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Autore: Yusaki    19/03/2006    12 recensioni
Potete leggere questa ff anche se non avete letto il mio capitolo unico speciale di natale intitolato "La magia della notte di natale". Certo, se lo leggeste capireste un attimo di più, ma potete capire anche così la storia di Angel, una ragazzina che una notte viene a sapere di essere la discendente di Yoh Asakura, di essere una sciamana...e sono passati proprio 500 anni...e allora che dire? CHE IL NUOVO SHAMAN FIGTH ABBIA INIZIO!!!!!^_^ p.s.i personaggi ho messo Altri perchè saranno una sorpresa...diciamo!-_^ Leggete e recensite mi raccomando!!!^_^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene, new Capitolo!! Siii!!! Rispondiamo alla posta dei lettori!°_°

Shark Attack: Soddisferai la tua curiosità in questo capitolo! Ehehehe…il discendente di Ren è in arrivo!*_* Grazie dei complimenti! Sono commossa!T_T

Miya: Sono felice che il primo capitoletto ti sia piaciuto! Continua a recensirmi!^_^

Lolly: Sono felice!!! Davvero trovi la mia ff interessante e originale?!?! Sono stra felice!!!!!^0^

ColdFire: Certamente ci sarà un discendente di Lyserg anche se in questo capitolo non compare…lo vedrai presto però!! Ci sarà una sorpresa quanto concerne lui…ihihihi…(Oddio, cominciamo a preoccuparci!O_O n.d.personaggi di Shaman King e della ff).

Yoru: Evviva! Un’altra a cui piace la mia ff!!! Siii!!!^.^

Kristin: Anche a me Amidamaru caro mi sta simpatico, ed è anche così carinoooo!!!!*ç* (Mi fa paura quando fa così!ç_ç n.d.Amidamaru). Il discendente di Ren se proverà a afre la pelle ad Angel lo vedrai in questo capitolo! -_^ Pare che sia un po’ più gentile del suo predecessore però…°_°

Vanchan: già cara, è un secolo!T__T Sono felice che tu abbia recensito!!! È vero, ogni tanto con le descrizioni…e che mi fa fatica farle e lascio a metà!^_^ (non c’è niente da ridere!>.< n.d.Tutti) Il discente di Silva…c’è!^_^ Contenta? In quanto alla tua domanda fondamentale: Neanche io lo so con chi si è sposato!O_O Sua moglie è voluta restare anonima V_V la capisco poerella (Come sarebbe?!?!?!>_< n.d.Manta). Grazie per tutti i complimenti!

 

La posta dei lettori è finita, ma speriamo che aumenti nel prossimo capitolo!^_^ Ehi! Dove sono finiti tutti quei bei recensitori che ho avuto nella mia One-Shot?>_> Sono evaporati? °_° spero di no! Fatevi vivi ragazzi! E anche voi (Punta il dito verso lo schermo del computer) che state leggendo questa frase in questo momento in questo istante in questo nanosecondo! Si, voi che leggete, usate la tastiera del Pc per lasciarmi una recenzionuccia!!!!! Ricordatevelo!!!!!!!!! E ora, il capitolo!è_é

 

 

Mandarino e due nuovi discendenti

 

-Oh che bella mattina di sole! L’ideale per poltrire a letto!- pensò Angel Asakura fra il sonno, rigirandosi nel letto e raggomitolandosi vicino al cuscino che odorava di pulito.

SBAM!

-…?- Angel si girò appena un po’ dalla sia posizione per vedere chi aveva appena fatto irruzione nella sua stanza, la persona in questione si rivelò essere un piccoletto familiare dall’aria furiosa che portava una maglietta azzurra…

-Sei ancora a letto!? Alzati che dobbiamo allenarci non hai tempo per poltrire!- sbraitò avvicinandosi minacciosamente e incombendo su di lei per quello che la sua statura gli consentiva; Un’altra ombra, un po’ più sfocata sembrava tentare di calmare da dietro il ragazzino, con scarso successo.

