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Autore: Something Rotten    18/07/2011    2 recensioni
Aveva avuto la voglia di scappare, ma qualcosa dentro di lui non glielo aveva permesso. Avevano camminato per un po nel giardino sconfinato del locale, fino a quando non erano arrivati - nolenti o volenti- vicino ad una piccola amaca.
Ronnie si era seduto guardando fisso gli occhi di Craig. Ipnotico come poche cose, quasi che le sue pupille riportassero la scritta "SEX". Craig si era seduto accanto a lui, cercando di riportare alla sua mente gli occhi di Max, magicamente scomparsi dalla sua memoria, oppure la sua voce o il suo amore, ma non vi era traccia dell'altro nella sua mente, c'era solo Ronnie.
« Dimmi, Craig, come rimediamo a questo pasticcio? » aveva chiesto seducente mentre posava una mano sulla coscia dell'altro.
« Quale pasticcio? » aveva chiesto balbettando
« Ti sei innamorato di me. »
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Craig Mabbit, Ronnie Radke
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Close your eyes and let your mind escape into a world of dreams.


La decisione di assistere alle riprese del video gli era venuta quasi da subito, o almeno da quando girovagando su you tube aveva visto la premier, quel video nel quale Ronnie usciva dalla prigione e annunciava con la sua solita voce squillante che era tornato. Quel "I'm back" aveva infestato la gran parte dei suoi incubi, diventati reali non appena Robert aveva annunciato di aver avuto una piccola parte -due o tre secondi al massimo- nel nuovo video dei Falling in Reverse. Non era perché aveva paura che Ronnie e Robert rimanessero amici - quello era inevitabile- voleva constatare con i suoi occhi la reale pericolosità di Ronnie e del suo nuovo gruppo, l'unico suo vero terrore era quello di perdere il suo posto di leader.
« Non lo conosci neanche, che senso ha? » gli aveva chiesto Robert mentre cercava di dare un senso ai suoi ricci, di prima mattina somigliava vagamente ad un leone furastico.
« Voglio semplicemente proteggere il mio batterista, 'kay? E poi il loro regista lo conosco da tempo, sarebbe come una rimpatriata.. » aveva risposto Craig sorseggiando il suo caffè ancora bollente.
« Il fatto che Ronnie sia l'ex di Max non centra nulla, vero? » aveva chiesto Monte intrufolandosi nel loro discorso « E comunque alle riprese volevo venirci anche io, diamine! Ma se tu vai con Robert non c'è nessuno che badi a Max. Sai come diventa quando Ronnie torna in città... »
« Monte ha ragione, forse è meglio che rimani tu con Max.. »
Robert cercava di dissuadere Craig dall'idea folle di assistere alle riprese. Ronnie aveva detto che erano aperte al pubblico, ma Robert credeva che il pubblico al quale alludeva fosse Max e non Craig, inoltre quell'uomo era uscito da poco dalla galera e non voleva che i giudici trovassero un nuovo espediente per sbatterlo nuovamente  dentro.
« Non combinerò casini, starò lontano da Ronnie, lo giuro! E poi Ryan... è un mio vecchio amico, ho suonato qualche volta con gli "i am ghost", quindi non credo che faccia problemi, per favore Robert. »
Robert aveva sbuffato prima di sussurrare un "fai come cazzo vuoi" ed uscire dalla cucina. Monte scrutava ancora l'espressione di Craig cercando di capire cosa avesse in mente, ma l'altro non lasciava trasparire nulla dai suoi occhi scuri.

*
Robert era entrato nel luogo delle riprese con un passo calmo ed indifferente. Scrutava con gli occhi quel finto tribunale chiedendosi se fosse come quello nel quale Ronnie era stato dichiarato colpevole. Sicuramente il giudice o le guardie non erano così poco vestite e sexy come quelle che venivano usate nel video, sicuramente nella platea non c'era una ragazza - o un ragazzo- che piangessero per lui, ma il tribunale doveva essere simile. Un ragazzino dalla frangia scura e dall'aria trasognata gli era venuto incontro.
