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Autore: Kagome91    25/03/2006    4 recensioni
.... Ringrazio di cuore la mia amicona Rin-chan che mi ha aiutato tantissimo nella realizzazione di questa mia opera: immaginatevi se Inu Yasha fosse assillato dallo stesso sogno tutte le notti…cosa vorrà dire vedere suo padre e corrergli in contro nel buio più totale? E se per caso Sesshomaru si ritrovasse coinvolto in una ricerca frenetica nel mondo di Kagome? Magari magari aggiungiamo anche un pizzico di follia… Buona lettura! ^______^
Genere: Generale, Romantico, Drammatico, Demenziale, Avventura, Comico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutta colpa di quel sogno

 

Eh eh, quindi gente… chi sarà questa nuova ragazza che porta il nome di Daya? E.. che ruolo interpreterà nella “NUOVA VITA” dei ragazzi????

 

Sesshomaru era rimasto fermo a fissare quella giovane che intanto continuava a lanciargli qualsiasi tipo di indumento le capitasse a tiro e a riempirlo di parole. Aveva una voce così strillante e acuta che il demone avrebbe voluto strozzarla molto volentieri! Che aveva da urlare tanto? Beh… l’aveva scambiata per un ragazzo negli spogliatoi per donne, ma non era il caso di mettersi a strillare a quel modo!

- Che hai ancora da guardare? Eh? Pussa via! Porco! -.

La giovane non sapeva più come farglielo capire: doveva sparire! Ma quello non ne voleva proprio sapere di andarsene via, era un tipo con una faccia per niente carina, antipatico dall’espressione e portava della roba strana addosso, periodo d’era medievale!

- Via!!!!!!!! – gli urlò nuovamente tirandogli addosso l’ennesimo paio di jeans.

Quello se li lasciò scivolare via poi…. – Taci! – …si decise a rispondere!

- Come? -.

- Mi stai massacrando i timpani! Stai un po’ zitta – ribadì infastidito, come se dovesse essere lui quello scocciato dalla situazione!

- Stai scherzando vero? -.

- no -.

- Ma sei tu che devi andartene! -.

- e allora anziché urlare in quel modo perché non lo dicevi prima Stupida umana?! -.

- Come scusa? Fino a prova contraria saresti un umano anche tu! -.

- Fino a prova contraria…. -.

- e comunque io è da un’ora che ti ripeto di sparire! -.

- Urlavi talmente tanto che non si capiva niente! addio -.

- Baka di un coso strano!!!! Bada a non farti più vedere dalla sotto scritta, chiaro? – ma quello era già sparito dietro la porta d’ingresso.

Furiosa nera sbatté la porta del suo camerino e ricominciò a vestirsi.

 

- Bene bene! Che fine aveva fatto questo nostro bel don Giovanni? – scherzò Miroku dando una pacca sulle spalle del “ritrovato”. Sesshomaru continuò per la sua strada, cercando di non guardarlo in faccia, era più che sicuro che l’avrebbe ucciso! Mentre continuava nella sua fuga verso casa si ritrovò davanti Kagome.

- Cosa vuoi? Perché mi ha portato qui!? – le chiese rabbioso.

- Per… -.

- Ma per farci indossare questa bella roba che usano in questo tempo! Vero? – Miroku gli apparì alle spalle – dai Sanguccia, mettiti anche tu una di quelle gonne così corte! – si beccò una gomitata allo stomaco dal demone e un pugno in testa dalla cacciatrice.

- Avete finito di discutere? Fra poco ci mandano a prendere dalla sicurezza! State dando spettacolo! – esplose Kagome trascinandoli via da sguardi indiscreti. Giunti in un “luogo sicuro” ( dietro una fila incessante di manichini Ndt Kaggy-chan) [gli amici di INU YASHA! Ndt Rin-chan] li divise ognuno per i rispettivi spogliatoi, pregandoli di non combinare alcun danno e spiegando loro a che cosa servivano tutte quelle statuette a misura d’uomo, ricordandosi di un simpatico equivoco…

- Allora Sango! Per te ho preso questo, non dovrebbero starti male… - disse la ragazza una volta arrivate dentro i camerini.

L’amica guardava perplessa il paio di pantaloncini in jeans e il top bianco che le porgeva l’altra.

- Se hai bisogno d’aiuto dillo! -.

- Gr…grazie -.

 

Dopo una piena mezz’ora il trio fu tutto bello e impettito, pronto per uscire fra la gente comune.

Sesshomaru portava un paio di pantaloni estivi bianchi accompagnati da una canotta blu e una giacca chiara; Miroku indossava jeans lunghi, maglietta nera aderente e una collanina al collo, che, secondo Kagome, lo rendeva più sexy. Ambedue avevano i sandali ai piedi.

