Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Elanor Eliniel    20/07/2011    2 recensioni
Una raccolta di One-shot sulle donne di Aman, quelle elfe che persero mariti, figli o semplicemente i propri amati a causa della Fuga dei Noldor; quelle Elfe che si rifiutarono di prenderne parte.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non era più né moglie né madre; era soltanto la fanciulla cigno di Alqualondë, la figlia del Re, la principessa degli Elfi del Mare. La sua mente non poteva evitare di tornare ripetutamente a qualche giorno prima, quando la follia s’era impossessata del popolo dei Noldor ed i suoi figli le avevano detto addio per partire alla volta della Terra di Mezzo, a dispetto dei tentativi di Finarfin di placare gli animi di tutti. In quell’ora straziante ella aveva preso la decisione di abbandonare Tirion prima di loro e tornare alla casa di suo padre, il Porto dei Cigni nella Baia di Eldamar, ché nient’altro la legava ormai al popolo dei Noldor, tra i quali non poteva far a meno di sentirsi un’estranea per la sua diversa natura.
I singhiozzi scuotevano colei che era la più bella di tutti i Falmari, mentre sentimenti contrastanti le offuscavano il cuore. Il suo sguardo spiazzava dai moli insanguinati, dai corpi senza vita della sua gente, a coloro che li piangevano ed alla riva del mare macchiata di rosso.
Ma le sue orecchie, erano tutte per suo padre, Re Olwë.
I Noldor avevano ritenuto terribile e infuocato il discorso di Fëanor, pure, pensò Eärwen, sarebbero impalliditi innanzi alle parole che il Re dei Teleri stava pronunciando di fronte a tutta quella distruzione.
- Morte! Morte e tormenti alla Casa di Fëanor! Il mio cuore sa che questo fratricidio non è l’ultimo dei loro misfatti! Che siano maledetti loro e chi li ama e possano struggersi in eterno per la perdita delle loro opere. Fratricidio hanno commesso e fratricidio commetteranno! Pure, perché dovremmo noi, mia amata gente del Mare, ritenere loro fratelli? I nostri unici fratelli sono il popolo di Elwë e di Cìrdan, e nostri cugini sono esclusivamente il popolo di Finarfin ed i Vanyar fedeli alle potenze. Da amico ho biasimato la follia di un amico, ma da ora in avanti, mai più essi veleggeranno verso la mia città prima che il mondo sia profondamente mutato! –
Il vento proveniente dal Mare s’alzò minaccioso e i capelli d’argento della Dama s’agitarono nell’aria, nobile emblema della sua casata.
Soltanto poche ore prima la battaglia si concludeva con la vittoria e la fuga di Fëanor per mare; soltanto a fatto compiuto sopraggiunsero le schiere di Finarfin e la costernazione era dipinta sui loro volti. Ma più che mai essi ora desideravano raggiungere Fëanor per tema che divenisse signore incontrastato dei Noldor nel Beleriand e li conducesse alla rovina; né intendevano però sottostare all’assassino delle genti del Mare.
Eärwen era rimasta al sicuro nella casa di suo padre poiché sentiva che mai avrebbe potuto dire addio alla sua famiglia una seconda volta; aveva scorto però Finarfin allontanarsi, scuro in volto, dopo aver rivolto un ultimo sguardo verso la sua casa, come percependo la presenza della moglie.
- Mai nella mia città risuoneranno parole di compassione per la sventura cui senza dubbio alcuno andranno incontro i Fëanoriani! – gridò Olwë fuori di sé dall’ira.
I suoi occhi erano del blu della notte ed inquietanti, i suoi capelli argentei quasi bianchi.
- Lesti ora gli Elfi del Mare! E’il momento del cordoglio per i nostri valorosi fratelli. Nulla potrà mai cancellare le colpe e il dolore di questo giorno. –
Eärwen cominciò a cantare tra le lacrime e si dice che la sua voce in quell’ora fosse seconda soltanto a quella di Lùthien l’Usignolo, sua cugina.
Ella stessa aveva trasmesso ai suoi figli, specialmente a Galadriel, amore per i viaggi e le terre lontane e sapeva che sua figlia, prima o poi, avrebbe inseguito l’avventura ben lungi da lei, a prescindere dai voleri di Fëanor. I suoi figli erano giovani, pieni di vita e sebbene le si spezzasse il cuore nell’incertezza del loro ritorno, poteva comprendere che l’idea della partenza, unita al desiderio di vendicare Finwë infiammasse i loro cuori.
