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Autore: illa95    18/07/2011    0 recensioni
Si apriva un nuovo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e naturalmente anche questo sarebbe stato davvero particolare come i precedenti già trascorsi. Una grande competizione che non si svolgeva da ormai cento anni sarebbe stata annunciata ben presto da Albus Silente... Il Torneo Tremaghi.
Al Torneo prendono parte altre due scuole in Europa: Durmstrang e Beauxbatons, da cui è scelto un singolo rappresentante.
Tra i tre concorrenti, oltre alle solite rivalità e divergenze, si svilupperà qualcosa in più?
Chi vincerà il Torneo?
E soprattutto come sarà senza l'intromissione di Voldemort e Barty Crouch Jr??
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric Diggory, Cho Chang, Fleur Delacour, Tassorosso, Viktor Krum
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 4 – Il Torneo Ha Inizio

 
 
 

Madame Maxime e le sue studentesse erano appena uscite dalla carrozza blu pastello, dirette al banchetto di Halloween; alle francesi si era aggregato anche Hagrid, che continuava a fissare Madame Maxime con lo sguardo rapito e ammaliato.
« Fleur as vu? Le garde-chasse fait les yeux doux à Madame Maxime! »
sussurrò Cynthia all’amica indicando maliziosamente la loro Preside e il guardacaccia dinanzi a sé.
Fleur annuì distrattamente, prendendo ad osservare con aria stizzita il castello in avvicinamento.
« Je déteste Hogvàrts… »
borbottò stringendosi nella mantella di seta, proseguendo su per i prati con le altre.

 
 

*******

 
 

La Sala Grande illuminata dalle candele era ormai quasi piena. Il Calice di Fuoco era stato spostato dalla Sala d’Ingresso e ora si trovava davanti al tavolo degli insegnanti.
« Ragazzi non sto più nella pelle! »
urlò Joe al tavolo di Tassorosso.
« E’ inutile che ti esalti, tanto non sarai scelto. »
a spezzargli l’entusiasmo fu Hannah Abbott.
« Sempre ottimista tu, eh!? »
ribatté il biondo seccato.
Hannah gli diede un semplice sorriso furbo.
« Ehi ma poi il vostro piano a Divinazione com’è andato? »
chiese Ernie.
« Alla grande! »
esultò Joe orgoglioso.
« Già io sono ancora incredulo. »
disse Cedric unendosi alla conversazione.
« Ced sono un genio, mi spiace per te! Presto io e Lewis andremo a riscuotere il premio! »
Joe diede un’occhiata furbesca all’amico, trovandolo però del tutto assente; infatti il moro era troppo occupato a contemplare le ragazze di Beauxbatons appena entrate.
« Lewis! »
gli diede una gomitata bella forte.
« Che vuoi?! »
gli rispose infastidito prestandogli attenzione.
« Smettila di fissare la Delacour! Le profezie di quella svitata sono solo baggianate! »
« Che profezia? »
chiese Hannah incuriosita.
« La Cooman ha predetto a Lewis che avrebbe trovato la sua anima gemella durante il Torneo. »
spiegò Cedric prima di prendere un altro sorso del suo succo di zucca.
« Parole testuali:
“Una splendida ragazza ti ruberà il cuore in questo magico Torneo e diverrà la tua anima gemella. Avrete innumerevoli difficoltà, ma si sa, l’amore vero trionferà!”»
Joe espose in modo molto teatrale la predizione della Cooman.
« Wow più che una previsione, a me sembra una poesia! E’ anche in rima! »
giocò Ernie.
« Ma perché Lewis crede che sia proprio Fleur Delacour la sua anima gemella? »
« Perché il mio cuore le appartiene! »
recitò Lewis, anch’egli preso da un’improvvisa vena poetica.
« D’accordo qui l’aria del Torneo deve aver dato alla testa… »
mormorò Cedric scherzosamente. 
« E’ inutile che fai il sarcastico Cedric! Lei mi amerà, ne sono convinto. »
ribatté Lewis battendo un pugno sul tavolo.
Cedric non ci credeva poi così tanto. Non perché Lewis non avesse alcuna chance con la francese, ma difficilmente le profezie della Cooman si avveravano. Ricordò infatti un episodio di inizio anno, quando l’insegnante gli predisse che nel giro di pochi mesi sarebbe morto ucciso da un Basilisco.
« Sai Joe, credo che abbandonerò Divinazione, la trovo del tutto inutile. »
« Mi aggrego allora. »
i due Tassorosso con le loro convinzioni suscitando le ire di Lewis.
« Io non vi capisco, perché trovate così strano che Fleur Delacour possa innamorarsi di me!? »
affermò a voce un po’ alta.
Cedric si voltò per controllare se la bella francese avesse sentito, ma fortunatamente stava chiacchierando allegramente con alcune sue compagne. 
« Lewis come puoi essere certo che sia proprio lei la donna della tua vita? »
« Tutti qui sanno che la Cooman ne spara delle grosse, addirittura peggio di me! »
continuarono gli amici tentando di farlo ragionare.
« Siete solo invidiosi! »
Cedric e Joe si scambiarono uno sguardo esasperato. Quando Lewis si fissava su qualcosa, era un caso perso: diventava irremovibile e non intendeva sentire ragioni.
« Lewis se Fleur Delacour si innamorerà di te, allora saremo costretti a ricrederci, okay? Ma per ora piantatela che fra poco sapremo chi sono i campioni. »
intervenne Hannah a calmare la situazione.
 
