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Autore: strawberrymilk    14/07/2011    8 recensioni
Sequel di "Stava realmente succedendo a me?". Continua la storia tra James e Sofia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una cascata d’acqua rossa come sangue, si riversava su una massa brontolante e ribollente d’acqua del medesimo colore.
Un coniglio giallo correva, correva, correva. Spicca un salto e sta per addentarle il viso quando con uno spasmo violento, Sofia si risvegliò.
Era un sogno, un maledettissimo sogno. Da quanto tempo andava avanti?
Erano già alcuni giorni che continuava a stare male: mal di schiena, spesso mal di testa, nausea…
Era stata così impegnata in quegli ultimi tempi, aveva dormito poco, legava tutto a questo fatto.
Fare un set fotografico ad un ragazzino di dodici anni che si credeva il divo del cinema solo perché recitava in un’insulsa serie televisiva, non era un gioco da ragazzi.
Si mise a sedere sul letto, dando alle spalle al marito che ronfava profondamente.
La brocca sul comodino era vuota.
Maledetto lui! Aveva detto l’avrebbe riempita, lei stava troppo male per muoversi dal letto la sera precedente.
Si alzò a fatica e raggiunse il bagno con passo lento, trascinandosi.
Aveva un aspetto orribile, decisamente orribile. Fortunatamente la maggior parte della giornata era tranquilla..era solo alla sera e specialmente al mattino che la sua vita precipitava.
Si poggiò sul bordo del lavandino e dopo aver regolato l’acqua, se ne gettò una quantità abbondante in viso.
Finalmente andava minimamente meglio, minimamente però. La nausea rimaneva, quella non andava mai via del tutto.
Anzi, adesso che ci pensava, la colpiva nei momenti più improbabili. Mentre guidava, mentre girava per un negozio, mentre lavorava…era impossibile gestire il tutto.
Avrebbe dovuto farsi visitare, suo marito lo diceva da giorni…mannaggia a lei che non gli dava mai retta.
Si sedette sulla tavolozza chiusa del water e si guardò intorno, mettendo bene a fuoco l’ambiente.
Finalmente iniziava a sentirsi meglio.
Improvvisamente le balenò un’idea. Era un’idea stupida, dopotutto, era ancora presto.
Cioè insomma, non che non fosse possibile, anzi, era una cosa molto probabile, ma non credeva potesse accadere così in fretta.
Si alzò di scatto e aprì lo sportellino di fianco al lavabo.
E se poi non è quello e rimani…delusa?
Eh sì, quella dannata voce si faceva viva molto spesso, effettivamente, non l’aveva mai abbandonata.
Chi se ne importava, via il dente via il dolore, le dicevano un tempo.
Prese la scatolina decisa e si voltò.
 
 
 
Parecchi minuti più tardi uscì dal bagno.
I piedi scalzi scivolavano sul parquet laccato che avevano scelto anni prima per pavimentare la loro camera da letto.
Ancora era incredibile. La loro camera da letto.
Suo marito era sdraiato ma sveglio.
Non appena la vide si mise a sedere ai piedi del letto e la guardò preoccupato.
<< Sofia, stai ancora male? >>
<< Sì..>> mormorò la ragazza avvicinandosi a lui.
<< Vieni qua, siediti…>> le prese una mano e la costrinse a sedere sulle sue ginocchia.
<< Non sono moribonda. >>
<< Non voglio vederti schiantata per terra, l’ultima volta è andata così, ricordi? >> le chiese dandole un buffetto sulla guancia.
Sofia lo guardò con gli occhi lucidi, poi disse velocemente: << Ti devo dire una cosa. >> .
Lui si irrigidì, << Dimmi pure. >>
<< Ho capito perché sto male in questi giorni…>>
<< Davvero? Cos’hai? >> chiese lui ansioso.
<< James…avremo un bambino. >>
Il ragazzo strabuzzò gli occhi e la guardò con fare sorpreso. << Stai dicendo sul serio? >>
Sofia si limitò ad annuire.
James l’abbracciò forte. << Sei stata la cosa migliore della mia vita, Sofia. Sei stata prima la mia unica ragazza seria, poi la miglior moglie del mondo e adesso, dopo tanti anni che siamo ancora qui..>> si spostò e prese il viso della ragazza tra le mani << …sarai la mamma più bella del mondo. >>
E la baciò.
Baciò le sue labbra.
Bevve le sue lacrime.
<< Spero sia una femmina. >> le sussurrò a fior di pelle.
<< Perché? >>
<< Perché spero nasca bella come te…>> la baciò ancora.
Sofia si spostò lo stretto necessario per dire << Io spero sia rossa. >>, dopodiché, ricominciò a baciarlo.
 
 
FINE
 
Spero che questa mia breve avventura vi sia piaciuta.
So di scrivere poco ma in quel poco carico tutte le emozioni possibili e immaginabili.
Mi dispiace aver chiuso così presto ma, è stato meglio così.
Conoscendomi, molte persone pensavano che avrei fatto si che lui la tradisse o si lasciassero, ma volevo dare il lieto fine almeno alla mia Sofia..perché nella vita reale dobbiamo sempre scendere a compromessi, ma qui no. Qui era il sogno del mio alter ego..o forse mio stesso?
   
 
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