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Autore: Lilianne    24/07/2011    2 recensioni
Ecco a Voi il seguito di - Cavolo, quanto mi piaci!!-
Vi avevamo lasciato con Martina in viaggio per Parigi, Nick costretto a farla partire anche se la ama, Joe e Cristina innamorati e felicemente insieme. In questa nuova long vi sveleremo le nuove avventure della band e delle sue vicine di casa. Sperando che vi piaccia vi auguriamo buona lettura! (mi raccomando recensite!!) M&C
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parla Joe
Era una gelida sera di metà Gennaio e nel giro di due settimane si sarebbe tenuto il mio matrimonio.
Al solo pensiero di salire all’ altare e pronunciare QUEL fatidico “Si” ad una donna che NON avrei mai amato, il desiderio di voler morire si faceva sempre più vicino.
Avevo paura. Ero semplicemente terrorizzato all’idea di commettere il più grande errore della mia vita.
Si, certo, il divorzio sarebbe stata, forse, l’unica soluzione sensata al problema, ma con un figlio in arrivo da dover crescere non mi sembrava molto azzeccata. Insomma, il bambino, anche se di Ashley, era pur sempre anche mio!
Ogni strada era buona per scappare in quel momento!
Il mio cervello era costantemente alla ricerca di una via di fuga. Volevo evadere. Volevo andare via. Distaccarmi da QUELLA realtà una volta per tutte.
Notai, a malincuore, che era da ben quasi un mese che non vedevo i miei fratelli. Sia Nick che Kevin, le uniche persone che, fino a poco tempo fa, erano le uniche a darmi un po’ di conforto, ma da quando annunciai che mi sarei sposato, furono tutti e due molto titubanti all’idea di vedermi con una fede d’oro al dito.
Beh, del resto, Kevin viveva esattamente dalla parte opposta del paese mentre Nick….
Nick, da Natale era letteralmente evaporato dalla circolazione!
<< L’Italia deve essere proprio bella! >> pensavo, visto che mio fratello si era trattenuto così a lungo…
 
Sempre gli stessi dubbi al riguardo…
Sempre gli stessi pensieri…
Sempre le stesse emozioni…
Sempre gli stessi rividi…
Sempre le stesse sensazioni….
Sempre LEI…
 
