Eh eh,
quindi gente… chi sarà questa nuova ragazza che porta il nome di Daya? E.. che ruolo interpreterà
nella “NUOVA VITA” dei ragazzi????
Sesshomaru era rimasto fermo a fissare quella giovane che intanto
continuava a lanciargli qualsiasi tipo di indumento le
capitasse a tiro e a riempirlo di parole. Aveva una voce così strillante e
acuta che il demone avrebbe voluto strozzarla molto volentieri! Che aveva da urlare tanto? Beh… l’aveva scambiata per un
ragazzo negli spogliatoi per donne, ma non era il caso di mettersi a strillare
a quel modo!
- Che hai ancora da guardare? Eh? Pussa via! Porco! -.
La giovane non sapeva più come farglielo capire: doveva sparire!
Ma quello non ne voleva proprio sapere di andarsene
via, era un tipo con una faccia per niente carina, antipatico dall’espressione
e portava della roba strana addosso, periodo d’era medievale!
- Via!!!!!!!! – gli urlò nuovamente tirandogli addosso l’ennesimo paio di jeans.
Quello se li lasciò scivolare via poi…. – Taci! – …si decise a
rispondere!
- Come? -.
- Mi stai massacrando i timpani! Stai un po’ zitta – ribadì infastidito, come se dovesse essere lui quello
scocciato dalla situazione!
- Stai scherzando vero? -.
- no -.
- Ma sei tu che devi andartene! -.
- e allora anziché urlare in quel modo
perché non lo dicevi prima Stupida umana?! -.
- Come scusa? Fino a prova contraria saresti un umano anche tu!
-.
- Fino a prova contraria…. -.
- e comunque io è da un’ora che ti
ripeto di sparire! -.
- Urlavi talmente tanto che non si capiva niente! addio -.
- Baka di un coso strano!!!! Bada a non farti più vedere dalla
sotto scritta, chiaro? – ma quello era già
sparito dietro la porta d’ingresso.
Furiosa nera sbatté la porta del suo camerino e ricominciò a
vestirsi.
- Bene bene! Che
fine aveva fatto questo nostro bel don Giovanni? – scherzò Miroku dando una pacca
sulle spalle del “ritrovato”. Sesshomaru continuò per la sua strada, cercando
di non guardarlo in faccia, era più che sicuro che l’avrebbe ucciso! Mentre continuava
nella sua fuga verso casa si ritrovò davanti Kagome.
- Cosa vuoi? Perché
mi ha portato qui!? – le chiese rabbioso.
- Per… -.
- Ma per farci indossare questa bella roba
che usano in questo tempo! Vero? – Miroku gli apparì
alle spalle – dai Sanguccia, mettiti anche tu una di
quelle gonne così corte! – si beccò una gomitata allo stomaco dal demone e un
pugno in testa dalla cacciatrice.
- Avete finito di discutere? Fra poco ci mandano a prendere
dalla sicurezza! State dando spettacolo! – esplose Kagome trascinandoli via da
sguardi indiscreti. Giunti in un “luogo sicuro” ( dietro una fila incessante di
manichini Ndt Kaggy-chan) [gli amici di INU YASHA! Ndt
Rin-chan] li divise ognuno per i rispettivi spogliatoi, pregandoli di non
combinare alcun danno e spiegando loro a che cosa servivano tutte quelle
statuette a misura d’uomo, ricordandosi di un
simpatico equivoco…
- Allora Sango! Per te ho preso questo, non
dovrebbero starti male… - disse la ragazza una volta arrivate dentro i
camerini.
L’amica guardava perplessa il paio di pantaloncini in jeans e il
top bianco che le porgeva l’altra.
- Se hai bisogno d’aiuto dillo! -.
- Gr…grazie -.
Dopo una piena mezz’ora il trio fu tutto bello e impettito,
pronto per uscire fra la gente comune.
Sesshomaru portava un paio di pantaloni estivi bianchi
accompagnati da una canotta blu e una giacca chiara;
Miroku indossava jeans lunghi, maglietta nera aderente e una collanina al
collo, che, secondo Kagome, lo rendeva più sexy. Ambedue avevano i sandali ai
piedi.
- Ragazzi siete uno schianto! – esclamò Higurashi aggirandosi fra i tre – Sango sei
favolosa! Indossa anche gli stivali bianchi e sei perfetta, Miroku ti manca un orologio
al polso e sei stupendo, Sesshomaru invece sei…. Da sballo! Tieni mettiti
questo cappellino per coprire le orecchie e siamo a posto! -.
