Capitolo 7.
“Akito??!”
È il
grido incredulo di Fuka a riscuotere il ragazzo, che immediatamente si accorge
di ciò che ha fatto. Sposta lo sguardo su quello di
“Be’?? Che diavolo succede?” chiede
la ragazza bionda agli altri rimasti al tavolo.
“Come, non lo sai?!”
chiede Hisae incredula.
“Che cosa??”
“
“N-non lo sapevo …” mormora.
“Be’, ora lo sai!”
continua Fuka, sempre in tono adirato. “Quindi gira al largo,
bella! Lasciali in pace!” e si alza dal tavolo
prendendo la sua roba e uscendo in cerca dei suoi amici. Gli altri fanno
lo stesso, lasciando la bionda da sola al tavolo
“
“Stammi a sentire,
“NO!” gli grida lei. “Marika, eh?! La bella bionda dagli occhi azzurri!! È per
questo che non ti sei lamentato
“Smettila,
“Puoi risparmiarti le tue inutili scuse, Hayama. Tanto abbiamo chiuso! Vai pure a
farti quella là, dato che ci tieni tanto che non ti preoccupi nemmeno che io possa vedervi!”
“Ma,
“Ah, certo! Appena sfiorati! E se non arrivavo cosa succedeva?! Eh?! Non
me lo sai dire? O non me lo vuoi dire?? Non preoccuparti, tanto
ormai non mi importa più se baci un’altra ragazza! Te l’ho detto, con me hai
chiuso!”
Un bacio però soffoca le sue ultime parole. Non
riuscendo ad esprimersi a parole, Akito si è avvicinato rapidamente a
“Ti prego, credimi. Ero solo
ubriaco. Quella Marika nemmeno la conosco! Io ti amo,
Le lacrime di rabbia e
delusione si arrestano lentamente e
“Come faccio a essere sicura che non lo rifarai?” mormora.
“Devi solo fidarti di
me. E credere nel mio amore … Ti prego … Non voglio perderti!”
Forse è la tenerezza
delle sue parole, forse è il tono con cui ha
pronunciato l’ultima frase, ma
“Ti prego, Aky, non farlo mai più!” gli sussurra. “Non potrei stare senza di te!”
“Neanch’io,
Le rivolge un tenero sorriso, poi si prendono per mano e si avviano
verso l’albergo, mentre i loro amici, che li hanno raggiunti, si uniscono a
loro. Quando arrivano, si salutano e ognuno va nella
propria stanza, tranne
“Allora, vieni da me?”
chiede il ragazzo malizioso baciandola. “Possiamo
scacciare Sasaki e Gomi, le ragazze li faranno entrare nella loro stanza, così
staremo da soli …”
“No, Aky. Stasera no” dice. Il ragazzo la
guarda intensamente.
“Sei ancora arrabbiata?”
le chiede a bassa voce, pronto a farsi perdonare
ancora, ma per fortuna la ragazza scuote la testa.
“No, non è per quello. So
che non volevi ferirmi. Però …”
“Cosa c’è?”
“Non mi sento bene …” gli spiega
“Dev’essere lo stress della serata. Andiamo a prendere un po’ d’acqua …” e fa per prenderla
per mano, ma lei lo ferma.
“No, aspetta … credo
che … sto per svenire …” e mormorato ciò si accascia contro il
ragazzo, che fa appena in tempo a sorreggerla prima che cada a terra. Spaventato, la prende in braccio e la porta nella camera delle
ragazze.
“Arriviamo! Chi è?!” chiede Fuka, andando
alla porta dopo aver sentito bussare energicamente. Quando l’apre, rimane a
bocca aperta nel vedere Akito con in braccio la sua amica priva di sensi.
“
“Non lo so … stavamo
parlando e ad un tratto ha detto di non sentirsi tanto
bene ed è svenuta. Ma probabilmente è solo stressata per l’intensa
serata.”
“Sì, è probabile” conferma Aya, toccando la fronte dell’amica e
constatando che non ha la febbre. “Domani, dopo una bella dormita, starà meglio. Non
preoccuparti, Hayama”
Il ragazzo, rassicurato, posa un bacio sulla
guancia a
Come
ho potuto essere così stupido?? si
chiede. Stavo per perdere Sana, la mia
“Ehi, piccola, ti sei già svegliata?! Perché
non vieni qui …? Ma …
Dall’altro capo c’è un
attimo di silenzio, prima che l’ultima voce che Akito avrebbe mai voluto
sentire risponda:
“Non sono
È una voce di ragazza, calda e provocante.
