Pov. Bella Fut

"No,sarebbe meglio attaccarli subito" disse deciso Emmet.p.,eravamo tutti riuniti in salotto e stavamo discutendo o meglio litigando su come sarebbe stato meglio muoverci per attaccare i volturi e i loro uccelli spennacchiati,Nessi per fortuna era fuori con Jake,non volevo che assistesse a una cosa del genere,poi mia figlia dovrà stare fuori da tutto questo.
"Invece dovremmo aspettare!" ribadì Sam.f.,Carlisle.f. sospirò sconsolato
"Cosa pensi sia meglio?" mi chiese,io sospirai a mia volta,li guardai,nessuno escluso,non volevo perdere nemmeno una singolo sentimento,
"Non nè ho idea"ammisi"qualunque cosa faremo loro se lo aspettano,si aspettano un nostro attacco,e se saranno loro a attaccare per primi non so cosa potrebbe succedere, anche in questo momento potrebbe esserci un volturo o un messaggero fuori ad ascoltare ogni nostra mossa,ogni nostra discussione" conclusi,osservando la stanza
"Quindi siamo fottuti" Disse Jasper f macabramente, Alice gli si avvicinò e gli prese la mano sorridendogli dolcemente,cercando di infondergli speranza, io mi avvicinai a Edward che era stato zitto fino a adesso,mi sedetti sul divano e appoggiai la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi,lui mi cinse le spalle con un braccio e mi bacio la testa dolcemente,restammo in silenzio per quelle che sembravano ore ma che in realtà  erano solo pochi minuti,aprii gli occhi tutti si stavano in qualche modo consolando.
A distrarci dalle nostre riflessioni mentali fu un urlo,un urlo di una ragazza
“Reneesme!” dissi in contemporanea con Edward,il nostro non era un urlo, ma più che altro un sussurro agitato misto a preoccupazione.
Ci precipitammo fuori e quello che ci si parava d’avanti ci lasciò completamente spiazzati,davanti a noi c’èra Nessi,rincorsa da Jacob,sopra a un TIR! UN TIR! MA DICO, COME GLI E’ VENUTO IN MENTE?!
“Reneesme Claire Cullen, scendi subito da lì!” urlai in preda’l panico
“ma mamma perché devo scendere??” si lamentò,posso giurare che se non fosse stata impegnata a guidare quell’abominio avrebbe già sbattuto i piedi per terra
“Perché è tua madre che telo ordina! E poi così romperai la macchina di zio Emmet!” dissi,lei rise “Mamma ma lo zio melo ha regalato!” disse tutta sorridente,io ero basita,mi girai lentamente senza furia,volevo gustarmi la faccia di Emmet prima di morire,perché lui sapeva che questa non gliela avrei fatta passare liscia,stavolta avrebbe visto che non è un bene provocare una madre.
“Emm” lo chiamai con finta voce innocente,sembrava quasi che lo avessi detto canticchiando,lui mi guardò stranito,come per dire “che centro io?!
“Come ti è venuto in mente” dissi cercando di non perdere la calma “di regalare a mia figlia un TIR?!” dissi esplodendo e urlando l’ultima parola.
Intanto mi ero avvicinata,e ogni parola che dicevo la evidenziavo facendo un passo verso di lui,mentre lui indietreggiava
“Ma non gliel’ho regalato io!” disse indicandosi continuando a indietreggiare, intanto mi accorsi che Jasper.f. si allontanava piano,piano cercando di non fare rumore ,come se non volesse farsi vedere,ma non ci badai più di tanto,ero troppo impegnata a cercare un modo per uccidere Emmet, preferibilmente il più lento e doloroso possibile.
“E chi glielo ha regalato, Batman?!”dissi urlando,alzando le mani al cielo,ormai ero fuori di me.
Ero pronta a scagliarmi addosso a quell’orso fatto male,quando la voce di mia figlia mi distrasse
“No, è stato zio Jasper!” disse continuando a ridere.
Non sapeva che aveva appena firmato la condanna a morte di suo zio,io,in parte ero furiosa ma dall’altra basitissima, non era  possibile che il caro e vecchio Jasper mi avesse fatto questo,non lui,l’unico sano di mente rimasto in famiglia a parte Carlisle, purtroppo anche mio marito era ormai,succube di Emmet.