- Però… Sango non sei male – commentò il
monaco guardando l’amica dall’alto in basso.
- Mi fa piacere, adesso smettila di
guardarmi a quel modo! -.
- Ehm… i vestiti che avevate messo prima dove sono? -.
- Tieni Kagome! -.
- Ecco! -.
- …. -.
- Bene, adesso paghiamo e andiamo a casa, Inu Yasha ci aspetta!
-.
Nella strada del ritorno gli sguardi che attiravano i tre sulla gente erano come calamite, Sango accalappiava occhiatine
piccanti e fischi da diversi gruppi di ragazzi, Miroku e Sesshomaru facevano
collezioni di nonnine, babinette e giovincelle! Kagome
era fiera di camminare accanto a tre tipi così tanto lodati…
Sbuffò per l’ennesima volta fissando il buio fuori
dalla finestra e la boccetta d’acqua blu che gli aveva dato Totosai…. Quella
sera avrebbe dovuto usarla… anche se non ricordava il perché doveva diventare
per forza un umano…ma come diavolo faceva quel vecchio
strampalato a sapere che la spada era li? In effetti… pensandoci bene… glielo
aveva detto prima che avesse avuto quella visione! E poi…
quelle visioni, i sogni perché proprio a lui?
Il suono del campanello lo distolse dai suoi
pensieri….i suoi amici erano tornati! Di fretta scese le scale di casa
per andare ad aprire e, trovandoseli davanti, quasi non li riconobbe!
- Cosa vi ha fatto! – disse scoppiando
a risedere.
- Che hai da ridere tanto Inu Yasha? –
gli chiese Kagome infastidita da quella reazione.
- Ma guardali! Sango, sembri tutto che
una cacciatrice dell’era Sengoku, Miroku…. Che bella
collanina… eh eh Sesshomaru…. -.
Il fratello lo gelò con lo sguardo. – Non prenderti troppe
confidenze! – gli disse.
- Vebbé! Tralasciamo
i dettagli… - rispose guardandolo a sua volta.
- Cosa vorresti dire? -.
- Boh! -.
- Fatti sotto mezzo coso! -.
- Prima le signore! -.
- OSUWARI!!!!! – urlò Kagome – smettetela
siete peggio dei bambini! Inu Yasha alzati e vieni con me! -.
- M-mi spieg-ghi
come f-faccio? -.
- Ci penso io! Voi non combinate guai! –
concluse trascinandosi su per le scale il mezzo
demone.
- Ohi ohi! – era tutto dolori steso sul letto della ragazza a causa delle continue
botte prese alla schiena e al fondo schiena. Certo che farsi tirare su per le
scale non era il massimo della cosa! Quella stupida! Lo aveva buttato li sopra ed era sparita dietro la porta del bagno dicendogli
che aveva una cosa per lui, ma era da più di 10 minuti che stava li ad
aspettarla e per lui erano veramente troppi!
Toc! Toc!
- Finalmente! Entra Kagome! – gridò.
- Scusa per l’attesa – quella entro dentro la stanza tenendo fra
le mani una sacca in plastica.
- Cos’è? – chiese scorbutico guardandola trafficare con quell’affare.
- sorpresina… -.
- Quanti misteri! Datti una mossa! -.
- Fatto… ecco questi sono per te! – quella si voltò mostrandogli
dei vestiti.
Erano un paio di jeans neri con una camicia leggera dello stesso
colore, in più c’era una maglietta smanicata
rosa scuro.
- Spero ti piacciano… credo che ti
stiano bene! – rispose sorridendogli – almeno… a me piacciono!
Appena li ho visto ho pensato subito a te – arrossì imbarazzata.
- Ma non…. – Inu Yasha non sapeva che
dire. E pensare che fino a poco prima avrebbe tanto voluto
litigare con Kagome, adesso invece gli faceva tanta tenerezza – sono carini –
le disse girando il viso dal lato opposto a lei. Il viso della ragazza si illuminò mentre lo fissava tutta contenta.
- domani ti metterai questi al circo, vero? -.
- Se ti fa piacere… - si sedette sul
letto e incrociò le mani dietro la nuca.
- Grazie! – esplose l’altra ripiegando la roba con cura – adesso
però va a lavarti e vedi di usarne molta di quell’acqua,
non vorrei che da un momento all’altro la tua essenza di spettro…. -.
- OK! Ho capito! – la fermò alzandosi e andando verso la porta –
buona notte Kagome – disse prima di uscire dalla stanza.
L’altra rimase ferma al centro della stanza fissando l’uscio in legno, come mai tanta fretta di andare via?
