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Autore: Little Shade    23/07/2011    2 recensioni
Sasuke Uchiha era un bel ragazzo di 17 anni, occhi neri e capelli dello stesso colore e, per fare contrasto, una pelle chiarissima. Sasuke adorava il mare, quando era calmo, mosso e agitato. Quel blu gli donava tranquillità. Ma Sasuke odiava la sabbia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sabbia

 

Sasuke Uchiha era un bel ragazzo di 17 anni, occhi neri e capelli dello stesso colore e, per fare contrasto, una pelle chiarissima. Sasuke adorava il mare, quando era calmo, mosso e agitato. Quel blu gli donava tranquillità. Ma Sasuke odiava la sabbia: era sporca, se ci finiva qualcosa poteva venir fuori dopo decenni, s’infilava dappertutto e se si attaccava non ti lasciava più! Quel giorno, tra l’altro, era il suo compleanno e ,con suo enorme disappunto, era stato portato con la forza alla tanto odiata spiaggia. Nulla poteva reggere il confronto con quella giornata, era orrenda! Era il suo compleanno, i suoi l’avevano portato in spiaggia, quell’idiota di suo fratello Itachi era con loro e un gruppo di ragazzi si stava divertendo ad infastidirlo. Loro non lo sapevano mica, ma Uchiha Sasuke non sopportava le grida, le palle di sabbia e le battute deficienti. Tutto ciò che quei cinque erano intenti a fare. Una volta si era beccato anche una pallonata in testa e il suo “sguardo-inceneritore” li aveva fatti spostare di qualche metro da lui, ed aveva sbuffato soddisfatto. Stanco di stare al caldo sotto l’ombrellone, -non sia mai che la sua pelle si scottasse- andò in acqua per sfuggire a tutto quel trambusto. Si era allontanato un po’ dalla riva e steso a pancia in su sull’acqua nella classica posizione del “morto”. Sasuke  in quella posizione riusciva a non pensare, mentre l’acqua gli accarezzava piano le orecchie intente ad ascoltare il silenzioso moto della corrente marina sotto di sé. In quella tranquillità però qualcosa stonava, infatti , delle urla ruppero la meditazione del moro: grida d’aiuto. Si diresse a grandi bracciate verso la fonte delle urla. Era uno dei cinque ragazzi fastidiosi di prima –il dobe biondo, come l’aveva soprannominato-. Il suo ‘gruppo’era composto da una ragazza -più simile ad un’oca dai capelli rosa, un’altra timida dagli occhi quasi bianchi e i capelli blu, un brunetto con due strani segni rossi sul volto, un altro con un codino in testa, simile ad un ananas, e ,ovviamente, il biondo.
Fastidioso o no, non poteva lasciar affogare quel ragazzo, così, quando lo ebbe raggiunto, con calma innaturale –per via del troppo tempo passato a guardare Bay Watch-, mentre il ragazzo, con gli occhi chiusi, respirava velocemente in quei pochi attimi nei quali il suo viso era fuori dall’ acqua per poi tornare giù, bere e dimenarsi, disse “ Sta tranquillo, adesso ci sono io. Aggrappati a me e tutto andrà bene.” Il ragazzo si avvinghiò al suo collo e Sasuke si maledisse di non essere nemmeno uno sputo di uno di quei personaggi e di non avere il classico salvagente rosso, il ragazzo era abbastanza pesante. Non demorse, il biondo aveva bevuto parecchia acqua e i sensi lo stavano abbandonando, ma il moro aveva a suo favore la mancanza di vento e, quindi, di onde.
Poco dopo fu sulla spiaggia su cui adagiò il corpo svenuto del ragazzo mentre i suoi amici lo circondavano. Fortunatamente per il moro, vedendo applicare la respirazione bocca a bocca sul loro amico, stettero fermi e zitti. Infatti, Sasuke aveva seguito un corso di salvataggio. La sua passione per il mare era forte e lo amava, sempre, anche quando era arrabbiato e gli umani erano nulla al suo cospetto. Il moro tappò il naso del biondino e dischiuse gentilmente le sue labbra carnose, scure e belle, molto belle –pensò il moro- per poggiarvi le sue, rosee, e buttarci dentro l’aria. Poi, lasciando quei petali morbidi spostò le sue mani sul petto muscoloso e ambrato del biondo, spingendo. Dopo aver ripetuto la tecnica di salvataggio un paio di volte, il biondino iniziò a tossire e sputare acqua: stava bene. Gli mancò il respiro quando gli occhi del ragazzo disteso sotto di lui si aprirono. Erano blu come il mare, quel mare che amava tanto, e lo fissavano disorientati dalla situazione, ma curiosi del volto che avevano d’avanti.
“Naruto, stai bene?” Gridò l’oca rosa per poi buttarsi al collo dell’amico.
