Il mare calmo cullava la nave, Sanji guardava
davanti a se ripensando a ciò che aveva appreso la sera prima “E così... non è
libera. Siiiigh... tutte le belle donne sono già fidanzate. Mi toccherà rimanere
solo in eterno” abbassò la testa sconfortato. Peccato che qualcosa gli diede una
spinta e poco mancò che cadesse in acqua. Quando riuscì a riprendere
l’equilibrio si voltò per vedere cosa succedeva: Chisato correva all’impazzata
su e giù per il ponte o per gli alberi delle vele, mentre Ririko le correva
dietro, ma molto lentamente e Rufy cercava riacchiapparla allungando le braccia
–NO, NO, NO!!! NON VOGLIO LASCIATEMI STARE!!!!- urlava l’inseguita
-Dai Chisato, non fare tante storie, è solo un bruciore momentaneo!!- cercava di
convincerla il ragazzo, anche se allungava le braccia per prenderla la ragazza
aveva dei riflessi davvero ottimi e schivava tutti i suoi tentativi
-Capitanooo!! Per favore non faccia i capricci!!- gridava debolmente Ririko con
le lacrime agli occhi
-Cosa succede?- chiese alla ragazza, questa lo guardò con gli occhi lucidi “!!”
-Il capitano si è ferito e non vuole farsi curare perchè dice che il
disinfettante brucia-
-Come?- O_o;;;
Zoro salì sul ponte e non passò nemmeno un minuto che si ritrovò a terra –Ma che
diav...-
-Aiutooo...- piagnucolava Chisato che gli era saltata addosso –Aiuto, aiuto, mi
massacrano!!-
-Ehi... ti togli da sopra di me?-
-Aiutooo!!-
-Zoro, tienila ferma!!- esclamò Rufy che ora correva con una corda in mano
-La leghiamo come un salame, magari così sta ferma- ragionò Ririko, mentre Sanji
continuava a guardarla
-Cosa volete fare??????!!!!- strillò Chisato saltando giù da Zoro. Il ragazzo si
rialzò e si scostò appena in tempo per schivare la corda che Rufy aveva
lanciato. La corda aveva un nodo scorsoio e avrebbe acchiappato Chisato
facilmente, peccato che la prima parte della corda cade a terra tagliata dal
resto.
Rufy rimase a bocca aperta accorgendosi poi che la ragazza aveva in mano una
delle tre spade di Zoro –E quella quando me l’hai presa?!!- sbraitò lui.
Chisato prese la rincorsa verso Rufy –Non mi farò catturare facilmente!!- spiccò
un salto alzando in aria la spada –MOSSA DEL POLLO A DADINI!!!!!!-
-Mossa del che?!- chiese Sanji.
La spada venne abbassata su Rufy, il ragazzo si difese con un braccio e l’arma
rimbalzò su suo corpo e insieme a lei tutta Chisato venne catapultata lontano
dalla gomma di cui era composto il capitano della nave. La ragazza fece un volo
e finì in mare.
Zoro si precipitò a vedere che fine aveva fatto, insieme a Ririko. La ragazza
non riemergeva più e la nave avanzava –Ca... capitano?-
-Si? Parli con me?- chiese una voce dietro alle sue spalle. Ririko si girò e
davanti a lei stava Chisato completamente bagnata –Ma... capitano che ci fai
qui?-
-Ah, ah, ah!!- esclamò quella –Ti ho fregato Riko-chan!! Ora la boccetta del
disinfettante ce l’ho io!!!-
-Chisato- disse Zoro guardandola –Hai la gamba ricoperta di sangue-
-ACCIDENTI!!!! Ero così impegnata a fuggire che mi sono competente dimenticata
che mi faceva male-
SDENG
-Tieni, grazie per il regalo, ma io non porto armi- disse a Zoro ridandogli la
spada
-E quando mai te l’ho regalata?- chiese lui -o-;;
La ragazza si allontanò tranquillamente e mettendosi in un angolo si disinfettò
la ferita.
Zoro sospirò allontanandosi, Rufy si sedette di fianco a lei, Ririko raccattò la
borsa dei medicamenti che aveva abbandonato a terra quando il suo capitano era
caduto in acqua –Che corsa!- sospirò. Sanji si avvicinò a lei e aprì bocca per
dir qualcosa –CAPITANOOO!!!- urlò invece Ririko girandosi
-Ahiiiii!!! Cosa c’è Riko-chan?!- rispose quella
-Cosa vuole da mangiare oggi?-
-SPAGHETTI AGLIO E OLIO!!- risposero Chisato e Rufy in coro (anche se veramente
quest’ultimo non era stato affatto interpellato) –POLLO IMPANATO, PATATINE
FRITTE, ANANAS E UNA TORTA CREMA E GIANDUIA!!-.
