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Autore: Acclaim    24/07/2011    4 recensioni
Finalmente era arrivato il momento, erano dodici anni che non aspettava altro, rivedere il suo migliore amico. Ma quel giorno non si scambiarono un semplice abbraccio, e nella follia di quello che sembrava un grande amore capì che il suo cuore apparteneva a qualcun altro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Passarono settimane e con Brian e Jimmy le cose erano sempre le stesse: Vic lo tradiva e quando poteva trovava una scusa per non fare l’amore, non si sarebbe sentita a suo agio, mentre con Brian era tutto diverso, con lui stava bene, benissimo.
 
Leana viveva in casa di Jimmy come se fosse una completa estranea, restava lì solo per dormire, per il resto passava le sue giornate in pub e discoteche.
 
Sembrava tutto perfetto e monotono ma quel giorno Vic era nel panico più assoluto, non voleva credere a quello che stava succedendo, eppure non c’era altra spiegazione.
 
Stava per piangere, era l’inizio della fine, ma pur sempre un nuovo inizio.
 
Continuava a controllare, voleva essere sicura, e non c’era altro modo per saperlo: corse nella farmacia più vicina e lo comprò, poi ritornò a casa e…sì: aveva ragione.
 
‘Brian Elwin Haner Junior apri subito questa cazzo di porta!’ Vic urlava sbattendo il pugno contro la porta di casa Haner.
 
Brian arrivò ‘Ehy ehy calma che cos’hai?’
 
Vic gli diede una spinta e si mise a sedere sul divano, lui la seguì.
 
‘Che c’è? Che hai?’ le chiese preoccupato.
 
‘Brian…io, io…non so come dirtelo, davvero, è che…’ disse la ragazza quasi in lacrime.
 
‘Vic, è successo qualcosa di grave? Ti giuro mi stai facendo preoccupare’
 
‘Sono incinta Bri, e non di Jimmy’
Brian rimase pietrificato, riusciva a malapena a parlare.
 
‘E, e come lo sai che non è di Jimmy, insomma potrebbe essere, voglio dire non è che è per forza mio il bambino, non è possibile Vic, non posso, non…’ si mise la testa tra le mani e iniziò a piangere.
 
Lei gli accarezzò la testa ‘Lo sento, sento che qua dentro di Jimmy non c’è proprio un cazzo.’
 
‘E da quando, ecco…sì insomma’ le chiese Brian ‘E’ un mese. L’ho scoperto solo oggi perché ero in ritardo già di qualche giorno e nel dubbio ho comprato il test ed era…beh positivo.’ rispose lei.
 
‘Posso…vedere?’ le chiese.
 
Vic si alzò la maglia, prese la mano di Brian e iniziò a fargli toccare la sua pancia, disegnare il contorno del suo ombelico, gli fece notare il rigonfiamento dove stava il loro bambino, era anche grazie a questo che se ne era accorta.
 
‘Vic, cazzo hai 18 anni, io ne ho 20, non possiamo fare i genitori’ disse Brian.
 
‘Che cosa vorresti fare? Ucciderlo? No, piuttosto lo cresco da sola’
 
Vic si alzò dal divano e Brian le afferrò il braccio ‘Ti amo piccola’ e la baciò.
 
‘Non dire piccola Bri, mi ricorda Jim’ non che non volesse ricordarlo, è che avrebbe dovuto dirglielo, per forza.
 
‘E, parlando di lui, quando hai intenzione di dirglielo?’ le chiese Brian.
 
‘Oggi stesso, e tu verrai con me’ Vic gli prese il braccio e lo trascinò fuori dalla porta.
 
Insieme andarono verso quella che da lì a poco sarebbe diventata casa di Jimmy, non più casa di Jimmy e Victoria.
 
Lei aprì la porta e ad aspettarla trovò lui.
 
‘Ciao piccola’ e le diede un bacio sulla fronte ‘Ma, Brian? Che cazzo ci fai con la mia ragazza?!’ si stava incazzando.
 
‘Jimmy, ti devo parlare’ lei e il chitarrista entrarono e tutti e tre si sedettero sul divano.
 
‘Che hai? Che ti ha fatto questo stronzo?’ urlò Jim.
 
‘Lui non ha fatto niente o…almeno…abbiamo fatto qualcosa, insieme’
 
‘Ci sei andata a letto eh? Ahah come se non fosse ovvio!’ disse Jimmy ironizzando quel che poteva.
 
‘In un certo senso…’
 
Il batterista si alzò verso Brian e ci si buttò sopra. Poco dopo iniziò a prenderlo a calci e a pugni, dicendogli ogni genere di insulto possibile.
 
‘Cazzo Jimmy fammi spiegare e fermati subito!’ Vic stava perdendo la pazienza, questo era ovvio.
 
‘Ricordi quando siamo arrivati qui che Val ha fatto quella festa per il mio arrivo, e tu sei andato a dormire da Zack?’
 