“Benissimo, Sakura-chan” La tranquillizzò lui. “Va tutto bene ragazzi” Ripeté agli altri.
“ Quindi non hai perso la memoria o altro?” Mormorò l’idiota coi segni sul viso che, con un’attenta osservazione, all’aggiunta di quella voce, sembrava tanto un cane.
“Bene” Sussurrò l’ananas.
“S-sono felice che tu stia bene Naruto-kun” Disse arrossendo la ragazza coi capelli blu, che vedendo il biondo svenuto per poco non faceva la stessa fine .
Bene” Pensò Sasuke “ è ora di uscire di scena”.
Non poté dare atto ai suoi pensieri, che una mano bronzea strinse il suo braccio. Guardò ancora una volta quegli occhi blu e il suo proprietario mormorare Grazie” accompagnato da uno splendido sorriso. Perse un battito. “Dovere” Disse il moro, sentendosi uno stupido marines e si allontanò.
“Hey!Hey, aspetta!” Il biondo gli corse dietro. “Ti prego, aspetta!” Il ragazzo era insistente e Sasuke non poté far altro che girarsi.
“Vorrei sdebitarmi con te per avermi salvato la vita”
“Tzè. Non devi”
“Ti prego, insisto! Almeno una cena!”
Il moro ci pensò su qualche secondo. Una cena quella sera era perfetta. Non avrebbe dovuto passare una serata infernale per la festa di compleanno  organizzata dalla madre piena di parenti e di amici idioti di Itachi e avrebbe potuto conoscere meglio il dobe biondo. Il quegli occhi blu l’avevano incantato.
“D’accordo, ma saremo solo noi due”
“Si! Grazie, ehm..”
“Sasuke, Uchiha Sasuke”
“Grazie mille Sasuke, ci vediamo ‘sta sera alle 8 davanti al “The Castle”, lo conosci?”
“Certo, ci vediamo alle 8, Naruto”.
Alle 7 Sasuke era già bello e pronto, indossava una camicia a maniche corte nera, pantaloncini di jeans, le infradito nere, quelle più eleganti, e aveva usato uno spruzzo di profumo. Non vedeva l’ora di passare una serata senza le prese in giro del fratello, Itachi proprio al suo compleanno dava il meglio di sé, e, soprattutto, di vedere il biondino e il mare che c’era nei suoi occhi.
Alle 8 si incontrarono all’entrata del “The Castle”, un ristorante piccolo e poco affollato, ma con un servizio ottimo. Naruto aveva una polo celeste, jeans e infradito, era molto casual. Presero posto ad un tavolo appartato e chiacchierarono del più e del meno. Naruto, aveva notato Sasuke, era un ragazzo allegro e solare, con un sorriso perennemente stampato sul volto e un po’ rumoroso. Per cena ordinò cinque ciotole di ramen dal gusto diverso e le finì nel tempo in cui il moro mangiava la sua pasta al sugo,ma non si preoccupò, non era mica lui a pagare. Finita la cena, Naruto lo portò sulla spiaggia dove aveva rischiato di annegare, mentre gustava un gelato al cocco –quel ragazzo era un pozzo senza fondo!- passeggiavano a riva, con l’acqua che bagnava leggera i loro piedi. Era stata davvero una serata piacevole.
“Quanti anni hai, Sasuke?”
“Beh, oggi 17!”
“È il tuo compleanno e non mi hai detto niente! Sei proprio un teme!” E il biondo schizzò la sua cara camicia
“Non erano fatti che ti riguardavano, dobe.” Così il moro si vendicò, schizzandogli i jeans
“M-ma non festeggi?”
“ ‘Sta sera c’era una festa e fortunatamente l’ho evitata.”
“Cosa? Per colpa mia non hai festeggiato?!”
“Dobe, se fossi stato più attento avresti notato che ho detto ‘fortunatamente’ e, posso assicurartelo, questo è il miglior compleanno che abbia mai passato”
“Non mi resta che augurarti buon compleanno teme, mi dispiace di non averti potuto fare il regalo però!”.
Ah, quel ragazzo! L’Uchiha avrebbe avuto il suo regalo, il più bello.
“Che ne dici di un bagno?” Chiese a Naruto e senza dargli il tempo di rispondere lo prese e lo scaraventò in acqua, seguendolo.
“Non si fa, Sasuke-teme!”
Le gocce che scivolavano sul suo volto lo rendevano bellissimo anche con quella poca luce. Gli si piazzò d’avanti e fissando il blu dei suoi occhi disse : “Grazie mille, Naruto” e posò ancora, dopo quella mattina, le sue labbra su quelle del biondo, avvolgendole in un dolce bacio al sapore di cocco che venne subito ricambiato. E così quell’odiata spiaggia, grazie al biondino, acquistò, per Sasuke, un punto a suo vantaggio.


Note d’autore. Buon compleanno teme! Ho pensato di scrivere qualcosa per il compleanno di Sasuke, lo so che non è un gran che e, sinceramente, non so da dove mi sia uscita l’idea di metterci Bay Watch in mezzo, ma grazie per averla letta.Grazie Beta ;)
Alla prossima!

  
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