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Autore: MissHarvelle    19/07/2011    3 recensioni
Questa FF é ambientata dopo la prima stagione ed é sulla ship Elena/Claudio. Che cosa succederebbe se una madre creduta morta per lungo tempo improvvisamente si facesse viva? Questa situazione é quella che si ritrova ad affrontare Claudio e solo con l' aiuto di Elena riuscirà a uscirne fuori..VIVO.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4. September;

 

Cara Elena, mi dispiace disturbarti ma sei l' unica

amica di Claudio che io abbia avuto la fortuna di conoscere

e quindi posso solo chiederlo a te: potresti portargli

questa lettera? In passato ho commesso molti errori, ne sono

consapevole, ma dopo la morte di Francesco mi sono resa

che devo recuperare tutto il tempo perso con Claudio.

Il tempo passa troppo in fretta.

Non ti porterò mai rancore e ti capisco se non vorrai

aiutarmi. Con affetto, Ginevra.”

 

Accidenti a Ginevra e al suo carattere da crocerossina! Elena si trovava davanti a quel cancello da più di un quarto d' ora oramai. Erano quasi le tre del pomeriggio e i raggi settembrini, ancora caldi e potenti, la spinsero a cercare riparo in una zona ombrosa poco distante dall' ingresso della villa. Una volta trovata una panchina su cui sedersi, Elena estrasse dalla borsa una busta color rosa e la guardò pensierosa.Perchè Ginevra aveva affidato proprio a lei quel compito infame? Certo, capiva benissimo di essere la persona più vicina a Claudio che la donna avesse conosciuto,ma questo non giustificava niente.
La situazione in cui l' aveva cacciata non era affatto semplice: prima di tutto dopo quello che era successo a scuola con Rizzo non aveva nessuna intenzione di vederlo, in secondo luogo lui si sarebbe di sicuro arrabbiato scatenando uno spettacolo a cui Elena avrebbe preferito non partecipare, almeno non per la seconda volta. E poi...

Elena, che ci fai qui?E non mi dire che passavi di qui per caso perché non ci crede nessuno..”

Era la sua voce. Stranamente non la stava evitando. La ragazza si girò nella sua direzione e lo salutò con finto entusiasmo. Prima di avvicinarsi a lui nascose velocemente la busta nella borsa.

Sono qui per gli appunti di storia! Volevo chiederti se per favore li puoi prestare a Daniele visto che tra una settimana avete il compito ed é un po' incasinato!”
Questa volta aveva detto una mezza bugia. Cook era veramente nei guai con il compiti perchè era stato molto distratto negli ultimi tempi, ma mai e poi mai avrebbe chiesto aiuto a Rizzo, visto che i due si detestavano reciprocamente.

E quello scemo di Cook sarebbe così poco virile da chiedere alla sua ragazza di farmi una domanda al posto suo? Quel ragazzo é peggio di quanto pensassi.”
Il suo tono era stranamente secco e tagliente.

Elena non sapeva cosa rispondere. Odiava il fatto di mettere in ridicolo il suo fidanzato ma d' altronde a mali estremi estremi rimedi.

Guarda che lui non lo sa! Ho fatto tutto da sola, cosa ti credi?”

Be avresti potuto chiedere a Costanza visto che é molto più brava di me in queste cose. Non è che l' hai fatto perché volevi vedermi?”
Un sorriso dannatamente sensuale illuminò il suo viso.

Ma pensa un po' come é presuntuoso questo ragazzo! Il mondo non gira intorno a te! E comunque se vuoi sapere perché non ho chiesto nulla a Costanza te lo spiego subito. Uno, volevo risparmiarmi la sua ramanzina da secchiona sull' importanza di stare attenti a scuola,quella già me la devo sorbire ogni giorno da mio padre; due..” e qui la sua voce sembrò perdere forza, diventando flebile “ volevo sapere perché mi ignori a scuola mentre qui ti comporti come se nulla fosse. Credevo potessimo diventare..ecco,sai com' è, amici! ”

Claudio per un momento sembrò non capire, quasi interdetto. Poi le rispose con dolcezza: “ hai ragione. Non ho fatto apposta te l' assicuro..mi dispiace di averti ferito Elena. Il fatto é che per me non é facile averti come amica, sinceramente non so nemmeno da dove cominciare con te. Ti ho fatto troppo male l' anno scorso e..”