 
Il banchetto sembrò durare più del previsto fin quando finalmente i piatti d’oro ritornarono puliti.
La confusione nella Sala crebbe maggiormente, ma scomparve appena Silente si alzò.
« Bene, tra poco sapremo chi saranno i nostri tre campioni. »
annunciò Silente con tono pacato.
« Coloro che verranno chiamati dovranno venire da questa parte della Sala ed entrare poi nella stanza accanto. »
indicò la porta dietro al tavolo degli insegnante.
D’improvviso estese la mano e con un gesto quasi tutte le candele si spensero, dando luogo ad una certa inquietante atmosfera.
Il Calice di Fuoco risplendeva luminoso più che mai e le fiamme bianche e bluastre di colpo divennero rosse e dal suo interno fuoriuscirono scintille.
Un momento dopo volò nell’aria un pezzetto di pergamena bruciacchiato che Silente afferrò al volo.
« Il campione di Durmstrang… Viktor Krum! »
rivelò Silente con voce alta e chiara.
Tutti gli studenti di Durmstrang esultarono e molti amici di Viktor gli batterono amichevolmente sulla schiena, felici per lui.
Viktor Krum oltre a frequentare il suo ultimo anno di scuola a Durmstrang, era il Cercatore nella Nazionale di Quidditch Bulgara ed era ritenuto il più bravo Cercatore del mondo. Aveva un fisico robusto con i capelli rasati neri e gli occhi marroni.
Viktor non era un tipo molto estroverso e senza far trasparire alcuna emozione, raggiunse Silente; gli diede una decisa stretta di mano e raggiunse la sala adiacente per i campioni.
L’attenzione si concentrò nuovamente sul Calice che tornò ad essere rosso: un altro foglietto di pergamena uscì dal cimelio magico.
« La campionessa di Beauxbatons… Fleur Delacour! »
comunicò Silente leggendo il secondo foglietto.
Al tavolo di Corvonero gli occhi balzarono tutti sulla bionda francese. Le ragazze di Beauxbatons la applaudirono sportivamente, molte erano davvero contente per l’amica, mentre altre rosicavano in silenzio. Fleur sorrise radiosamente e avanzò leggiadra verso Silente. Gli strinse la mano dignitosamente e un secondo dopo, sparì come Viktor nella sala accanto. 
Calò di nuovo il silenzio… tutti gli sguardi fissi sul Calice: era la volta del campione di Hogwarts e la tensione era alle stelle.
Il Calice divenne ancora una volta rosso… tutta la Sala trattenne il respiro.
Silente afferrò il terzo pezzetto di pergamena bruciacchiato.
« Il campione di Hogwarts… Cedric Diggory!! »
Il tavolo di Tassorosso scoppiò in un enorme baccano: tutti i Tassorosso erano scattati in piedi, strillando e festeggiando calorosamente il proprio campione.
Cedric nonostante fosse ancora un po’ disorientato, con un gran sorriso sul volto, superò i compagni e raggiunse Silente. Sorridente come non mai, gli strinse la mano e si diresse nella stanza dove erano scomparsi anche Viktor e Fleur.

