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Autore: Hika86    20/03/2006    1 recensioni
e` di avventura, è comico, è commedia... è sclero: 5 ragazze sulla nave di Rufy. Non leggerete nulla di quello che vi aspettate!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il mare calmo cullava la nave, Sanji guardava davanti a se ripensando a ciò che aveva appreso la sera prima “E così... non è libera. Siiiigh... tutte le belle donne sono già fidanzate. Mi toccherà rimanere solo in eterno” abbassò la testa sconfortato. Peccato che qualcosa gli diede una spinta e poco mancò che cadesse in acqua. Quando riuscì a riprendere l’equilibrio si voltò per vedere cosa succedeva: Chisato correva all’impazzata su e giù per il ponte o per gli alberi delle vele, mentre Ririko le correva dietro, ma molto lentamente e Rufy cercava riacchiapparla allungando le braccia –NO, NO, NO!!! NON VOGLIO LASCIATEMI STARE!!!!- urlava l’inseguita
-Dai Chisato, non fare tante storie, è solo un bruciore momentaneo!!- cercava di convincerla il ragazzo, anche se allungava le braccia per prenderla la ragazza aveva dei riflessi davvero ottimi e schivava tutti i suoi tentativi
-Capitanooo!! Per favore non faccia i capricci!!- gridava debolmente Ririko con le lacrime agli occhi
-Cosa succede?- chiese alla ragazza, questa lo guardò con gli occhi lucidi “!!”
-Il capitano si è ferito e non vuole farsi curare perchè dice che il disinfettante brucia-
-Come?- O_o;;;
Zoro salì sul ponte e non passò nemmeno un minuto che si ritrovò a terra –Ma che diav...-
-Aiutooo...- piagnucolava Chisato che gli era saltata addosso –Aiuto, aiuto, mi massacrano!!-
-Ehi... ti togli da sopra di me?-
-Aiutooo!!-
-Zoro, tienila ferma!!- esclamò Rufy che ora correva con una corda in mano
-La leghiamo come un salame, magari così sta ferma- ragionò Ririko, mentre Sanji continuava a guardarla
-Cosa volete fare??????!!!!- strillò Chisato saltando giù da Zoro. Il ragazzo si rialzò e si scostò appena in tempo per schivare la corda che Rufy aveva lanciato. La corda aveva un nodo scorsoio e avrebbe acchiappato Chisato facilmente, peccato che la prima parte della corda cade a terra tagliata dal resto.
Rufy rimase a bocca aperta accorgendosi poi che la ragazza aveva in mano una delle tre spade di Zoro –E quella quando me l’hai presa?!!- sbraitò lui.
Chisato prese la rincorsa verso Rufy –Non mi farò catturare facilmente!!- spiccò un salto alzando in aria la spada –MOSSA DEL POLLO A DADINI!!!!!!-
-Mossa del che?!- chiese Sanji.
La spada venne abbassata su Rufy, il ragazzo si difese con un braccio e l’arma rimbalzò su suo corpo e insieme a lei tutta Chisato venne catapultata lontano dalla gomma di cui era composto il capitano della nave. La ragazza fece un volo e finì in mare.
Zoro si precipitò a vedere che fine aveva fatto, insieme a Ririko. La ragazza non riemergeva più e la nave avanzava –Ca... capitano?-
-Si? Parli con me?- chiese una voce dietro alle sue spalle. Ririko si girò e davanti a lei stava Chisato completamente bagnata –Ma... capitano che ci fai qui?-
-Ah, ah, ah!!- esclamò quella –Ti ho fregato Riko-chan!! Ora la boccetta del disinfettante ce l’ho io!!!-
-Chisato- disse Zoro guardandola –Hai la gamba ricoperta di sangue-
-ACCIDENTI!!!! Ero così impegnata a fuggire che mi sono competente dimenticata che mi faceva male-
SDENG
-Tieni, grazie per il regalo, ma io non porto armi- disse a Zoro ridandogli la spada
-E quando mai te l’ho regalata?- chiese lui -o-;;
La ragazza si allontanò tranquillamente e mettendosi in un angolo si disinfettò la ferita.
Zoro sospirò allontanandosi, Rufy si sedette di fianco a lei, Ririko raccattò la borsa dei medicamenti che aveva abbandonato a terra quando il suo capitano era caduto in acqua –Che corsa!- sospirò. Sanji si avvicinò a lei e aprì bocca per dir qualcosa –CAPITANOOO!!!- urlò invece Ririko girandosi
-Ahiiiii!!! Cosa c’è Riko-chan?!- rispose quella
-Cosa vuole da mangiare oggi?-
-SPAGHETTI AGLIO E OLIO!!- risposero Chisato e Rufy in coro (anche se veramente quest’ultimo non era stato affatto interpellato) –POLLO IMPANATO, PATATINE FRITTE, ANANAS E UNA TORTA CREMA E GIANDUIA!!-.
Woooosh... una folata di vento.
Ririko prese la borsa –Il capitano a volte fa delle richieste assurde-
-A volte?- chiese Kozue che stava arrivando –Direi che lei è tutta un’assurdità!-.
Sanji la guardò, poi guardò Ririko che sollevava la pensante borsa –E mi tocca cucinare un pranzo da re- disse sconsolata lei
-Dammi qui- le disse lui prendendole di mano il peso –Mettiamola a posto e andiamo a cucinare- le disse senza guardarla in faccia, ma continuando a camminare senza aspettare che lei lo seguisse
-Ma... ma signor Sanji...-
-Allora?-
-Beh... grazie- concluse affrettandosi a raggiungerlo.
Kozue li osservò allontanarsi con un sorriso sulle labbra.

