"desidera?" 

 

"dobbiamo partire per new york" dissi indicando kurt 

 

"sta scherzando?" 

 

"perchè dovrei scherzare? Ho già i biglietti."

 

L'uomo che avevo di fronte, era intento a guardare una stupida partita di baseball. 

 

"scusi!"

 

"cosa vuole?" rispose alquanto infastidito

 

"cosa voglio? le ho appeno detto che devo partire per New york!" 

 

"senti ragazzina, non vedi che razza di tempo c'è fuori?" 

 

"è un piccolo temporale" 

 

"Un piccolo temporale? Non vedi la tv? I voli sono tutti annullati." 

 

"sta scherzando vero?"

 

Finalmente l'uomo spense la tv e mi guardò. 

 

"ti sembra che abbia l'aria di qualcuno che stia scherzando?" 

 

"senta, forse lei non ha capito ma io devo partire per New york, adesso!" 

 

"non è un problema mio, i voli sono annullati, questo è un modulo per il rimborso dei biglietti" disse porgendomi uno strano foglio.

 

"La prego, io devo partire!" 

 

Ormai ero in preda ad una crisi isterica, quell'uomo non capiva, io dovevo partire dovevo anadare da lei. 

 

"Quinn, non prendertela con lui, proveremo domani" disse kurt che era rimasto in disparte per tutta la conversazione. 

 

" io devo partire adesso..." 

 

"lo so, ma non possiamo farci niente" 

 

Sarei potuta cadere lì, non ce la facevo più. 

 

Perchè mi andava sempre tutto male? 

 

Kurt mi prese per un braccio e mi accompagnò in sala d'attesa. 

 

"non voglio tornare a casa, voglio stare qui." 

 

"ma Quinn..." 

 

"ti prego, potrebbero riprendere i voli e..." 

 

"va bene, aspettami qui, vado a prendere qualcosa da mangiare." 

 

...

...

...

 

"che cosa ci fai ancora qui?" 

 

Fantastico l'uomo della compagnia aerea. 

 

" aspetto" 

 

"è inutile i voli non riprenderanno fino a domani" 

 

" non mi importa" 

 

Mi osservò e poi si sedette di fronte a me. 

 

"deve esserci qualcuno di importate a New york, per stare qui tutta la notte."

 

" si, è così" 

 

" il tuo ragazzo?" 

 

"Non sono affari che la riguardano!" risposi infastidita. " e comunque no, non è un ragazzo, è una ragazza." 

 

Perchè stavo raccontando di Rachel ad un perfetto sconosciuto?

 

" una ragazza?" l'uomo non sembrava affatto in imbarazzo, ma piuttosto stupito. 

 

"si una ragazza, ha qualche problema?" 

 

L'uomo non rispose alla mia domanda, ma a sua volta mi domandò un'altra cosa. 

 

"tu sei lei vero?" 

 

Lo guardai non capendo. 

 

"mi scusi?" 

 

"sei Quinn Fabray." 

 

Ok stavo incominciando ad avere paura. 

 

" e lei come mi conosce?" 

 

"be, sono il papà di Rachel...uno dei suoi papà" rispose divertito. " sai una cosa? se non possiamo andarci in aereo...ci andremo in macchina da lei" 

 

"In macchina? Sta scherzando?" 

 

"allora vuoi ancora andare a new york o no?" 

 

"sisi, ma kurt?" 

 

" scrivigli un messaggio, non abbiamo tempo da perdere." 

 

Allora capii che la pazzia era una dote di famiglia...

 

Dopo settimane, pubblico ancora! 
Sinceramente non so come mi sai venuta in mente l'idea del padre di Rachel...però vabbè xD 
Alla prossima! ciaoo! 
Grazie sempre a tutti quelli che seguono :)

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