 
 

*******

 
 

Cedric scese le scale e si ritrovò in una stanza più piccola, tappezzata di ritratti di maghi e streghe.
Al suo ingresso vide Viktor Krum appoggiato al camino acceso e Fleur Delacour che girovagava curiosa per la stanza.
Appena sentirono i passi del giovane Tassorosso, si voltarono verso di lui.
Cedric si avvicinò a Krum e gli tese la mano.
« Ciao, sono Cedric Diggory. »
si presentò sorridendogli.
Mentre Viktor Krum gli stringeva burbero la mano, ai due ragazzi si avvicinò Fleur Delacour.
« Cedric Diggory. »
le diede un largo sorriso e le estese la mano.
« Fleur Delacour. »
ricambiò il sorriso e gli strinse la mano con fierezza.
« Congratulazioni. »
disse sinceramente il ramato ai due campioni.
 
 
Qualche minuto più tardi, Viktor ritornò ad appoggiarsi al camino più distante dai due, Cedric rimase in piedi con le mani dietro la schiena ad osservare il fuoco e Fleur si accomodò su una poltrona accanto al caldo caminetto.
D’improvviso la porta si aprì e i tre campioni volsero lo sguardo verso i loro rispettivi Presidi che si accingevano a scendere le scale, seguiti dal signor Crouch.
« Campioni! »
li chiamò allegro Silente avanzando verso i tre ragazzi.
« Congratulazioni! »
Viktor e Cedric gli diedero un breve sorriso mentre Fleur gli sorrise felicemente.
« Allora ragazzi, ora il signor Crouch vi dirà tutte le informazioni sul Torneo e sulla prima prova. »
comunicò Silente cedendo la parola a Bartemius Crouch
« La prima prova avrà luogo il 24 novembre e verrete giudicati dalla giuria in base al vostro coraggio e alle vostre abilità magiche; per questo motivo non vi diremo di cosa si tratta.
Non vi è permesso chiedere aiuto ad altri studenti e tanto meno ai vostri insegnanti per portare a termine le prove del Torneo.
Affronterete la prima prova, muniti unicamente di audacia e bacchetta magica. Riceverete le informazioni sulla seconda prova al termine della prima.
Oh e inoltre devo comunicarvi che a causa della difficoltà del Torneo e del tempo che esso richiede, i campioni sono esonerati dagli esami di fine anno. »
spiegò il signor Crouch con il suo classico tono severo.
« Avete domande? »
domandò poi Silente gentilmente.
I tre scossero il capo.
« Bene campioni, è tutto allora. Siete liberi di andare. »
Fleur raggiunse Madame Maxime, la quale avvolse un braccio attorno alle sue spalle e la guidò all’esterno della stanza iniziando a parlare in francese.
Karkaroff fece un cenno a Viktor e uscirono anch’essi, rimanendo però in silenzio.
Cedric fu l’ultimo ad abbandonare la camera. Quando attraversò la Sala Grande, era completamente vuota, ormai tutti erano ritornati nelle proprie Sale Comune.

 
 

*******

 
 
Fleur e Madame Maxime erano tornate alla carrozza di Beauxbatons. Tutte le luci al suo interno erano già spente e non si udiva alcun rumore.
« Les filles déjà dorment? »
chiese la Preside avanzando per il corridoio dorato notando tutto tranquillo.
« Io pensare una piccola festa pour toi… »
mormorò dispiaciuta all’allieva.
« Oh Madame non si preoccupì, va bene così. »
la rassicurò dandole un piccolo sorriso.
Le due si fermarono davanti ad una porta e Madame Maxime le accarezzò amorevolmente i capelli, concedendole un affettuoso sorriso.
« Fleur sono molto orgoliosa di te. So che rendere onore a Beauxbatons. »
« Merci beaucoup Madame. »
« Va a dormire adesso. Sci vediamo domani. »
« D’accord. Bonne nuit. »
Fleur dandole un ultimo sorriso, aprì la porta dietro di sé e vi entrò silenziosamente.

