Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Betty    19/02/2004    4 recensioni
La carriera di Benji è finita bruscamente e la sua vita sta andando a rotoli. Ma dal passato ritorna una vecchia amica che avrà bisogno del suo aiuto. Sarà lei a donargli una nuova speranza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 10

CAPITOLO 10

Due settimane. Erano già passate due settimane da quando era tornata in Giappone. I genitori di Benji l'avevano accolta molto bene, specialmente Catherine. Quando l'aveva vista per poco non era scoppiata in lacrime.

Due settimane prima

L'aveva abbracciata "Povera piccola, adesso sei a casa" le aveva detto a bassa voce.

"Eileen, avrei voluto rivederti in circostanze migliori" disse Jonathan Price (N.d.B. non mi ricordo il nome del padre di Benji!!!! Scusatemi se è sbagliato!)

"Sig. Price, è un piacere rivederla. La ringrazio per quello che sta facendo per me" disse Eileen dando la mano all'uomo.

"Figurati, tua nonna mi ha fatto promettere che se le fosse capitato qualcosa, ti avrei protetto io. Eleonor era molto tenace, non avrei potuto dirle di no."

"Papà, hai già scoperto qualcosa?" chiese Benji.

"Andiamo in salotto, non è molto pratico stare qui in piedi in corridoio"

"Desiderate qualcosa da bere o da mangiare?" chiese Catherine.

"No, grazie." Rispose Eileen, anche la risposta di Benji fu uguale.

"Dicci papà"

Jonathan Price, prese un fascicolo appoggiato sul tavolo. "Allora, John Castle se ne andato dal Giappone, qualche giorno dopo che tua nonna ti aveva preso con sé. Per cinque ani non si è saputo niente di lui, fino a quando riappare in Germania. Prima a Colonia e poi ad Amburgo. In questi anni ha sempre fatto guardia giurata e ha la fedina penale immacolata. Adesso sto aspettando il rapporto dell'investigatore che ho assunto, per sapere cosa combina adesso Castle."

"Cosa dobbiamo fare? Aspettare che venga qui?" chiese Benji.

"Benji non è detto che torni in Giappone e poi sono grande, insomma cosa vuole ancora da me?" chiese Eileen cercando di apparire calma.

"Secondo me è meglio stare in allerta per un po’, vediamo come si comporta Castle e di conseguenza vedremo che precauzioni dovremo adottare."

"Jonathan ha ragione. Aspettiamo una sua mossa, magari non si farà più né vedere, né sentire." Disse Catherine.

"Speriamo" disse Eileen.

 

Adesso la sua vita stava tornando alla normalità, aveva ricominciato a lavorare, Benji per starle vicino aveva finalmente accontentato il padre e si stava informando sulle varie attività della famiglia Price.

Eileen dovette ammettere che per essere uno a cui non interessavano i "beni" di famiglia, se la stava cavando molto bene.

"Meno male che volevi fare solo il portiere! Fra un po’ zittirai anche tuo padre!" gli disse Eileen mentre pranzavano nel suo ufficio.

"Non lo sa nessuno, ma sono laureato in economia e commercio, e ho un master nel ramo della gestione aziendale!" disse Benji orgoglioso.

"Sei sempre una nuova scoperta, quando aspettavi a dirmelo? La pensione?"

"Credevo che questo titolo non mi sarebbe mai servito e invece, ironia del destino ho fatto solo una cosa per accontentare mio padre e adesso si sta rivelando più utile di quanto credessi."

"Questo vuol dire per una volta, tuo padre ha avuto ragione su qualcosa." Disse Eileen.

"Lo so! Ma non dirglielo perché se non si monta la testa!"

"Scusa lo mangi quel gamberetto?" chiese la ragazza, più interessata a quello che Benji lasciava nel piatto che all'ultima frase che aveva pronunciato.

"Ma io ti parlo e tu pensi a questo gamberetto" disse Benji indicandolo.

"Scusa, ma ho fame! Allora lo mangi o no?"

"Tieni, ricordati di masticare!"

Eileen sorrise mentre gustava lentamente il gamberetto.

Finalmente sorridi - pensò Benji osservandola - ero preoccupato per te. hai scoperto una cosa così scioccante, ma tu sei più forte di quanto credessi. Lo stai superando e ti giuro che quell'uomo non verrà più a distruggere la tua vita.

"Benji, ci sei?" chiese Eileen agitando la mano davanti alla faccia del ragazzo.

"Sì, stavo pensando"

"A cosa?"

"Se mai a chi."

"Va bene. A chi stavi pensando?" chiese Eileen con un sorriso.

"A te, a quanto sei bella!"

La ragazza arrossì "Non ci posso credere, arrossisci ancora per un complimento!"

"Non prendermi in giro!" lo rimbeccò Eileen.

La loro piccola discussione fu interrotta da Jonathan Price, il suo viso non prometteva niente di buono.

"Cos'è successo?" chiese Benji.

L'uomo si sedette e osservò i due ragazzi, fino a pochi istanti prima erano felici, adesso invece si vedeva la tensione sui loro volti.

"John Castle è qui in Giappone" disse l'uomo.

