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Autore: Leemoon MewSisters    24/03/2006    14 recensioni
Sono passate un paio di settimane dalla battaglia finale, ma i nostri tre alieni non si sono ancora levati di torno perché hanno avuto un piccolo problema tecnico… Ma ve lo spiegherà meglio Kisshu! (Io cosa? E che ne so??? O_O NdKisshu) Non sapendo come ammazzare il tempo, l’alieno dagli occhioni dorati avrà la brillante idea di mantenere la promessa fatta ad Ichigo, ovvero di rapirla! E ci riuscirà… FANFIC SPERIMENTALE... spero vi piaccia! Buona lettura!
-By MewLeemoon-
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'A Game of Us'
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14.Capitolo 7 - Alta Tensione - By Kisshu

Per i recensori e per chi ha voglia di farsi i fatti degli altri (xD)

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*** 7. Alta Tensione ***
~ * ~
By Kisshu

My heart is aching
My body is burning
My hands are shaking
My head is turning
You understand
It's so easy to choose
We've got time to kill
We've got nothing to lose…

Il mio cuore fa male
Il mio corpo brucia
Le mie mani tremano
La mia testa gira
Capisci
E’ così facile scegliere
Abbiamo un po’ di tempo da uccidere
Non abbiamo niente da perdere…

(I Want You Now – Depeche Mode)



Il cielo.
Per lui che non era abituato a vederlo, la cosa che più gli si avvicinava nella sua immaginazione era il vuoto nero dello spazio.
A volte gli dava la sensazione che se non fosse stato attento avrebbe rischiato di caderci dentro…
Lo spazio.
Nemmeno quelle l’aveva visto molte volte, in verità.
Quando era ancora una matricola, al dipartimento di aeronautica, si era addestrato parecchio con i simulatori di volo, ma solo dopo che era stato scelto per la missione sulla Terra e che gli avevano affiancato Pai, che era già un pilota da anni, anche lui aveva avuto il privilegio di volare veramente sopra la superficie un paio di volte.
Non era stata questa grande esperienza.
Anziché provare quella sfilza di ripetitiva manovre di routine, in orbita attorno al corpo celeste, gli sarebbe piaciuto scendere nell’atmosfera e approfittarne per fare qualcosa degno dell’occasione, tipo lanciarsi in picchiata in uno dei crateri vulcanici o rasentare qualche catena montuosa. O magari infilarsi dentro una delle perturbazioni millenarie che abbondavano sul suo pianeta per sfidare coraggiosamente le trombe d’aria.
Invece Pai era così noioso… alla prima virata brusca che aveva fatto, per evitare un’interessante parete rocciosa che era apparsa da chissà dove, gli aveva categoricamente proibito di guidare la sua carretta per il resto della sua esistenza… (XD NdMe)
Era così maniacalmente geloso di quel rottame…
 
Kisshu notò una nuvola in cielo che assomigliava proprio alla sua astronave.
Aveva la fusoliera slanciata, i due alettoni assottigliati sul retro, persino il collettore di scarico…
Si muoveva lentamente in quel mare azzurro sopra di loro.
Se se ne fosse andata lasciandolo lì, i suoi problemi sarebbero finiti…
Non avrebbe più dovuto assumersi la responsabilità di scegliere se tornare o restare, o meglio…
se tornare o scappare…
 
Ma sarebbe stato per sempre solo…
 
Così, perso in un imprecisato punto dell’universo…
 
Però ora, proprio solo non era, infatti la sua gattina era sdraiata vicino a lui, con la testa appoggiata al braccio con cui lui le cingeva le spalle.
Aveva smesso di piangere da un po’ ed ora, sebbene pensierosa, sembrava molto più serena, liberata da quel peso.
 