 
 

*******

 
 
Anche Cedric era finalmente tornato alla sua Sala Comune e aveva trovato ad attenderlo tutti i Tassorosso, dai ragazzi del primo anno a quelli dell’ultimo. Tra urla, fischi e applausi, si era creata una confusione tremenda.
« CED!! »
Joe spuntò tra la folla e gli saltò in braccio (che per poco non perdeva l’equilibrio).
« Sei un grande!! »
strepitò scombinandogli i capelli.
« Grazie Joe, ma scendi per favore. »
Il biondo ubbidì e si staccò dall’amico, dandogli allegro una manata sulla schiena.
« Sapevamo che saresti stato tu il campione, te lo meriti, sei il migliore!! »
strillò Lewis accostandosi ai due.
« DI-SCOR-SO! DI-SCOR-SO! »
gridarono alcuni Tassorosso del quinto.
« Beh, che dire… »
iniziò Cedric imbarazzato.
I Tassorosso ammutolirono momentaneamente per ascoltare le parole del proprio campione.
« Innanzitutto grazie ragazzi, il merito è stato tutto vostro. Se non fosse stato per voi e per il vostro sostegno, probabilmente avrei rinunciato a porre il mio nome nel Calice. Per ripagarvi della fiducia e della stima che provate nei miei confronti, vi prometto che ce la metterò tutta in questo Torneo e oltre a portare alla gloria il nome di Hogwarts, mi impegnerò a portare in alto la nostra amata Casa! I Tassorosso non saranno più derisi o considerati inferiori!! »
Cedric alzò un pugno in aria, in segno di vittoria e tutti i Tassorosso lo applaudirono incessantemente.
« Il nostro campione!! »
urlò Joe prendendolo in braccio, portandolo in trionfo insieme ad altri compagni.
« Ce-dric Ce-dric Ce-dric!!! »
« Passategli una burrobirra avanti !! »
« In arrivo ! »
Ernie tutto sorridente gli portò un bel boccale di burrobirra.
« Grazie Ern. »
Cedric lo ringraziò sorridendo prima di sprofondare in una soffice poltrona giallonera.
« Ced finalmente potrai far vedere a tutti che i Tassorosso non sono dei perdenti! Vorrei tanto vedere le facce dei Grifondoro. Quegli stupidi erano convinti che fosse uno di loro il campione di Hogwarts! »
gridò Lewis con un ghigno sul volto mentre si sedeva su una poltrona accanto al campione.
« Tzè, quando impareranno che non sempre sono gli eroi della situazione?! »
commentò Joe acido prima di prendere un altro sorso della sua burrobirra.
« Cedric! »
Cho Chang gli era appena saltata addosso e per fortuna Cedric aveva avuto i riflessi pronti per posare il boccale sul tavolino lì di fianco.
« Sono così fiera di te!! Sono sicura che strabilierai tutti!! »
gli disse avvinghiandosi al collo, dandogli baci in continuazione su tutto il viso.
« Ehi Cho non fargli montare la testa a bambolo! »
alla conversazione si aggiunse un’altra ragazza.
« Marietta! »
la rimproverò Cho infastidita.
« Scherzavo, non dicevo sul serio. Congratulazioni Cedric. »
« Grazie. »
le rispose con un sincero sorriso.
« Beh noi andiamo a farci un giro. Ci vediamo più tardi. »
Marietta prima di allontanarsi agguantò Joe e Lewis per il colletto della camicia e li trascinò lontano dalla coppietta. Cedric e Cho risero un po’ alla scena: Joe cercava in ogni modo di liberarsi dalla presa di Marietta e sfortunatamente tutti i suoi tentativi erano del tutto inefficaci.
« Sai Cedric, ho un po’ paura per questo Torneo… »
gli rivelò sottovoce tornando a rivolgergli la sua attenzione.
Cedric le offrì un semplice sorriso rassicurante e la ragazza si accomodò per bene tra le sue braccia, poggiando la testa sulla sua spalla.
« Ho così tanta paura di perderti… »
« Non ne hai motivo. Non mi perderai mai, nulla potrà dividerci. »
Cho alzò di poco il capo e gli diede un tenero bacio sulle labbra.