“Jasper!” urlai, ma il vigliacco sel’era data a gambe levate,”Torna qui,brutto fifone!” urlai sbattendo i piedi per terra,non mi stavo comportando come una donna sposata che è anche mamma ,ma quando ci vuole ci vuole.
“Tesoro calmati” mi disse cauto Edward avvicinandosi,ma una mia occhiata truce lo convinse a tornare sui suoi passi,poi mi accorsi della figura di Jasper sopra un albero che mi guardava spaventato,io saltai sull’albero lo presi per il colletto della camicia e lo trascinai giù insieme a me,quando atterrammo lasciammo un buco nel suolo(anche bello profondo)
“Che cosa ti è successo??” dissi disperata scuotendolo per le spalle,tutti mi guardarono come se fossi matta
“Prima eri cosi buono e caro,adesso vai a regalare Tir a una ragazzina di 14 anni” sbraitai “Che cosa ti è preso? Emmet ti ha messo una strana droga nel sangue?”                                                               
“Ehi” protestò il diretto interessato,tutti ridacchiarono,e quella risata,dopo un po’,contagiò anche me,lasciai andare Jasper e lo abbracciai,
“Non fare mai più una cosa del genere!” dissi fingendomi seria
“Lo prometto” disse facendo il saluto militare,si vede che era stato un generale.
“Adesso vai a levare mia figlia da quel coso Marins!” dissi dandogli una pacca sulla spalla ridacchiando,lui non se lo fece ripetere due volte e si diresse verso la missione più ardua di tutta la sua esistenza.
Dopo aver convinto mia figlia a scendere da quell’abominio che gli uomini osano chiamare macchina,rientrammo tutti in casa,per modo di dire visto che neanche dopo cinque minuti Reneesme andò a la Push con Jacob, I Cullen di entrambi i tempi,a parte io e Edward,andarono a caccia,mentre Edward.p. e Bella.p andarono alla radura dicendo che sarebbero tornati a inizio serata.
E così restammo solo io e Edward, ci guardammo per un tempo interminabile poi si avventò su di me per un bacio famelico,a cui risposi con entusiasmo,senza troppi complimenti mi buttò sul divano stendendosi sopra di me senza mai smettere di baciarmi.
Iniziammo a esplorarci con le mani sotto i nostri vestiti,potevo percepire i suoi addominali fremere sotto il mio tocco,sorrisi compiaciuta,adoravo fargli quell’effetto, con la lingua  mi chiese il permesso di entrare non osai negarglielo.
Con la mano andò sotto la mia maglietta fino ad arrivare al bordo del mio reggiseno,il suo tocco lasciava una scia infuocata ma invisibile sul mio corpo,gemetti quando con i denti iniziò a mordermi l’orecchio,stufa che fosse lui a comandare questa piacevole tortura,ribaltai le posizioni e iniziai a baciarlo con una passione tale che se la foresta fosse andata a fuoco e sarebbe arrivata fino a casa noi non cene saremmo accorti,non io per lo meno.
Eravamo così presi da quel bacio che non ci accorgemmo del troppo silenzio fuori dalla casa o degli strani rumori che provenivano dal piano di sopra.
Ma fu un botto, si proprio un botto a distrarci,precisamente un vetro che si infrange,o meglio dei vari vetri delle finestre intorno a noi che venivano infranti in mille schegge brillanti.
In un attimo fummo circondati,all’inizio non capii bene da cosa,ma poi via,via che le ombre si facevano meno sfocate,mi resi conto che erano i messaggeri della morte,erano tanti molti più di quanti avrei pensato ci fossero dalla parte dei Volturi.
Ci alzammo di scatto pronti a fronteggiarli,erano troppi sapevamo che non avevamo speranze,ma se dovevamo morire avremmo portato con noi più nemici possibili.
Attivai lo scudo,che col tempo ero riuscita a renderlo anche fisico,ma sapevo che avrebbe retto poco,diventavo  molto vulnerabile, mi potevano attaccare su tutti i fronti sia fisico e psichico,il che era un nostro svantaggio,ma finche gli avversare né erano all’oscuro potevo stare tranquilla.