Li aveva generati, ma essi non le appartenevano. Non loro.
La cocente delusione e la sofferenza peggiore glieli aveva inferti Finarfin suo sposo, colui che era ritenuto il più saggio tra i Noldor. La sua assenza era insopportabile, ma forse peggiore era ciò che provava chiedendosi come avesse potuto lui proseguire quella marcia dopo che il fratellastro aveva ucciso il popolo di sua moglie. Eärwen lo amava, ed odiava in quel frangente la sua pacatezza, il suo amor di pace, pace che mantenesse unito il popolo di Finwë. Ma che pace poteva esserci con l’uccisore della gente della sua sposa? Non erano forse stati per lei i Noldor la sua gente, dal momento in cui si erano uniti in matrimonio? E, del pari, i Teleri non erano divenuti pure il popolo di Finarfin?
Se ne era andato, forse odiandoli ma pur seguendo Eldar assassini degli Eldar.
 
Alcuni giorni dopo, Eärwen passeggiava lungo le rive del mare, lasciando che questo le lambisse le vesti chiare, mentre l’argento dei suoi capelli riluceva al sole.
Era straordinario come quelle acque fossero tornate limpide, benché qualche tempo prima sangue ingiustamente versato le avesse insozzate. Chiuse gli occhi blu dopo aver guardato a lungo ad Est e si abbandonò al calore del sole, sperando che il suo pensiero bastasse a proteggere i suoi quattro figli e suo nipote.
- Perdonami –
La voce sembrò giungere da profondità remote, eppure le bastò schiudere gli occhi e voltarsi lentamente per ritrovare il viso di Finarfin, triste come le aule di Nienna.
Eärwen trasalì e spalanco gli occhi cobalto così simili a quelli di suo padre.
- Avrei dovuto ascoltarti, mia amata – aggiunse avvicinandosi, avvolto nei suoi abiti da viaggio, viaggio mai portato a termine.
Si fermò soltanto allorché un paio di passi rimasero a dividerli, ma ella non disse nulla. Lei stessa non avrebbe potuto definire con precisione cosa attraversasse la sua mente in quel momento.
- E’ stata una follia. Lo sapevo quel giorno a Tirion, allorché tentai di fermare Fëanor, lo avevo compreso dicendoti addio con la morte nel cuore, ne ho avuto la conferma sul molo di Alqualondë. Cosa avrai pensato non vedendomi levare contro il mio fratellastro una volta scoperte le sue azioni, non oso immaginarlo. –
Lo disse con un’amarezza insopportabile, l’espressione funerea e gli occhi velati.
Finarfin continuò a parlare, i capelli dorati al vento, cercando di ignorare il fatto che la dama non profferisse parola, ché non sapere cosa ella pensasse era la più terribile delle torture.
- Io, unico tra i capi, ed il mio seguito chiederemo il perdono dei Valar. Coloro che hanno proseguito non faranno ritorno se non tramite Mandos. –
Le lacrime inondarono il viso di entrambi. Sapevano perfettamente cosa significasse: né Galadriel, né Angrod, né Aegnor, né Finrod, né Orodreth avrebbero fatto ritorno.
- Mi ami, Arafinwë? – disse soltanto Eärwen, immobile come un albero.
- E’la principale ragione per cui sono tornato sui miei passi – mormorò Finarfin.
- Non andar via mai più – sussurrò lei gettandosi tra le sue braccia.
- Mai più – ripeté l’Elfo, stringendola.

-----------------------------
Rieccomi! Grazie a tutti coloro che leggono e soprattutto che hanno recensito!
stella_del_vespro: Ti ringrazio molto e sono perfettamente d'accordo con te! Feanor mi fa una tale rabbia!
elepaddy85: Grazie! In realtà neanche io prima d'ora mi ci ero soffermata più di tanto, poi ci colpo mi è venuta l'idea e mi sono chiesta cosa potessero aver provato!
Black_Moody: Grazie infinite! Forse proprio perché il mondo del Silmarillion è, in alcuni punti, tratteggiato anziché descritto minuziosamente come ISdA, esercita un fascino "particolare". 
Thiliol: Grazie e ancora grazie cara! Sono certamente d'accordo con te su chi sia il più grande tra i Noldor! Anaire l'ho immaginata più fredda e orgogliosa, più Noldor, in contrapposizione alle altre dame (come ad esempio Earwen) dal carattere più mite!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Elanor Eliniel