A quelle parole dell’amica si era ricordato di Totosai e il
resto, doveva parlarne assolutamente con qualcuno! Scese a salti le scale e si
presentò in cucina trovando i tre amici: Sango e Sesshomaru giocavano a scacchio mentre miroku sbavava davanti un programma Play
boy! D’impulso lo prese per il codino e se lo trascinò
fino al bagno senza badare alle vivaci proteste del ragazzo.
- Cosa cavolo fai? Ero arrivato sul più
bello! – brontolò infuriato il monaco.
- Se lo sa Kagome che guardi sta roba! –
ribadì il mezzo spettro cominciando a spogliarsi.
- Che vuoi? Ti devo lavare la schiena?
-.
- Ti devo parlare – continuò immergendosi
nella vasca e aggiungendo il liquido che gli aveva dato Totosai.
- Tu lo sai che io ho avuto quella visione dove vedevo
Sesshomaru che mi allenava con una spada in mano in questo tempo, vero? -.
- si -.
- e ti ricordi quando Totosai ci disse che dovevamo venire qui perché c’era la spada? Ecco… come cavolo faceva quello a
sapere che era qui? -.
- Già…. Non ci avevo pensato -.
- E in oltre perché devo a tutti i
costi trasformarmi in un umano? -.
- Ma ti nel sogno non eri un umano? Magari
avrà pensato questo…. -.
- Ok, questo potrebbe andare, ma per la prima questione? -.
- Già…. Tu sei proprio
sicuro che nel sogno non eri nel mondo di Kagome e di
aver raccontato così a Totosai e dopo te lo sei dimenticato? -.
- No! Ricordo alla perfezione tutto di quel sogno! -.
- Beh…. – Miroku assunse un’espressione seriosa – magari il vecchio
già immaginava qualcosa quando aveva sigillato Sounga assieme agli altri demoni…
-.
- E allora come mai era così sorpreso
quando gli ho raccontato tutto? -.
- Boh…. -.
- Che ne dici? Sarà meglio tornare da
lui? -.
- Senti, non precipitare le cose! Se il
destino ha voluto che noi arrivassimo prima qui, vuol dire che PRIMA dobbiamo
cercare la spada, poi il resto si vedrà! E ricordati
anche di tuo fratello…. -.
- In effetti c’è anche lui -.
- Appunto! Non credo che voglia rimanere ancora per molto in
questo tempo, ci sono troppi umani -.
- Non ci avevo pensato! -.
- Stai cambiando…. – il giovane indicò il corpo dell’amico.
- Sì -.
Bussarono alla porta della sua camera non appena richiuse il cassetto
dove aveva posto i nuovi abiti di Inu Yasha.
- Avanti - disse.
- Kagome, è tardi sapresti dirmi dove
dormire? -.
- Me lo ero dimenticato! Comunque ti dormirai
qui con me, mentre quei tre hanno già una camera pronta, dove sono? -.
- Sesshomaru e in cucina, Miroku e Inu Yasha sono andati da qualche
parte assieme, ma non so dove -.
- Io vado a cercarli, saranno in bagno.
Inu Yasha doveva riprendere l’aspetto umano. Tu mettiti quel pigiama, te lo
presto! – così dicendo si avviò fuori dalla stanza
chiudendosi la porta alle spalle.
- Da domani ci aspetta una giornata dura! – Miroku passò l’asciugamano
all’amico che prontamente l’afferrò e se la cinse attorno alla vita.
- Non so da dove iniziare col cercare quella Sounga! -.
- Per questo c’è qui Sesshomaru, lui la
conosce già! Se la vede in giro potrà
indicarcela -.
- Speriamo in bene… - Inu Yasha si asciugò i piedi e aprì la
porta del bagno, intenzionato ad andare a prendere qualche vestito da mettersi
sopra, ma la presenza di Kagome avanti a se lo bloccò
del tutto.
- Inu Yasha…. – quella chinò il viso rossissimo e cercò di non “sbirciare”.
- Ma lo fai apposta nel venire quando
sono nudo? -.
- Non é colpa mia! Credevo avessi finito! -.
- Non sono un razzo sai! -.
- E va bene scusami! Ma
adesso sbrigati e vatti a rivestire, vi aspetto in cucina -.
Il ragazzo richiuse la porta
del bagno e vi appoggiò sopra la schiena bagnata mentre i capelli gocciolanti
gli si appiccicavano addosso. – Mannaggia! Quella sembrava farlo apposta ogni
volta! -.