Kisshu era rimasto sconcertato.
Non aveva mai e poi mai considerato la possibilità di… parlare con lei?
Cioè, tra loro due era sempre stata una cosa a senso unico, con Ichigo che lo odiava e lo mandava via.
Non le era mai venuto in mente di fargli stupide domande sulla sua vita, su quello che gli passava per la testa o su altre cose che non aveva davvero bisogno di condividere con qualcuno.
Invece prima… non solo si era interessata a lui, ma lei gli aveva addirittura affidato le sue emozioni. Si era finalmente fidata di lui…
 
E la vista dei suoi singhiozzi spezzati, aveva fatto saltare fuori, da un angolino profondo ed insospettabile del suo cuore, un desiderio intenso di proteggerla, di liberarla da quel dolore di cui finalmente la causa non era più lui.
Non era la solita frenesia di sentire quel corpo caldo e snello costretto contro il suo.
 
Non gli era mai successo che una ragazza gli facesse questo effetto.
Quelle aliene, tanto carine quanto ingenue, che si scioglievano come ghiaccio al sole, al suono di due paroline dolci e alla vista di un paio dei suoi sorriseti accattivanti, non erano la stessa cosa. Dopo essersi divertito con loro a sufficienza ed essersi preso le soddisfazioni che desiderava, nessuna era mai stata in grado di trattenerlo un minuto di più, tanto meno quando qualcuna di loro versava quelle lacrime petulanti.
Quando aveva incontrato Ichigo, anche lei gli era sembrata una di queste, anzi, probabilmente la era davvero, e Kisshu era convinto che se non fossero stati nemici giurati, primo o dopo sarebbe riuscito di sicuro a persuadere anche lei.
Però ora, dopo quello che avevano passato, lei sembrava cambiata.
E forse anche lui si era stancato di giocherellare con le bambole.
Voleva qualcosa di più interessante, qualcosa che lo distraesse da quei suoi pensieri dolorosi...
 
Invece, a distrarlo dai suoi più o meno seri ragionamenti, fu una fastidiosa sensazione di solletico sulla pancia.
 
Abbassò gli occhi scocciato, pensando che si trattasse di un qualche animaletto noioso che gli si era arrampicato addosso.
 
Invece vide la cosa che probabilmente lo frastornò di più in tutta la sua vita:
la mano sottile di Ichigo che gli accarezzava la pelle, scorrendovi sopra delicatamente la punta delle dita.
 
Kisshu si paralizzò, in preda ad un improvviso panico.
 
La ragazza stava percorrendo lentamente la lunga cicatrice che lo scontro di due settimane prima gli aveva lasciato sull’addome. Intanto, con i profondi occhi color cioccolata, seguiva rapita i movimenti delle sue stesse dita.
 
O è impazzita lei o sono impazzito io… si disse mentalmente l’alieno sbattendo due o tre volte le palpebre per essere sicuro di non avere le allucinazioni.
Fino ad un attimo prima è stravolta dal dolore… e adesso guarda te che…
 
Poi la ragazza staccò la mano dalla pancia e gliela infilò sotto la maglia.
 
Kisshu cominciò a sentire un gran caldo e realizzò che probabilmente la sua faccia doveva aver assunto la stessa tonalità dei ventagli di Pai. (rosso con macchiette viola. NdMe -.-)
 
Ichigo frugò un po’ sotto la stoffa, finché non trovò quello che cercava, ovvero l’altro sfregio provocatogli dal Cavaliere Blu, e si mise meticolosamente a percorrere anche questo salendo verso il collo.
 
Il ragazzo deglutì. Non è che fosse proprio (solo) imbarazzato, è che non sapeva davvero che fare.
O meglio, lui l’avrebbe volentieri lasciata continuare per ore, se non fosse che quello sfregare sulla pelle già provata era tutto fuorché piacevole.
 
Maledizione Ichigo… ci sono un sacco di altri punti sensibili ma meno fastidiosi da toccare… pensò a denti stretti, afferrandole la mano e sfilandola a malincuore da sotto la sua maglia.
 
La rossa lo guardò innocentemente, con l’aria di una che ha la testa tra le nuvole.
 
