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Autore: giny04    17/07/2011    13 recensioni
Se al settimo e ultimo anno di Hogwarts, il Trio dei Miracoli si sciogliesse? E se io,Hermione Granger,venissi a conoscenza di un segreto che mi stravolgerà la vita? Aggiungiamo un biondo platinato noto anche come Malfoy et voilà!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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Ragazzi questo è l'ultimo capitolo della nostra FF, grazie infinite a tutti quelli che hanno letto-seguito-recensito. Era la prima FF che scrivevamo, quindi scusate se c'è stata qualche imprecisone o qualche carenza narrativa. Da questi capitoli abbiamo capito tutti i nostri errori grazie a voi, per questo continueremo a scrivere anche se non più insieme.
Continuate a seguirci, una Dramione è già in elaborazione e spero che vi piaccia.  Tra breve inzierò a pubblicare i primi capitoli. La FF si chiamerà Think about you.
Scusate inoltre per il ritardo della pubblicazione, ma con le vacanze è stato più difficile scrivere in due. 
Un grosso abbraccio. Giny04 e Anis










 
What ever happened



 
“Un giorno sarò perfetto. Invincibile.  Ai tuoi occhi”


 
Potevo ancora tornare a Hogwarts? Incrociare il suo sguardo e vedere nei suoi  occhi la consapevolezza che ci saremo sposati. Volenti o non, prenderemo in mano la decisione dei nostri  genitori e passeremo la nostra vita insieme. La riposta è palese quanto scomoda, io dovevo tornare a Hogwarts, parlare con Malfoy, fingere che tutto andava bene, sorvolare su i nostri reciproci  tradimenti  e non mostrare nessuna espressione. Cosa provavo? Forse rabbia, ma essendo egoista preferivo vederlo legato a me per l’ eternità che con un'altra donna. L’ amore, ormai non aveva importanza ; rimaneva il retrogusto dolce della nostra storia, finita a causa sua. Maledetto. Lui aveva sete, tanta da affogare, ma solo l’ orgoglio mi permetteva di restare a galla. Quando vedendolo, avrei incontrato i suoi occhi, sarei annegata. Passeggiavo per i corridoi che mi avrebbero condotto nei Sotterranei, incrociai alcune persone,vidi Nott con Pansy e sorrisi, almeno qualcuno era felice. Stavo per svoltare a sinistra, quando sentii Piton chiamarmi.                    
-  Signorina Vandemberg, il Preside desidera parlarle. Sorbetto al limone – rivolsi un cenno affermativo a Piton e mi incamminai verso l’ ufficio del Preside, cosa diavolo voleva adesso quello squinternato … meglio non pensarci, era una di quelle cose che se ci pensi troppo ne esci matta. Arrivata davanti al Gorgonee, pronunciai  la parola d’ ordine piuttosto seccata, avevo di meglio da fare, io. L’ ufficio era sempre disordinato colmo di cianfrusaglie, Silente seduto in una poltrona malconcia mi sorrise e cominciò a parlare:  - Signorina Vandemberg come ha trascorso i giorni con i suoi genitori? – sbaglio, o il vecchio ha ghignato che sapesse di me e Malfoy?  Impossibile, ma con lui mai dire mai.
– Magnificamente, Signore è stato illuminante. – risposi acida, impicciati dei tuoi loschi affari Matto.                                                                                          
– Ne sono lieto, l’ ho chiamata poiché abbiamo trovato una soluzione per il suo Dormitorio. Lei e la signorina Greengrass avrete una stanza insieme, credo che sia meglio che sposti da sola i suoi effetti personali, mia cara. Arrivederci – e si smaterializzò lasciandomi quanto mai sorpresa, a Hogwarts non ci si poteva smaterializzare l’ avevo letto sulla storia di Hogwarts, se ora ci fosse stato Ron mi avrebbe detto che era terrificante che io sapessi  sempre tutto mentre io gli avrei risposto con la solita frase: - Non essere ridicolo Ronald- mentre Harry vicino a noi sorrideva. Piccoli attimi di quotidianità, dovevo fare ordine nella mia vita poiché volevo che Harry e Ron tornassero con me. Per sempre insieme, il Trio dei Miracoli stava per tornare. Prima però dovevo cambiare dormitorio e cercare di non incontrare Draco, era vitale non vederlo, per la mia sanità mentale e l’ equilibrio che avevo raggiunto. Passai di soppiatto nella Sala Comune e arrivai davanti alla porta della mia vecchia stanza, non c’era nessuno. Cominciai a fare la valigia, mentre ripensavo a tutti i momenti speciali che avevo condiviso con i ragazzi, Blaise che leggeva riviste di moda, Nott che tracannava sorsi di FireWhisky come fosse acqua e Malfoy che fumava come un turco, acido e borioso eppure così unico, lui non sapevo come ma più lo disprezzavo più l’ amavo.  Ad un tratto sentii un odore acre di menta pervadermi  le narici, lui era dietro di me. Silenzioso come un serpente si era insinuato vicino a me senza che io me ne accorgessi. I nostri occhi che si cercavano, le mani che desideravano toccarlo rese bollenti dalla mia insoddisfazione mentre i suoi occhi mi fissavano, densi come mercurio liquido.
– Malfoy, cosa desideri?- una fraudolenta gentilezza che nascondeva spine laddove credevi crescessero solo rose.                                                                                                                                                                   – Desidero tante cose . So cosa è successo quella sera. Tu non mi hai tradito, sei stata costretta a farlo. Eppure benché avessi creduto di essere io la vittima, ti desideravo ugualmente.- sentoo Draco avvicinarsi, iniziò a darmi dei baci roventi sul collo mentre all’ orecchio mi sussurrava
– agognavo i tuoi baci, bramavo il tuo corpo continuavo ad incapricciarmi di te ma ormai mi ero spinto troppo oltre. Quando Nott ha detto di averti baciato con la forza volevo ucciderlo, cancellare la prova che le tue labbra avessero toccato le sue. Hermione, dicono che l’ amore si nutra di coincidenze, di rischi, di interdizioni ed io intendo appurare con te. Tu sei mia – detto questo, mi baciò lentamente come se avesse paura di rompermi, mi strinsi a lui, mentre le nostre lingue si incontravano. Avevo dimenticato tutto, perfino il mio nome. Eravamo io e Draco.
 Il resto non importava.
  
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