-Umh…ma io ho sooonnooooo…- borbottò la ragazza, la voce ancora impastata dal sonno, e si tirò le coperte sopra la testa per scacciare quelle due strane visioni che non volevano farla dormire, in quel letto caldo, in quella mattinata fresca.

A quel punto la figura, già a quanto pareva dotata di scarsa pazienza, perse il controllo e decise di ricorrere a metodi più drastici: Angel, infagottata nelle coperte, si sentì scaraventata per terra in un groviglio di plaid blu.

-Manta, non credi di avere un po’ esagerato?- chiese titubante Amidamaru, osservando con un sorriso imbarazzato i vani tentativi di Angel di districarsi dalle coperte.

-No!- ripose Manta con gli occhi fiammeggianti e con una mano fece rotolare Angel fuori dalle coperte, sul pavimento freddo.

-Me perché? era una così bella mattina…- disse lei barcollando mentre si metteva in piedi.

-Si, ma una bella mattina per allenarsi!- ribatté Manta spalancando le finestre così che il sole abbagliasse Angel che si ritrovò totalmente accecata. -È solo una mia impressione o assomigli più ad Anna di me? Non è che sei in qualche modo che non conosco imparentato con lei e noi siamo cugini?- disse guardando Manta con la faccia ancora assonnata.

-No!- rispose Manta prendendola per la maglia del pigiama e trascinandola fuori dalla camera mentre lei sbadigliava tranquillamente. Amidamaru si stava  divertendo e nel frattempo pensava che quel nuovo Manta era un po’ meno paziente del suo predecessore, comunque, pensò guardandoli, sarebbero diventati grandi amici quei due.

-Mantarino dove mi stai portando?- chiese Angel mentre veniva trascinata di peso per il corridoio, un biscotto in mano (La sua colazione per oggi!) .

-Che?! Manta! Io mi chiamo Manta!- gridò il piccoletto smettendo di trascinare la ragazza e lasciandola cadere di botto per terra, così lei batté la testa per terra.

-Ma Mantarino è più carino…- tentò Angel rialzandosi cautamente.

-è vero! Sembra un Mandarino! Ahahahaha!-

-Eh?- fecero tutti in coro guardandosi intorno per capire da dove proveniva la voce che avevano appena sentito. -Non è che ce la siamo immaginata?- disse Angel dopo un po’ che si guardavano intorno.

-No, non credo…- fece Amidamaru, guardingo.

-Si, va bene, allucinazione collettiva, non me ne frega nulla! Ci dobbiamo allenare! Cioè…ti devi allenare!!- e Manta (rino) non volle sentire storie, allenamento subito!

….

 

Erano…Quante? Forse cinque ore consecutive che si stava allenando senza sosta…flessioni, corsa, salti, e ancora, flessioni, corsa, unione con il suo spirito, allenamento con la spada…e si che ormai il sonno le era andato via, ma ora si sentiva davvero sfinita.

-Amidamaru! Forma spirito unione!!!- gridò con la voce arrochita per le troppe volte che aveva detto quella frase e cinque secondi dopo sentì che Manta la colpiva da dietro con un bastone di legno e l’unione veniva sciolta.

-Sei troppo lenta- disse Manta stancamente, anche lui con la voce fioca per il troppo gridare, ma con il suo solito malumore al proprio posto.

-Si, ho capito, senti perché non facciamo una pausa?- supplicò Angel congiungendo le mani in un gesto di preghiera, si sentiva la maglietta incollata dal sudore e per di più le faceva male dappertutto, persino Amidamaru sembrava un po’ stanco. -Anna era più tranquilla di lui- le bisbigliò infatti lo spirito con un’espressione rassegnata. -Infatti…-rispose Angel con lo stesso tono.

-Che state confabulando?- gli interruppe Manta con il bastone di legno puntato contro di loro.

-Nulla!- dissero in coro Angel ed Amidamaru.

Manta gli guardò con sospetto per ancora qualche istante, poi, senza preavviso abbassò il bastone e si voltò dall’altra parte. -E va bene…facciamo una pausa- borbottò marciando verso il cancello del giardino.