In cucina Ririko e Sanji lavoravano alacremente, ma in silenzio: Ririko continuava a pensare a quanto fosse gentile il “signor Sanji” e quest’ultimo non aveva il coraggio di aprir bocca. Arrivò Sei e si sedette su una sedia –Cosa succede?- chiese la sua compagna bionda
-Abbiamo giocato a carte fino ad ora... facevamo briscola a coppie. Kozue e Nami, Rufy e Chisato, io e Zoro... noi, Kozue e Nami abbiamo vinto due volte a testa e la terza l’abbiamo vinta io e Zoro... Chisato si è disperata e poi si è incavolata.
Prima diceva di essere una sfigata di prima categoria, poi se l’è presa con noi perchè ha sempre perso... ha iniziato una lotta corpo a corpo con Zoro e me la sono svignata prima che attaccasse anche me... si menavano davvero-
-Che idioti- sussurrò Sanji
-Ah, ah... il capitano ha sempre voglia di scherzare- disse allegra Ririko
-Vi do fastidio se sto qui?-
-No, affatto-
-Piuttosto- iniziò Sanji –Durante questi giorni abbiamo saputo perchè Futaba e Kozue si sono unite a Chisato, ma voi?-.
Ci fu un po’ di silenzio. Ririko smise di girare nella pentola e Sei si immobilizzò –Eh... Ririko se non giri non viene bene!!- esclamò Sei –Sai Sanji, credo che tu la debba seguire attentamente perchè è brava, ma fa sempre un sacco di pasticci- il pirata le puntò addosso il coltello
-Non... cambiare... discorso- sillabò.
Ci fu ancora silenzio –Conosco Chisato da molto tempo... ma non da quando è nata... sono più grande di lei di 12 giorni lo sapevi?-
-Non me ne importa- rispose freddo
-Beh... ero piccola non mi ricordo bene, ma quando avevo cinque anni è arrivata lei a casa mia con sua mamma. Sono state con noi per tre anni, e io e Chi siamo diventate come sorelle. Mia mamma era sua mamma e la sua era la mia. Abbiamo sempre diviso tutto... poi nostra mamma, cioè la sua, è morta...

“Sigh... sigh... Chi... ma tu non sei triste?”
“Un po’”
“E perchè non piangi?”
“Perchè non è utile”
“...”
“...”
“... cosa faremo ora?”
“Che domande fai? Continuiamo a vivere! Mica siamo morte noi!”
“Si... è vero però...”
“Forza Sei, da oggi dobbiamo darci da fare, dobbiamo studiare per bene e poi tra due anni partiremo”
“Partiremo... sniff... per dove? Dove vuoi andare?”
“Eh? Come dove voglio andare?
“Vado nella Rotta Maggiore a fare il pirata”
“Il pirata? Ancora questa storia?”
“Ah, ah!!! Non parlarne come se fosse un brutta cosa, lo sai bene che è quello che voglio fare nella vita!! Ih, ih, ih...”

