Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: SecretSlashyness    23/03/2006    7 recensioni
"Stanotte con parole non dette Tu dici che sono l’unico Ma il mio cuore sarà spezzato Quando la notte incontrerà il sole del mattino? Mi piacerebbe sapere che il tuo amore E’ un amore di cui posso essere sicuro Perciò dimmi ora, e non lo chiederò di nuovo, Mi amerai ancora domani?"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi amerai ancora domani

Mi amerai ancora domani?

di LizzY Tears

Traduttrice: Faith Lupin


Tonight you're mine completely                    (Stanotte sei mio completamente
You give your love so sweetly                     tu concedi il tuo amore così dolcemente
Tonight the light of love is in your eyes        Stanotte la luce dell’amore è nei tuoi occhi
But will you love me tomorrow?                   Ma mi amerai domani?
Is this a lasting treasure?                         E’ un tesoro duraturo?
Or just a moment's pleasure?                     O solo un momento di piacere?
Can I, can I believe the magic of your sigh? Posso, posso credere alla magia del tuo sospiro?
Will you still love me tomorrow?                 Mi amerai ancora domani?
Tonight with words unspoken                     Stanotte con parole non dette
You say that I'm the only one                     Tu dici che sono l’unico
But will my heart be broken                         Ma il mio cuore sarà spezzato
When the night meets the morning sun?       Quando la notte incontrerà il sole del mattino?
I'd like to know that your love                     Mi piacerebbe sapere che il tuo amore
Is a love I can be sure of                            E’ un amore di cui posso essere sicuro
So tell, tell me now, and I won't ask again     Perciò dimmi ora, e non lo chiederò di nuovo,
Will you still love me tomorrow?                     Mi amerai ancora domani?
Tell me now, and I won't ask again             Dimmelo ora, e non lo chiederò di nuovo
Will you still love me tomorrow?                 Mi amerai ancora domani?)
- Roberta Flack


0000

 


Non era esattamente qualcosa che poteva evitare. Se ne avesse avuto l’opportunità, avrebbe smesso all’istante, senza pensarci un secondo.

Perché in quel modo le cose sarebbero tornate alla normalità.

Non sapeva quando aveva iniziato a provare…cose per il suo amico. Erano semplicemente spuntate fuori un giorno, probabilmente mentre stava facendo delle ricerche per quei disgraziati temi di Pozioni.

Ma in qualsiasi modo i…sentimenti fossero arrivati, avevano disturbato fortemente la sua vita.

Non era stato come se un giorno Sirius era un amico e il giorno dopo Remus desiderava fosse qualcosa di più di quello. Era più come se il tutto fosse successo gradualmente.

Erano entrati in sintonia fin dall’inizio; non c’era niente di nuovo in questo. Ma ciò che era nuovo era che il legame si era fatto più profondo – perlomeno agli occhi di Remus.

Poteva ricordare come la prospettiva di avere lui come amico, di avere tutti loro come amici, fosse incredibile. Ma Sirius era sempre stato diverso.

Con nessuno dei suoi nuovi amici (i pochi che possedeva erano prima di Hogwarts) riusciva a risollevargli il morale al solo pensiero di lui, o fargli nascere un sorriso per qualcosa che aveva detto, non importa quanto piccolo.

Sapeva che qualcosa era sbagliato – diverso – quando aveva detto a Sirius che era fantastico e si era trovato a credere alla sua affermazione apparentemente platonica.

Sapeva che qualcosa stava succedendo, quando tutti quei tocchi innocenti, che c’erano sempre stati tra di loro, erano improvvisamente diventati sospetti e si era inconsciamente ritrovato ad aumentarne la frequenza.

Qualcosa doveva essere cambiato, quando aveva iniziato a cercare negli occhi dell’altro un segno d’affetto, una qualche indicazione che Sirius rispecchiasse il desiderio di Remus di diventare più di ciò che erano.

Qualcosa doveva essere decisamente cambiato quando aveva iniziato a cercare di non dire nulla o non fare nulla in presenza di Sirius per evitare che fosse equivocato , e quando Sirius finalmente se ne era accorto.

Era diventato senza dubbio un problema, quando Remus aveva dovuto mantenere un rigido controllo sui suoi impulsi, mentre giacevano insieme al buio come avevano sempre fatto quando si confidavano l’un l’altro.