-Dove andiamo? In un ristorante?- chiese Angel entusiasta e più rilassata, aveva avuto anche il tempo di cambiarsi i vestiti e di farsi una doccia veloce;ora non sentiva più il sudore addosso.

-Andiamo in un fast food- chiarì Manta -i ristoranti sono troppo costosi- si fermò così di botto che per poco Angel non gli finì addosso. -Ora che ci penso- disse quasi a se stesso -Tua madre mi ha detto che sarebbe partita per non so dove…-

Angel che stava ordinando dei panini ad un banco lì vicino ci mise qualche secondo a capire cosa il suo amico aveva detto. -Cosa? e per dove?- chiese allarmata.

-Non so, ha detto di non andare a cercarla però, e che ti saluta-

-Ma…ma io…- Angel si sentiva confusa, sua mamma, la persona che le era stata più vicina in tutti quegli anni, se ne era andata senza dire niente, senza salutarla per giunta, senza dire dove andava…senza una spiegazione…si sentì come se qualcuno le avesse appena dato un pugno nello stomaco, le mancava il respiro.

-Lo sai vero. Da oggi devi contare solo su te stessa, Asakura- affermò il ragazzo, ma poi vedendo la reazione di lei ammorbidì la voce -Dai, sta tranquilla, la rivedrai presto. Oh, guarda- esclamò poi puntato allegramente un dito verso un altro banco di cibarie lì vicino -Dei Cheesburger!-

Angel si voltò subito verso il punto indicato da Manta -Dooooveee?!?!?!-

-Lì ma…- iniziò lui ma ormai la ragazza era già corsa verso i panini gridando con gli occhi luccicanti qualcosa tipo “Cheeseburgeeeeeer!!” e a Manta non rimase altro che scuotere sconsolato la testa.

Amidamaru rise. Ma all’improvviso la sua risata si spense, rimase un attimo fermo, le orecchie tese, e portò lentamente una mano alla katana che aveva al fianco…

quando però sfoderò la spada con un gesto veloce e preciso puntandola contro gli alberi del parco attorno a loro non vide nessuno. Ripose l’arma titubante, “Eppure mi sembrava…”

-Che hai Amidamaru?- chiese disinteressatamente Manta trascinando per la maglietta un’Angel particolarmente felice con una bracciata di Cheesburger e panini vari in mano.

-Niente!- li rassicurò lo spirito.

-Umph- sbuffava intanto divertita una voce appoggiata ad un albero, nella penombra -Patetici!-

con un passo impercettibile e una velocità sorprendente li seguì a loro insaputa.

In realtà Amidamaru aveva avvertito la presenza di un altro sciamano ma aveva preferito non parlarne…

Almeno fino a che, quella sera, Angel non uscì di casa dalla finestra e si stiracchiò nell’aria notturna vestita con il completino nero e arancio e con al fianco una spada di legno e metallo.

-Dove vai?- gli chiese seguendola mentre si allontanava passeggiando tranquillamente per la strada.

-Ciao Amidamaru!- disse Angel con un sorriso -Ho voglia di fare una passeggiata al parco, mi accompagni?-

-È pericoloso girovagare a quest’ora- la rimproverò Amidamaru parandosi davanti a lei e bloccandole con  decisione il passaggio.

-Però io ho ugualmente voglia di fare due passi, visto che non riesco a prendere sonno- spiegò Angel continuando a sorridere -Dai, andiamo! Se mi accompagni non mi succederà niente, non essere così ansioso!- lo rimproverò allegramente scansandolo e proseguendo dritto, le mani dietro la testa e l’espressione svagata, così Amidamaru la seguì. In silenzio camminarono per le vie buie e poco trafficate a quell’ora fino a raggiungere il quieto e quasi spettrale parco. Qui Amidamaru si fermò.

-È meglio fermarsi qui Angel- ribadì fermamente -Qualcuno ci spia-

-Lo so- disse candidamente Angel guardando il suo spirito custode -Ci stanno seguendo da oggi pomeriggio vero?-

-Lo sapevi?- chiese lo spirito un po’ stupito e, doveva riconoscerlo, ammirato

-Si- ripose la ragazza scrollando le spalle e ridendo. -Ehi, perché non ti fai vedere amico?-

Un’ombra si spostò con un balzo da l’ombra di un albero all’altra e poi si fermò ai margini della luce lunare che lasciava il suo volto in ombra.

