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Autore: Usa_chan 10    20/07/2011    4 recensioni
Una full-immersion nella coscienza Gaara: se avete letto "Un altro cielo", questa ff riprende la storia per come la vive il kazekage senza sovrapporsi al racconto di Hinata...buona lettura!
"Scivolai fino a sedermi a terra e mi presi la testa tra le mani: più mi sforzavo di soffocare la voce del demone che insistentemente cercava di convincermi del fatto che ero nato per uccidere, che il grido acuto del mio stesso dolore, inudibile a tutti, non poteva essere placato che con il sangue altrui, che non ero altro che un mostro, infine, sempre e solo un mostro, più quella si faceva penetrante e convincente. "
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Capitolo 4: Me, just me.

 

Rincorrerò il tuo profumo come il vento e le foglie,

cercandoti agl’incroci di questo mondo che sfolgora

e s’infiamma, se solo ci sei.

Rincorrerò il luccichio dei tuoi occhi

come la scia e l’argento di una stella,

piegandomi al gesto della tua mano

che alla vita mi richiama e ringrazia.

 

 

 

Il bambino era piccolissimo, quasi come una bambola, ed era rosso e raggrinzito come una prugna secca. Quando lo vidi la prima volta pensai che aveva due polmoni fenomenali e un solo ciuffo di capelli attaccaticci sulla fronte, che gli mancavano i denti, e che sembrava una rana, non un bambino e che era innegabilmente la cosa più bella che io avessi mai visto.

Quando lo presi in braccio per la prima volta lui tenne gli occhi chiusi, serrati, e sgambettò infastidito. Pensarlo come mio figlio mi dava ancora la vertigini e nello stesso momento mi gonfiava nel petto una bolla di istinto protettivo che minacciava di squarciarmi da dentro.

Takumi. Il nome lo aveva scelto Hinata, brandendo uno di quegli insopportabili libriccini pre-parto che leggeva in compagnia di Temari sui significati dei nomi dei bambini, ma più lo pronunciavo e più mi sembrava appropriato. Mare che apre la terra. Mi aveva spiegato mia moglie sorridendo estasiata con una mano premuta sul pancione e gli occhi persi, quasi riuscisse già a vederlo, ad indovinare che espressione avrebbe avuto quando lo avremmo chiamato con quel nome, come sarebbe stato tenerlo in braccio e stringere le sue mani minuscole nelle nostre.

Mentre mi dirigevo verso il lettino su cui era stesa Hinata, bellissima ed esausta, lo guardai sperando che aprisse gli occhi, ma lui si limitò a mugolare indistintamente come uno strano animaletto pelato e strinse le mani piccolissime sull’asciugamano. Lo deposi tra le braccia di sua madre e come percorso da una scossa elettrica, o svegliato alla vita dalla sua vicinanza, lui spalancò le palpebre grinzose su due iridi violette, prive di pupille, così chiare da sembrare bianche. Hinata sussultò leggermente alla vista di quella specie di sogno, ammaliata dal fiore del Byakugan che rinasceva nel deserto, e poi sorrise.

Mare che apre la terra. Pensai baciandole la fronte e rispondendo al suo sorriso tenero e umido. Erano loro che continuavano ad aprire con forza, scavando con le unghie e con i denti, l’abisso d’amore che si era spalancato nel mio cuore da quando avevo incontrato Hinata.

Incredibilmente, lo spazio che prepotentemente si erano aperti in me mi aveva reso più simile a quello che ero stato prima di tutto, prima di Gaara, del mostro, del Kazekage, del marito e del padre che ero diventato.

Guardai mio figlio addormentarsi tra le braccia di mia moglie, i loro lineamenti che si rincorrevano e si specchiavano gli uni negli altri, e li tenni entrambi appoggiati sul mio cuore che cantava, mentre fuori dalle finestre scendeva un’altra notte limpida e sicura, filtrata dalla luce tremula delle stelle e rischiarata dall’intenso brillio degli occhi di Hinata, che allora e per sempre, come in un’eterna promessa, sapevano placare lassordante grido di dolore e rabbia del demone, guarire e accarezzare il mostro, riscattare lassassino e restituire la speranza del Kazekage al suo villaggio.

 

 

IL MIO ANGOLINO <3: Hola lettorucci! Siamo arrivati proprio alla fine J Grazie a tutti quelli che hanno seguito e recensito per aver letto anche questa storia! Ci sentiamo alla prossima, ciao a tutti <3 Un ringraziamento speciale e Chihuahua che ha recensito tutti i capitoli, facendomi piangere ogni volta … grazie mille cara <3

 
  
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