Se Remus non si fosse tenuto sotto stretta osservazione, sapeva che non sarebbe stato in grado di negare il desiderio di prendere la mano di Sirius mentre parlavano, o il desiderio di avvicinarsi e poggiare delicatamente le sue labbra su quelle di Sirius…

Era nel bel mezzo del problema proprio in quel momento, mentre giacevano faccia a faccia nel buio, accoccolati vicini sul letto di Remus.

Era Sirius che stava parlando ora, raccontando a Remus della sua famiglia, il discorso che lo tormentava costantemente. Remus sapeva di essere l’unico a sapere così tanto su quanto la frattura tra lui e la sua famiglia lo facesse stare male. James conosceva maggiori dettagli – i fatti – ma Remus conosceva i motivi.

Brillando nel buio, gli occhi di Sirius erano l’unica cosa che Remus poteva vedere, ed era già abbastanza difficile. Giaceva immobile e calmo mentre Sirius parlava, limitandosi ad ascoltare.

Il ricco suono liquido della voce profonda e bellissima di Sirius si concluse e Remus si sentì quasi depredato. Amava la voce di Sirius. E la sua risata! Oh, Merlino, la sua risata!

Il modo in cui riusciva a ridere di tutto – una brutta battuta di Peter, il ricordo di uno scherzo, un’osservazione di Remus – e a perdersi completamente nel momento. Era contagiosa l’ilarità di Sirius e, se ne rimaneva catturato, Remus non aveva altra scelta se non quella di immergersi nella follia e raddoppiarla.

”A cosa stavi pensando?” Sirius gli chiese, e la sua voce interruppe le fantasticherie di Remus.

”A te.” Rispose sinceramente e sentì Sirius sorridere.

”A cosa di me?” Chiese, accoccolandosi più stretto.

”Alla tua risata.” Remus gli disse. “Stavo pensando a quanto la amo.”

”Perciò hai una cotta per la mia risata?” Sirius chiese, la voce piena di divertimento.

”No, ho una cotta per –“ Si fermò appena in tempo. Stava per dire ‘te’, ma avrebbe rovinato troppe cose.

”Per chi, Moony?” Sirius voleva sapere, ovviamente.

”Nessuno.” Disse e arrossì, grato per l’oscurità. “Non importa.”

E poiché riusciva a percepire la sofferenza di Sirius e se fosse rimasto sdraiato gli si sarebbe avvicinato per cercare di baciare via il dolore, si sedette e fece correre una mano tra i capelli.

Un momento di silenzio trascorse tra di loro prima che Sirius lo rompesse.

”Incantesimi o Trasfigurazione?” Chiese e Remus sorrise riconoscendolo.

”Incantesimi. Cibo o dormire?”

”Cibo.” Sirius rispose all’istante. “Sala Comune o Biblioteca?”

”Sala Comune…” Remus disse.

”Oh, farfalla sociale. “ Sirius lo prese in giro prima che Remus potesse vendicarsi con una sua domanda.

”Non ti è permesso commentare…e non chiamarmi una farfalla.” Disse burbero e non menzionò che aveva scelto la Sala Comune, perché era dove di solito si poteva trovare Sirius. “Quidditch o sesso?” Sparò di rimando, prendendosi la vendetta.

”Dannazione, fanne una difficile, perchè non lo fai, Moony?” Sirius si aggrottò.

”Rispondi alla domanda, Padfoot, o affronta le conseguenze.” Remus disse allegramente, felice di aver messo in difficoltà Sirius.

”Sesso.” Sirius disse alla fine. “Ma solo perchè non c’è così tanto da fare con una scopa. Maschi o femmine?” Continuò, procedendo maliziosamente, e Remus mentalmente gli assegnò quel round.

”Mi odieresti se dicessi maschi?” Chiese, un po’ nervosamente, già cercando di trovare una scusa per le sue parole.

”Tu sai che non ti odierei mai.” Sirius disse dolcemente. “La tua domanda.”

Remus pensò per un momento.

”Stessa domanda.” Disse alla fine, ancora leggermente stupito del fatto che Sirius non fosse uscito urlando dalla stanza, quando Remus aveva annunciato di preferire i ragazzi. Non è una cosa che senti tutti i giorni.

”Entrambi.” Sirius gli disse dopo un momento. “James o me?”

