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Autore: BaliBliss    25/07/2011    3 recensioni
Nell'epilogo, Albus chiede ad Harry perché tutti li stanno fissando. Questa è la storia di come James ha imparato la risposta alla stessa domanda.
La storia originale è di BaliBliss, traduzione a cura di Jane Dirnt.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Teddy Lupin, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Scusatemi di nuovo per il deplorevolissimo (si dice così? boh! xD) ritardo, ma sono in un periodo in cui sono oberata di impegni.
Casa, lavoro, traduzioni, ripetizioni (a gente più grande di me, e questo mi mette di buon umore LOL) e poi c'è la mia famiglia qui e quindi mi dedico a loro e poi, in fondo, è Estate. :D
Comunque rimedio con la traduzione di questo capitolo enormemente enorme che mi è sembrato più un capitolo di passaggio, anche se James continua a vedere che in tutti gente che lo guarda e ci avviciamo un po' al momento clou.
Devo però avvertirvi, per non lasciare vane speranze, che da questo momento credo che aggiornerò più o meno una volta alla settimana. Solo così riuscirò ad essere regolare con gli aggiornamenti e a non ridurmi all'ultimo minuto e alle ore notturne.
Grazie a chi recensisce e - come avete potuto vedere - rispondo sempre alle recensioni per chiarire ogni dubbio. :D
Vi lascio alla storia, su.
Jane.


Il primo giorno del trimestre il cielo era sereno e luminoso, il tempo era sorprendentemente piacevole per quel periodo dell’anno, e James si svegliò con i rumori del mattino a dargli in benvenuto.
Nonostante fosse andato a letto più tardi di quanto si aspettasse, il più giovane dei Potter non riuscì a rimettersi a letto a dormire, così si alzò e si rannicchiò vicino a una delle finestre dei dormitori a guardare l’alba.
Mentre  il cielo finalmente sfumava da un rosa polveroso a un azzurro chiaro, studiò il miscuglio di emozioni che lo avevano tenuto sveglio. Era eccitato naturalmente, ma l’eccitazione era contrastata dai nervi saldi, e la sensazione di disagio che non l’aveva ancora lasciato dal commento di Matt su suo padre, il giorno prima.
 
Bene, decise, non starò meglio a star seduto qui senza fare niente.
 
Trascinandosi via dalla finestra, si vestì silenziosamente per non svegliare gli altri, afferrò la sua borsa e, dopo averci riflettuto un po', la Mappa.
Fu solo quando era già sceso nella Sala Comune che realizzò che non aveva alcuna idea di cosa avrebbe fatto per due ore fino a quando tutti gli altri non si fossero svegliati. Comunque, una volta raggiunta la Sala Comune, fu sorpreso di scoprire che non era il solo sveglio.
 
Una ragazza alta e magra era seduta rannicchiata in uno dei divani accanto al caminetto ormai vuoto. Mentre stava leggendo, James pensava che sarebbe stata notevolmente anonima se non fosse per i capelli. Erano stati tagliati in una specie di caschetto mosso, ed erano, osservò, rossi. Non rosso Weasley, proprio rosso, il tipo di rosso che un incantesimo Cambiacolore non avrebbe mai potuto sperare di replicare. O è  una Metamorfomagus, pensò, o ha molta familiarità con le tinture per capelli Babbane.
Non appena entrò nella stanza vera e propria, il suo piede urtò il bordo di un tavolo e il rumore solitamente silenzioso echeggiò nella stanza come un tuono.
La ragazza guardò sopra il suo libro e, notando il suo arrivo, lo chiuse.
 