- Ragazzi siete uno schianto! – esclamò Higurashi aggirandosi fra i tre – Sango sei favolosa! Indossa anche gli stivali bianchi e sei perfetta, Miroku ti manca un orologio al polso e sei stupendo, Sesshomaru invece sei…. Da sballo! Tieni mettiti questo cappellino per coprire le orecchie e siamo a posto! -.

- Però… Sango non sei male – commentò il monaco guardando l’amica dall’alto in basso.

- Mi fa piacere, adesso smettila di guardarmi a quel modo! -.

- Ehm… i vestiti che avevate messo prima dove sono? -.

- Tieni Kagome! -.

- Ecco! -.

- …. -.

- Bene, adesso paghiamo e andiamo a casa, Inu Yasha ci aspetta! -.

 

Nella strada del ritorno gli sguardi che attiravano i tre sulla gente erano come calamite, Sango accalappiava occhiatine piccanti e fischi da diversi gruppi di ragazzi, Miroku e Sesshomaru facevano collezioni di nonnine, babinette e giovincelle! Kagome era fiera di camminare accanto a tre tipi così tanto lodati…

 

Sbuffò per l’ennesima volta fissando il buio fuori dalla finestra e la boccetta d’acqua blu che gli aveva dato Totosai…. Quella sera avrebbe dovuto usarla… anche se non ricordava il perché doveva diventare per forza un umano…ma come diavolo faceva quel vecchio strampalato a sapere che la spada era li? In effetti… pensandoci bene… glielo aveva detto prima che avesse avuto quella visione! E poi… quelle visioni, i sogni perché proprio a lui?

Il suono del campanello lo distolse dai suoi pensieri….i suoi amici erano tornati! Di fretta scese le scale di casa per andare ad aprire e, trovandoseli davanti, quasi non li riconobbe!  

- Cosa vi ha fatto! – disse scoppiando a risedere.

- Che hai da ridere tanto Inu Yasha? – gli chiese Kagome infastidita da quella reazione.

- Ma guardali! Sango, sembri tutto che una cacciatrice dell’era Sengoku, Miroku…. Che bella collanina… eh eh Sesshomaru…. -.

Il fratello lo gelò con lo sguardo. – Non prenderti troppe confidenze! – gli disse.

- Vebbé! Tralasciamo i dettagli… - rispose guardandolo a sua volta.

- Cosa vorresti dire? -.

- Boh! -.

- Fatti sotto mezzo coso! -.

- Prima le signore! -.

- OSUWARI!!!!! – urlò Kagome – smettetela siete peggio dei bambini! Inu Yasha alzati e vieni con me! -.

- M-mi spieg-ghi come f-faccio? -.

- Ci penso io! Voi non combinate guai! – concluse trascinandosi su per le scale il mezzo demone.

 

- Ohi ohi! – era tutto dolori steso sul letto della ragazza a causa delle continue botte prese alla schiena e al fondo schiena. Certo che farsi tirare su per le scale non era il massimo della cosa! Quella stupida! Lo aveva buttato li sopra ed era sparita dietro la porta del bagno dicendogli che aveva una cosa per lui, ma era da più di 10 minuti che stava li ad aspettarla e per lui erano veramente troppi!

Toc! Toc!

- Finalmente! Entra Kagome! – gridò.

- Scusa per l’attesa – quella entro dentro la stanza tenendo fra le mani una sacca in plastica.

- Cos’è? – chiese scorbutico guardandola trafficare con quell’affare.

- sorpresina… -.

- Quanti misteri! Datti una mossa! -.

- Fatto… ecco questi sono per te! – quella si voltò mostrandogli dei vestiti.

Erano un paio di jeans neri con una camicia leggera dello stesso colore, in più c’era una maglietta smanicata rosa scuro.

- Spero ti piacciano… credo che ti stiano bene! – rispose sorridendogli – almeno… a me piacciono! Appena li ho visto ho pensato subito a te – arrossì imbarazzata.

- Ma non…. – Inu Yasha non sapeva che dire. E pensare che fino a poco prima avrebbe tanto voluto litigare con Kagome, adesso invece gli faceva tanta tenerezza – sono carini – le disse girando il viso dal lato opposto a lei. Il viso della ragazza si illuminò mentre lo fissava tutta contenta.

- domani ti metterai questi al circo, vero? -.

- Se ti fa piacere… - si sedette sul letto e incrociò le mani dietro la nuca.

