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Autore: Alicia Spinnett    19/07/2011    2 recensioni
Ciao a tutti :D Come avrete capito questa raccolta di storie ha come potragonista Oliver Baston (personaggio di Harry Potter u__u) Mbeh io ho deciso di approfondire, secondo la mia fantasia, la sua storia. Vorrei ringraziare una mia amica che mi ha aiutata (baci da maVia LOL) e dirvi 'buona lettura'. Spero vi piaccia :D
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Oliver Wood/Baston
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Non riusciva proprio a seguirla Difesa contro le Arti Oscure quell'anno. Era una cosa stupida e perfida, ma il continuo balbettare del professor Raptor si trasformava in un ronzio nella testa di Oliver. Non lo faceva di proposito, perciò per non essere maleducato e cercare di far finta di seguire, si limitava ad appoggiare la testa sul braccio ed annuire di tanto in tanto. Il più delle volte veniva distratto dallo scintillio della sua spilla d'oro e dalla sua scritta:  'Capitano di Grifondoro'. Era stato qualcosa di fantastico, ricevere quella notizia con la posta per Hogwarts. Oliver avrebbe giurato anche di aver visto suo padre commuoversi, ma essere Capitano significava anche avere delle responsabilità. Per esempio: come avrebbe fatto a trovare un Cercatore degno di Charles Weasley? I provini erano andati praticamente un disastro: nessuno era all'altezza della squadra che Oliver Baston voleva! Eppure erano solo due i giocatori che mancavano.

 

 

Quel giorno aveva tenuto il resto della squadra con lui durante le selezioni, con il risultato che, dopo ben 5 ore, Oliver, Angelina,Alicia e i gemelli Weasley erano seduti sul prato del campo di Quidditch senza aver visto 'qualcuno al'altezza della Coppa', come diceva lo stesso Oliver.

"Il prossimo!" disse dopo aver definito 'disgustosa' la prestazione di una ragazza del terzo anno che si era presentata per il ruolo di Cacciatrice.

"Oliver NON C'E' PIU' NESSUNO" disse spazientita Alicia.

"Già" continuò Angelina "siam rimasti solo noi poveri fessi"

"Ollino, sei stato un pò duro!" disse Fred ridacchiando.

"SI! Giusto un pò!" replicò George scoppiando a ridere.

"Non sono stato affatto rigido! Ho detto quello che pensavo! Non se l'è presa nessuno!" rispose seccato Oliver.

"Già proprio nessuno!" proseguì Fred

"A parte quella bambina che è scoppiata a piangere" fece eco George.

"o quel ragazzo del settimo anno che ha minacciato di ficcarti il manico di scopa tu-sai-dove"

"Dobbiamo aspettare!" disse Oliver, ignorandoli.

"Oliver" Alicia gli si avvicinò cercando di far sembrare il tono più dolce e calmo "E' buio ormai, chi vuoi che venga?"

Oliver annuì. Fred e George si alzarono stiracchiandosi, Angelina prese la sua roba e raggiunse Alicia.

"A domani Ollino"

"..e non essere triste" dissero i gemelli afferrando i manici di scopa.

Si stavano tutti allontanando quando...

"Aspettate, VI PREGO, ASPETTATE"

Una piccola ragazza del secondo anno correva inciampando svariate volte sul campo.

"I-io" cominciò col fiatone "V-vorrei.."

"Calma, fai un respiro" disse Alicia.

"M-mi chiamo Katie, K-Katie Bell. V-vorrei f-fare il p-provino per diventare una C-Cacciatrice" il fiatone era sparito, lasciando posto a un tono molto nervoso e esitante.

"Ottimo" sussurrò Oliver in tono sarcastico "di male in peggio"

Angelina e George gli pestarono contemporaneamente il piede.

"va bene, bambina, se proprio vuoi umiliar...." un altro pestaggio di piedi, questa volta erano 4 punti diversi "volevo dire, vuoi provare, ti faremo provare."