« Tu.. devi essere Robert! » aveva esclamato con un sorriso « Ronnie ci ha parlato tanto di te... ed io.. sono un tuo grandissimo fan. »
« Ryan, giusto? » aveva chiesto, Ronnie gli aveva accennato dell'apparente cotta del ragazzino nei suoi confronti « Anche Ronnie mi ha parlato tanto di te... a proposito dov'è? »
« Credo sia fuori a fumare, non l'hai visto? Eppure è impossibile non notarlo, si è conciato peggio del solito oggi. »
« No. Che significa peggio del solito? » aveva chiesto, non ricordava che Ronnie fosse particolarmente eccentrico nel vestire, esagerava solo con i tatuaggi e con il comportamento, solitamente il vestiario era "quasi" sobrio.
« Nel senso che ha una maglietta fucsia con le manette coordinate. » aveva risposto sbuffando.
Robert si era fatto accompagnare dal piccoletto - che poi tanto piccolo non era- fino al luogo dove Ronnie con la sua maglietta fluo fumava una sigaretta sotto ai rami di un albero.
« Radke, non dirmi che girerai il video conciato così! » aveva esclamato trattenendo le risate.
Ronnie gli aveva mostrato il dito medio prima di abbracciarlo.
« Mon Cheriè, questo è solo uno straccetto.. » aveva commentato ironico « La costumista ha la pretesa di dirmi quello che devo o che non devo indossare... questi giovani d'oggi... »
« Significa che ti conosce e sa quanto poco gusto tu abbia. Ryan sembra un tipo apposto. »
« Lo è, anche se il migliore rimane Jacky. » aveva commentato sorridendo malizioso, Robert non aveva indagato. « La foca che ci fa qui? »
« Hai visto Craig? Pensavo si fosse nascosto bene... ha intenzione di proteggermi, anche se credo che voglia constatare con i suoi occhi quanto sei pericoloso per lui. »
Ronnie aveva scrollato le spalle prima di gettare a terra la sigaretta e di frantumarla con il piede.
« Non bastano poche ore di riprese per capire quanto sono pericoloso... » aveva commentato con un tono sadico « Se ne accorgerà con il tempo. Vuoi che ti mostro il parrucchiere? No perché i tuoi capelli fanno paura. »
Robert gli aveva pizzicato un fianco prima di seguirlo verso la sala "Trucco e parrucco", Craig era rimasto al suo posto osservando con tono critico e saccente ogni piccolo componente del set.

*

Ronnie aveva lasciato Robert nelle mani del parrucchiere prima di dirigersi verso di Craig.
« Tu dovresti essere Mabbit, giusto? » aveva chiesto mentre Craig - ancora stupito- si voltava verso di lui.
« Si, tu sei? »
« Oh... fai anche il finto tonto? Tutti sanno chi sono. » aveva commentato sorridendo malizioso « Comunque sono contento di conoscerti finalmente, anche se hai proprio la faccia come il culo! »
« Come scusa? » Craig era rosso in volto mentre Ronnie faceva spallucce.
« Si, insomma, presentarti qui dopo tutto quello che hai detto... mi sembra un comportamento da sfrontati, non pensi? »
Craig era rimasto stupito dal tono calmo e pacato dell'altro, quasi che le parole - pungenti e dolorose- non fossero collegate a nessun sentimento di rabbia, quasi che avesse separato le parole dai sentimenti ad esse associati.
« Potrebbe darsi.. »
« Oppure è un comportamento calcolato minuziosamente, vero? Sembra quasi che tu non sia così tanto sicuro di sé come cerchi di dimostrare. Hai paura di me? »
« Sei stato in galera, la trovo una paura comprensibile. » aveva commentato ironico, cercando di non scoprirsi troppo.
« Non parlavo di quella paura, parlavo della paura di essere rimpiazzati. » aveva risposto accendendosi una nuova sigaretta - aveva cercato persino di offrirla all'altro, lasciandolo di stucco-.
« Non ho paura che tu torni negli escape! Ora hai la tua band, non sarebbe controproducente? »
Ronnie aveva sbuffato scrollando il capo e roteando gli occhi.
« Craig, sei stupido quanto una foca! Non parlavo nemmeno degli Escape, parlavo di Max. »
Craig aveva grugnito nel momento stesso in cui Ronnie aveva pronunciato quel nome. Non voleva che quel ragazzo pronunciasse il nome di Max, soprattutto perché non era degno, lo aveva fatto soffrire che senso aveva cercare di riprenderselo?
« E perché dovrei avere paura che tu torni da lui? »
« Io non voglio tornare da lui, ho jacky. Parlavo del contrario, sai una volta provato questo corpo è difficile dimenticarlo. » aveva commentato con il suo solito atteggiamento da primadonna.