“Ciao,” disse a James con un sorriso amichevole. Lui notò distrattamente che il libro sembrava essere una nuova copia de Le Fiabe di Beda il Brado. “Non riuscivi a dormire nemmeno tu?”
James, essendo stato preso alla sprovvista, fece una sorta di grugnito non impegnativo che avrebbe potuto essere preso come affermazione.
Apparentemente così fece la ragazza, perché la sua precedente domanda fu seguita immediatamente da un'altra.
“Volevi  sederti insieme a me?”
"No!" rispose James più forzatamente di quanto richiesto, cogliendo entrambi di sorpresa.
Qualcosa dello sguardo fisso della ragazza lo rendeva nervoso, qualcosa del modo in cui sembrava che stesse esaminando tutto ciò sui cui cadeva il suo sguardo, compreso, in questo caso, lo stesso James. "Cioè, no, grazie stavo andando a.. Ehm.. " gettò i suoi occhi intorno disperatamente, posandoli alla fine su di un pezzo di pergamena abbandonato, che gli ricordava la lettera che aveva scritto, ed era attualmente in qualche parte nella sua borsa in attesa di essere spedita. "Alla Guferia."
Guardando di nuovo la ragazza le offrì un sorriso di scuse, ma lei fece spallucce, per  niente turbata dallo strano comportamento di James, e tornò al suo libro.
Così James, non essendosi lasciato possibilità, fu obbligato a uscire dalla Sala Comune e dirigersi alla Guferia, tutto prima delle sei del mattino.
Mentre iniziava il suo secondo giro di toast, James rifletteva sulla fortunata decisione di portare la Mappa con sé. La Guferia non era stata facile da trovare come aveva previsto, e provare a trovare la strada per la Sala Grande era stato particolarmente difficile per via delle scale che si muovevano con entusiasmo – e confusamente – come prima cosa la mattina.
Comunque, significava che aveva potuto spedire la sua lettera molto prima del previsto. Avrebbe potuto, realizzò, persino ricevere una risposta al più presto l’indomani mattina, se il suo nuovo gufo, Horatio, era veloce come  gli aveva promesso l’uomo all’Emporio del Gufo.
James fu risvegliato dalle sue fantasticherie quando Matt si gettò accanto a lui e afferrò un toast.

“Dov’eri stamattina?” Ci abbiamo messo secoli a trovare la Sala senza di te…” si lamentò non appena Michael e Daniel si sedettero di fronte a loro, profondamente immersi in qualsiasi cosa di cui stessero parlando mentre, seppure in modo sottile, lanciavano a James occhiate furtive.
Ignorando il comportamento degli altri ragazzi, James si rivolse a Matt.
"Mi sono svegliato presto, e non riuscivo a tornare a dormire. Sono sicuro che non è stato così difficile trovare la Sala".
A giudicare dallo sguardo di Matt, lo era. Ma fu esonerato dal dire qualcosa poichè il professor Paciock aveva raggiunto i ragazzi ed era in procinto di distribuire gli orari delle lezioni.
Prendendo quello di James gli fece un gran sorriso, che James ricambiò velocemente fin quando il professore non se ne uscì con un commento appuntito. “Niente guai ancora, James?”
“Naturalmente no, Ne.. ehm.. Professor Paciock!” rispose James, offeso.
"Non sarà a lungo così però, conoscendoti."
James ritornò al suo toast e provò ad accigliarsi rabbiosamente verso di lui ma, conoscendo la validità del commento del professore, non ci riuscì.
Ficcandosi in bocca l’ultimo pezzo, diede uno sguardo verso Matt e stese il suo orario sul tavolo.
“Quindi..” disse, scorrendo col dito la colonna del Lunedì, “..Sembra che stamattina avremo Trasfigurazione con i Serpeverde, dopo Incantesimi con i Tassorosso e dopo, di pomeriggio,  doppia ora di Erbologia di nuovo con I Serpeverde.”

 
"Hmm," rispose Matt, senza alzare lo sguardo. Chiaramente, non era un tipo mattiniero.