-Complimenti Asakura, sei perspicace- disse il misterioso individuo con una voce venata di sarcasmo -Ti avevo sottovalutato, ti credevo più stupida-

La ragazza si voltò -Come vedi sono stata allenata bene- gli sorrise Angel..

-Tsk- sbuffò lui -Saprò presto se ti sei allenata bene-

Angel mantenne il suo sorriso sereno, anche se il suo volto era un po’ più serio -Perché non ti fai vedere?- chiese.

Ebbe l’impressione che la figura sorridesse, poi, lentamente, uscì alla luce della luna che lo avvolse in un’intensità limpida e pura.

Un ragazzo alto quanto lei dal fisico bel modellato e smilzo, come di chi è abituato a muoversi con agilità, apparve. I capelli neri, ribelli e lunghi fino alle spalle, sembravano scure ombre nella luce lunare, e facevano da netto contrasto con la sua pelle e con i suoi occhi.

Amidamaru sussultò.

Gli occhi, quegli occhi ambrati di un’intensità spaventosa, quegli occhi che raccoglievano un odio profondo per tutto ciò che toccavano, con una vena triste che si mescolava al rancore e alla luce fredda degli astri nel cielo.

-Si Amidamaru- disse il ragazzo spostando lo sguardo sullo spirito -Sono proprio io, il discendente di Ren Tao, Jin Tao-

Il suo sguardo restò ancora qualche attimo posato su Amidamaru, come se lo stesse valutando, poi tornò nuovamente su Angel e un sorriso sbeffeggiante gli si allargò sul volto. -E tu sei Angel Asakura-

-Proprio!- disse tranquilla la ragazza reggendo lo sguardo di lui, certo che Jin aveva proprio uno sguardo strano…e misterioso.

-Allora non credo ci sia molto altro da fare, giusto?- domandò Jin socchiudendo gli occhi ed estraendo con un gesto fluido la sua arma, la Basontoh. (Avete presente quella specie indefinita di non si sa cosa che Ren usa per combattere? Beh, si chiama Basontoh che tradotto vuol dire “Spada di Bason” n.d.a.)

-Un tempo era di Ren- disse facendola ruotare, poi la piantò nel terreno -Vieni Bason!- ordinò.

Uno spirito imponente comparì alle sue spalle.

-Amidamaru- disse Bason con voce indecifrabile.

-Bason- disse Amidamaru con lo stesso tono.

Un attimo di silenzio, poi…

-Quanto tempo!!!!!- gridarono commossi i due spiriti correndo ad abbracciarsi con le lacrime agli occhi.

Jin perse l’equilibrio e cadde a terra.

-Che…che…- balbettò imbarazzato rialzandosi -Bason ma che fai?!-

Bason (Asciugandosi le lacrime) -Scusi padroncino!-

Amidamaru (Anche lui asciugandosi le lacrime) -Sei sempre il solito Bason!-

Angel (Pure lei si asciuga le lacrime) -Che bello! È davvero commuovente questo incontro!-

-Ma…ma che…ma voi siete pazzi!- esclamò Jin stralunato -Bason torna subito qui!! Dobbiamo combattere!-

-Dai, rilassati! Che ne dici se andiamo a prenderci un bel the caldo a casa mia?- propose Angel posando una mano sulla spalla del ragazzo.

Jin si irrigidì ed avvampò, reagì molto velocemente e con un’abile movimento prese il braccio della ragazza e ci impresse una torsione.

-No- disse gelidamente fissandola -Adesso combattiamo e basta, sono stato chiaro?-

-E va bene- ripose Angel senza fare una piega.

Jin la lasciò andare. -Bason- chiamò. Lo spirito dell’antico guerriero cinese assunse la forma spirito usuale in quell’occasione. Amidamaru stava facendo lo stesso.

-Forma spirito! Unione!- gridò Jin e la sua arma saettò a pochi centimetri da Angel, poi spingendosi verso l’alto con un balzo attaccò di nuovo.