« Ma lui ora ha me e non credo che mi lascierà. » aveva commentato cercando di credere alle sue stesse parole « Io l'ho salvato, Radke, e lui mi ama.. »
« Non confondere la gratitudine con l'amore, Craig. E più volte mi sono chiesto cosa ci trovasse di bello in te, poi sono giunto, finalmente, ad una conclusione. »
« Quale? »
« Mi sono immaginato su di un'isola deserta, affamato e solo. Ho immaginato persino che l'unica cosa mangiare fosse un cumulo di merda. »
« Cosa centra? » aveva chiesto cercando di celare la rabbia che sentiva formicolare nelle mani.
« Ora arrivo al punto. Mi sono immaginato mentre mangiavo quel cumulo, l'unica cosa che mi avrebbe salvato la vita. Nonostante il sapore amaro, la puzza e lo schifo, sarei stato per sempre grato a quel cumulo perché mi avrebbe salvato la vita, magari l'avrei persino amato, ma solo perché era l'unica cosa che avrebbe potuto salvare la mia vita. Tu sei come quel cumulo, Craig. »
Craig era rimasto in silenzio, sbigottito come non era mai stato nella sua vita. Assimiliva, una alla volta, quelle parole con una lentezza unica, cercando una risposta altrettanto cattiva, ma non ne trovava. Quel ragazzo di fronte a lui l'aveva spiazzato inferendogli il colpo di grazia che aveva sempre sognato di scagliare, lasciandolo senza parole come una bimbetta alle prime armi.
« Non fare quella faccia, Craig. In fin dei conti hai una bella faccia, potresti persino piacermi se solo non fossi il ragazzo del mio ex. Ora ho le riprese, vuoi stare qui a guardare le mie luci della ribalta o preferisci tornare da Max? »
« Voglio guardare le tue luci. »
« Sei così patetico ed ordinario. Ma se a Max vai bene così, perché dovrei essere io a cambiarti o a giudicarti? » aveva chiesto prima di lasciare un piccolo bacio sulle sue labbra « Però hai un buon sapore. »
« Cos'era quello? »
« Non scaldarti, era solo una via indiretta per arrivare alle labbra di Max. » aveva commentato ridendo e baciando nuovamente il ragazzo di fronte a lui, questa volta con un pizzico di lingua.
Craig non si era ritratto, ma solo perché l'aveva colto di sorpresa per la seconda volta. Si era staccato dopo qualche secondo, quando il suo cervello era riuscito a formulare il comando rivolto al suo corpo.
« Ci vediamo dopo? C'è un festino... se vuoi chiamare Max, è da un po che non lo vedo. »
Craig aveva annuito ancora inebetito e preso a fissare il corpo di Ronnie che ondeggiante si dirigeva verso il camerino.
*
« Quindi eri venuto qui per dargli una lezione? » aveva chiesto Robert una volta concluse tutte le riprese, nel buio della loro macchina.
« Una sorta. »
« Ma non sei riuscito nel tuo intento. » aveva constatato guardando l'espressione ebete del ragazzo « Avresti dovuto dirmelo! Così ti avrei fatto presente che è impossibile dare una lezione a Ronnie. Gli hai servito quel discorso su di un piatto d'argento e per giunta hai anche accettato di portare Max al festino. Come ne uscirai? »
« Non lo so, qualcosa mi inventerò. »
Aveva messo in moto la macchina dirigendosi verso l'appartamento che i quattro dividevano durante il periodo delle registrazioni. Non sapeva ancora come tirarsi fuori da quei casini, sapeva soltanto che avrebbe dovuto parlarne con Max prima di prendere un decisione anche a nome del ragazzo,  lo conosceva fin troppo bene, così tanto da immaginare la sua possibile reazione per poi vederla con i suoi occhi come una stupida replica.
Aveva parcheggiato nel primo buco che aveva trovato, incurante del passo carrabile. Si era diretto verso il portone di casa trascinando i piedi in maniera meccanica, non appena era entrato aveva visto lo sguardo indagatore di Max...
« Siamo ufficialmente invitati alla festa in onore del nuovo video dei F.I.R. » aveva commentato come se fosse un robot.
Max aveva scosso la testa, mimando con le labbra un "no way", mentre Monte era già salito in camera per prepararsi. Spesso la sua fissa morbosa nei confronti di Ronnie lo spaventava a morte, ma era impossibile resistere al fascino di Ronnie, lo aveva provato sulla sua pelle poche ore prima.