‘Sì, certo che mi ricordo, ricordo tutto’ rispose Jimmy quasi in lacrime.
 
‘Ecco, io non sono stata a dormire a casa da sola, sono andata a dormire da Brian e…è successo quello che doveva succedere Jimmy non so cosa dirti’
 
Lui si alzò e sganciò un destro al chitarrista ‘Sei un fottutissimo bastardo, cazzo sei il mio migliore amico ma come diamine ti viene in mente?’
 
‘Jimmy, smettila ti prego.’ gli disse Vic, e lui obbedì, voleva ascoltarla.
 
‘È da quel giorno che io e Brian facciamo l’amore, è da quel giorno che ho capito che io per te non provo niente più che una grande amicizia, io amo lui Jimmy, mi dispiace…’
 
Il batterista scoppiò in lacrime, aveva voglia di rompere tutto, di spaccare la faccia a Gates, a Vic, a tutti.
 
‘Non è finita qui Jim, sono incinta’
 
‘E tu ti aspetti che io possa andare oltre e perdonarti solo perché aspettiamo un bambino?’ poi Jimmy ci rifletté un attimo: non era detto che il bambino fosse suo.
 
‘Oh, fantastico, cazzo il bambino è suo, è di quel bastardo!’
 
‘Ancora non lo so Jimmy, ma…io qua dentro sento che ci sia il figlio di Brian…lo sento.’
 
‘Ottimo, ma se quel bambino è mio quello stronzo non lo deve neanche toccare!’
 
‘Di chiunque sia il padre sarà lui Jim, è lui quello che amo.’
 
'No, se il bambino è mio il padre sono io punto!' Detto questo Jimmy si alzò in piedi e cominciò a pestare Brian, nemmeno le parole di Vic riuscirono a fermarlo, tutto quello che poteva fare era chiamare Matt, Zack e Johnny. Compose il numero del cantante e gli telefonò.
 
‘Matt, ti prego vieni a casa di Jimmy, ti prego vieni subito, con tutti gli altri possibilmente, sta succedendo un casino.’
 
Dopo due minuti i ragazzi arrivarono e si buttarono tutti su Jimmy.
 
‘Che cazzo fai eh? Che cazzo fai?!’ gli urlò Matt nelle orecchie.
 
‘Quel bastardo ha messo incinta la mia ragazza!’ gli altri guardarono Brian disgustati: nessuno riusciva a concepire l’idea di un tradimento da parte del suo migliore amico.
 
Matt e gli altri presero Jimmy in braccio e lo portarono a casa di Zacky per calmarlo ‘Tu, sei una puttana’ disse Matt rivolgendosi a Vic ‘E tu, sei un fottutissimo bastardo, vergognati di quello che sei!’ urlò a Brian.
 
Quando se ne furono andati Vic cercò di medicare il chitarrista come più poteva, ma poi capì che sarebbe stato meglio chiamare un’ambulanza.
 
Quando arrivò andarono entrambi all’ospedale e dopo vari controlli il medico uscì ‘Non ha niente, puoi riportarlo a casa tranquillamente, ha solo un po’ di graffi, lividi e un occhio nero.’
 
Vic lo ringraziò e entrò nella stanza di Brian ‘Amore, possiamo andare a casa’
 
‘Oh, finalmente ce ne andiamo, portami via da qui’ lei lo aiutò ad alzarsi dal letto, gli allungò le stampelle e insieme si diressero verso la macchina.
 
Quando entrambi si sedettero Vic sentì il bisogno di dire qualcosa ‘Brian, non so come scusarmi, è colpa mia se sei ridotto così, colpa della mia voglia di averti’
 
‘Non dirlo neanche per scherzo, le cose si fanno in due. E vedrai che la rabbia sbollirà e dopo sarà tutto come prima, o quasi…’
 
‘Hai perso il tuo migliore amico per me’
 
‘Non l’ho perso, passerà vedrai…e ora verrai a stare da me’
 
Si baciarono e Vic mise in moto la macchina. Quando arrivò scaricò Brian a casa sua e andò a prendere le sue cose per l’ennesimo trasferimento.
 
‘Torna presto, tesoro’ lei annuì e quando finalmente fu a casa di Jimmy vide il batterista davanti alla porta.
 
‘Che vuoi’ le chiese.
 
‘Devo prendere le mie cose, non credo sia una buona idea restare qui.’
 
‘Prima vieni dentro un attimo che ti devo parlare’
 
Vic entrò in casa e vide tutti gli altri membri della band e Leana seduti sul divano ad aspettarla.
 
Nella casa si era creata una strana atmosfera di silenzio che a Vic non piaceva affatto.
 
‘Sentite ragazzi lo so che ho sbagliato cazzo se ho sbagliato, ma così ho capito che è Brian l’uomo che amo, per quanto possa sembrare una cosa stronza, è così, non ci posso fare niente! Perdonatelo, perdonate Brian, vi prego non avete idea di quanto ci sta male.’
 