Katie alzò un sopracciglio, strinse i pugni come se volesse colpire Oliver (i gemelli ridacchiarono) e montò molto rigida sulla scopa.

"Okay" disse Oliver andando agli anelli della porta "hai 5 tiri, fai del tuo meglio"

Oliver era convintò che non sarebbe riuscita nè a volare decentemente, nè ad adeguarsi al volo di Alicia e Angelina, nè a segnare. Infatti fu un tuffo al cuore quando egli si vide passare la prima palla rossa vicinissima al volto e attraversare l'anello.

"Fortuna" bascicò con uno sbuffo.

Ma sul dolce volto di Katie parve crearsi un ghigno di sfida, e subito dopo, Oliver, dovette smentire l'affermazione appena fatta.

No, non era fortuna: Katie si muoveva armoniosamente tra Angelina e Alicia, e la sua piccola stazza le permetteva di passare velocemente sotto di loro e effettuare passaggi strategici. Ebbene dopo quasi 20 minuti Katie aveva segnato 4 gol su 5.

"Ottimo" disse Oliver gelido. Non gli piaceva avere torto. "Sei in squadra. venerdì gli allenamenti; Ali ti mostrerà lo spogliatoio. Bene, a venerdì"

Alicia e Katie si alllontanarono seguite da Angelina, mentre Oliver e i gemelli si avviavano alla sala comune.

"Ollino! Non essere così severo con Katie"

"Già,Ollino, si è rivelata molto brava"

"Persino da segnare 4 gol con OLIVER BASTON COME PORTIERE"

entrambi ridacchiarono, Oliver rimase impassibile.

"Sono severo con tutti."

"Invece no!"

"Le porti rancore,Ollino"

"Dai Ollino, è anche carina"

"potreste allevare insieme un'ottima squadra di Quidditch di marmocchi."

Le risate ricominciarono.

"Non ho fatto caso alla sua...bellezza"

Non era vero, Oliver aveva pensato da subito che era alquanto graziosa.

"Beh devi farci caso, è davvero carina"

"Non quanto Alicia, eh Fred?"

"Zitto un pò,George!"

Questa volta erano Oliver e George a ridere. Beh apparte la sua bellezza, ammise a sè stesso Oliver, Katie era stato un miracolo di Cacciatrice mandato dal cielo.

 

 

"Si-si-signo-gnor B-baston" Oliver sussultò "S-sta se-se-seguendo?"

Il professor Raptor gli era affianco, Oliver aveva fantasticato troppo.

"Si,signore" rispose un pò in imbarazzo.

"Be-be-bene, vo-vo-vorrei che l-lei me-mettesse in q-questa materia, l'impegno c-che  me-mette nel Qui-quidditch"

"Io..." Non fece in tempo a finire la frase che qualcuno bussò alla porta.

"Av-av-avanti" Il professore si voltò verso la figura apparsa.

La McGrannit aveva un gran sorriso dipito sul volto e con esso fissava allegra Oliver.

"Salve, professor Raptor, potrebbe farmi il piacere di prestarmi il signor Baston per qualche minuto?"

Oliver provò un moto di graditutine verso quella donna. Quando Rapton annuì, egli di alzò veloce e a gran passi raggiunse la porta di legno,richiudendola in fretta alle sue spalle e affiancAndo la rigida e giusta professoressa. Con grande sorpresa di lui, quest'ultima non era sola: due passi più lontano vi era un mingherlino ragazzo coi capelli arruffati e occhiali rotondi incalzati benissimo da un piccolo naso all'insù. Oliver indugiò sui suoi occhi straordinariamente verdi, studiandone le sfumature, e ,quasi per sbaglio, scrutò un piccolo segno in uno spacco tra i capelli. Sulla fronte una saetta identificava quel bambino.

"Lui è Harry potter, Baston"

Lo aveva capito: quel bambino era stato la salvezza di un infinità di persone.

"Piacere" disse timido tendendo la mano.

Oliver la prese subito sorridente cercando di non stringela troppo.

"Credo di averti trovato un Cercatore, Baston!"

 

 

  
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