 
Seduto sopra il divano in pelle bianco di casa mia, sentii il campanello suonare e andai ad aprire lasciando sospesa la partita di basket a cui stavo assistendo in tv.
Fortunatamente Ashley non si trovava in casa. Troppo occupata fra shopping ed estetista!
J: Niiick? Qual buon vento? Chiesi a dir poco sbalordito vedendo Nick davanti a me.
N: Sono venuto a fare quattro chiacchiere… disse lui entrando quatto quatto all’interno dell’appartamento chiudendosi la porta dietro le spalle.
Non aveva l’aria di essere contento. Almeno, così, sembrava…
J: Allora, come è questa fantomatica….ITALIA? chiesi lui con un tono di voce tagliente, freddo, e quasi spietato, più che altro….ferito.
In un primo momento mio fratello non rispose. Sembrava essere completamente assente. Si aggirava per la cucina in cerca di cibo. Infilò la testa nel frigo e vi estrasse una bottiglia di succo di ananas senza zucchero.
J: Allora? Vuoi rispondere invece di tracannarti tutto il succo? RISPONDI! Affermai io convinto e sull’orlo di una mezza crisi isterica.
N: Wow! Lakers contro Celtics! Che partitone fratello! Rise lui smettendo di bere il succo dal cartone, depositando i proprio occhi sullo schermo piatto del televisore.
J: Nick… PARLA CAZZO! Gridai io nel bel mezzo del soggiorno perdendo la pazienza.
N: Joe cosa vuoi che ti dica? Quando Martina ha aperto la cassetta della posta e ha trovato un certo invito nuziale, le è saltato in gola il cuore! Ma dico… cosa cazzo ti salta in mente? Sposi quella li che…. Insomma, conosci da soli 7 mesi? Joe ma che ti salta in testa? Nick cominciò a sbraitare. Sembrava vomitasse parole dal nulla.
J: Invito? Io non ho spedito nessun invito in Italia! E poi scusa chi sarebbe stato il mittente? Domandai io sbalordito all’ affermazione di Nick. Non avevo la minima idea di che cosa stesse parlando. Io non avevo inviato nessun invito in Italia, ne tanto meno a Firenze.
N: Ah si?  Beh e allora perché su QUELLA bustina tanto carina c’era scritto Cristina Lucia Bini a caratteri cubitali? Dichiarò mio fratello fulminandomi letteralmente con lo sguardo. Una di quelle occhiate che ti rimane infissa nella mente a vita, che ti ricorderai anche quando sarai sopra il letto di morte.
J: Che cosa? C…c…c…Cristina? I…i…Io? -cominciai a balbettare confuso al solo udire il suo nome- ti giuro Nick, te lo giuro su mio figlio che sta per nascere, NON HO INVIATO NESSUN INVITO A CRISTINA!
Improvvisamente, mi resi conto di essermi intrappolato con le mie stesse mani.
Cosa avevo appena detto? Cosa poteva andare peggio in quel momento? Come avevo potuto confessare una cosa di tale gravità proprio a mio fratello, la persona meno azzeccata in questo mondo?
N: Cosa hai appena detto Joseph? Ho sentito bene? Mio FIGLIO che sta per nascere?
Nick aveva gli che fissavano il vuoto, privi di alcuna espressione. La bocca gli arrivò all’altezza pavimento e il volto sembrava essere quello di un fantasma. Bianco. Bianco lattaceo.
N: Adesso… adesso è tutto chiaro! Ti sposi solamente per questo! Perché Ashley è incinta! Certo! Era l’unico modo di salvarti la faccia con l’anello…. Joe mi hai veramente deluso…. Rivelò lui intento a dirigersi all’ ingresso per andare via.
J: Senti Nick, è successo inconsciamente, è successo quella sera, quella sera in Brasile, quando abbiamo fatto quella festa in piscina e ci ubriacammo, poi Ashley mi portò in camera mia e lì devo aver perso il controllo di me, io volevo lasciarla, lo giuro, poi lei mi ha detto che aspettava un figlio da me e… non me la sono sentita! Nick cerca di capirmi, almeno tu! Ti scongiuro! Tentai di spiegare tutto a Nick, mentre lui sembrava fregarsene altamente.
N: Quanto pensi sarebbe durata questa farsa Joe? Pensi davvero che sarebbe rimasto nascosto? I conti non sarebbero tornati alla gente! Sai? I mesi che devono passare sono NOVE! NOVE! - Urlò lui in preda alla rabbia intento ad abbottonarsi  la  giacca – certo, bello diventare padre a soli 21 anni! Deve essere fico! Mi fai schifo!
Ero senza parole. Non sapevo cosa rispondere. Ero spiazzato, steso, messo KO direttamente da mio fratello minore, che, in quel contesto, aveva pienamente ragione.
N: E pensare che quella povera ragazza è praticamente morta quando lo ha letto…. Farfugliò Nick dirigendosi a passo svelto verso la porta.
Lo bloccai immediatamente prendendolo per il braccio strattonandolo.
J: Che cosa le è successo? Come sta? Chiesi io freddo guardandolo solamente negli occhi. Sapeva benissimo a chi io mi stessi riferendo.
N: Adesso si è tinta i capelli, è bionda e si è fatta la contropermanente. Ora  i suoi capelli sono lisci come la seta. È dimagrita. È dimagrita molto, forse troppo. Sua zia mi ha detto che ha passato l’estate praticamente senza avvicinarsi ad una forchetta. I suoi occhi verdi non brillano più da tempo. Si sono spenti da circa sette mesi. Da timida che era adesso lo è diventata ancora di più, chiudendosi come un riccio. Ah, e quando Martina l’ha trovata in camera sua, con il TUO invito nuziale fra le mani, Cri le ha confessato che in quell’ istante avrebbe preferito essere morta piuttosto che avere QUEL pezzo di carta fra le mani…. Sai, Marty appena lo ha visto nella SUA cassetta delle lettere aveva deciso di gettarlo via, ma purtroppo Cristina lo ha saputo trovate abilmente…. Se io fossi stato in lei non so neanche fino a che limite mi sarei spinto dopo tante delusioni del genere, ma quella ragazza ha troppo rispetto per se stessa e ha deciso di andare avanti, stringendo i denti e soffrendo, ma ce la sta facendo… DA SOLA!  Contento Joseph? Hai distrutto la vita di una quasi diciassettenne …. Non ti facevo così bravo fratellino….
Nick aprii l’uscio in maniera decisa senza nemmeno salutarmi, per poi riaprirlo pochi secondi dopo…
N: Ah e ricordati, quando ti volterai in chiesa, per vedere chi sarà seduto sulle panche dietro di  te…. Io NON ci sarò!
Detto questo sbattè la porta violentemente e se ne andò via…
Le parole di mio fratello Nick furono come un colpo di pistola alla testa.
Una morsa fredda che mi colpì brutale.
Un baratro dal quale era impossibile intravedere la fine.
Come se qualcosa mi stesse risucchiando dal nulla.
Come se il mondo mi stesse precipitando addosso.
Come era possibile?
Come era possibile che, io stesso, fossi stato in grado di rovinare la vita all’ unica  persona che amavo DAVVERO?
Come era possibile che INVOLONTARIAMENTE ci fossi potuto riuscire?
Si poteva essere più spregevoli?
Non mi ero mai comportato in quella maniera in 21 anni della mia esistenza, ma quel giorno, fui capace, di stupire anche me stesso per la tanta crudeltà…
 

And the black keys
Never looks so beautiful
And a perfect rainbow never seems so dull
And the lights out
Never had this brighter glow
And the black keys
Showing me a world I never would know
World I never knew

 
 
 

 

Buuuuooooooooonaseeeeraaaa!!!! Eccomi qui come sempre a scassare l’Adam!
Questo che avete letto qua sopra era il 32esimo capitolo di questo piccola stroriellina ( che poi non è più tanto piccola! )
Vi avverto, che si avvicina la fine di “State of Emergency”, ma state tranquille, per quelle povere criste che seguono questa fanfiction, annuncio che ci sarà anche il seguito! ( Si lo so, non la smetto mai di rompere! )
Ok, spero che vi abbia soddisfatto come sempre, e se qualche anima pia, ( diversa dalle solite) si appresta a lasciare qualche recensione, non verrà uccisa, anzi, sarà bene accolta!
Grazie di cuore come sempre sia a chi legge sia a chi recensisce.
Baci
Cri 

  
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