« Max non sei tenuto ad andarci. » aveva commentato Craig abbozzando un sorriso.
« Sempre se Craig non avesse accettato persino a nome tuo. » Robert ci aveva tenuto a precisarlo, quasi che godesse nel vederli litigare, o forse perché sapeva che - in un modo o nell'altro- Max lo avrebbe saputo, magari per vie tortuose ed immaginabili, ma lo avrebbe comunque saputo.
« Perché mai? Tu hai parlato con Ronnie?! » aveva chiesto, insieme ad altre mille mila domande alle quali Craig non aveva saputo rispondere.
Quella sottospecie di discussione era andata avanti all'incirca per due orette piene, la conclusione era stata l'unica possibile. Max se ne sarebbe rimasto in casa con qualche amico, mentre Craig avrebbe dovuto presentarsi al Party scusandosi dell'assenza del ragazzino. Lungi dall'esserne felice Craig avrebbe voluto spaccarsi la bocca, la stessa bocca che aveva inavvertitamente accettato l'invito, anche se la colpa era stata di Ronnie! Insomma chiedere una cosa del genere pochi secondi dopo un bacio inaspettato era qualcosa di premeditato e di cattivo! Lo aveva fatto sicuramente apposta!
« Vuoi veramente mandarmi da lui da solo? » aveva chiesto sbigottito quando aveva visto il ragazzo ancora in pigiama.
« Se tu fossi rimasto a casa non ti troveresti in questo casino, Mab. Ora risolvilo da solo. » aveva risposto laconico mentre si piazzava di fronte alla tv.
« Ma non puoi dire sul serio! Max mi ha baciato! Sei davvero così stupido da mandarmi tra le sue mani? »
« Se voleva fare altro con te lo avrebbe già fatto, lui non è il tipo da aspettare, lui si prende tutto e subito. »
« E se la galera lo avesse cambiato? E se ora riesce ad essere più paziente? »
« Non mi interessa, Craig. Questo è, decisamente, un tuo problema, io ho chiuso parecchi anni fa con lui. Sei tu che hai voluto riaprire questa storia solo per fargli del male, per ribadire la sua assenza nella mia vita e la tua presenza, okay? Io non ho fatto niente e non devo fare niente adesso. Quindi vai, indossa il tuo miglior sorriso e vedi di risolvere tutto questo in breve tempo. Buona fortuna.  »
« Buona fortuna un cazzo. » aveva sbraitato prima di uscire dall'appartamento con una scenata da isterico di primo ordine.
Monte e Robert lo avevano seguito sghignazzando, non che non volessero bene a quel ragazzo, in fin dei conti era il loro front man ed era persino simpatico, ma più che altro perché quella serata si prospettava interessante e divertente.

Il party si teneva in un locale fuoriporta. Era all'aperto, l'atmosfera era sobria, sembrava uno di quei party da snob falliti con tanto di candele e di aperitivo sul bordo della piscina. Peccato per l'abbigliamento degli invitati che stonava con quell'atmosfera da "lounge Bar", eppure era tutto così da "Ronnie" da mettere persino paura.
« Non è cambiato per niente, eh? » aveva chiesto Monte cercando l'amico con gli occhi.
« Decisamente no. è ancora lui. » aveva risposto Robert prima di dileguarsi per cercare Ryan, aveva un paio di trucchi "tecnici" da mostrargli.
Anche Monte era sparito lasciando Craig nell'ingresso, solo e con la sensazione impellente di essere un "pesce fuor d'acqua".
« Craig... non pensavo che saresti venuto qui davvero. Ma forse è stato Max a convincerti per "il danno inesistente che hai combinato", giusto? » aveva chiesto Ronnie mentre teneva sottobraccio Jacky.
« Giusto. » aveva risposto mentre le sua gambe mandavano al suo cervello un unico impulso, quello di scappare.
« Jack, lasciaci soli. » aveva commentato lasciando un piccolo bacio sulla fronte del ragazzo che si era defilato - lasciando prima uno sguardo omicida nei confronti di Craig-.
« Vuoi fare una passeggiata? Magari ti dimostri meno patetico ed ordinario di quello che sei. » aveva commentato Ronnie prendendo la mano del ragazzo nella sua.
Aveva avuto la voglia di scappare, ma qualcosa dentro di lui non glielo aveva permesso. Avevano camminato per un po nel giardino sconfinato del locale, fino a quando non erano arrivati - nolenti o volenti- vicino ad una piccola amaca.