- Grazie! – esplose l’altra ripiegando la roba con cura – adesso però va a lavarti e vedi di usarne molta di quell’acqua, non vorrei che da un momento all’altro la tua essenza di spettro…. -.

- OK! Ho capito! – la fermò alzandosi e andando verso la porta – buona notte Kagome – disse prima di uscire dalla stanza.

L’altra rimase ferma al centro della stanza fissando l’uscio in legno, come mai tanta fretta di andare via?

 

A quelle parole dell’amica si era ricordato di Totosai e il resto, doveva parlarne assolutamente con qualcuno! Scese a salti le scale e si presentò in cucina trovando i tre amici: Sango e Sesshomaru giocavano a scacchio mentre miroku sbavava davanti un programma Play boy! D’impulso lo prese per il codino e se lo trascinò fino al bagno senza badare alle vivaci proteste del ragazzo.

- Cosa cavolo fai? Ero arrivato sul più bello! – brontolò infuriato il monaco.

- Se lo sa Kagome che guardi sta roba! – ribadì il mezzo spettro cominciando a spogliarsi.

- Che vuoi? Ti devo lavare la schiena? -.

- Ti devo parlare – continuò immergendosi nella vasca e aggiungendo il liquido che gli aveva dato Totosai.

- Tu lo sai che io ho avuto quella visione dove vedevo Sesshomaru che mi allenava con una spada in mano in questo tempo, vero? -.

- si -.

- e ti ricordi quando Totosai ci disse che dovevamo venire qui perché c’era la spada? Ecco… come cavolo faceva quello a sapere che era qui? -.

- Già…. Non ci avevo pensato -.

- E in oltre perché devo a tutti i costi trasformarmi in un umano? -.

- Ma ti nel sogno non eri un umano? Magari avrà pensato questo…. -.

- Ok, questo potrebbe andare, ma per la prima questione? -.

- Già…. Tu  sei proprio sicuro che nel sogno non eri nel mondo di Kagome e di aver raccontato così a Totosai e dopo te lo sei dimenticato? -.

- No! Ricordo alla perfezione tutto di quel sogno! -.

- Beh…. – Miroku assunse un’espressione seriosa – magari il vecchio già immaginava qualcosa quando aveva sigillato Sounga assieme agli altri demoni… -.

- E allora come mai era così sorpreso quando gli ho raccontato tutto? -.

- Boh…. -.

- Che ne dici? Sarà meglio tornare da lui? -.

- Senti, non precipitare le cose! Se il destino ha voluto che noi arrivassimo prima qui, vuol dire che PRIMA dobbiamo cercare la spada, poi il resto si vedrà! E ricordati anche di tuo fratello…. -.

- In effetti c’è anche lui -.

- Appunto! Non credo che voglia rimanere ancora per molto in questo tempo, ci sono troppi umani -.

- Non ci avevo pensato! -.

- Stai cambiando…. – il giovane indicò il corpo dell’amico.

- Sì -.

 

Bussarono alla porta della sua camera non appena richiuse il cassetto dove aveva posto i nuovi abiti di Inu Yasha.

- Avanti - disse.

- Kagome, è tardi sapresti dirmi dove dormire? -.

- Me lo ero dimenticato! Comunque ti dormirai qui con me, mentre quei tre hanno già una camera pronta, dove sono? -.

- Sesshomaru e in cucina, Miroku e Inu Yasha sono andati da qualche parte assieme, ma non so dove -.

- Io vado a cercarli, saranno in bagno. Inu Yasha doveva riprendere l’aspetto umano. Tu mettiti quel pigiama, te lo presto! – così dicendo si avviò fuori dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

 

- Da domani ci aspetta una giornata dura! – Miroku passò l’asciugamano all’amico che prontamente l’afferrò e se la cinse attorno alla vita.

- Non so da dove iniziare col cercare quella Sounga! -.

- Per questo c’è qui Sesshomaru, lui la conosce già! Se la vede in giro potrà indicarcela -.

- Speriamo in bene… - Inu Yasha si asciugò i piedi e aprì la porta del bagno, intenzionato ad andare a prendere qualche vestito da mettersi sopra, ma la presenza di Kagome avanti a se lo bloccò del tutto.

- Inu Yasha…. – quella chinò il viso rossissimo e cercò di non “sbirciare”.

- Ma lo fai apposta nel venire quando sono nudo? -.

- Non é colpa mia! Credevo avessi finito! -.

- Non sono un razzo sai! -.

- E va bene scusami! Ma adesso sbrigati e vatti a rivestire, vi aspetto in cucina -.