”Tu.” Remus sussurrò, il cuore che faceva un balzo, sentendosi sleale verso James. Voleva disperatamente chiedere a Sirius se preferiva lui o James, ma solo un ‘Stessa Domanda’ era permesso nel gioco. “Uhm…sono incastrato.” Confessò. “Chiedimi qualsiasi cosa.”

”Baceresti mai un ragazzo?” Sirius gli chiese pacatamente.

Remus lo guardò incredulo nel buio. Forse non aveva compreso il suo commento ed era quello il motivo per cui era ancora lì.

”Cosa ti ho appena detto?” Chiese.

”Io lo farei.” Sirius proseguì come se non avesse detto nulla.

Una lieve finestra di speranza si aprì e Remus esitò giusto un momento di troppo prima di sdraiarsi mentre Sirius si metteva seduto.

Quasi si maledì per essersi lasciato andare a fantasie di labbra di Sirius sopra le sue. Era stato il momento perfetto.

Voleva rimettersi a sedere e così aumentare le sue possibilità di baciare Sirius (l’impulso era ora diventato un desiderio rabbioso), ma pensò che sarebbe apparso leggermente sospetto.

E lo era, ovviamente, ma Sirius non aveva bisogno di saperlo.

”Farò meglio a tornare nel mio letto, allora.” Sirius disse, il calore di prima sparito dalla sua voce mentre usciva dal letto.

Remus annuì, sebbene Sirius non lo potesse vedere, nascondendo il suo disappunto.

”Lumos.” Mormorò con un tono di sconfitta, mentre illuminava la stanza per Sirius, che altrimenti sarebbe dolorosamente inciampato nel dormitorio.

Esitò prima di dire ‘nox’, guardando Sirius che si metteva comodo, prima di spegnere la luce con rammarico e tornare al suo ora-vuoto letto. Si accoccolò nel caldo pezzo vuoto lasciato da Sirius e lanciò un silenzioso urlo di frustrazione nel suo cuscino.


0000



”Natale o Halloween?”

”Halloween. Più opportunità per fare scherzi.”

”Sapevo che l’avresti detto.”

”Zitto tu. Cioccolato di Mielandia o Cioccorane?”

”Bella domanda, Sirius.” Remus roteò gli occhi. “Mielandia. La qualità batte le figurine. Uhm…Malfoy o Piton?”

Sirius fece una smorfia.

”Per farci cosa?” Chiese. “Per appenderli via per le dita dei piedi? Entrambi può essere una risposta?”

Remus rise, un suono che Sirius non sentiva da tempo.

”No. Devi sceglierne uno tra loro due.” Remus lo corresse.

”Lucius.” Sirius disse, dopo un battaglia interiore. “Anche se è un deficiente totale ed esce con Narcissa, lui non conosce il tuo segreto.”

Remus sorrise leggermente.

”Comunque, storie di una notte o relazione?” Sirius disse, cercando di alleggerire la tensione che aveva involontariamente creato.

Era buio nel letto di Sirius così come era buio nel letto di Remus. Remus era seduto a gambe incrociate sul fondo, mentre Sirius era stravaccato sul resto.

Da dove era sdraiato, Sirius non riusciva a vedere l’espressione sul viso di Remus e questo non gli piaceva. L’unico modo che aveva di sapere qualcosa sul ragazzo era attraverso il suo linguaggio non verbale.

”Relazione, suppongo.” Remus stava dicendo.

Sirius quasi dovette pensare per un momento a ciò di cui stava parlando. Poteva trascorrere secoli a contemplare Remus, ma quando lo faceva, perdeva pezzi di discorsi.

”Lettura per divertimento o studio?”

Remus stava facendo domande più complete ora.

Remus iniziò a sentirsi in un qualche modo a disagio sotto lo sguardo di Sirius che in un qualche modo riusciva a percepire, persino nel buio. Qualche volta, Sirius diceva che Remus era il suo idolo e, mentre Remus non gli credeva, quando Sirius lo contemplava come stava facendo in quel momento, la sua mente infatuata di Sirius iniziava a chiedersi quanto lontano dalla verità fosse veramente.

”Studio. Almeno ne posso trarre qualcosa.” Sirius rispose pigramente. “Capelli neri o biondi?”