Shh”. Elena gli appoggiò delicatamente un dito sulla bocca per zittirlo.
Bene! Se non sai da dove cominciare con me te lo insegnerò io. Ti insegnerò come fare per essere amici. La prima regola già la sai, non devi osare chiamarmi Cicerino o Elenina, altrimenti sono cazzi”
Il ragazzo sorrise della sua frecciatina e lei ricambiò con entusiasmo. Era così bello stare lì come due scemi a ridere e scherzare insieme. Lo facevano anche quando erano insieme, ma da allora era passato un sacco di tempo.

E quale sarebbero le altre regole?”

be vediamo... la seconda regola dice che devi salutarmi quando io ti saluto, poi la terza...fammici pensare.. la terza sarebbe quella di prestare alla sottoscritta gli appunti di storia, specialmente quando vengono chiesti gentilmente!”

Bene! Allora é quello che farò immediatamente se non voglio che le tue ire si scatenino su di me! Dopo di te..Elena”

 


Certo che ho mandato la lettera alla ragazza! Eppure dovresti conoscermi, lo sai che non sono una stupida!”
Il tono di Ginevra era tra il nervoso e il semplicemente irritato. Quell' uomo era una spina del fianco, ma d' altronde aveva bisogno di lui per arrivare fino in fondo. Non era certo una persona che si tirava indietro quando si impegnava in qualche cosa, ma non si dovevano affrettare i tempi,altrimenti sarebbe andato tutto in fumo.
Il deciso bussare della porta la riportò alla realtà. “senti ne riparliamo dopo va bene? Ti chiamo io”.
Detto questo premette il tasto rosso del cellulare per poi buttarlo sul letto con fare annoiato.

vieni pure Ivan,so che sei tu!”

L' uomo entrò con una sicurezza data dall' alta considerazione che probabilmente aveva di sé. Andò verso di lei e le porse un fascicolo voluminoso contenente diversi dossier.

perfetto! Questo lo useremo nel caso in cui quella sciacquetta non riesca a convincere il mio Claudio di quanto sono brava, buona e bisognosa d' affetto!”

Ivan la strinse verso di se in modo possessivo.
Mi piace il tuo modo di ragionare, sei una vera stronza e non te ne vergogni affatto. Ma non credi che spezzerai il cuore a quel ragazzo? In fondo é tuo figlio no?”

Non me ne può fregare niente di meno di lui. Io volevo bene a Francesco, non a lui. Ed ora che è morto .. va be! Basta parlare! I corteggiamenti a me non sono mai piaciuti! Togliti quei pantaloni. Adesso.”

L' uomo la spinse sul letto ingordo di lei e ben presto la privò degli abiti. Di lì a poco sarebbe iniziata una vera battaglia, fatta di urla e giochi perversi.

 

Nella villa regnava il silenzio. Anche quella fatidica sera di maggio l' atmosfera era la stessa: quieta e taciturna. Elena dovette concentrarsi per non rivivere quel dannato momento, ma gli sforzi valsero poco perché in un attimo la sua psiche rielaborò tutto: la droga, l' umiliazione e la rabbia per essere stata scacciata via come se fosse una appestata. Già, perché era così che si era sentita quella sera: un' appestata insignificante e priva di valore.
Quello però non era il momento di pensare al passato. Aveva accettato di aiutare Ginevra e non voleva deluderla. Quella donna poteva anche avere sbagliato, ma non era giusto condannarla solo per il suo passato.
Tutti meritavano una seconda opportunità,persino quel ragazzo bello da togliere il fiato che le stava davanti.

vado a prendere i miei appunti! Se vuoi puoi aspettarmi qui..”

Elena si accorse che aveva capito il suo disagio. “ Grazie, aspetterò qui.”

Quella parte della casa non l' aveva mai vista prima. Il salotto era ampio e luminoso. La ragazza fu subito attratta da una libreria imponente che si trovava sulla sua sinistra. Era incredibile la quantità di libri che ogni scaffale conteneva; alcuni libri erano addirittura manoscritti originali e per questo dovevano essere costati una fortuna. Ciò che attirò di più la sua attenzione però fu una foto contenuta in una cornice dorata.
D' impulso la prese tra le mani e la osservò attentamente: c' erano due ragazzini che non dovevano avere più di dieci anni e alle loro spalle un uomo leggermente incurvato che li abbracciava entrambi sorridendo. Sullo sfondo sembrava esserci un campo di grano. La foto era stata scattata in una giornata di pioggia perché il trio aveva i capelli scomposti e i vestiti bagnati..

