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Autore: Patta97    22/07/2011    6 recensioni
Questa FF è sorta da delle semplici domande: come si sono rincontrati Harry e Dudley? Come l'hanno presa? E le loro nuove famiglie?
E così, ho iniziato a rispondermi ed è venuto su questo: a voi il parere!
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dudley Dursley, Famiglia Dursley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Lily Luna Potter aprì la porta piano, stando attenta a non fare il minimo rumore.
Si inumidì le labbra, si stropicciò gli occhi scuri e li fissò sulla propria preda. Si acquattò, pronta a balzare…
- È NATALEEEEEEEEE! – strillò, saltando sulla figura avvolta nelle coperte del padre, ma non ebbe alcuna reazione. Si alzò dal letto e scostò il piumone, trovandoci sotto due cuscini che simulavano suo padre e sua madre. Si guardò intorno, sorpresa e confusa.
Il cielo fuori era ancora scuro, dato che era mattina presto. La piccola Lily, per quanto coraggiosa, si strinse nella vestaglia, presa da un brivido che non c’entrava nulla col freddo.
Un urlo di battaglia spezzò il silenzio e Lily fu travolta da più persone contemporaneamente, che la fecero cadere sul pavimento.
- Aiuto! – gridò, coprendosi il viso con le mani, e le prese sulle sue braccia si allentarono.
Non sentendo nessun rumore, la bimba sbirciò tra due dita e mise a fuoco chi le stava intorno: sua madre, suo padre, James ed Albus.
- Voi?! – accusò, alzandosi in piedi con aria truce.
James tratteneva a stento le risate; Ginny gli lanciò un’occhiataccia e si chinò sulla la figlia.
- Sì, cucciola, noi – le sorrise, scostandole un ciuffo di capelli rossi dalla fronte. Quella si voltò dall’altro lato, irritata. – Ti abbiamo spaventata? – chiese allora Ginny, preoccupata.
- Vi avviso che è Natale, non Halloween – disse Lily, mettendo il broncio.
- Scusaci, tesoro – disse Harry. – Ma quando tuo fratello ci ha suggerito questo scherzo non abbiamo saputo resistere – si giustificò, facendo un mezzo sorriso.
Lily si rivolse a James, adirata.
- Questi scherzi idioti risparmiali per i tuoi amichetti – sibilò.
James smise di ridere e la guardò stupito.
- Ma non sono stato io a programmare lo scherzo! – disse, alzando le braccia come a difendersi. - È stato Al! – spiegò, indicando il fratello minore, che, in effetti, aveva un’aria colpevole. – Albusino Severino sta diventando intelligente coi suoi compari Serpeverde – ghignò. Albus, sentendosi chiamare in causa, arrossì lievemente, ma riservò comunque uno sguardo torvo a James.
Lily guardò Albus, sgranando gli occhi, il quale implorò perdono con lo sguardo.
- D’accordo – esordì la bambina. – Se è stato Al ad architettare tutto, di certo non aveva cattive intenzioni, quindi vi perdono – sentenziò, decisa, causando l’incredulità di James e un gran sorriso in Albus. Lily diede un bacio sulla guancia a entrambi e scoppiò a ridere, subito seguita da loro e dai genitori.
Harry la prese in braccio e uscì dalla porta della stanza.
- Buon Natale, principessina – le disse, dandole un bacio sul naso pieno di lentiggini. Poi girò leggermente il viso per incontrare le labbra della moglie. – Buon Natale anche a te – le sussurrò.
- Bleah – fece James, fingendo di coprirsi gli occhi con una mano per impedirsi la vista di quella scena.
Harry e Ginny risero, mentre iniziavano a scendere le scale.
- Non credevo che i baci ti facessero tanto schifo quando hai baciato Penny Stewart – disse Albus ad alta voce, mentre la famigliola entrava in salotto per aprire i regali e Harry lasciava cadere Lily dalle sue braccia su una poltrona. Tutti si voltarono a guardare i due fratelli.