”Neri.” Remus disse ed evitò gli occhi di Sirius, sebbene sapesse che non si potevano incontrare. “Uhm…non riesco a pensare a nulla.” Disse leggermente imbarazzato. “Chiedimi qualsiasi cosa.”

Sirius si prese un lungo momento per soppesare la domanda. Doveva semplicemente scegliere quella giusta.

”Mi baceresti mai?” Chiese, suonando come se non gli importasse davvero.

Ci fu un lungo silenzio dall’altra parte del letto e Sirius iniziò a entrare in panico, temendo di aver frainteso i segni che pensava Remus gli avesse mandato. Forse era la sua mente infatuata di Remus che gli aveva detto cose che non erano vere. Che gli aveva suggerito cose che lui voleva sentire e che non corrispondevano alla verità.

”Sì.” Remus disse tranquillamente dall’altra parte del letto, e Sirius si rilassò.

”Bene, fallo, allora.” Sirius gli disse e sentì l’altro ragazzo esitare.

Riusciva a sentire l’incertezza attraversarlo e sperò che Remus prendesse l’iniziativa e facesse ciò che gli aveva chiesto.

Il letto rimbalzò e Sirius pensò per un terribile momento che Remus se ne fosse andato dal suo letto disgustato, ma poi sentì Remus sfiorarlo e si rilassò nuovamente.

L’altro ragazzo era ora sdraiato accanto a lui con un braccio appoggiato sul corpo di Sirius per sostenere il suo peso. Sirius alzò lo sguardo nel buio e vide il viso di Remus sopra il suo. Sapeva che la sua stessa insicurezza vi si rispecchiava, ma non riusciva a pensare a molto più del fatto che poteva sentire il fiato di Remus sul suo viso e che sembrava che lo stesse per baciare.

In tutta sincerità, Remus si stava eccitando.

Non aveva mai, nei suoi sogni più sfrenati…okay, nei suoi sogni più sfrenati…sognato che Sirius si sarebbe lasciato baciare. Che gli avrebbe chiesto di baciarlo e che non si sarebbe spostato quando Remus si fosse involontariamente spostato in una posizione che gli permettesse di soddisfare quella richiesta.

E ora era lì, osservando Sirius con la determinazione incisa nei suoi lineamenti, sebbene Sirius non li potesse vedere.

Prendendo un profondo respiro e notando vagamente che Sirius non si era ancora mosso, che lo stava guardando e che sembrava avesse lo stesso problema di respirazione di Remus, si abbassò lentamente e premette le sue labbra su quelle di Sirius.

Il contatto fu delicato e dolce, niente a che fare con il famelico primo bacio che Remus si era aspettato da Sirius. Le loro labbra si muovevano dolcemente l’una sull’altra, nessuno dei due aveva approfondito il bacio, finchè Remus perse leggermente l’equilibrio e premette più forte, avvicinandosi maggiormente a Sirius.

Sirius lo prese come un incoraggiamento e si spinse maggiormente nella stretta di Remus, lasciando che la sua lingua si aggiungesse al tutto.

Remus provò il forte impulso di gemere. Questo è solo un bacio sperimentale, si disse. Solo qualcosa per provare la tua sessualità e tutto il resto. Qualcosa che puoi rivedere mentre sei nel letto.

Ma i baci sperimentali di solito non finiscono velocemente?

Questo stava durando da troppo ed era troppo profondo per essere un bacio sperimentale, o così Remus stava iniziando a pensare.

Non che si stesse lamentando.

Era come se tutte le sue fantasie stessero diventando realtà. Non sapeva se per Sirius significasse qualcosa quel bacio, ma decise di approfittarsene comunque.

Prese il viso di Sirius tra le sue mani e accarezzò gentilmente la linea della sua mascella, credendo di sentire il respiro di Sirius sobbalzare.

Concluse il bacio a malincuore, volendolo far durare per sempre. Ma il suo braccio stava per cedere e non voleva cadere in pieno addosso a Sirius.

Beh, okay, forse lo voleva, ma se l’avesse fatto probabilmente non sarebbe riuscito a tornare indietro.

Diede un’occhiata apprensiva a Sirius, chiedendosi a cosa stava pensando. I suoi occhi scintillavano alla fioca luce della luna, ma Remus non riusciva a vedere nulla di più.

”Non ho una domanda.” Sirius sussurrò, la voce roca e leggermente affannata. “Chiedimi qualsiasi cosa.”