Angel parò l’attacco con la sua spada e Jin atterrò in piedi qualche metro più in là. Il ragazzo sorrise e le andò dietro ma Angel si voltò così rapidamente da coglierlo di sorpresa e la spada gli passò a pochi centimetri dall’orecchio destro. Si abbassò velocemente mentre Angel sferrava un fendente verso di lui, parando il colpo al contempo fece leva sul braccio dell’avversaria e la fece cadere a terra.

Angel rimase per un attimo stordita dalla botta presa. Quella, pensò mentre il cuore cominciava a batterle fortissimo, era la sua prima battaglia, la sua vera prima prova dopo gli allenamenti, nessuno ancora lo sapeva ma lei era stata allenata da sua madre fino all’età di otto anni, poi la sua memoria era stata modificata, ma ora, da quando la stella era passata nel cielo, aveva riacquistato tutti i ricordi di quegli otto anni di ferite e di scontri.

-Cosa fai? Svegliati!- le giunse all’orecchio la voce di Jin e in quel momento si vide arrivare addosso la Basontoh; rotolò su un fianco e impresse un colpo di spada ai piedi dell’avversario facendo cadere lui, nel frattempo si rialzò con un balzò e sferrò un nuovo fendente, ma Jin lo parò e la mandò a schiantarsi contro un albero. Riuscì a riprendersi in fretta, il suo furioku però stava per esaurirsi…

Jin fece roteare la Basontoh e la scagliò contro l’albero che si ruppe in due con un suono secco.

Angel era riuscita a non finire sotto l’albero per un pelo. Si accorse in quel momento che Jin aveva cambiato il controllo dello spirito.

-Credevo fossi morta- disse Jin parandosi davanti a lei e puntandole contro la sua arma -A dire il vero, potevo farti fuori in un colpo solo, visto che- fece un gesto verso la katana che lei stringeva in mano -Non sai ancora usare l’over soul-

Angel fissò quegli occhi ambrati e un sorriso le si aprì sul volto. -È vero, non lo so ancora usare- disse guardandolo -Però tu sei stato molto leale con me a combattere senza usare armi che non conoscevo, ti ringrazio-.

Jin arrossì e scostò bruscamente la Basontoh dalla ragazza. -Non dire sciocchezze! Vedi di imparare al più presto ad usare l’over soul, prima che il torneo si apra ufficialmente- si girò e sciolse il controllo dello spirito, Bason gli comparve accanto. -Questa sfida era solo una prova- commentò.

Angel si rialzò spazzolandosi i vestiti pieni di foglie e rametti dell’albero caduto.

-Ci rivedremo- salutò Jin preparandosi a balzare via, quando sentì che qualcuno lo tratteneva per un braccio.

-Ormai è tardi!- disse Angel fermando il ragazzo -E ho ragione di credere che tu stia in un Hotel giusto?-

-E allora?- ribatté il ragazzo seccato.

-E allora vieni a casa mia!- con un sorriso felice sul volto lo trascinò via dal parco in direzione dalla sua casa.

-No…no!- si dibatté inutilmente Jin -Hey! Ti ho detto che non voglio!!! Mi stai ascoltando-

-Si, si, certo- rispose distrattamente la ragazza continuando a trascinarlo.

-Bason aiutami!- urlò il ragazzo guardando in direzione del suo spirito, che fece finta di non sentirlo.

-Bason!- lo chiamò di nuovo furioso.

-Non coinvolgere gli spiriti!- disse Angel -Guarda! Siamo arrivati!- proclamò lasciandolo andare e indicando il giardino di casa sua.

-Uffa…accidenti…e va bene, ormai che siamo qui- borbottò scontrosamente Jin entrando per primo in casa.

Angel sorrise e lo seguì, quando entrò trovò Manta che era seduto al tavolo della cucina con un’altra persona, ma visto che non si erano dati la pena di accendere la luce lei non riuscì a distinguerli bene.

-Siete tornati- disse Manta a mo’ di benvenuto.

Jin sbuffò e si avvicinò all’altra persona che si alzò e si mise di fronte a lui.

