, sorrise entusiasta, e appena rimanemmo sole, prese a saltellare come una cavalletta, incurante dei tacchi, fin quando mi abbracciò di slancio.

“Oh Bella grazie, è anche merito tuo!”

“Ma che dici, il merito è solo tuo, io non ho detto una parola”

“oh ma tu sei la mia musa, è già la seconda volta che azzecchi l'idea”

“assolutamente la prima volta magari, prima ti stavo solo chiedendo se il vestito poteva andarmi per una cena fuori”

“Oh Bella te lo immagini potresti essere la ragazza Inverno 2011, sai come saresti pagata per questo lavoro? Cavolo! dobbiamo andare al più presto in banca e aprirti un conto, così dirotteremo subito le tue buste paga, e i soldi che verranno da modella”

“Alice aspetta calma, io non so ancora se voglio fare questa cosa”

“come? perché?tutte abbiamo sognato prima o poi di posare”

“beh Alice non proprio tutte, io non credo di aver mai sognato niente del genere, dato che lottavo per una pagnotta di pane” le risposi, forse un po' troppo cruda, vidi il sorriso morire sulle sulle sua labbra

“Bella io... scusa non volevo, non ho pensato è ovvio che tu pensavi a cose più importanti è una stupidaggine-”

“No Alice no non voleva essere un'accusa solo volevo dirti che non sono sicura ecco prima che vi facciate, o lo faccia tu dei castelli in aria io volevo pensarci”

“certo, certo!”.

Il resto della giornata passò tranquilla

anche se più volte mi ritrovavo a pensare a quell'idea, quella proposta di Alice, possibile? io su una rivista, un giornaletto di vestiti...

Ciò che volevo era tornare a casa per pensare con calma, e magari chiedere consiglio ad Edward.

Appena tornata a casa neanche il tempo di varcare la soglia che mi ritrovo a cercarlo, punto subito la cucina e non mi sbaglio, trovandolo qua, chino su una stadera a pesare del riso.

“Edward!”gli corro in contro circondandolo con le braccia

“ehi, principessa, ben tornata, sei stanca?”

“un pochino, e tu come stai oggi?”chiedo passando una mano sulla guancia, spostando i capelli dalla fronte e studiando i suoi occhi per trovarne anche solo un'ombra del dolore del giorno precedente

“Tutto bene piccola, giornata stressante ma non come quella di ieri”sorrido vedendolo sereno, gli sposto ancora una ciocca, e poi gli tiro un ciuffetto dietro

“sai dovesti spuntarli un po' tra poco mi divertirò a farti i codini come si fanno alle bambole” scherzo, ma la sua espressione orribilata è tutto un programma e scoppio a ridere.

“Oddio, la tua espressione”

“i miei capelli che vorresti fare tu?”

“solo una spuntatina, non devi rinunciare alla tua chioma, mi piace anche a me”e non resisto a passarci una mano “però prima che ti prendano per una bella ragazzina...”

“E tu credi che qualcuno potrebbe scambiarmi per una donna? un macho come me?” si mette in posa come un culturista tanto per farmi ridere ancora. Adoro questo suo atteggiamento, questo suo prendersi in giro per farmi ridere e non ho mai apprezzato tanto ridere come quando è lui a provocarmi.

Stiamo ancora ridendo delle suo pose che un vocione che riconoscerei tra mille, irrompe dalla porta principale, è Emmett

“Si puoo? Gente ci siete? ci siamo auto-invitati ma abbiamo una sorpresa per voi” Edward prende il riso e raddoppia la dose

“non ti preoccupare c'è posto venite che-”Jasper

“Ciao ragazzi che bello che....oh! Aaaaaaaaaaaaaaah!”

All'urlo di Alice ci voltiamo di scatto, Edward mi prende in fretta la mano e corriamo nell'ingresso.

Ancor prima di recepire cosa è accaduto, sentiamo piangere.

Ma poi lo vedo, un cosino piccolo e rosa con una tutina smanicata verde è tenuto in collo da Emmett stesso, ed è lui a piangere.

E' Sam, il piccolo Sam.

“Alice non devi spaventarlo così, tesoro stai tranquillo, zia Alice è solo un po' svitata” Rosalie è al fianco di Emmett che accarezza il piccolo facendoli carezze dolci e sorridendogli, mentre il ragazzo che ancora lo tiene in braccio di sussurra qualcosa.

Al di là della mia gioia per rivedere il bambino, è la scena più bella che possa aspettarmi. Conosco i ragazzi e so che questo quadro è perfetto.

Stringo la presa sulla mano di Edward, che si volta sorridendomi entusiasta e passa una mano a circondarmi la schiena, anche lui è emozionato.

“Ehi campione guarda la chi c'è ci sono la zia Bella e lo zio Edward, andiamo a salutarli, tranquillo zia Bella non è pazza come l'altra”

“Ehi non sono pazza mi avete solo preso alla sprovvista”saltella Alice seguendoli e mettendosi di fianco a me insieme a Jasper.

Emmett si posiziona di fronte, tiene il bimbo volto in avanti, la sua schiena è ben dritta e quasi davanti a me. Lo fisso e lui mi fissa, adesso è calmo.

“Ciao Sam”dico prendendogli la mano con un mio dito che prontamente stringe “Io sono Bella ma noi già ci conosciamo sai?” mi osserva parlare e poi all'improvviso ride, con la sua piccola bocca senza denti, e mi sciolgo come chiunque, facendoli una carezza, ma lui allunga le braccine perché vuole esser preso in collo.