 
 

*******

 
 
Nella carrozza di Beauxbatons la campionessa era ancora sveglia, seduta a gambe incrociate nel suo letto. Fino ad un’oretta fa, era stata festeggiata dalle sue amiche più strette, con una piccola festa in suo onore.
« Je suis la championne de Beauxbatons… »
mormorò silenziosamente ancora incredula fissando intensamente la scrivania dinanzi a sé. 
La camera di Fleur si trovava quasi all’inizio del corridoio della carrozza. Era di media grandezza avente i muri azzurro chiaro con rifiniture in oro e il pavimento coperto da una morbida moquette blu scura. All’interno della stanza vi era un letto matrimoniale anch’esso dorato che aveva di fronte a sé una fine scrivania placcata di azzurro ed oro; sulla sua sinistra poi, vi era un enorme armadio con un’anta rivestita da un grande specchio dorato. La camera aveva inoltre un piccolo bagno privato, a cui poteva accedere solo Fleur. 
« Je dois écrire immédiatement à maman. »
la bionda scese rapidamente dal letto e si accostò alla scrivania.
Appena si sedette, prese un pezzo di pergamena e mentre intinse la penna d’aquila dentro un calamaio, ci fu un rintocco alla porta.
Fleur voltò lo sguardo verso la porta. Chi poteva essere a quest’ora?
Silenziosamente si avvicinò alla porta e l’aprì con calma: sulla soglia vi era sua sorella Gabrielle, con in mano la sua bacchetta illuminata dall’incantesimo Lumos.
« Gabri, qu’est-ce que tu fais ici? Tu devrais déjà dormir. »
le chiese premurosamente chinandosi alla sua altezza.
« Fleur! »
Gabrielle inaspettatamente avvolse le braccia attorno al collo della sorella e iniziò a singhiozzare nella sua spalla.
« Gabri… »
Fleur preoccupata l’abbracciò.
« Tu as eu un cauchemar? »
le chiese risollevandole il viso.
Gabrielle annuì debolmente.
« Tu veux rester ici cette nuit? »
« Oui… »
sussurrò debolmente.
Fleur chiuse la porta dietro di sé e si avviò verso il letto.
« Je t’ai reveillé? »
chiese la piccola timidamente balzando sul letto.
« Non, j’etais déjà reveille. »
Fleur sollevò le coperte ed entrambe vi si infilarono sotto.
« Alors, raconte-moi. »
« J’ai rêvé que tu… que tu mourais pendant le Tournoi... »
le raccontò tristemente.
« Gabri il ira tout bien. »
le diede un sorriso rassicurante.
« Mais il est très dang- »
« Gabrielle, je ne mourrai pas. »
la interruppe accarezzandole dolcemente i capelli.
« C’est une promesse, va bien? »
« Va bien… »
affermò la piccola poco convinta nascondendo il viso sotto le coperte.
« Bonne nu- »
« Fleur… »
Gabrielle velocemente rialzò il capo da sotto le coperte.
« Tu peux me chanter une chanson ? »
« D’accord. »
le sorrise lievemente, prima di schiarirsi un po’ la voce.
« Merveilleux Soleil
Flamme d'amour universelle
Toi qui hier éclairait mon cœur
Merveilleux Soleil
Avec ta lumière et ton chaleur…»
Fleur notò che Gabrielle aveva ormai gli occhi chiusi e si era rannicchiata su se stessa al centro del letto; sembrava che il suo sonno fosse finalmente sereno. Fleur la guardò dormire intenerita, ricordando momenti della sua infanzia, soprattutto le sere in cui sua madre le cantava una ninnananna diversa per farla addormentare.
Fleur le baciò amorevolmente i capelli e con un colpo di bacchetta spense la lampada sulla scrivania.

 
 
 
 

^^^^^^^

 
Rieccomi tornata con un nuovo capitolo!! I campioni sono stati finalmente scelti!! Come andranno ora le cose?? Ps. La canzoncina che canta Fleur a Gabrielle s’intitola Merveilleux Soleil di Poucelina (la versione francese de Il Sole di Pollicina) Se vi va continuate a seguire la mia storia. Illa :D 

  
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