-Supponevo che saresti venuto anche tu Miupeace- disse sprezzante.

-Oh, beh, non mi faccio mica sfuggire l’occasione di conoscere la discendente del grande Asakura! Ahaha!- rispose l’altro.

Angel dalla voce capì che era un ragazzo. Miupeace si fece avanti e le prese una mano stringendola con una scherzosa commozione.

-Mi fa così piacere conoscerti!- disse asciugandosi gli occhi che erano di un color nocciola intenso -Angel Asakura, come i ciliegi in fiore!- ad Angel la voce del ragazzo piaceva, sembrava cordiale, anche se la sua battuta faceva raggelare…(La battuta a cui si riferisce Angel è data dal fatto che Miupeace ha voluto scherzare sul cognome della ragazza, infatti se togliamo la A alla parola Asakura viene Sakura che vuol dire fiore di ciliegio n.d.a.).

-Io ho sonno- annunciò Manta -Andiamo tutti a letto ora, domani bisogna allenarsi-

-Va bene Mandarino- disse Miupeace e Angel scoppiò a ridere.

-Allora eri tu lo sciamano di stamattina?- balbettò fra una risata e l’altra la ragazza.

-Esatto, e sono il discendente di Chocolove il grande comicooooo!!- annuì lui mentre lanciava in aria una manciata di fiori di ciliegio venuti da chissà dove.

Manta si avviò su per le scale dopo aver tirato in testa a Miupeace una sedia.

Angel si riprese -Vi mostro le camere degli ospiti- e fece segno di seguirla.

-Io so già dov’è- disse Miupeace con voce sicura -Faccio da solo- e se andò verso il lato opposto della casa.

Jin seguì Angel lungo la scala che portava al piano superiore dove lei aprì una porta scorrevole mostrando una camera con dai mobili e un futon bianco.

-Accidenti, io neanche volevo venire qui- ringhiò Jin sedendosi di malavoglia sul futon.

-Ormai ci sei, rilassati!- gli disse Angel sulla porta, sorridendo, i contorni della sua figura erano risaltati dal contrasto fra la luce della luna e le ombre della stanza. -Buonanotte- disse uscendo.

Jin rimase un attimo a guardare la porta poi si alzò ed andò verso di essa fermandosi. Sentiva la presenza di uno sciamano dietro di essa, si stava avvicinando ma non sembrava minaccioso, aprì la porta di scatto.

-A proposito mi sono scordata di dirti…- cominciò Angel, ma si accorse che Jin era di fronte a lei -Credevo fossi già a letto- disse la ragazza fissandolo. Lui intanto si era ritrovato Angel a pochi centimetri ed era arrossito vistosamente, ma, era ovvio, la ragazza non sembrava minimamente intimorita dalla vicinanza, né imbarazzata. -Beh, comunque volevo dirti che il bagno è in fondo al corridoio- concluse.

-Va bene- ringhiò il ragazzo ritraendosi -Buonanotte- e chiuse la porta con un colpo secco.

-Che tipo- pensò Angel divertita, poi si incamminò lungo il corridoio per raggiungere la sua stanza…era proprio stanca…

ma sulla soglia si voltò a fissare di nuovo, per un solo immenso attimo, la porta della stanza di Jin Tao.

 

 

 

 

 

TADAAAAN! Rieccomi qua con il secondo mirabolante capitolo! Evviva!! Ci ho penato un po’ sopra all’inizio perché…perché…non mi ricordo più ma ci deve essere stato qualcosa che mi ha fatto pensare un po’!^_^ Allora, volete che lanci il mio solito grido di battaglia?!?! E allora ecco: RECENSITE!!! Vi è piaciuto il nome del nuovo Tao? Ho pensato, ecco, ora che nome gli metto a questo?...cavolo! non so se avete notato ma tutti i Tao hanno il nome che finisce per N!O__O Jun Tao, En Tao, Ren Tao…quindi mi sono detta che dovevo trovare un nome che finiva per n! Era questa la cosa che mi aveva fatto penare, ora che ci penso!ç_ç Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo!! A presto!!

  
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