-COSA!?!- urlò l’hanyou - IO DOVREI DORMIRE IN STANZA CON …- non
ebbe il tempo di finire che….
SBAM!
Gli
arrivò un bel colpo in testa da parte di Kagome.
-
INUYASHA! INSOMMA! CERCA DI FINIRLA!- gli urlò la ragazza incavolata al
massimo, mentre Sesshomaru se ne stava fortemente strafottendo
di quel che diceva il fratello.
-
Io preferisco andare a dormire fuori! -.
-
Se la gente domani mattina vede un ragazzo dormire su
un albero penserà che ospito Tarzan in casa! -.
-
chi? -.
-
Nessuno! Fatto sta che voi tre questa notte dormite
tutti nella stessa stanza! Seguitemi, vi accompagno -.
La
camera era accanto a quella delle ragazze abbastanza vasta e lucente, comoda per passarci solo le notti.
-
Ecco qua! mi raccomando non ammazzatevi, buona notte!-
così dicendo Kagome chiuse la porta e se ne andò lasciandoli soli. Stettero in silenzio per almeno 5 minuti
solo a guardarsi in faccia,Infine Miroku si voltò a
dare un’occhiata vaga alla stanza senza riuscire a trovare ciò che cercava: il
letto!
Terrorizzato
all’idea di dover dormire in terra esplose: – MA DOVE DIAVOLO SI DORME QUI? -.
Inu
Yasha a sentire quell’urlo improvviso saltò in aria – Ehi!MA CHE CAVOLO CI URLI!?QUI NON C’E NESSUNO SORDO!E COMUNQUE SI DORME QUI!- spigò
buttandosi nel letto.
-
tzs…io non dormo mica in questi marchingegni!- continuò
Sesshomaru.
-
sai quanto me ne frega!- così dicendo si mise sotto le coperte e si addormentò.
Miroku
e il fratello si fissarono, dopo un po’ imitarono il
giovane.
La
mattina seguente…
-
Uargh! Buon giorno! – disse Miroku alzandosi a sedere
sul letto.
Zzzz
-
Ehm… ok, tolgo il disturbo – sussurrò uscendo in pinta
di piedi dalla camera. Gli era piaciuto dormire su un aggeggio così comodo, a
saperlo sarebbe nato XXI sec.! Scese in cucina e vi trovò
le donne di casa occupate nel preparare la colazione.
-
Buon giorno mie ninfe! Cosa si magia di buono oggi? –
chiese chinandosi verso la ciotola che teneva fra le mani la madre di Kagome.
-
Cose buone! I tuoi amici dormono ancora? – rispose quella, continuando ad
impastare un qualcosa.
-
Sì, i piccoli dormono? -.
-
Sota è già sveglio mentre Rin… -.
-
Sono qui! – la figura della piccola apparve sulla soglia della porta assieme
all’amico.
-
Dov’è il signor Sesshomaru? – chiese delusa.
-
Dorme – rispose Miroku accomodandosi a tavola assieme
ai due piccoli.
-
E non mangia? –.
-
Perché non lo vai a svegliare tu? – Inu Yasha entrò
nella stanza sbadigliando e tutto spettinato – quello non si sveglia
nemmeno con le cannonate! – si accomodò a tavola.
Poco
dopo arrivò anche il fratello, quando la tavola era ormai colma di cibo.
-
Signore! Venga qui, le ho tenuto il posto! – urlò ridendo
la piccola. L’uomo le si avvicinò prendendo posto
accanto a lei.
-
Hai sentito l’odore di cibo, eh? – la voce di Inu
Yasha aveva uno strano tono di sfida.
Il
demone non gli rispose cominciando a mangiare.
-
Ho una notizia per voi! – disse Kagome ad un certo punto – ieri al centro
commerciale ho incontrato una mia vecchia amica che mi ha chiesto se potevo
andare al circo con lei -.
-
E allora? – Inu Yasha mandò giù una polpetta.
-
Viene con noi questa sera, dovrebbe arrivare fra poco….
-.
DRIINNN!!!!
-
Eccola è lei! – la giovane andò ad aprire la porta.
-
Magari anche questa fanciulla è bella quanto la divina
Kagome, vi immaginate? – disse Miroku tutto emozionato.
-
Salve gente! – la nuova arrivata fece il suo ingresso nella stanza agitando un
braccio.
-
Ragazzi, questa qui è Daya! – la presentò Kagome.
Sesshomaru
alzò il viso verso la soglia e quasi quasi il te che
stava prendendo gli scivolò di mano. Cosa ci faceva la ragazza del negozio Li?????
Bene! Commentate in
molto, compri????