“Ma che accidenti fai? Tocchi?” le domandò, cercando si sembrare seccato.
 
A quella domanda, Ichigo sgranò gli occhi, ripiombando di colpo nella sua terribile realtà.
“NO NO NO NO NO NO NO!!!!” farfugliò concitatissima.
Diventò più rossa dei suoi capelli.
“Scusa! Io non volevo… mi dispiace mi dispiace”
“Mi dispiace… io-io ero curiosa… non volevo… non volevo…” continuò, ancora più fuori di sé.
 
“Eri… curiosa?” domandò lui incredulo. O_o”””
 
“Sì, cioè… No! Cioè… Non farti strane idee!” sbottò la ragazza.
 
Kisshu le lasciò la mano, perplesso.
Ma che razza di curiosità sono queste? Si domandò.
“Beh, lascia perdere! Non sei capace, sei fastidiosa!” aggiunse poi con aria scocciata, ricordandosi che aveva un’immagine da difendere… -_-“
 
Ichigo si girò dall’altra parte, voltandogli furiosamente le spalle. Vide che si stava dimenando in preda all’imbarazzo, coprendosi il viso con le mani.
 
Scoppiò a ridere.
Quella era la situazione più ridicola che gli fosse mai capitata con una ragazza.
 
“Non ridere! Non c’è niente da ridere! E’ una cosa tragica!” sbottò lei, esasperata, senza voltarsi.
 
Kisshu la osservò un po’ di sottecchi, trattenendo le risate.
Tutto quell’inaspettato toccare aveva risvegliato le sue già-poco-sopite fantasie.
E poi Ichigo era talmente imbranata che faceva solo venire voglia di stuzzicarla ancora di più.
 
Si spinse di fianco a lei, poggiandosi sui gomiti e la fissò da sopra la sua spalla.
“Hai ragione, è una tragedia!” le disse, cercando di assumere un tono serissimo.
La ragazza si voltò appena verso di lui, frastornata.
“Ma se vuoi…” continuò, abbassando la voce e sfiorandole la spalla nuda con le labbra. “Ti insegno io…”
 
Ichigo si limitò a guardarlo, senza dire una parola.
Non si mise ad agitarsi ancora di più in preda all’imbarazzo. Non lo cacciò nemmeno via.
Non fece proprio nulla di nulla.
Assolutamente niente.
 
Il cuore di Kisshu perse un battito.
Rimase a fissarla incerto. Lui stava scherzando…
Forse, Ichigo… no?
 
Impossibile…
 
Combattendo contro l’emozione provocatagli da questa realizzazione, tentò di recuperare il suo proverbiale sangue freddo.
Se era la volta buona che Ichigo non lo respingeva, tanto voleva fare le cose fatte bene…
 
La tirò verso di lui, facendola voltare completamente.
La vista di quella ragazza, totalmente abbandonata tra l’erba, che lo fissava con quei due bellissimi occhi inquieti e le guance arrossate, gli facevano girare la testa…
Si avvicinò per baciarla…
 
…No…
 
Si fermò.
 
…posso fare di meglio…
 
A pochi centimetri dal suo viso, passò allusivamente l’indice dalle sue labbra a quelle morbide della ragazza, facendogliele dischiudere appena, poi continuò a scorrere con il dito il profilo di Ichigo, scendendo lungo il collo, tra il seno e lungo la pancia, mentre lei assecondava impercettibilmente i suoi movimenti.
Si fermò titubante sul bordo dei pantaloni.
Non voleva ammetterlo ma stava venendo il batticuore anche a lui…
Si concesse finalmente di baciarla, posando appena le labbra sulle sue.
 
E menomale che doveva essere uno scherzo… pensò, mentre si scostava da lei, più turbato di quanto potesse prevedere. (*)
 
Quando riaprì gli occhi, Ichigo riuscì a sbalordirlo di nuovo.
“Ah, questa poi!” esclamò. “Ti sei emozionata così tanto?” le domandò interessato.
 