Uno mi saltò addosso ma quando si trovò a un centimetro lo scudo lo sbalzò dall’altra parte della stanza lasciando nel muro un bel buco,questo diede iniziò allo scontro,non capivo nemmeno quello che stavo facendo,sembravo un robot, “schiva,ferma,uccidi” questa era la sequenza con cui stavo combattendo,non avremmo resistito allungo,le forze stavano già venendo a mancare,guardai come era messo Edward,feci in tempo a vederlo uccidere l’ennesimo Messaggero,ma la mia distrazione fu punita,visto che un messaggero mi saltò addosso atterrandomi,lo guardai negli occhi,due pozzi infiniti di ghiaccio,ma erano senza vita,erano gli occhi di un assassino.
Stava per sferrare il colpo di grazia,l’unica cosa che pensai fu alla mia famiglia,a Reenesme,a Edward…
Ma la fine non arrivò mai,aprii gli occhi per vedere il motivo di tale esitazione e mia accorsi che non c’era più,mi guardai intorno,ma non vidi nessuno,solo un Edward che si guardava in torno confuso,avevano l’opportunità di ucciderci e non l’hanno fatto..perchè?
Ci guardammo negli occhi,lui aprì la bocca per dire qualcosa ma fummo distratti da una persona nella stanza,una persona di cui non ci eravamo accorti minimamente,e quella era l’ultima persona che volevo vedere in vita mia.
“Ciao Aro” dissi impassibile,lui ghigno compiaciuto,Edward era rimasto in silenzio,ma si era avvicinato a me prendendomi per mano
“Perché non ci hai fatto uccidere?” chiesi fredda,ma si riusciva a sentire una nota di curiosità nella voce.
“Oh la risposta è facile,mi immaginavo che una vampira intelligente come te avrebbe capito subito il perché,” disse guardandomi con la faccia di uno che la sa lunga “Voglio essere io a uccidervi,uno ad uno,vi voglio vedere soffrire,e inizierò da quella ragazzina insulsa,quell’ibrido che non doveva..” non gli lascai finire la frase che mi avventa su di lui,in preda la mia furia,non doveva nemmeno parlare di mia figlia non doveva osare,con tutta la forza che avevo lo sbattei contro il muro
“ Non ti azzardare a parlare di mia figlia,non ne sei degno,non puoi parlare di un essere meraviglioso come lei con quella bocca sudicia che ti ritrovi,la prossima volta che la nomini vedi di lavarti la bocca con il sapone” dissi le parole con calma ma con una freddezza da farti gelare il sangue,lo vidi rabbrividire,ghignai compiaciuta del risultato ottenuto e lo lasciai andare,ma non feci in tempo a riprenderlo perché era già scappato.
“Maledizione!” ringhiai sbattendo un pugno sulla parete lasciandoci un buco,Edward che fino a quel momento era stato zitto mi si avvicinò,e stringendomi la vita con le braccia mi disse
“ Sai trovo estremamente sexy questo tuo lato aggressivo” disse al mio orecchio,io scoppiai a ridere,mi rigirai e ricambiai l’abbraccio,
“Allora vedrò di arrabbiarmi più spesso” sussurrai sensualmente prima di baciarlo appassionatamente
“Ma cosa è successo qui!?” ci girammo di scatto e vedemmo praticamente tutta la famiglia più mia figlia e Jacob,
“Diciamo che i messaggeri avevano ritenuto opportuno farci visita” dissi alzando le spalle
“Voi state bene?” chiesero Esme p e Esme f
“Si,si niente di rotto Mamma” disse Edward sorridente,nessi ci venne incontro abbracciandoci,notai che tremava,poverina la nostra bambina si era preoccupata,quanto le voglio bene.
Dopo aver salutato tutti notai che Emmet p. mi guardava offeso ma anche soddisfatto,ma non fui l’unica a notarlo infatti
“Emmet che hai?” chiese  Rosalie p. incuriosita
“Velo avevo detto che era,meglio se attaccavamo prima noi!” disse soddisfatto per poi andare via a testa alta,lasciandoci tutti tra il basito e il divertito
 
Ciaaoooooo!!!! Lo so,lo so imperdonabile ritardo,non so nemmeno come abbia il coraggio di scrivere ancora…ma il computer aveva pensato di saper volare così aveva deciso di fare un bel volo dalle scale,ma purtroppo non è andata come aveva previsto,purtroppo non so quando riaggiornerò visto che questo è il computer di mio padre…..Ringrazio tutti quelli che hanno recensito i capitoli e gli avvisi,spero che il capitolo mi abbia fatta perdonare un bacio Ally..
Ps:mi raccomando recensite!