James e Matt arrivarono puntuali, se non leggermente in anticipo, per Trasfigurazione. James lo avrebbe  attribuito con felicità alle sue capacità di orientamento ma, in realtà, avevano lasciato presto la colazione per passare a prendere I libri e trovare la strada.
E cosi i ragazzi poterono scegliere un buon banco – al centro, vicino – ma non troppo – al davanti della classe.
Chiacchierarono felicemente mentre il resto della classe si riempiva gradualmente fino a quando stavano aspettando solo la professoressa Moneypenny.
Quando arrivò tutti i Grifondoro del primo anno immediatamente si fecero silenziosi, ma i Serpeverde, aspettandosi forse un qualche trattamento speciale, continuarono a parlare.
Perciò, la professoressa Moneypenny annunciò l’inizio della sua carriera da insegnante con un “Dieci punti in meno a Serpeverde. E saranno di più se continuate a parlare.”
James e Matt si scambiarono un’occhiata, le sopracciglia alzate. James era impressionato; suo padre l’aveva avvertito che alcuni professori potevano essere un po’ prevenuti e, di sicuro, aveva sentito abbastanza sul vecchio Capocasa di Serpeverde di quando i suoi genitori erano stati a scuola.
Scoprirono presto, comunque, che la professoressa Moneypenny non era come Piton e nemmeno come Lumacorno. Sembrava che non avesse favoriti o, almeno, dovevi lavorare sodo per divenatare un favorito.
Era anche un’insegnante pratica. Al contrario della McGranitt, la Moneypenny credeva che il migliori metodo d’insegnamento era un approccio pratico.
E così iniziò immediatamente la lezione mettendo in coppia gli studenti, così che potessero lavorare per trasformare un fiammifero in un ago.
Matt fu felice di scoprire che era stato messo in coppia con Michael e immediatamente girò la sedia facendo balenare un sorriso per il ragazzo tranquillo.
"James Potter, tu sarai in coppia con Ali Tennison."
James alzò lo sguardo non appena fu chiamato, e girò la sedia per vedere con chi era stato messo in coppia, solo per essere soddisfatto da uno sguardo familiare.
Venne fuori che Ali era una strega Nata-Babbana, con un pesante senso dell’umorismo, e più stranezze di quante James avrebbe mai immaginato possibile. Scopri anche che si andava presto oltre il suo insolito modo di guardare il mondo e che, come per Matt, gli piaceva davvero la sua compagnia.
Comunque, non appena uscirono dall’aula di Trasfigurazione, ridendo istericamente per un aneddoto di Ali su uno dei più strani casi di magia fra i minorenni, dovette riconoscere il fatto che nessuno dei due aveva mostrato nessun segno di un prematuro talento in Trasfigurazione. I loro fiammiferi si erano ostinatamente rifiutati di diventare qualcos’altro che non fosse un fiammifero.
Matt, al contrario, era colmo di eccitazione quando lo incontrarono nel corridoio fuori dall’aula.
"Avete visto?" chiese, come se fosse un saluto.
James sorrise di buon cuore e gli diede una pacca sulla schiena. Dopotutto, aveva visto, proprio come tutti gli altri nella classe.  Matt era stato il primo a trasformare il suo fiammifero in un ago passabile, cosa  che la professoressa Moneypenny non si era la sciata sfuggire. Matt sembrava sulla buona strana per diventare l’alunno preferito della professoressa e nel frattempo aveva guadagnato venti punti per Grifondoro.
I tre proseguirono in un silenzio piacevole, dirigendosi in quella che speravano fosse la strada per l’aula di Incantesimi.
Alla fine, Ali fu quella che ruppe il silenzio. "Qualcuno di voi due sa dove stiamo andando?" chiese con un evidente umorismo nella voce. Entrambi i ragazzi si girarono speranzosi verso di lei, ma lei fu veloce a infrangere le loro speranze. "Perché, di sicuro, io non lo so."
 