La ragazza, che sembrava decisamente scossa, riuscì solo a sillabare un: “Uh? Cosa?”.
 
“Se non ricordo male, ti succede quando ti emozioni…” provò.
 
“EH? Ma di che accidenti stai parlando?” strillò lei, recuperando un minimo di senso della realtà.
Poi la vide portarsi le mani alla testa, tastando le orecchie da gatto che le erano spuntate.
“Le… l-le… o-ore-orecchie…??? Le o-orec-orecchie da g-gatto?” disse farfugliando.
Sbiancò.
 
Con un urlo disumano, che per poco non faceva morire di paura Kisshu, Ichigo balzò in piedi e iniziò a girare in tondo come una pazza furiosa, continuando a gridare.
“TU! COME HAI POTUTO?” sbraitò, puntando il dito contro l’alieno che la guardava sconvolto, ancora accoccolato per terra.
“QUESTO non doveva più succedere!!!! Hai capito? QUESTO non doveva più succedere!!!!! Con Aoyama-Kun non era più successo! Invece con te, bastardo! COME HAI POTUTO???”. Prese a cercare furiosamente di nascondersi le orecchie con le braccia ma queste spuntavano comicamente da tutte le parti, assieme alla coda che si agitava nervosamente.
 
Kisshu si ripeté l’ultima frase della ragazza, ponderando.
“Ah, con Aoyama-Kun non succedeva più” borbottò.
 
“ESATTO! NIENTE più orecchie, NIENTE coda, NIENTE di NIENTE!!!” Ansimò Ichigo tremando di rabbia.
 
“Capisco… Niente di niente” mormorò Kisshu. “Qualcosa vorrà pur dire…”
Un ghigno soddisfatto si stampò sulla sua faccia, mentre guardava allusivamente la ragazza.
 
“CHE HAI DA SORRIDERE A QUEL MODO?” sbottò Ichigo.
Ma poi la rossa sgranò gli occhi, accorgendosi di cosa aveva appena ammesso…
…Lui era in qualche modo più emozionante di Aoyama-kun? (**)
 
Detto così, da lei, era davvero il massimo…
 
“Sei proprio geniale Ko-Neko-Chan, quando ti impegni” esordì allegro l’alieno, saltando in piedi e dandogli un paio di buffetti sulla testa.
 
Lei lo fissò boccheggiando come un pesce, senza riuscire a mettere di fila due parole di senso compiuto.
 
“Ma ora mi sono stancato di stare qua, vai a riprenderti la tua roba che ce ne andiamo!” aggiunse lui, sbrigativo, dandole le spalle per non farle vedere quel sorrisetto da ebete che gli si era stampato in faccia… -_-“
 
Ichigo, dopo una lunga attesa in cui probabilmente cercò di riacquistare le proprie facoltà mentali, si incamminò lungo il corso del fiumiciattolo, lasciandolo solo.
 
Quando fu sparita dalla sua vista, l’alieno si lasciò ricadere a sedere per terra.
Non era sicuro di stare proprio bene neppure lui…
 
Ichigo si era appena lasciata baciare…
E si era pure emozionata…
E si era emozionato anche lui…
 
Tutto questo non doveva succedere…
Era talmente strano da essere quasi… spaventoso…
 
Ok… Era quello che desiderava ardentemente da mesi… ma lui si era lentamente convinto che non sarebbe mai potuto accadere… almeno non in quel modo!
E poi… e poi non era da lui agitarsi così! Erano sempre state le ragazze ad turbarsi… mentre lui si limitava a divertirsi da matti a guardare le loro espressioni stralunate ed impaurite mentre le baciava…
Ora, invece…
 
…Perché cavolo non riusciva a levarsi quel sorriso cretino dalla faccia??? >___<

 
***


Io ci rinuncio… sto perdendo la testa…
Kisshu si alzò frustrato, spegnendo con un paio di pedate quello che restava del fuocherello, poi prese a spazzarsi l’erba dai vestiti.
 
