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Autore: Valeriaep    23/07/2011    2 recensioni
Questa è una storia collocata dopo la settima stagione. House e Cuddy hanno avuto la loro storia d'amore, ed è anche finita, House è entrato con la sua auto nel salone di Cuddy e..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
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2 anni dopo


"Mamma, quell'uomo fermo al giornalaio ti ha guardato troppo"
Sorridesti a tua figlia, che con quel broncio, ti faceva impazzire.
"amore, lo sai che non ho occhi per nessuno"
Cresceva giorno dopo giorno, diventava sempre più bella, e tu eri fiera di lei.
"Beh, forse dovresti ricominciare a guardarti intorno."
Quelle parole ti lasciarono perplessa, da quando House, era scomparso nuovamente dalla tua vita, hai provato in tutti i modi a riconciliare il rapporto con tuo marito. Ma quando un legame si spezza, non si puo' fingere all'infinito. 
"Ormai tu e papà non state più insieme da quando? due anni?!" Continuò tua figlia..
"perchè mi chiedi questo?" Ti fermasti davani ad un negozio di vestiti alla moda.
"perchè vorrei vederti spensierata e serena, vorrei vederti felice."
"ma io sono felice"le dicesti
"mamma, io vorrei vedere nei tuoi occhi la felicità di una donna innamorata oltre che quella di una donna realizzata!"
"non si puo' avere sempre tutto nella vita.." le sorridesti.
Tua figlia riusciva sempre a stupirti. Era terribilmente perspicace, era intuitiva, riusciva a leggerti dentro, come nessuno mai.. 

Qualche isolato più lontano..
"Cory, puoi smetterla di far rimbalzare quella palla? Vorrei lavorare"
"Papà, sto dando sfogo alla mia fantasia."
Ti alzasti, ti infastidiva il suo modo saccente di risponderti.
"Cory, lo stai facendo in modo sbagliato"
Entrasti in quella stanza. E le prime immagini furono quelle di tuo figlio che immergeva in un contenitore pieno di vernice gialla, la sua pallina. Il suo muro era ricoperto da macchie colorate, la sua faccia era un arcobaleno.
Ridesti.. Finchè quella palla con violenza ti colpì in piena fronte.
"Ecco, papà, così sembra che hai un bernoccolo."
"maledetto, farabutto, che non sei altro.."
Lo prendesti tra le braccia, capovolgendolo, e fingendo di volerlo immergere nel contenitore pieno di vernice, con lui che urlava come il pazzo, implorandoti di salvarlo.
Quelle ulra, erano musica per le tue orecchie, Cory, cresceva a vista d'occhio, somigliava sempre di più a tua moglie. Quel piccolo scriccioletto, era la tua gioia.


"Cory, ti va una pizza?"
Non avevi voglia di cucinare, e sapevi che Cory e le pizze avevano un ottimo rapporto

"mamma, perchè non ci andiamo a prendere una pizza?"
Avevi impiegato l'intera giornata, per cucinare il piatto preferito di tua figlia, e cinque minuti per bruciarlo. La pizza era l'unica cosa.

"papà io la voglio con tonno e cipolle"
tuo figlio aveva dei gusti pessimi, ma le cipolle tu proprio non le sopportavi.

"mamma, ho una voglia matta di coca cola"
"anche io tesoro"

Dicesti a tua figlia, mentre vi avvicinavate al ristorante.

"cory, queste cipolle, hanno invaso l'intero ristorante di una puzza, indescrivibile"
"solo perchè a te non piacciono..."
"cory, anche a te non piacciono, tu di diverti solo a vedermi nauseato mentre le mangi."
"no, non è vero.."
tuo figlio si bloccò improvvisamente, fissando un punto fisso dietro di te. Poi improvvisamente si alzò dal tavolo...


Entrasti nel ristorante, la sala era vuota, in realtà erano occupati solo pochi tavoli. Alla tua destra c'erano due anziane vecchiette, un po' più avanti una coppia di giovani fidanzati, e di fronte a te, un uomo, che cenava con suo figlio probabilmente. Guardasti il bambino con più attenzione, solo quando lo vedesti correre verso di te. Capisti chi era. Solo quando le sue braccia erano intorno alle tue gambe, abbracciandoti calorosamente, capisti cosa stava accadendo. Per poi ritrovarti  a fissare quella distesa azzurra di due occhi meravigliosi poco distanti da te.