Eileen sbiancò all'istante, si sentiva male, non doveva svenire, doveva essere forte.

Benji la vide sbiancare e poi alzarsi dalla poltrona in pelle, la vide fare pochi passi verso di lui e sbilanciarsi in avanti, la afferrò poco prima che cadesse a terra.

"Mettiamola sul divanetto" disse Jonathan.

Benji la appoggiò dolcemente, era svenuta non era riuscita a reggere la notizia. Quel bastardo era tornato per lei.

"La proteggeremo"

"Papà, ho paura per lei. Non può vivere per sempre con questa paura, non possiamo protegerla per sempre. Adesso avrà paura ad andare in giro da sola, la sera resterà a casa perché avrà il terrore di incontrarlo in qualche locale o mentre è ferma ad un semaforo."

"Benji, non corriamo troppo, sono sicuro che insieme troveremo una situazione"

"Adesso dov'è?" chiese Benji accarezzando dolcemente i capelli di Eileen.

"E' qui a Tokyo, un paio dei miei uomini lo stanno già seguendo. Riusciremo a protegerla, venite a vivere alla villa con me e tua madre; in questo modo Eileen non sarà mai sola e come sai la villa è ben protetta."

"Bisogna chiederlo a lei, io non posso di certo obbligarla a fare quello che non vuole."

"Va bene. Io torno nel mio ufficio, fatemi sapere qualcosa."

Benji rimase ad osservare la ragazza fino a quando si riprese.

 

Eileen riaprì gli occhi e vide subito Benji "Dimmi che non sono svenuta!"

"Se vuoi te lo dico. Ma non è la verità!"

"Che figura, davanti a tuo padre. Ma si può essere così stupidi!" disse la ragazza mettendosi a sedere.

"Eileen non sei affatto stupida, hai solo reagito un po’ male alla notizia. E a ragione."

La ragazza si tirò indietro i capelli e disse: "E' venuto per me, non mi lascerà mai stare!" a stento tratteneva le lacrime.

"Non ti avrà mai, te lo giuro. Ti proteggerò, anzi io e la mia famiglia ti proteggeremo."

"Grazie, ma non voglio aver paura a rimanere da sola, o ad andare in giro per strada."

"Lo so amore, ma sarà una cosa temporanea, mio padre mi ha detto che ha già messo due uomini alle sue calcagna, così sapremo sempre dov'è e cosa sta facendo. Mi ha anche proposto di trasferirci alla villa, ma non sei obbligata ad accettare!"

"Adesso non sono in grado di decidere niente. Farò come vuoi tu, la villa è sicuramente più sorvegliata e poi non sarò mai in casa da sola, per il momento pensò che vada bene così."

"Vado a dirlo a mio padre" disse Benji alzandosi.

"Ok, ti spiacerebbe dire a qualcuno se mi porta un bicchiere di acqua?"

"Sarà fatto!" disse Benji sorridendo.

Eileen gli sorrise di rimando, ma solo per rassicurarlo, dentro di sé infatti si sentiva morire.

 

"Benji"

"Mamma! Cosa ci fai qui?"

"Sono andata a portare delle carte a tuo padre, le aveva dimenticate a casa. Mi ha detto tutto"

"Non ci voleva, Eileen stava cercando di dimenticare e adesso ha di nuovo paura. Papà ti ha detto che ci ha proposto di venire a vivere a casa vostra?"

"Certo, sono pienamente d’accordo. Ci verrete?" chiese Catherine intuendo già la risposta del figlio.

"Sì, stavo andando a dirlo anche a papà."

"Ne sarà contento. Posso andare da Eileen o la disturbo?"

"Vai pure, sarà sollevata di vederti. Gli porteresti anche un bicchiere di acqua, me lo ha chiesto prima."

"Certo, ci penso io, ci vediamo dopo" disse la donna dirigendosi verso l'ufficio di Eileen.

Bussò un paio di volte, e non sentendo nessuna risposta entrò, vide Eileen che osservava la città da una delle enormi finestre.

"Eileen"

La ragazza si girò di soprassalto "Scusami non voleva spaventarti" disse la donna.

"Non si preoccupi, e che stavo pensando."

"Ti ho portato l'acqua, sai ho incontrato Benji."

"Grazie. Sa già tutto?"

"Sì, Jonathan mi ha detto che è tornato in città."

Eileen annuì "Già, è tornato a cercarmi"

"Non potrà mai avvicinarsi a te, adesso che mia madre è morta, è compito mio proteggerti. E lo farò, Eileen tu per me sei come una figlia, specialmente adesso che tra te e Benji, c'è una storia. Da quando sei entrata nella sua vita è tornato a sorridere, e ha un rapporto umano con suo padre. Erano anni che non li vedevo parlare come in questi giorni. Forse non te ne sei resa conto, ma hai fatto un miracolo che io aspettavo da tanto tempo. Per questo ti ringrazio, ora ho di nuovo una famiglia." La donna aveva stretto le mani di Eileen, ed aveva cominciato a piangere felice.

Eileen commossa la abbracciò, come avrebbe fatto con sua madre, se solo la avesse conosciuta.

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Betty