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Autore: LoveJoker    22/07/2011    1 recensioni
-YongHwa credi nell'Amore?-
-Si-
-Da Quando?.-
-Dalla prima volta che ti ho visto.-
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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On Air – Love Song "Big Bang".

-Min a cosa stai pensando?- ero concentrato a far girare velocemente la bacchetta nella mia mano quando la sua domanda mi riportò alla realtà.
-A niente Hyung, perché?- Bugiardo.
-Sembri assente con il cervello.-
-Magari si starà ancora riprendendo per lo spavento di prima, quando il direttore è entrato sembrava che avesse visto un fantasma.-
-YAH JUNGSHIN GUARDA CHE TI AMMAZZO!.- avrei davvero voluto spaccargli quel basso in testa, soprattutto quando veniva fuori con le sue battutine idiote.
Anche se ci aveva azzeccato, in parte. All'inizio ero spaventato, ma quando i capelli ribelli di SeungHee avevano fatto capolino dalla porta, il mio cuore aveva iniziato a scalpitare come un cavallo impazzito. Cos'era quella strana sensazione allo stomaco? Continuava ad agitarsi senza smettere nemmeno un secondo.
Dovevo avere fame. Si, era l'unico valido motivo.
-Vado a prendere qualcosa alle macchinette.- sentì i ragazzi ridere e li guardai infastidito.
-Come se non lo facessi mai.-
-Ma come sei simpatico Yonghwa.-
-Chi ti ha dato il permesso di parlarmi così dongsaeng?-
-Ho capito, ho capito Hyung.-
Lasciai i commentini idioti dei ragazzi nella sala prove e mi diressi il più veloce possibile alla prima macchinetta del piano. Presi gli ultimi spiccioli che avevo in tasca e schiacciai i tasti a caso facendo cadera una merendina al cioccolato, la scartai e me la infilai in bocca, mi sedetti sulla sedia e chiusi gli occhi.
-Ma come funziona questa cosa?-
Una voce calda e dolce proveniva accanto a me, quella voce, accompagnata da colpi e sospiri.
Aprì gli occhi sorpreso e vidi SeungHee maneggiare con i pulsanti di quell'aggeggio elettronico. Istintivamente mi alzai e andai accanto a lei.
-Ti serve una mano?.-
-Oh Min! Ho messo i soldi ma questo catorcio non vuole sputare la merendina!.-
-Devi essere affamata per scalciare come un toro.-
-Adesso sono un toro? Prima non ero un cagnolino?.-
-Beh..sei un torcagno.-
Rimasi immobile per quella freddura che avevo appena detto, ma lei improvvisamente scoppiò a ridere fino ad accovacciarsi a terra per tenersi le mani sulla pancia.
Sorrisi.
-YAH Min! Certo che sei davvero stupido!.-
Mi aveva appena dato dello stupido, ma non mi interessava perchè stava sorridendo, stava sorridendo per quella mia battuta orribile.
Min ma cosa ti sta prendendo esattamente? Da quando ti interessa se una ragazza ride alle tue battute senza senso?
Mi concentrai sul mio nemico davanti a me, iniziai a sballottare la macchinetta fino a quando la merendina scese.
-Eccola!- mi chinai per prenderla quando scontrai la mano di SeungHee che molto probabilmente stava facendo lo stesso, alzai lo sguardo e con sorpresa scoprì che il suo viso era pericolosamente vicino al mio. Ritrasse la mano velocemente e si alzò rossa in faccia.
Ed ecco di nuovo quella strana sensazione allo stomaco, il cuore aveva riniziato a battere forte contro il mio petto, come se da un momento all'altro fosse uscito per schizzare via mentre dei piccoli brividi percorrevano la mia schiena.
Si doveva essere fame, scappai con la merendina in mano mentre da lontano sentì SeungHee gridare.
-LA MIA MERENDINA..-
Entrai dentro la sala e chiusi la porta dietro alle mie spalle, guardai la merendina e la divorai in un secondo, ma anche dopo quello quella sensazione fastidiosa non passava.
Era davvero fame?
-Min, stai bene?.-
Cazzo! Mi ero completamente dimenticato dei ragazzi, mi ricomposi come se non fosse successo niente cercando di sembrare il più tranquillo possibile.
-Oh- sto bene, non preoccupatevi per me.-
-Se lo dici tu, comunque cosa ne pensate delle nipote del direttore?.- chiese Jungshin mentre stava lucidando il suo gioiello. Non capite male, per il suo gioiello intendo il basso, per Jungshin è più importante dei "quel" gioiello, sempre se ce l'ha. Ma non entriamo nei particolari.
-Sembra una simpatica.- disse Yonghwa.
-Mi piace.-
Non so se avevo sentito bene, forse era la mia immaginazione, forse era solo uno sbaglio.
Tutti guardammo Jonghyun che continuava a strimpellare con la sua chitarra come se niente fosse, come se avesse chiesto l'ora.
Yonghwa si alzò di scatto prendendo per il colleto, sapevo perfettamente il perché di quella reazione, ma non riuscì a muovere un muscolo, nemmeno il maknae si mosse di un millimetro. Beh anche lui aveva un valido motivo per menarlo.



