22/07/2011
3 recensioniBuon pomeriggio! In meno di una giornata sono qui per concludere la mia raccolta -sempre se tre drabble possono definirsi tali o.O- . Che dire, buona lettura, spero che l'abbiate apprezzata tanto quanto me nello scriverla : ) In basso troverete il giudizio di Erica Weasley, che ha indetto il concorso.
A presto,
Lyla.
Shiver
Sembra che tu abbia ripreso la capacità di muoverti, ma non quella di parlare.
Ti muovi indaffarata tra bende e unguenti ricostituenti, non mi guardi mai in faccia.
Mi hai fatto sedere sul tavolo della cucina, come faceva tua madre quando eri una bambina dalle ginocchia sbucciate.
Non resisto un minuto di più a vederti così mortificata: ti afferro per una spalla e ti convinco, con delicata insistenza, a venire tra le mie braccia.
-Mi dispiace, non dovevo essere lì…- mormori.
Passo una mano tra i tuoi capelli e capisco che, nonostante tutto, non esiste unguento migliore del tuo calore per le mie ferite.
25° CLASSIFICATA
Shiver di Lyla Baudelaire
- Grammatica e lessico: 9,45/1o;
- Forma e stile: 9,90/10;
- Originalità della trama: 8,50/10;
- IC (caratterizzazione dei personaggi): 9/10;
- Gradimento personale: 14/15
Totale: 50,85/55.
Solo un appunto sulla grammatica: Alla fine della seconda drabble scrivi: “Si, riportami a casa.” il “Sì” in questo caso va accentato perché è un avverbio, non un pronome. Poi quando scrivi i dialoghi non stacchi il trattino dalle parole; ci andrebbe uno spazio (esempio: “-Cosa ci fai qui?-” andrebbe scritto “– Cosa ci fai qui? - ”) e in tutto lo fai cinque volte.
La forma è buona, lo stile scorrevole; solo un appunto da farti, che secondo me stona un po’. Nella seconda drabble scrivi “Tu hai fatto qualche passo verso di me, continuando a incenerirmi con uno sguardo di disapprovazione.” e dopo poco “Tu hai allungato il braccio e stretto le dita attorno al mio polso”. Magari la prima volta ci può anche stare, ma la seconda il “tu” diventa ridondante e superfluo; si intuisce già che si parla di Remus.
La raccolta pecca un po’ in originalità: si è già sentito parlare, più e più volte, del problema di Remus, del fatto che voglia tenere Tonks lontana da lui per non farle rischiare la vita; è un cliché abbastanza comune.
La caratterizzazione dei personaggi è buona, davvero buona per quanto riguarda Remus, ma manca molto il carattere di Tonks. Nella tua raccolta si capisce solo che è testarda e che ama Remus al punto di rischiare la vita per lui aspettandolo dopo la luna piena, ma manca quella sua esuberanza che ti fa dire: non c’è dubbio, questa è proprio Ninfadora Tonks.
Le drabble mi sono comunque piaciute; hai parlato bene di questo momento, cercando di metterci più sentimento possibile. Mi è piaciuta la metafora dell’ultima drabble: “come faceva tua madre quando eri una bambina dalle ginocchia sbucciate”, che mi ha anche fatto sorridere. Con un pizzico di originalità in più sarebbe stata una delle mie preferite.