Ti alzasti a fatica da quella sedia, per due anni, hai fatto di tutto per evitare luoghi conosciuti e  frequentati da lei, e poi te la ritrovi a pochi passi da te. Nuovamente. 
"Cuddy" Cory lasciò le gambe della donna, aveva un sorriso meraviglioso.
"Cory" gli accarezzasti il capo, "come sei cresciuto"
 La voce di quell'uomo, fermò ogni pensiero, ogni parola.
"Cory, quante volte ti ho detto che non puoi alzarti da tavola, senza chiedere prima il permesso a me?"
I vostri sguardi si incrociarono nuovamente.
Le sorridesti, poi guardasti la piccola al suo fianco. Altro che piccola, ormai era cresciuta. Sorridesti anche a lei.
"Come va?" le dicesti, imbarazzato
"bene te?" rispose lei
"alla grande" rispondesti superficialmente.
Era bellissima, era terribilmente bella, non era cambiata di una virgola, anche il profumo che indossava era sempre lo stesso.
"Comunque io sono Rachel" la bambina si piazzò davanti tra te e sue mamma, allungandoti la mano.
"Ciao Rachel" afferrasti la sua mano."Io sono.."stavi per dire House, ma qualcosa ti fermò "Gregory, ed  esclusivamente per gli amici Greg"
"dal momento che non siamo amici, ti chiamerò Gregory"
vedesti Cuddy sorridere, sorridesti anche tu. 
"Se ti va puoi chiamarmi Greg"
"..però la magior parte delle persone lo chiamano House"
si intromise Cory in quella discussione.
"cos'è House, un sopprannome?"
"No, è il cognome del mio papà."
Continuò Cory."
"Beh, allora io ti chiamerò Greg, tra i tanti nomi, è quello meno peggio!!"
"E' in vena di complimenti?"
Ti rivolgesti alla mamma, sorridente.
"mamma, perchè non ci sediamo con loro?"
"si, c'è posto"
aggiunse Cory.
Eravate entrambi imbarazzati. Terribilmente imbarazzati.
Ma ormai i vostri figli si erano già avviati al tavolo
"ma cos è questa puzza?" disse lei, guardandosi intorno.
"la sua pizza" dicesti tu guardandola "cipolle e tonno"
la sua faccia ti fece morire dal ridere, e quella di sua figlia fu ancora più buffa.
Cosa potevate aspettarvi da quell'incontro, ogni volta che vi rivedevate, era come un pugno nello stomaco. Troppe emozioni risalivano al cuore, alla mente, alla voglia di potervi liberamente abbracciare. 
Fu una serata piena di ricordi, alternando risate a momenti imbarazzanti. Ma tutto costernato da ricordi, il ricordo di voi, delle vostre esperienze insieme, delle emozioni che avete provato, dell'amore che vi ha legato.


"mamma, Greg è simpatico!"
Tua figlia ti stupì, mentre stavate ritornando a casa.
"si, è molto simpatico."
le dicesti.
Rivederlo e trascorrere quelle poche ore con lui, era stato meraviglioso.


"dovremmo vederci più spesso con Cuddy, papà"
disse tuo figlio, mentre si accucciava, sotto le lenzuola, vicino a te.
"Credi?"
"certo. Mi piace.. mi piace con te. E piace anche a te"




"..e poi mamma, si vede lontano un miglio che ti piace."
"ma che dici?'"
"oh, dai mamma, a chi vuoi fregare. A te piace lui, e a lui piaci tu!!!"

Quella sera più tardi, decidesti di scriverle un messaggio sul cellulare.
"Cory è stato molto felice di rivederti.. e anche io."
Lei ti rispose velocemente
"Anche Rachel è stata molto contenta, ed anche io.."
Sorridesti
"Spero di rivederti presto."
Sorrise anche tu lo volevi rivedere.
"Domani andiamo al parco, a fare un picnik, potreste approfittarne."
Quel gioco di messaggi  ti piaceva.
"Ne approfitteremo.. a domani"


  
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