Ronnie si era seduto guardando fisso gli occhi di Craig. Ipnotico come poche cose, quasi che le sue pupille riportassero la scritta "SEX". Craig si era seduto accanto a lui, cercando di riportare alla sua mente gli occhi di Max, magicamente scomparsi dalla sua memoria, oppure la sua voce o il suo amore, ma non vi era traccia dell'altro nella sua mente, c'era solo Ronnie.
« Dimmi, Craig, come rimediamo a questo pasticcio? » aveva chiesto seducente mentre posava una mano sulla coscia dell'altro.
« Quale pasticcio? » aveva chiesto balbettando
« Ti sei innamorato di me. » aveva commentato prima di avventarsi sulle labbra del ragazzo. Questa volta Craig aveva previsto quel bacio, eppure non aveva fatto niente per impedirlo. Non aveva fatto nulla neanche quando la mano dell'altro era entrata nei suoi pantaloni giocando senza alcun cenno d'imbarazzo con il suo membro. Non aveva fatto nulla persino quando gli aveva proposto di fare l'amore su quell'amaca, nascosti da pochi alberi dagli occhi indiscreti del resto degli invitati. Nessun cenno di resistenza mentre l'altro entrava in lui con spinte forti e cadenzate, nessun cenno di resistenza. Era consenziente come pochi.
« Non sei così ordinario, Craig. Scopare con l'ex del proprio ragazzo non è cosa da tutti. » aveva squittito mentre si rivestiva e si dava un tono « Mi chiedo solo come glielo spiegherai. »
« Spiegargli cosa? » aveva chiesto cominciando a sudare freddo.
« Tutto questo pasticcio, Craig. C'è un prezzo da pagare per il mio silenzio. »
Il sangue di Craig si era definitivamente congelato del tutto mentre osservava le iridi chiare di Ronnie, iridi fredde come il ghiaccio, iridi che avevano visto troppe cose per dimostrare un pizzico d'amore o di umanità.
« Quale sarebbe? » aveva chiesto titubante.»
La risata cristallina di Ronnie lo aveva colto di sorpresa.
« Beh... dovrai essere il mio schiavo per sempre... »
Aveva urlato, forse, non ricordava bene.

*
« Dovresti smetterla di mangiare pesante per cena, Craig. » gli aveva fatto notare Max mentre gli asciugava con la manica del pigiama il sudore che gli gocciolava dalla fronte. Era stato tutto uno stupido sogno, l'ennesimo sogno sul nuovo video di Ronnie, quasi che sapesse di cosa si trattasse. Non era neanche stata annunciata la prima canzone o il titolo dell'album, figuriamoci il concept del video.
« Hai ragione, dovrei smetterla. » aveva commentato rilassandosi un po tra le braccia del ragazzo.
« Cos'hai sognato di così brutto? » aveva chiesto Max mentre disegnava dei cerchietti sul suo viso con i polpastrelli, cercando di calmarlo.
« Di essere mangiato da una foca, nulla di grave. » aveva risposto ironico.
Era stato uno stupido sogno, nulla di reale, tranne per l'erezione tra le gambe, ma sicuramente non era colpa del piacere che aveva provato nel vedere quella scena di sesso immaginario.
« Ironia della sorte, eh? »
Craig gli aveva sorriso, prima di baciarlo sulla fronte e di scendere in cucina per preparare la colazione. Monte e Robert erano già svegli ed eccitati, lo si poteva capire dal modo in cui saltellavano per la cucina come due criceti impazziti.
« Buongiorno... come mai così felici? » aveva chiesto mentre si riempiva una tazza di caffè bollente.
« Ronnie ha invitato Robert alle riprese del video... vuoi venire anche tu? » aveva chiesto Monte sorridendo.
Un brivido gelido era corso sulla schiena di Craig.
«  No! »
« Ma dai, andiamoci, cosa potrà mai succedere? » aveva chiesto Max alle sue spalle.
Craig avrebbe voluto raccontargli il sogno, dirgli che forse era un sogno premonitore, ma non aveva avuto la forza di contraddire il ragazzo, sicuramente non centrava il fatto che - nonostante tutto- l'idea di fare sesso con Ronnie lo stuzzicava forse un tantino di più di quanto gli fosse consentito.
Aveva chiuso gli occhi, solo per rivivere mentalmente quella scena. No, non aveva accettato per rendere reale quella scena...
   
 
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