“vuoi andare in collo a zia Bella?prendilo su...”

“davvero posso?”

“certo sei sua zia ne hai il diritto e gli piaci di già...Ed io starei in guardia”

“scemo”

Prendo in braccio il suo corpicino, è cambiato tanto dall'ultima volta che l'ho avuto in collo, il suo visino non è più tondo come all'inizio ha una chioma più folta e biondiccia, è più grande riesce a stare su da solo con la testa e pesa diversi chili in più.

“Sai che sei Bellissimo, sei davvero diventato un ometto sano e che tutina Bellina”

“ci credo è quella che ho scelto io”dice Edward

“Guarda qua chi c'è lo zio Edward”lo indico

“ciaaao campione, anche noi ci conosciamo già sai, io ti ho portato dalla mamma”gli accarezza con dolcezza il piccolo braccio.

“Visto che siamo già qui, volevamo dirvi che stavamo pensando già a battezzarlo, però magari visto che dobbiamo andare a Forks da mamma e papà potremmo farlo laggiù, visto che papà non può assentarsi da lavoro perché ha finito le ferie, e tanto a settembre/ottobre dobbiamo partire, io sono in maternità fino a febbraio, me le hanno concesse lo stesso anche per l'adozione”

“certo è una buona idea ragazzi, così saremo tutti insieme”

“esattamente e c'è un'altra cosa che volevamo dirvi”cominciò Emmett, ma Rose prese subito parole

“Verremmo che Edward e Bella fossero i suoi padrini”

Volsi di scatto la testa, così come Edward

“cosa? Noi?”

“perchè non voi”

“beh perché Alice e Jasper...beh loro sono una coppia, qualche anno e si sposeranno,io...”

“Ma voi siete legati a lui, gli avete salvato la vita soprattutto Bella, io non c'entro in questa storia ha ragione Rose”si esprime alice, sorridente e per niente dispiaciuta dalla notizia

“Non so cosa devo fare...ma volentieri” gli rispondo.

“Oh grazie ragazzi, tranquilli non è niente di particolare e niente di diverso da ciò che già farete”

“ok lo avete tenuto abbastanza, voglio tenere in braccio mio nipote”Alice offesa, prende dalle mie braccia il bambino e si va a sedere sul divano. Io ed Edward restiamo qualche minuto ad osservarli, poi mi volto verso Rose che lo fissa affascinata.

“Oh Rose” e la abbraccio di slancio “sono contentissima” la sua stretta si fa forte e anche la mia, le accarezzo i capelli

“avete firmato tutte le carte?”

“si, stamattina”mi risponde Rosalie dopo aver slegato il nostro abbraccio “abbiamo firmato non so quante volte” è stato lungo e non finivano mai.

“E' vero credevo non ne saremo mai usciti, ma alla fine la soddisfazione di Leggere Sam Carlisle Cullen, ha ripagato tutto”ci riferisce il neo-papà

“OH”gli hanno dato come secondo nome il nome del nonno, guardo meravigliata Emmett, prima di abbracciare di slancio anche lui, che ricambia con altrettanto vigore.

Lo sento sussurrarmi qualcosa all'orecchio.

“sento sempre una certa soddisfazione quando ti abbraccio, perchè me lo sono guadagnato”

“oh Emmett, sei un burlone ma ti voglio bene”

“anche tu Bella, sorellina”

“sarai un papà perfetto”

“lo spero, sono un po' terrorizzato, non ho avuto i nove mesi per abituarmi all'idea ci hanno chiamato solo due giorni fa”

“tranquillo, nessuno nasce pronto, si impara col tempo”

lo lasciai andare con sua moglie dal bambino, mentre io tornai con Edward in cucina per dargli una mano.

“E' fantastico”

“già sono proprio contenta” Edward si avvicina dietro di me mi abbraccia e mi bacia nel collo, in modo lento e dolce, la sua presa poi si allenta e lentamente mi lascia andare tornando ai suoi fornelli.

“oh giusto mi stavo dimenticando, dopo dobbiamo discutere di una cosa importante, voglio il tuo giudizio”

“ai tuoi servigi mia principessa”

Salve ragazzi, stavolta ho dovuto ritardare, lo so però è arrivato lo stesso.

Purtroppo ho avuto un week end affollato e di solito trovo tempo solo in quei momenti per scrivere.

Ok, eeeeemmmmm, mentre scrivo penso a tante cose che vorrei dirvi, mi tornano in mente poi con alcuni commenti, e poi nelle noto me ne dimentico, vogliate perdonarmi.

Che pensate della nuova proposta?

Buona parte di voi mi aveva confermato già che precedentemente che pensava che Alice volesse Bella come modella, è successo lo stesso solo non in quell'occasione. La nuova idea però l'ha trovata coinvolta e tutti sembrano apprezzare, Bella ovviamente ha delle riserve, insomma non è dei soldi che gli importa, piuttosto il non trovarsi a suo agio, per questo vuole chiedere a Edward.

L'evento finale a sorpresa?vi è piaciuto?verrà approfondito lo so, doveva già arrivare a venerdì questo capitolo poi i ragazzi ne hanno combinate delle loro e quindi niente. Sarà per la prossima.

Grazie davvero a tutti, siete tanti e mi sembra incredibile che vi possa piacere davvero a tutti la mia storia, nonostante i lunghi e TANTI capitoli.

GRAZIE.

fp.