 

eccomi di ritorno..”. Claudio si era fermato un istante pensando che il cuore avesse cessato di battere. Che cosa ci faceva lei con quella foto?

Elena, decifrando i suoi pensieri, lo guardò con aria colpevole per poi rimettere al suo posto la cornice.

scusami, non volevo fare la ficcanaso.. davvero! É che..”

Claudio non la lasciò proseguire “ Quella foto é stata scattata in un piccolo paese sul lago di Como. Mio nonno abita li. É stato lui a scattare la foto a me, Francesco e papà.”

Claudio si sedette su un piccolo sofà e invitò la ragazza a fare altrettanto.

Perché mi dici questo?Credevo che per te non fosse un argomento facile per te da affrontare..”

Lo era infatti. Qualcosa negli occhi di Elena – una sorta di intesa comune- lo spinse però a iniziare a parlare e più parole uscivano dalla sua bocca più la sua anima si abbandonava a quei giorni di felicità perduta.

 

*****

Of all the things I still remember

summer' s never looked the same

the years go by and time just seems to fly

but the memories remain.

 

Claudio scrutava le lunghe file di grano in cerca di un riparo , incurante della pioggia; era già la terza volta che il fratello riusciva a trovarlo, nonostante avesse pensato ai nascondigli più improbabili, per cui questa volta doveva nascondersi in un luogo a cui nessuno avrebbe mai pensato.
Il tempo però passava troppo velocemente. All' improvviso gli venne un' illuminazione: poteva andare in quella spiaggia dove solo qualche giorno prima aveva scoperto una piccola grotta scavata nella roccia. A Francesco non aveva ancora mostrato quel posto quindi era sicuro che da lì non sarebbe passato per cercarlo. Una volta arrivato davanti alla grotta però si trovò davanti il fratello,che l' accolse con un ampio sorriso.

ti ho beccato anche questa volta! Hai perso Claudio, mi dispiace..”

Claudio gli rispose a sua volta con un sorriso. Non gli importava di avere perso di nuovo, ciò che contava di più era rendere felice Francesco.

Mai e poi mai avrebbe scordato il modo in cui si creavano quelle buffe fossette sul volto del fratello quando rideva.

 

In the middle of September

we' d still play out in the rain

nothing to lose but everything to gain.

 

I due ragazzini si rincorrevano sulla spiaggia deserta, unici spettatori della magia di quel luogo. Claudio pensava a quanto fosse bello passare le vacanze dal nonno e lasciare tutti i problemi a casa. Anche il padre era più rilassato e a volte riuscivano persino a convincerlo a giocare con lui. Magari quei luoghi lo rendevano felice perché gli ricordavano la sua infanzia, felice e spensierata, passata a giocare tra gli schiamazzi dello zio e di altri volti più o meno noti... In città invece diventava un' altra persona...
Ad un tratto Francesco si fermò. Sembrava stanco. Il ragazzino, preoccupato per il fratello minore, si avvicinò a lui e con fare protettivo gli cinse una spalla.

tutto bene Fra'?” Il fratello gli sorrise dicendogli che era solo un po' stanco.

Allora entrambi si sdraiarono sulla sabbia bagnata e si misero ad osservare le nuvole cercando di decifrarne la forma.

Quella é di sicuro la maestra Rosaria Frà,guarda che naso grosso che ha!”

Il ragazzino si voltò verso di lui ed entrambi scoppiarono a ridere di gusto.

Francesco, una volta ridiventato serio, si rivolse al fratello dicendo: “ pensi mai al futuro?”

Claudio si stupì. “ No, perchè? Fosse per me resterei sempre un bambino, proprio come Peter Pan e Pinocchio”.

Francesco lo guardò serio “ lo sai che non è possibile Cla! Tutti i bambini prima o poi devono crescere..non hai mai pensato a cosa vuoi fare da grande?”

non lo so sinceramente..devo ancora capire che cosa voglio veramente Fra'..tu immagino che già ti sei fatto una idea di ciò che vorrai fare in futuro!”

a me piacerebbe aprire un maneggio vicino alla casa del nonno. Adoro i cavalli e amo stare in mezzo alla natura, ma penso che papà non mi permetterà mai di realizzare questo mio folle sogno..”. Gli occhi di Francesco divennero improvvisamente tristi.

Chi é papà per decidere del nostro futuro Francesco? Te lo dico io... nessuno! Sai cosa ti dico: ti va di farmi una promessa ?”.

Francesco alzò lo sguardo verso Claudio, incuriosito dalla sua proposta.

Di che promessa parli?”