‘Vic, con che coraggio ci chiedi di perdonarlo? Voglio dire è un bastardo, uno stronzo, ha tradito il suo migliore amico ma ti rendi conto di che razza di persona è?’ Matt era quello più provato di tutti lì in mezzo, escluso Jimmy ovviamente.
 
‘Io invece non riesco a capire che razza di persona sei tu, Matthew Sanders, riesci a provare così tanto rancore per uno dei tuoi migliori amici solo per…questo. Certo, non che abbia fatto un errore da poco, ma è pur sempre un tuo amico e se davvero gli vuoi bene passaci sopra! E tu, Jimmy, credi davvero che senza di me non riuscirai più a vivere? Credi davvero che io sia così importante per te? Lo sappiamo benissimo, domani vai a una festa e te ne fai un’altra, te la porti a letto, poi in casa, e così sarà con altre mille ragazze! Io e Brian abbiamo solo scelto di stare insieme, non l’abbiamo fatto nel migliore dei modi ma l’abbiamo fatto, cazzo ma lo volete capire?! Posso scegliere con chi cazzo stare o vi devo chiedere il permesso? Io lo amo, lo amo più della mia stessa vita, aspetto un bambino con lui e voglio farmi una famiglia, voglio stare bene! Ho solo 18 anni ma sono abbastanza matura per farlo!’ Vic era in lacrime, se ne stava andando quando Matt le venne incontro e la abbracciò ‘Scusami piccola, penso che tu…in un certo senso abbia ragione. Ah, e dì a Brian che per lui ci sarò sempre, qualunque cosa succeda’ Vic annuì.
 
‘La tua roba te la porto io stasera, a casa di Gates immagino.’ Le disse Jimmy. Vic lo ringraziò e se ne andò da quella maledetta casa, finalmente. Almeno con lei c’era Matt.
 
Quando tornò a casa vide Brian disteso sul divano in lacrime.
 
‘Oh, oh tesoro che hai?’ gli chiese Vic preoccupata.
 
‘Li ho persi, li ho persi tutti per sempre’
 
‘E invece no Gates!’ dalla porta entrò Matt che si sedette di fianco a lui.
 
‘Per quanto tu sia stupido, io ti voglio bene’ i due si abbracciarono e Vic preparò per tutti una tazza di camomilla, avevano proprio bisogno di parlarsi.
‘Allora, come lo chiamiamo il pargoletto?’ chiese Matt.
 
‘Non sappiamo ancora se è maschio o femmina, ma quel che so è che tu sarai il suo padrino’ gli disse Vic.
 
‘Fuck Yeah’ disse Matt sempre con molta finezza.
 
‘E Zacky e Johnny come l’hanno presa?’ chiese Brian a Matt.
 
‘Loro? Meglio di chiunque altro. Sai benissimo che neanche loro sono dei santi, quindi ti capiscono. Però sono rimasti da Jimmy per consolarlo.’
 
‘Ehm, Matt…È troppo chiederti di raggiungerli? Non per cattiveria eh, è che io e Bri dobbiamo riprenderci dallo shock.’ Gli chiese Vic ridendo.
 
‘Oh sì, credo che anche io e Val adesso ci riprenderemo dallo shock! Detto questo, a domani amici!’ Matt andò verso la porta e uscì, lasciando i due piccioncini soli.
 
Brian era elettrizzato al pensiero di poter finalmente vivere con lei, di poterla baciare senza la paura che Jimmy li vedesse, ormai il danno era fatto.
 
‘Ora, con tutto il casino che è successo il minimo che possiamo fare è andare a letto insieme’ gli disse Vic.
 
Lui le accarezzò la pancia,  delicatamente le prese il viso e con un dito le sfiorò le labbra, per poi baciarle.
 
Si buttarono sul letto e lui le mise la mano sotto la maglietta per slacciarle il reggiseno. Lei lo assecondò togliendogli i pantaloni.
 
 
Quando Brian si svegliò Vic non era lì con lui.
 
Andò in cucina e la vide seduta sul divano con gli occhi rossi e gonfi di lacrime.
 
‘Ehy amore che hai?’ le chiese.
 
‘Brian, pensaci un attimo: e se questo bambino fosse davvero di Jimmy? Se non fosse il nostro?’
 
Brian rifletté su quella possibilità, di certo per lui non sarebbe stato facile crescere il figlio del suo migliore amico, ma desiderava Vic con tutto se stesso, non l’avrebbe mai lasciata.
 
‘Andiamo in ospedale e scopriamolo subito’
 
Vic lo abbracciò e pregò con tutta se stessa che quel figlio fosse di Brian, chiedeva solo questo.
 
 
  


Ok perdonatemi vi preeeego T.T
Lo so che il capitolo è pietoso ma non siate troppo duri con me :(
Oooo e di chi sarà questo pargoletto? Boh boh misteeeero xD
Un bacione
Acclaim

  
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