Woooosh... una folata di vento.
Ririko prese la borsa –Il capitano a volte fa delle richieste assurde-
-A volte?- chiese Kozue che stava arrivando –Direi che lei è tutta
un’assurdità!-.
Sanji la guardò, poi guardò Ririko che sollevava la pensante borsa –E mi tocca
cucinare un pranzo da re- disse sconsolata lei
-Dammi qui- le disse lui prendendole di mano il peso –Mettiamola a posto e
andiamo a cucinare- le disse senza guardarla in faccia, ma continuando a
camminare senza aspettare che lei lo seguisse
-Ma... ma signor Sanji...-
-Allora?-
-Beh... grazie- concluse affrettandosi a raggiungerlo.
Kozue li osservò allontanarsi con un sorriso sulle labbra.
In cucina Ririko e Sanji lavoravano alacremente, ma in silenzio: Ririko
continuava a pensare a quanto fosse gentile il “signor Sanji” e quest’ultimo non
aveva il coraggio di aprir bocca. Arrivò Sei e si sedette su una sedia –Cosa
succede?- chiese la sua compagna bionda
-Abbiamo giocato a carte fino ad ora... facevamo briscola a coppie. Kozue e Nami,
Rufy e Chisato, io e Zoro... noi, Kozue e Nami abbiamo vinto due volte a testa e
la terza l’abbiamo vinta io e Zoro... Chisato si è disperata e poi si è
incavolata.
Prima diceva di essere una sfigata di prima categoria, poi se l’è presa con noi
perchè ha sempre perso... ha iniziato una lotta corpo a corpo con Zoro e me la
sono svignata prima che attaccasse anche me... si menavano davvero-
-Che idioti- sussurrò Sanji
-Ah, ah... il capitano ha sempre voglia di scherzare- disse allegra Ririko
-Vi do fastidio se sto qui?-
-No, affatto-
-Piuttosto- iniziò Sanji –Durante questi giorni abbiamo saputo perchè Futaba e
Kozue si sono unite a Chisato, ma voi?-.
Ci fu un po’ di silenzio. Ririko smise di girare nella pentola e Sei si
immobilizzò –Eh... Ririko se non giri non viene bene!!- esclamò Sei –Sai Sanji,
credo che tu la debba seguire attentamente perchè è brava, ma fa sempre un sacco
di pasticci- il pirata le puntò addosso il coltello
-Non... cambiare... discorso- sillabò.
Ci fu ancora silenzio –Conosco Chisato da molto tempo... ma non da quando è
nata... sono più grande di lei di 12 giorni lo sapevi?-
-Non me ne importa- rispose freddo
-Beh... ero piccola non mi ricordo bene, ma quando avevo cinque anni è arrivata
lei a casa mia con sua mamma. Sono state con noi per tre anni, e io e Chi siamo
diventate come sorelle. Mia mamma era sua mamma e la sua era la mia. Abbiamo
sempre diviso tutto... poi nostra mamma, cioè la sua, è morta...
“Sigh... sigh... Chi... ma tu non sei triste?”
“Un po’”
“E perchè non piangi?”
“Perchè non è utile”
“...”
“...”
“... cosa faremo ora?”
“Che domande fai? Continuiamo a vivere! Mica siamo morte noi!”
“Si... è vero però...”
“Forza Sei, da oggi dobbiamo darci da fare, dobbiamo studiare per bene e poi tra
due anni partiremo”
“Partiremo... sniff... per dove? Dove vuoi andare?”
“Eh? Come dove voglio andare?
“Vado nella Rotta Maggiore a fare il pirata”
“Il pirata? Ancora questa storia?”
“Ah, ah!!! Non parlarne come se fosse un brutta cosa, lo sai bene che è quello
che voglio fare nella vita!! Ih, ih, ih...”
Non ha mai pianto e da quel giorno si mise a studiare davvero. Lei e sua mamma
erano arrivate a casa mia con un baule che io non avevo mai visto aperto.
Infatti non ci ho mai guardato dentro, ma vedevo che Chisato tirava fuori da lì
migliaia di mappe, scritti, libricini scritti a mano e un sacco di altri
strumenti per la navigazione. Per due anni lei li ha studiati io invece ho
lavorato per imparare a governare una nave-
-E dopo due anni?- chiese Sanji tranquillo
-Dopo due anni... beh... siamo partite!!
Non avevamo un nave... ma un zattera. Ehm... le nostre finanze erano pari a
zero. Comunque abbiamo girato lungo le coste dei luoghi dove abitavamo per circa
tre anni, dovevamo prendere confidenza con il mare e poi abbiamo fatto lavoretti
qua e la per guadagnare qualcosa. A tredici anni siamo partite con una barca
modesta, non certo un vascello o una nave, verso la Rotta Maggiore. Siamo
entrate lo stesso anno, nell’entrare però si è distrutta la barca...