Promettimi che qualunque cosa accada,in qualunque posto noi ci troveremo, tra esattamente dieci anni ci ritroveremo qui,in questa stessa spiaggia, alla sola condizione di esserci realizzati in ciò che vogliamo. Se uno dei due non si presenterà , l' altro capirà che non é riuscito nei suoi intenti... questo però sono sicuro che non succederà, perchè siamo o non siamo i Rizzo? Niente e nessuno può sconfiggerci! Allora ci stai Francesco?”

ci sto Claudio!” e nel dire questo Francesco abbracciò il fratello, visibilmente commosso.


*****

We knew we had to leave this town

but we never knew when and we never knew how

we would end up the way we are.

 

Un anno dopo la nostra promessa a Francesco é stato diagnosticata la leucemia.

Il resto della storia lo conosci già Elena..”

Elena lo guardò visibilmente commossa e lo abbracciò di gettò, senza pensarci due volte. Lui non oppose alcuna resistenza e si lasciò andare nel tepore di quell' abbraccio, appoggiando la testa sulle sue spalle.

Passarono in quella posizione molto tempo, senza nemmeno accorgersene. In quegli attimi l' unica cosa reale erano i battiti dei loro cuori che sembravano impazziti.

Dopo un po' lui si staccò e la guardò fissa negli occhi, donandole uno sguardo pieno di gratitudine.

Elena in quel momento si ricordò della busta, ma come faceva a dargliela dopo aver avuto la fortuna di vedere un Claudio così dolce e sensibile?

La ragazza si fece forza ed estrasse dalla borsa la lettera. Claudio la guardò incuriosito e le domandò che cosa fosse.

Elena non gli rispose ma gli porse la lettera. Al ragazzo bastarono pochi secondi per riconoscere quella grafia così simile alla sua.

Lesse poche righe, poi improvvisamente con un gesto di rabbia stracciò quel foglio di carta in mille pezzi.

Dimmi che é uno scherzo!”

Elena non aveva visto mai Claudio così infuriato.

ascolta ..non è come pensi! Lasciami spiegare per favore...”
Claudio le diede le spalle e fece per uscire dalla stanza.

Elena non sono arrabbiato con te, ma ora per favore VATTENE! Ho bisogno di stare da solo..”

Hai bisogno di stare da solo? Va bene. Stai da solo! Ma non mi venire più a cercare Rizzo, perché questa é l' ultima volta che tento di esserti amica!”
Detto questo, la ragazza se ne andò,triste e confusa. Come era possibile che in quel ragazzo coesistessero due caratteri così diversi, l' uno dolce e gentile e l' altro chiuso e scontroso? Ginevra non poteva essere la vera causa di questa bipolarità. C' era qualcosa di più profondo che non permetteva a Claudio di togliersi quella maschera di arroganza e rabbia.
Questa volta però Elena se ne sarebbe lavata le mani. Il suo nuovo obiettivo sarebbe stato quello di togliere per sempre quel ragazzo dalla sua vita. O almeno così pensava.

 

Reflecting now on how things could have been

It was worth it in the end.

 

 

 

Note dell' autrice: prima di parlare di questo capitolo vorrei ringraziare le mie due lettrici che mi seguono fin dall' inizio( Giuls e Sara) e le altre due ragazze che si sono aggiunte da poco ma che hanno già fatto dei commenti positivi nei confronti di questa storia (Eliana e Memole) ^^

Cosa mi dite del capitolo? Vi é piaciuto ? Spero di avervi trasmesso tutto l' amore che ho messo in questa quarta parte, forse avrei potuto scrivere meglio alcuni passaggi ma tutto sommato sono abbastanza soddisfatta.

La canzone da cui ho preso spunto é una delle più belle di Chris Daughtry e si intitola appunto September. Se vi va di ascoltarla potete farlo qui http://www.youtube.com/watch?v=nJzBcKM3ZIE
Vi consiglio di sentirla perché é davvero stupenda <3
Nel prossimo capitolo vedremo cosa succederà alla festa di Cesare e poi avremo un incontro importante tra due personaggi che chiarirà un po' i motivi per cui Ginevra é ritornata a Roma. Non so quando lo posterò perchè devo ancora scriverlo sinceramente xD
Ai lettori nuovi: mi piacerebbe sapere la vostra opinione, quindi perchè non mi lasciate anche solo un piccolo commento per farmi capire se la direzione che sta prendendo il racconto vi piace? A presto (spero!)   fabi <3

  
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