Gli occhi di Remus si allargarono.

Quella era un’altra opportunità!

”Cosa diresti se ti chiedessi se ti posso baciare di nuovo?” Chiese tranquillamente, sperando che la sua voce suonasse disinvolta e non lasciva come pensava che fosse.

Sirius sorrise.

”Vieni qui,” ringhiò e afferrò un lembo della tunica di Remus, portandolo effettivamente sopra di sé.

Remus si sbilanciò e finì stravaccato su Sirius ma, per essere sinceri, a Sirius non sembrò dare troppo fastidio.

Infatti, tutto ciò che sembrava importare a Sirius era la sensazione delle labbra di Remus contro le sue, come ci fosse una pozza di calore nel suo letto e il fatto che Remus era sdraiato su di lui e lo stava baciando.

Questa volta, Remus non potè reprimere un basso gemito mentre Sirius faceva strane cose che non dovrebbero essere permesse, e poi rilasciava le sue labbra per spostarsi lungo la sua mascella. Remus sapeva che se fosse rimasto lì così, avrebbe detto cose che non doveva dire.

Del tipo ‘Io ti amo, Sirius’, che non avrebbero potuto essere spiegate il mattino dopo.

In realtà lo avrebbe aspettato comunque un brutto momento il mattino dopo, se Sirius avesse voluto delle spiegazioni. Ma in quel momento, non gli importava molto e seppellì le sue mani tra i lunghi capelli di Sirius e spostò le labbra dal suo collo, che stavano smaniando per soddisfare le sue fantasie.

”Il mio turno.” Remus sussurrò, incapace di dare maggior volume alla sua voce. “Non riesco a pensare a una domanda. Chiedimi qualsiasi cosa.”

”Mi ami?” Sirius chiese senza esitare, la mano che scivolava sotto la camicia di Remus.

”Sì.” Remus mormorò nel colletto di Sirius. “Scusa, ma ti amo.”

”Va bene.” Sirius gli disse. “Mi sarei sentito molto peggio se avessi detto di no. E’ il mio turno. Non riesco a pensare a una domanda. Chiedimi qualsiasi cosa.”

Remus sorrise mentre Sirius gli sfilava la camicia dalla testa.

”Mi amerai ancora domani?”

Sirius rispose con un bacio.

”Sì.” Promise. “E il giorno dopo.” Disse, piazzando un caldo bacio sul collo di Remus. “E il giorno dopo ancora.” Un altro bacio sul suo cuore. “E anche il giorno dopo ancora.

”Perciò ti avrò per tre giorni.” Remus ansimò. “Ti terrò stretto, lo sai.”

Sirius alzò lo sguardo.

”Dovrei sperare che tu lo faccia.”

0000

Sirius stava fluttuando nell’oblio creato dal sonno e dalla felicità, quando il ragazzo accoccolato stretto tra le sue braccia parlò.

”Maschi o femmine?” Voleva sapere.

Sirius lo guardò.

”Non è il tuo turno.” Si accigliò.

”Rispondi alla domanda e basta Sirius.” Remus disse ammonendolo.

”Ma questo non è giocare.” Lo prese in giro.

”Sirius…”

Sirius si perse nella vista di lui in quel momento e sentì come se stesse scoppiando.

I capelli di Remus erano arruffati, il viso arrossato e le labbra rosa.

Sirius sorrise.

”Tu.” Disse e baciò la fronte di Remus.

”Questa non era un’opzione.” Remus lo sgridò stancamente, insinuandosi più vicino a Sirius.

”Io l’ho fatta diventare.” Sirius replicò e Remus sorrise.

”Ora chi è che sta infrangendo le regole?” Chiese.

”Noi.” Sirius gli disse. “E questo è il modo che mi piace.”

Remus sorrise e intrecciò le dita con quelle di Sirius, e posò di nuovo la testa.

Qualche secondo dopo, Sirius lo sentì cantare.

”…Mi amerai ancora domani…?”

Fine^^

Note della traduttrice: ancora grazie di cuore per i vostri commenti, fanno sempre un enorme piacere. Li ho riportati all’autrice e ne è stata davvero felicissima, perciò un enorme grazie anche da Lizzy.
Un bacio, Faith
p.s: chiedo perdono per gli errori che sicuramente ci saranno.

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SecretSlashyness