... ah! Con noi c’erano già Futaba e Kozue.
Ririko l’abbiamo incontrata dentro la Rotta.
Ormai sono quattro anni che viaggiamo- Sanji la guardò incredulo –Ti stai
chiedendo come mai con così tanto tempo non siamo ancora arrivate alla fine del
viaggio?-
-Veramente noi non abbiamo mai avuto abbastanza fortuna per trovare
un’imbarcazione fissa e spesso ce ne capitano di tutti i colori, chiediamo
passaggi così siamo sballottate qua e la e avanziamo lentamente- spiegò Ririko
-Non sembra ma iniziamo a racimolare qualcosa, prima o poi avremo abbastanza per
avere un imbarcazione fissa...-
-PRIMA O POI- dissero le due in coro
-Chiedete spesso passaggi?- chiese Sanji bloccando il suo lavoro e guardando le
due tristemente
-Abbastanza!- esclamò Sei
-Ma allora voi non...-
-Non?-
-Insomma... bisogna dare qualcosa in cambio per un passaggio... e se siete...-
balbettò mentre il suo viso si arrossava
-Siamo cosa?- chiese Sei
-Stupide volete dire, signor Sanji?! Non ha tutti i torti- disse Ririko
sorridendo orgogliosa
-Non c’è nulla di cui essere orgogliosi Ririko...- le disse disperata l’amica
-__-;;;
-Non volevo dire stupide!! Cioè, siete donne... ragazze. La maggior parte dei
pirati (per non dire quasi tutti) sono uomini... per il passaggio...- diventava
sempre più rosso
-??-
-Si, insomma voi...-
-Ti stai chiedendo se abbiamo dovuto passare la notte con qualcuno di loro?-
chiese Sei
Sei’s expression--> |:o
-Eh?!!! Ehm... si- si affrettò a rispondere lui, poi si girò tornando al
soffritto
-Ma veramente- iniziò a dire Ririko. Sanji non poteva pensarci “Questa dolce
ragazza tra le lenzuola di un bruto puzzolente e antipatico... nooooo!!!!!!!!
Come ho potuto permetterlo??!!!” (come avresti potuto evitarlo scusa?) –Non
abbiamo mai dovuto fare una cosa del genere- il biondo tirò un rumoroso sospiro
di sollievo prima che gli sorgesse un altro dubbio
-E come avete fatto? Mica è gratis!-
-Ma veramente- balbettò Sei confusa
-Non lo sappiamo nemmeno noi!-
SDENG!!!
Ririko smise di impanare il pollo e guardò Sanji a terra (non credo che si possa
conservare a lungo il pollo su di una nave... del resto nemmeno frutta e
verdura... ma non me frega nulla, non c’è niente di razionale in questa storia
tanto...) (CHE AUTRICE MENEFREGHISTA... Ndpersonaggi)
-C... cosa?-
-Ha sempre pensato il capitano a tutte queste cose quando Kozue non riusciva a
rubare nulla- rispose Ririko
-Ma allora ti accorgevi che le rubavamo le cose?- chiese Sei a bassa voce –E
dire che hai sempre detto che le restituivamo- ma ovviamente era un dialogo tra
se e se e non era ascoltata.
-Quando tornava ci informava che avevamo un passaggio. Salivamo sulla nave e per
tutto il tragitto non ci parlavano quasi mai, voi siete i primi con cui abbiamo
fatto amicizia- sorrise allegra Ririko. Sanji le sorrise a sua volta,
felicissimo del fatto che la piccola Ririko non fosse stata mai sfiorata.
-Comunque non è che abbiamo chiesto spesso passaggi, il vostro è il quarto.
Kozue è una ladra molto abile- spiegò Sei assaggiando un po’ di pan grattato
-Tu Ririko?- chiese Sanji.
Cadde ancora il silenzio, le due lo guardarono interrogativamente –Tu perchè sei
partita? Come mai eri già nella Rotta Maggiore?-.
Sei si alzò in fretta –Eh, eh, eh... ehm... credo che abbiano finito di menarsi,
in caso contrario vado li per dividerli, a dopo!!- e uscì senza aspettare
risposta.