Ci fu un momento difficile in cui si guardarono l’un l’altro, prima che Matt si rivolgesse a James. "Cosa stavi dicendo prima su un master in orientamento o qualcosa del genere?"
James guardò accigliato il suo amico e si girò verso il corridoio con la vaga speranza che un qualche segno apparisse per guidarli per la loro strada, solo per ritrovarsi faccia a faccia con Teddy.
Teddy alzò un sopracciglio e chiese, alquanto diretto, "Persi?"
Con l’aiuto di Teddy trovarono la strada per Incantesimi giusto in tempo. Quando raggiunsero l’aula furono salutati da un sorridente professor Vitious, che li accompagnò in classe dopo aver ringraziato Teddy per aver mostrato loro la strada.
Guardandosi intorno, scoprirono che i soli posti liberi erano in tavolo vuoto a parte che per una ragazza. Mentre prendevano i loro posti, James si sedette accanto alla ragazza riconoscendola un attimo dopo, troppo tardi.
Lei si girò verso di lui, un largo sorriso a dividerle in due la faccia, e aprì la bocca per dire qualcosa che James era sicuro sarebbe stato altamente imbarazzante, ma, ancora una volta, fu salvato dal professor Vitious. Voltandosi verso il professore, spostandosi  inconsciamente il più lontano possibile da Emily, si appoggiò sulla mano, e cercò di ignorare l’implacabile maniera in cui lo studiava.
Sfortunatamente, il discorso di Vitious finì troppo presto, e mise la classe al lavoro nei loro tavoli a definire e spiegare che cosa avevano capito dello studio di Incantesimi.
Cogliendo al volo l’opportunità, Emily aprì la bocca. "Così, James – ti chiami così, vero?" James semplicemente annuì debolmente, sopraffatto dal suo entusiasmo. "E’ bello aver avuto un altra opportunità per parlare, non pensi? Devo dirlo, sono stata abbastastanza delusa quando non siamo stati messi nelle stessa Casa ma, ehi, cosa possiamo farci?"
James continuò a fissarla con sguardo assente, distogliendo lo sguardo solo quando lei gli diede un colpetto al gomito, e anche allora, guardò semplicemente il suddetto gomito.
Questo, però, era evidentemente troppo da sopportare per Ali e Matt e si lasciarono andare alle risatine che avevano, fino ad allora, represso con successo.
Notandolo, Emily si girò verso di loro. "Non so cosa pensiate sia così divertente", cominciò, "ma stiamo cercando di avere una conversazione seria qui". E si voltò di nuovo verso  James, con quello che sembrava sospettosamente un battito di ciglia.
L’uso del 'noi', però, era evidentemente troppo per Matt da sopportare e si lasciò andare a risate isteriche. Nonostante la risata del suo compagno, Ali riacquistò la sua compostezza, e in una maniera per cui James gli sarebbe stato per sempre grato, si inserì nella conversazione.
"Oh, sono terribilmente dispiaciuta di avervi interrotto…" dichiarò, la voce così piena di sarcasmo che Emily la guardò come se avesse ricevuto uno schiaffo, ".. ma vorrei proprio andare avanti con il lavoro.”

Chiaramente divisa tra pugnalare Ali ed effettivamente dire qualcosa, Emily restò con la bocca aperta e gli occhi semi-chiusi. Perse anche, in qualche modo, l’occhiolino degno di un palcoscenico che Ali balenò a James. Alla fine, Emily chiuse la bocca, e si chinò a sussurrare all'orecchio di James.
"Non ti preoccupare, finiremo questa conversazione più tardi. In privato".

La ragazza aveva già intimidito James, ma l'intenzione dietro le sue parole fece deglutire l’undicenne in preda ad un terrore abietto, e allargò gli occhi in preda al panico guardando Ali.
Ali, tuttavia, cedette nuovamente alle sue crescenti risatine e lasciò James a provvedere a se stesso. 

La traduttrice si riserva il diritto di piccole modifiche sintattiche in modo da rendere più scorrevole la lettura. 
Per qualunque suggerimento o problema, contattatemi. i link li trovate sulle NdA di BaliBliss.

Grazie,
Jane.


(in particolare, in questo capitolo ho liberamente tradotto "ginger" con "rosso weasley" perchè è impossibile rendere in italiano la differenza tra red hair e ginger hair.)

  
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