In quel momento riapparve Ichigo, trottando frettolosamente lungo il pendio che costeggiava il fiumiciattolo.
Con i suoi vestiti addosso stava molto meglio. Rispetto al mattino, sembrava un'altra: aveva ripreso il suo bel colorito roseo e il suo sguardo vivace.
 
Si fermò con il fiatone a pochi passi da lui. Era stata stranamente veloce a cambiarsi…
“E-eccomi… andiamo!” gli disse, porgendogli i vestiti che gli aveva prestato.
La scrutò attentamente… aveva qualcosa di strano… sembrava nervosa.
 
Prese il pacchetto dalle sue mani e si accorse che le tremavano leggermente.
Un campanello d’allarme scattò nella mente di Kisshu.
Un “Cosa mi nascondi bambolina?” gli scappò dalle labbra.
 
Ichigo sbiancò. “N-niente… Nulla di nulla. Perché?” farfugliò.
 
Era la prova che stava palesemente fingendo.
“Fai pena a mentire…” le disse gelido.
 
La ragazza distolse lo sguardo e iniziò a fissare per terra, irrequieta. “Ti ho detto che non ti nascondo nulla! E poi cosa potrei mai avere da nasconderti?” provò lei.
 
Kisshu si innervosì. Odiava quando le situazioni non erano pienamente sotto il suo controllo.
E poi, davvero, che cavolo poteva aver mai Ichigo da nascondergli adesso?
La afferrò impulsivamente per un polso. “Te lo caverò di bocca, sai? So essere molto persuasivo se voglio…” le disse, arrabbiato.
 
Ichigo lo fissò di nuovo terrorizzata.
 
Ecco… stava rovinando tutto un’altra volta…
 
Cercò di calmarsi.
Cosa ti importa Kisshu di cosa passa per la testa a questa ragazzina? Si disse.
Magari sono problemi suoi… o magari sta pensando a prima….
 
Quest’ultimo pensiero lo sollevò un po’. Poteva provare a fidarsi. Infondo Ichigo l’aveva fatto con lui, quel giorno…
Sì… si sarebbe fidato… e per lui era già un grande passo.
 
Guardò Ichigo, abbozzando un sorriso: “No, non è vero… non me ne frega niente, gattina”. Quindi la teletrasportò di nuovo nella sua dimensione.

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Pai: Ecco… a forza di sbavare ha fatto andare in cortocircuito un’altra tastiera…
Autrice: Non ci posso fare niente! Ma dico: t’immagini essere al posto di Ichigo?
Pai: Fortunatamente NO!
L’autrice continua a sbavare come un lama… -___________-“”””””””””””””””
 
Note:
 
(*) Kisshu: Non solo turbato… anche qualcos’altro, gente…
Autrice: (con martello da 100 Kg in mano) KISSHUUUUUU! Non dire certe cose!!! Ma non hai un minimo di autocontrollo???? >__<
Kisshu: (con sguardo innocente) Ma perché scusa? Non era una Nc17 questa? Finora non è successo nulla…
Autrice: No, alla fine è diventata una R! Infatti ho detto che era una FF violenta ed allusiva, non porno!
Kisshu: Che cavolo… così neanche in questa si combina niente… ma perché le mie fan non sono come quelle di Shirogane??? PERCHE’?????? E’ UN INGIUSTIZIA BELLA E BUONA QUESTA!!!!!
Autrice: Sta calmino, Ki-chan! La FF non è ancora finita… e Ichigo piano piano ci sta cascando… pazienta… pazienta… e te la metto tra le tue braccia su un piatto d’argento… ^o^
Kisshu: Sarà meglio per te, Autrice! (sparisce)
Autrice: E-ehm… c-cos’era quella? Una… minaccia??? O_o”
 
(**) Scusa Ki-chan… mi dispiace incrinare il tuo entusiasmo, ma devo dirti che non ci vuole molto ad essere più emozionanti di quell’ameba lessa…! -_-

   
 
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