-Non hai intenzione di dirglielo?-
-Hyung è impossibile, rovinerei tutto.-
-Ha il diritto di sapere, ha il diritto di sapere che è la causa delle tue lacrime.-
-Come potrei Hyung? Come potrei perderlo come amico, quando non posso averlo accanto come ragazzo?.-



Ero l'unico che lo sapeva, ero l'unica persona a cui lo aveva confessato. Quella sera non aveva retto la notizia che Jonghyun uscisse con una ragazza, così un po' per rabbia, un po' per i martini che aveva buttato giù si era tolto quel macigno dal cuore.
-Con quale coraggio dici queste cose?.- Hyung era furioso.
-So cosa intendi e sai già la mia risposta.- Jonghyun invece era tranquillo, impassibile, sicuro delle sue parole.
-Perché ama te, perché ama uno stronzo come te che non ricambia nemmeno il suo Amore! Sa perfettamente cosa provo per lei, invece ha scelto un coglione come te!-
-Allora cosa vuoi fare? Vuoi che la porti al letto per scoparla e poi la butti per la strada? E' questo che vuoi per la persona che ami? Lo sapeva benissimo fin dall'inizio, siamo cresciuti insieme, lei è la mia Noona, lei è come mia sorella!.- a quelle parole Yonghwa si staccò immediatamente e riprese a respirare regolarmente.
Sapevo perfettamente anche io che Jonghyun non era un donnaiolo, e questa volta Hyung aveva veramente esagerato.
-S-scusa.., so che non sei quel tipo di ragazzo.-
-Hyung odio quando agisci prima di parlare.- sorrise e gli diede un cazzotto in pieno fianco.
Incrociai gli occhi di Jungshin gonfi e rossi, quando improvvisamente uscì dalla porta, con uno scatto iniziai a rincorrerlo per tutto il corridoio fino a quando entrò in bagno.
-JUNGSHIN! JUNGSHIN! APRI LA PORTA!- non se lo fece ripetere due volte, aprì quell'ostacolo tra di noi e affondò il suo piccolo viso tra le mie braccia.
-Hyung perché? Perché devo stare male per una persona che nemmeno sa dei miei sentimenti? Perché?- quel piccolo maknae aveva bisogno di affetto, aveva bisogno di conforto, aveva bisogno di un'amico con cui parlare. Ed io avevo intenzione di essere quello scoglio su cui si sarebbe aggrappato durante questo periodo di tempesta. Accarezzai i suoi morbidi capelli e gli asciugai le lacrime.
-Passerà tutto Jungshin, basta saper aspettare. Passerà ogni cosa, ogni piccola emozione, ogni piccola scossa. Passerà quella strana sensazione che hai nello stomaco ogni volta che lo vedi, passeranno quei brividi che percorrono la schiena ogni volta che lo vedi, passerà ogni sentimento, anche il più piccolo ed insignificante sentimento.-
Sentì un peso sul cuore, sullo stomaco. Per chi le stavo dicendo quelle parole? Le stavo dicendo per Jungshin vero? Le stavo dicendo per lui..o le stavo dicendo per me?


Radio Kang Min Hyuk 06FM. - Heartbeats.

  
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