Albus presentava una faccia soddisfatta e James era rosso come un peperone.
Harry considerò che stare in Serpeverde stava temprando Albus al punto di difendersi dalle continue frecciatine del fratello e pensò che doveva un favore a quella Casa.
- Bé… - provò a difendersi James, portandosi le mani dietro la nuca, in evidente imbarazzo.
- Apriamo i regali, eh? – suggerì Ginny. Lily si gettò sui pacchi colorati posti sotto il grande albero di Natale, decorato con candele svolazzanti e una fata in cima; Albus, dopo aver lanciato un’altra occhiata divertita a James, fece lo stesso. Ginny si limitò a guardarli cercare i loro regali seduta sulla poltrona dalla quale si era appena alzata Lily, serena.
Harry, invece, non riusciva a capacitarsi: suo figlio, il suo bambino, che baciava una ragazzina? Non se lo immaginava proprio. Restò a fissare James che, ancora rosso in viso, iniziava a scartare qualche regalo. Poi si avvicinò a Ginny e si sedette sul bracciolo.
- Non sei preoccupata? – le chiese, a bassa voce.
- E di cosa? – disse di rimando lei, sorridendo alla vista di James che apriva il regalo di George: scorta di Pasticche Vomitose e Merendine Canarine.
- Bé, per James – disse Harry, come se fosse ovvio.
Ginny sembrò capire in quel momento e lanciò un’occhiata canzonatoria al marito.
- Baciare una ragazza – mormorò la strega, pensandoci su. – No, non mi sembra preoccupante – concluse, stringendosi nelle spalle.
Harry la guardò incredulo.
- Harry – disse allora Ginny, sfiorandogli la mano. – James tra poco farà tredici anni, non è più un bambino – gli spiegò.
- Io a tredici anni non mi preoccupavo di baciare ragazze – si accigliò Harry.
Ginny gli lanciò un’occhiata fintamente torva. - Oh, questo lo so anch’io – scherzò.
- James si deve concentrare sulla scuola! – Harry proprio non capiva perché la moglie fosse così tranquilla. – Il mio primo bacio io… - ma s’interruppe, arrossendo.
Il suo primo bacio non l’aveva dato a Ginny, ma a Cho.
- Ti capisco – sospirò alla fine Ginny, prendendo il volto di Harry fra le mani. – Ma i nostri figli crescono e cresceranno sempre di più, Harry, e né tu né io possiamo farci nulla. Saremo solo dei vecchi genitori che si stupiranno ogni giorno dei loro meravigliosi “bambini” cinquantenni – aggiunse, riuscendo a strappare a Harry un sorriso.
- Venite ad aprire i vostri regali sì o no? – li rimproverò James, mentre aiutava Albus a scartare l’enorme pacco datogli da Charlie e Lily accarezzava quello dei genitori, una deliziosa Puffola Pigmea fucsia.
Harry si alzò e andò ad aiutare i figli maggiori, armato di bacchetta.
- È dello zio Charlie? – chiese. I due annuirono. – Speriamo non sia un drago, non abbiamo abbastanza spazio in giardino – scherzò, causando le risa dei figli.
Ginny andò da Lily.
- Ti piace? – domandò, ammiccando alla Puffola che Lily stringeva felice. La bimba assentì, ipnotizzata dai mille riflessi del pelo del suo nuovo animaletto. Poi, improvvisamente, si corrucciò.
- Ma non ho nessun nome… - si lamentò.
- Che ne dici di Arnold? – propose Ginny, sorridendo.

 
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Eccomi qui!
Sì, avete capito bene, un altro piccolo capitolo di transizione, proprio non mi va di terminare questa ff!
Ma il prossimo è davvero, irrimediabilmente e tristemente (solo per me) l'ultimo capitolo.
Vi avviso che tutto si aggiusterà e vivranno tutti felici e contenti! Non ho un finale diverso per loro, ne hanno passate troppe! x)
Tornerò presto,
Patta

  
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