Non ha mai pianto e da quel giorno si mise a studiare davvero. Lei e sua mamma erano arrivate a casa mia con un baule che io non avevo mai visto aperto. Infatti non ci ho mai guardato dentro, ma vedevo che Chisato tirava fuori da lì migliaia di mappe, scritti, libricini scritti a mano e un sacco di altri strumenti per la navigazione. Per due anni lei li ha studiati io invece ho lavorato per imparare a governare una nave-
-E dopo due anni?- chiese Sanji tranquillo
-Dopo due anni... beh... siamo partite!!
Non avevamo un nave... ma un zattera. Ehm... le nostre finanze erano pari a zero. Comunque abbiamo girato lungo le coste dei luoghi dove abitavamo per circa tre anni, dovevamo prendere confidenza con il mare e poi abbiamo fatto lavoretti qua e la per guadagnare qualcosa. A tredici anni siamo partite con una barca modesta, non certo un vascello o una nave, verso la Rotta Maggiore. Siamo entrate lo stesso anno, nell’entrare però si è distrutta la barca...
... ah! Con noi c’erano già Futaba e Kozue.
Ririko l’abbiamo incontrata dentro la Rotta.
Ormai sono quattro anni che viaggiamo- Sanji la guardò incredulo –Ti stai chiedendo come mai con così tanto tempo non siamo ancora arrivate alla fine del viaggio?-
-Veramente noi non abbiamo mai avuto abbastanza fortuna per trovare un’imbarcazione fissa e spesso ce ne capitano di tutti i colori, chiediamo passaggi così siamo sballottate qua e la e avanziamo lentamente- spiegò Ririko
-Non sembra ma iniziamo a racimolare qualcosa, prima o poi avremo abbastanza per avere un imbarcazione fissa...-
-PRIMA O POI- dissero le due in coro
-Chiedete spesso passaggi?- chiese Sanji bloccando il suo lavoro e guardando le due tristemente
-Abbastanza!- esclamò Sei
-Ma allora voi non...-
-Non?-
-Insomma... bisogna dare qualcosa in cambio per un passaggio... e se siete...- balbettò mentre il suo viso si arrossava
-Siamo cosa?- chiese Sei
-Stupide volete dire, signor Sanji?! Non ha tutti i torti- disse Ririko sorridendo orgogliosa
-Non c’è nulla di cui essere orgogliosi Ririko...- le disse disperata l’amica -__-;;;
-Non volevo dire stupide!! Cioè, siete donne... ragazze. La maggior parte dei pirati (per non dire quasi tutti) sono uomini... per il passaggio...- diventava sempre più rosso
-??-
-Si, insomma voi...-
-Ti stai chiedendo se abbiamo dovuto passare la notte con qualcuno di loro?- chiese Sei
Sei’s expression--> |:o
-Eh?!!! Ehm... si- si affrettò a rispondere lui, poi si girò tornando al soffritto
-Ma veramente- iniziò a dire Ririko. Sanji non poteva pensarci “Questa dolce ragazza tra le lenzuola di un bruto puzzolente e antipatico... nooooo!!!!!!!! Come ho potuto permetterlo??!!!” (come avresti potuto evitarlo scusa?) –Non abbiamo mai dovuto fare una cosa del genere- il biondo tirò un rumoroso sospiro di sollievo prima che gli sorgesse un altro dubbio
-E come avete fatto? Mica è gratis!-
-Ma veramente- balbettò Sei confusa
-Non lo sappiamo nemmeno noi!-
SDENG!!!
Ririko smise di impanare il pollo e guardò Sanji a terra (non credo che si possa conservare a lungo il pollo su di una nave... del resto nemmeno frutta e verdura... ma non me frega nulla, non c’è niente di razionale in questa storia tanto...) (CHE AUTRICE MENEFREGHISTA... Ndpersonaggi)
-C... cosa?-
-Ha sempre pensato il capitano a tutte queste cose quando Kozue non riusciva a rubare nulla- rispose Ririko
-Ma allora ti accorgevi che le rubavamo le cose?- chiese Sei a bassa voce –E dire che hai sempre detto che le restituivamo- ma ovviamente era un dialogo tra se e se e non era ascoltata.
-Quando tornava ci informava che avevamo un passaggio. Salivamo sulla nave e per tutto il tragitto non ci parlavano quasi mai, voi siete i primi con cui abbiamo fatto amicizia- sorrise allegra Ririko. Sanji le sorrise a sua volta, felicissimo del fatto che la piccola Ririko non fosse stata mai sfiorata.
-Comunque non è che abbiamo chiesto spesso passaggi, il vostro è il quarto. Kozue è una ladra molto abile- spiegò Sei assaggiando un po’ di pan grattato
-Tu Ririko?- chiese Sanji.
Cadde ancora il silenzio, le due lo guardarono interrogativamente –Tu perchè sei partita? Come mai eri già nella Rotta Maggiore?-.
Sei si alzò in fretta –Eh, eh, eh... ehm... credo che abbiano finito di menarsi, in caso contrario vado li per dividerli, a dopo!!- e uscì senza aspettare risposta.
Ririko rimase un po’ in silenzio –La mia è una famiglia molto ricca. Saito... ha mai sentito questo nome?- disse infine senza guardarlo in faccia, quasi avesse paura dell’effetto delle sue parole
-Si certo! E’ una catena di alberghi enorme e molto ricca, una volta sono venuti nel posto dove lavoravo prima per chiederci di lavorare nelle cucine dei loro ultimi alberghi costruiti lungo la costa più vicina a noi-
-Io mi chiamo Ririko Saito- Sanji sgranò gli occhi –Sono l’unica figlia della famiglia Saito-
-E come mai... voglio dire...-
-Vedi... i miei genitori non sono mai stati tali. Sono stata cresciuta da schiere di babysitter e domestici, loro a casa non c’erano mai.
Più crescevo più la loro catena di alberghi si espandeva, si sono messi in società con altri e la catena che gestiscono con i soci è ormai famosissima in tutto il mondo... beh... tranne che nella Rotta Maggiore.
I soci dei miei pensarono di costruire un albergo lì, anche che ai miei pareva, giustamente, stupido: si sarebbe distrutto in poco tempo con il viavai di pirati che lottano e distruggono tutto. Ma i soci erano decisi così i miei decisero per la prima volta di gestirne uno di persona, scegliendo proprio quello sulla Rotta maggiore.
Ma... io ho perso tutto- le sue ultime parole finirono con un sussurro. Le sue lacrime caddero nella pentola dove stava il sugo –Avevo i miei amici, i miei interessi. Pensa- aggiunse sforzandosi di sorridere e allontanandosi dal fornello di modo da non piangere ancora nella pentola –Mi hanno insegnato a cucinare proprio i gestori del piccolo ristorante vicino a casa mia... e stavano anche per propormi di ereditarlo. Mi volevano tanto bene, loro sono stati i miei veri genitori... e io invece- abbassò lo sguardo “Mi sono ripromessa, prima di partire che non l’avrei più fatto” –Sono dovuta andarmene, seguendo un’altra volta quelle persone che si facevano chiamare “madre” e “padre”- scoppiò a piangere singhiozzando e soffocò un solo singhiozzo. Fu soffocato dalla sorpresa... dalla sorpresa di ciò che accadde. Sanji la abbracciò di colpo senza che lei se lo aspettasse “Quanto tempo è passato... quanto dall’ultimo caldo abbraccio che ho ricevuto?”