“Chi sei?!” chiede Akito, pensando di conoscere già la risposta.
“Come, non mi
riconosci?!” risponde la ragazza. “Sono Marika.”
“TU?! Che diavolo ci fai
con il cellulare della mia ragazza?!”
“Ehi, calmati! L’ho solo raccolto dopo che
stasera le è sfuggito di mano … ma se vuoi te lo
restituisco …”
Il suo tono irrita il ragazzo.
“Perché non ci vediamo, domani?” continua.
“Stammi lontana, Marika! Non
so che idea tu ti sia fatta, ma io sto con
“Mmmh
.. Nella vita si può sempre cambiare idea … comunque ci vediamo domani
pomeriggio alle tre davanti allo stesso locale di stasera, va
bene?”
“Scordatelo! Non voglio più rivederti!” esclama il
ragazzo furioso, ma Marika ribatte.
“E non vuoi più
recuperare il cellulare della tua ragazza?”
Akito si morde il labbro inferiore, nervoso. Ha ragione, non può lasciarle il telefono di Sana, deve andare a riprenderlo!
“
Detto questo,
interrompe la chiamata riagganciando e lanciando furiosamente il cellulare sul comodino. Si infila nel
letto, pensando che la fonte dei guai di quel giorno è stata proprio quella
ragazza, e che non ha nessuna voglia di rivederla l’indomani. Si
addormenta dopo un po’, cadendo in un sonno agitato.
La mattina seguente, la
libertà
“Che hai, piccola?” le chiede Akito. “È tutta la mattina che ti vedo strana.”
“È che ho una nausea terribile! E
pensare che ieri non ho bevuto poi così tanto …”
“Già, non come me …” mormora il ragazzo.
“Scusami, Aky, non
volevo dire questo! Dimentichiamoci di questa storia, ok?
Non voglio più sentire nominare Marika!” esclama
“Ragazze, non mi sento affatto bene. Ho un
mal di pancia atroce e una nausea da paura … vado a riposarmi un po’” dice alle
amiche.
“Veniamo anche noi, ti teniamo compagnia!” esclamano loro, e insieme
salgono nella loro camera. Intanto Akito controlla l’orologio:
le due e mezza. Tra mezz’ora deve trovarsi al locale.
Decide di uscire e di avviarsi.
Intanto, nella stanza
delle ragazze …
“Mamma mia, che nausea, raga’!” si lamenta
“Eppure non hai la
febbre!” dice. La ragazza sbuffa, poi si rannicchia su se stessa.
“E come se non bastasse
ho pure mal di pancia!”
Improvvisamente Fuka si blocca a bocca aperta.
“
“Che c’è?” mugugna lei.
“Tu e Akito …?” fa dei
segni eloquenti con la mano.
“Sì, e allora?!” esclama lei diventando rossa fino alla radice dei
capelli.
“Non è che …” azzarda l’amica. Tutti
gli sguardi sono puntati su di lei, che mormora velocemente in un sussurro: “Sei rimasta incinta?!”
Nella stanza cade un silenzio imbarazzato. Poi però
“Ma dai, Fuka!! Mi prendi
in giro?!” esclama
“E perché? Scusa, hai la nausea, dolori
all’addome, sei stata con Akito pochi giorni fa … fai
due più due!” ribatte lei.
“Ma abbiamo preso ogni precauzione!”
Questa volta è Aya ad intervenire: “Non si è mai protetti al cento
per cento,
La ragazza sbianca. E se fosse vero?
“Comunque devi fare un
test, così potrai scoprire la verità!” le dice Hisae.
“E poi, dovresti
parlarne con Akito …” dice Aya.
È vero … Akito! Glielo deve dire.
“Ma se la prendesse male?!” esclama
“Non puoi non dirglielo,
“Avete ragione …” ammette la ragazza. “È
meglio se lo chiamo …”
Le altre annuiscono, e
“Cavolo, l’ho lasciato ieri sera al locale!” esclama. “Forse
il proprietario l’ha trovato. Andiamo a vedere!” propone, e insieme alle
sue amiche esce, diretta al locale.