Il ragazzo richiuse la porta del bagno e vi appoggiò sopra la schiena bagnata mentre i capelli gocciolanti gli si appiccicavano addosso. – Mannaggia! Quella sembrava farlo apposta ogni volta! -.

 

-COSA!?!- urlò l’hanyou - IO DOVREI DORMIRE IN STANZA CON …- non ebbe il tempo di finire che….

SBAM!

Gli arrivò un bel colpo in testa da parte di Kagome.

- INUYASHA! INSOMMA! CERCA DI FINIRLA!- gli urlò la ragazza incavolata al massimo, mentre Sesshomaru se ne stava fortemente strafottendo di quel che diceva il fratello.          

- Io preferisco andare a dormire fuori! -.

- Se la gente domani mattina vede un ragazzo dormire su un albero penserà che ospito Tarzan in casa! -.

- chi? -.

- Nessuno! Fatto sta che voi tre questa notte dormite tutti nella stessa stanza! Seguitemi, vi accompagno -.

La camera era accanto a quella delle ragazze abbastanza vasta e lucente, comoda per passarci solo le notti.

- Ecco qua! mi raccomando non ammazzatevi, buona notte!- così dicendo Kagome chiuse la porta e se ne andò lasciandoli  soli. Stettero in silenzio per almeno 5 minuti solo a guardarsi in faccia,Infine Miroku si voltò a dare un’occhiata vaga alla stanza senza riuscire a trovare ciò che cercava: il letto!

Terrorizzato all’idea di dover dormire in terra esplose: – MA DOVE DIAVOLO SI DORME QUI? -.

Inu Yasha a sentire quell’urlo improvviso saltò in aria – Ehi!MA CHE CAVOLO CI URLI!?QUI NON C’E NESSUNO SORDO!E COMUNQUE SI DORME QUI!- spigò buttandosi nel letto.

- tzs…io non dormo mica in questi marchingegni!- continuò Sesshomaru.

- sai quanto me ne frega!- così dicendo si mise sotto le coperte e si addormentò.

Miroku e il fratello si fissarono, dopo un po’ imitarono il giovane.

 

La mattina seguente…

- Uargh! Buon giorno! – disse Miroku alzandosi a sedere sul letto.

Zzzz

- Ehm… ok, tolgo il disturbo – sussurrò uscendo in pinta di piedi dalla camera. Gli era piaciuto dormire su un aggeggio così comodo, a saperlo sarebbe nato XXI sec.! Scese in cucina e vi trovò le donne di casa occupate nel preparare la colazione.

- Buon giorno mie ninfe! Cosa si magia di buono oggi? – chiese chinandosi verso la ciotola che teneva fra le mani la madre di Kagome.

- Cose buone! I tuoi amici dormono ancora? – rispose quella, continuando ad impastare un qualcosa.

- Sì, i piccoli dormono? -.

- Sota è già sveglio mentre Rin… -.

- Sono qui! – la figura della piccola apparve sulla soglia della porta assieme all’amico.

- Dov’è il signor Sesshomaru? – chiese delusa.

- Dorme – rispose Miroku accomodandosi a tavola assieme ai due piccoli.

- E non mangia? –.

- Perché non lo vai a svegliare tu? – Inu Yasha entrò nella stanza sbadigliando e tutto spettinato – quello non si sveglia nemmeno con le cannonate! – si accomodò a tavola.

Poco dopo arrivò anche il fratello, quando la tavola era ormai colma di cibo.

- Signore! Venga qui, le ho tenuto il posto! – urlò ridendo la piccola. L’uomo le si avvicinò prendendo posto accanto a lei.

- Hai sentito l’odore di cibo, eh? – la voce di Inu Yasha aveva uno strano tono di sfida.

Il demone non gli rispose cominciando a mangiare.

- Ho una notizia per voi! – disse Kagome ad un certo punto – ieri al centro commerciale ho incontrato una mia vecchia amica che mi ha chiesto se potevo andare al circo con lei -.

- E allora? – Inu Yasha mandò giù una polpetta.

- Viene con noi questa sera, dovrebbe arrivare fra poco…. -.

DRIINNN!!!!

- Eccola è lei! – la giovane andò ad aprire la porta.

- Magari anche questa fanciulla è bella quanto la divina Kagome, vi immaginate? – disse Miroku tutto emozionato.

- Salve gente! – la nuova arrivata fece il suo ingresso nella stanza agitando un braccio.

- Ragazzi, questa qui è Daya! – la presentò Kagome.

Sesshomaru alzò il viso verso la soglia e quasi quasi il te che stava prendendo gli scivolò di mano. Cosa ci faceva la ragazza del negozio Li?????

 

Bene! Commentate in molto, compri????

 

  
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