Ririko rimase un po’ in silenzio –La mia è una famiglia molto ricca. Saito... ha
mai sentito questo nome?- disse infine senza guardarlo in faccia, quasi avesse
paura dell’effetto delle sue parole
-Si certo! E’ una catena di alberghi enorme e molto ricca, una volta sono venuti
nel posto dove lavoravo prima per chiederci di lavorare nelle cucine dei loro
ultimi alberghi costruiti lungo la costa più vicina a noi-
-Io mi chiamo Ririko Saito- Sanji sgranò gli occhi –Sono l’unica figlia della
famiglia Saito-
-E come mai... voglio dire...-
-Vedi... i miei genitori non sono mai stati tali. Sono stata cresciuta da
schiere di babysitter e domestici, loro a casa non c’erano mai.
Più crescevo più la loro catena di alberghi si espandeva, si sono messi in
società con altri e la catena che gestiscono con i soci è ormai famosissima in
tutto il mondo... beh... tranne che nella Rotta Maggiore.
I soci dei miei pensarono di costruire un albergo lì, anche che ai miei pareva,
giustamente, stupido: si sarebbe distrutto in poco tempo con il viavai di pirati
che lottano e distruggono tutto. Ma i soci erano decisi così i miei decisero per
la prima volta di gestirne uno di persona, scegliendo proprio quello sulla Rotta
maggiore.
Ma... io ho perso tutto- le sue ultime parole finirono con un sussurro. Le sue
lacrime caddero nella pentola dove stava il sugo –Avevo i miei amici, i miei
interessi. Pensa- aggiunse sforzandosi di sorridere e allontanandosi dal
fornello di modo da non piangere ancora nella pentola –Mi hanno insegnato a
cucinare proprio i gestori del piccolo ristorante vicino a casa mia... e stavano
anche per propormi di ereditarlo. Mi volevano tanto bene, loro sono stati i miei
veri genitori... e io invece- abbassò lo sguardo “Mi sono ripromessa, prima di
partire che non l’avrei più fatto” –Sono dovuta andarmene, seguendo un’altra
volta quelle persone che si facevano chiamare “madre” e “padre”- scoppiò a
piangere singhiozzando e soffocò un solo singhiozzo. Fu soffocato dalla
sorpresa... dalla sorpresa di ciò che accadde. Sanji la abbracciò di colpo senza
che lei se lo aspettasse “Quanto tempo è passato... quanto dall’ultimo caldo
abbraccio che ho ricevuto?”
“Sono in ritardo”
SBONK
“Ouch... chiedo scusa”
“Sbonk? Accidenti... lo sapevo”
“Come scusi?”
“E’ tutto il giorno che cerco di sbattere contro la gente, ma il rumore è sempre
lo stesso!!”
“??”
”E dire che credevo che cambiasse da testa a testa. Fu-chan dice che la mia è
vuota e quindi secondo la mia teoria dovrebbe fare un rumore diverso”
“Ah, ah!! Scusi ma lei chi è?”
“Oh!! Piacere, Chisato. Mi spiace, ti ho fatto male?”
“No, no. Io mi chiamo Ririko Saito piacere, scusa ma sono di fretta. Piacere di
averti conosciuto”
“Perchè piangi?”
“!!”
“Ehi, ehi... non ti spaventare! Non voglio farti nulla, ma credo che per una
ragazza carina e ricca come te non sia molto sicuro andarsene in giro quando fa
buio”
“La faccio sempre... sniff... ogni sera”
“Piangendo?”
”... si”
“Non sei felice della tua vita?”
“No, affatto”
“Oh... beh... vorresti andartene?”
“...”
“Vedere posti nuovi, cercare nuove possibilità di vita?”
“Beh... sarebbe carino... ma sei una della pubblicità?”
“Pubblicosa? Beh, se pensi che ti potrebbe piacere puoi venire con me”
“Con te?”
“Si certo! Io faccio il pirata e la mia ciurma ha bisogno di una come te... sai
cucire o cucinare?”
“Cucinare... un po’ di tutto, ma... come fai a chiedermelo con così tanta
precisione?”
“Ha le mani piene di tagli e cerotti”
“Oh... beh... ecco io... sigh”
“Ehi, ehi!! Basta piangere...”
“Tantissimo tempo... dal giorno in cui ho conosciuto il capitano. Ma ora è
diverso... anche se... sto piangendo per lo stesso motivo”.
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Eccolo qui l’inizio del romanticismo che dicevo!!! Però anche prima c’erano già
le tracce di qualcosa. E comunque questo caso non è l’unico. Mi avvicino alla
fine, ma sto pensando di fare la seconda parte... mi piacciono molto questi
personaggi...
Mi complimento con chi, nelle recensioni, comincia a fare ipotesi (non mi
ricordo il tuo nick perdomani o.o sono terribile, lo so) ihihih è bello vedere
che a qualcuno allora interessa :D Per quanto cmq ci sei andata vicina non è la
risposta giusta: Chisato è figlia di qualcuno di conosciuto, sì, ma non è Shank
il rosso... evvai parte il Totopapà-di-Chisato!