“Sono in ritardo”
SBONK
“Ouch... chiedo scusa”
“Sbonk? Accidenti... lo sapevo”
“Come scusi?”
“E’ tutto il giorno che cerco di sbattere contro la gente, ma il rumore è sempre lo stesso!!”
“??”
”E dire che credevo che cambiasse da testa a testa. Fu-chan dice che la mia è vuota e quindi secondo la mia teoria dovrebbe fare un rumore diverso”
“Ah, ah!! Scusi ma lei chi è?”
“Oh!! Piacere, Chisato. Mi spiace, ti ho fatto male?”
“No, no. Io mi chiamo Ririko Saito piacere, scusa ma sono di fretta. Piacere di averti conosciuto”

“Perchè piangi?”
“!!”
“Ehi, ehi... non ti spaventare! Non voglio farti nulla, ma credo che per una ragazza carina e ricca come te non sia molto sicuro andarsene in giro quando fa buio”
“La faccio sempre... sniff... ogni sera”
“Piangendo?”
”... si”
“Non sei felice della tua vita?”
“No, affatto”
“Oh... beh... vorresti andartene?”
“...”
“Vedere posti nuovi, cercare nuove possibilità di vita?”
“Beh... sarebbe carino... ma sei una della pubblicità?”
“Pubblicosa? Beh, se pensi che ti potrebbe piacere puoi venire con me”
“Con te?”
“Si certo! Io faccio il pirata e la mia ciurma ha bisogno di una come te... sai cucire o cucinare?”
“Cucinare... un po’ di tutto, ma... come fai a chiedermelo con così tanta precisione?”
“Ha le mani piene di tagli e cerotti”
“Oh... beh... ecco io... sigh”
“Ehi, ehi!! Basta piangere...”

“Tantissimo tempo... dal giorno in cui ho conosciuto il capitano. Ma ora è diverso... anche se... sto piangendo per lo stesso motivo”.

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Eccolo qui l’inizio del romanticismo che dicevo!!! Però anche prima c’erano già le tracce di qualcosa. E comunque questo caso non è l’unico. Mi avvicino alla fine, ma sto pensando di fare la seconda parte... mi piacciono molto questi personaggi...
Mi complimento con chi, nelle recensioni, comincia a fare ipotesi (non mi ricordo il tuo nick perdomani o.o sono terribile, lo so) ihihih è bello vedere che a qualcuno allora interessa :D Per quanto cmq ci sei andata vicina non è la risposta giusta: Chisato è figlia di qualcuno di conosciuto, sì, ma non è Shank il rosso... evvai parte il Totopapà-di-Chisato!

  
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