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Autore: Diomache    26/03/2006    3 recensioni
Lei. Dolce, solare, irascibile, maledettamente testarda. E poi c'è lui. Bellissimo, scapestrato, intrigante.
"Rose sente un piccolo nodo allo stomaco e per la prima volta percepisce un disagio con Sean, vorrebbe sentirsi ancora gli occhi di quel tipo addosso, le sue parole, i suoi sguardi, il suo sorriso.
Tom continua a fissarla. E per la prima volta, in vita sua, vorrebbe restare ancora a litigare con lei, a poter godere dei suoi occhi, del suo sorriso arrabbiato.
Rose abbassa gli occhi e si gira, continuando a camminare con Sean.
Tom infila il casco e mette in moto.
Era iniziato un giorno come tanti altri.
Ma né lui, né lei, ora, lo pensavano più."
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!!

Ecco a voi il sedicesimo capitolo della storia!! Spero che vi piaccia mi ci sono impegnata parecchio.. :)

Innanzitutto, vorrei ringraziarvi tanto per tutte le vostre recenzioni!!!!!

Mi fate commuovere!!! Grazie, davvero, perché mi  incentivate a continuare a scrivere e, soprattutto, a cercare di farlo nel migliore dei modi!!!

Che dire, speriamo che  il capitolo non sia deludente!!!! Fatemi sapere!!

Un bacio!!!!

 

Ciao Aly!!!

Grazie per i complimenti!!! Si, anch’io penso che Rose e Tom siano fatti per stare insieme.. e, siccome io sono un po’ come Rose, lo trovassi io un tipo come Tom!! (magari con una fedina penale un po’ più pulita! ;)

Un bacio!!!!

 

Ciao Damynex!!!!

La tua idea mi è piaciuta subito e d’un botto ho cominciato a pensare un sacco di cose… non ti preoccupare, i momenti romantici  anche per loro non mancheranno sicuro!!! Quel momento con Ginny lo inserito a malincuore, lo ammetto… l’ho fatto perché se no avevo paura che il personaggio di Tom venisse troppo idealizzato..

Grazie ancora per i complimenti,

un bacio!!!

 

Ciao Franca!!!

Certo, l’amore non può non vincere!! O almeno, nelle storie scritte, come è giusto che sia, no? :)

Grazie mille per la recensione e i complimenti!!!!

Un bacio!!!

 

Ciao Kastania!!!!

Grazie per i complimenti, eccoti subito il seguito, spero che ti piaccia!!!!!

Un bacio!!!!!

 

Ciao Tsubasa!!!

Grazie mille per i complimenti!!!!! Sì, lo ammetto, ho iniziato a scrivere Profumo di Menta dopo aver visto il  film di 3msc…. Però ho voluto darle uno stampo diverso e soprattutto un finale diverso! Spero che ti piaccia anche questo capitolo!!!

Un bacio!!!

 

 

Buona lettura, Diomache

 

 

 

 

PROFUMO DI MENTA

 

 

 

 

CAPITOLO XVI:           USCITA A QUATTRO!!!!!!

 

 

 

“An old man turned ninety-eight
He won the lottery and died the next day
It's a black fly in your Chardonnay
It's a death row pardon two minutes too late
Isn't it ironic, don't you think

It's like rain on your wedding day
It's a free ride when you've already paid
It's the good advice that you just didn't take
And who would've thought, it figures”             Ironic

 

“e credi davvero che Hudson si lascerà convincere?”

Il tono di voce di Tom assume un significato vagamente sarcastico e di domanda retorica, mentre guida elegantemente la Jaguar di suo padre. Se alla moto è uno spericolato, con la macchina ha davvero un tocco tranquillo e scorrevole. Altro che la guida scattosa di Rose!

“non mi sottovalutare.- mormora la ragazza con gli occhi persi fuori dal finestrino.- mi sono costruita tutto un ragionamento iper persuasivo, vedrai che non potrà non crederci!”

Il ragazzo sospira ed alza le spalle ormai rassegnato all’idea. Ha appena chiamato Michael che, per fortuna, non ha fatto molte resistenze. Infondo l’idea di Rose non è poi così malvagia.. anche a Michael farebbe bene conoscere un po’ di gente nuova. Dopo la storia finita male con Katie non gli risultava che avesse avuto nessuna altra donna e forse Hudson è la persona adatta a lui, chi sa..

“ecco.- la ragazza interrompe il silenzio creatosi.-   siamo arrivati..” gli indica un condominio come tanti, improvvisamente comparso sulla destra. Il ragazzo frena e parcheggia in maniera disinvolta, quasi guidasse un’utilitaria qualsiasi invece che un’auto costosissima come quella.

“bene: intanto che io vado, tu, mi raccomando, fai quelle telefonate che ti ho detto di fare. Prenota un tavolo a quella pizzeria e poi..”

“ehi, frena.- sorride.- prima dobbiamo sapere se Hudson viene o no..”

“ti ho detto che viene, ma che, non ti fidi! Tu fai quello che ti ho detto, intanto…”

“ ho capito, ho capito. Prenoto la pizzeria..”

“bene. Io vado!”

La ragazza si alza ed esce, sbattendo forte la portiera. Tom tira giù il finestrino. “in bocca al lupo!”

La giovane si volta e con un sorriso esuberante come al suo solito alza il pollice della mano per poi avviarsi velocemente verso la porta del condominio.

I raggi solari non filtrano direttamente dalle finestre della struttura che sembrano imprigionarli con i loro vetri di plastica che però, nonostante tutto, conferiscono una grandissima luminosità all’interno, rendendo onore della lucentezza di quel sole mattutino. Il condominio, ora, è molto silenzioso, l’unico rumore che sembra rimbombare per la costruzione è il rintocco dei piccoli tacchi della ragazza che avanza lentamente per le scale. Poi ad un certo punto si fermano. Silenzio.

Rose è finalmente arrivata davanti al portone di Hudson. Si piega, sposta lo zerbino. Ecco: la chiave. La precisissima Hudson non poteva certo scordarsene!!

Sorridendo la inserisce nella serratura e gira: “HUUUDDDD!!!- urla entrando e chiudendosi la porta alle spalle- HUD SONO IOOOO!”

Improvvisamente la ragazza appare facendo capolino da una stanza, gli occhi appannati dal sonno, con addosso ancora il pigiama e i capelli arruffati.

Rose non può fare a meno di scoppiare a ridere dicendo:  “oh hai un aspetto magnifico mia cara…- si interrompe sapendo di aver acceso la miccia di una bomba- ti ho portato la colazione!” dice sollevando un sacchettino bianco. 

“grazie.. vieni..” commenta l’altra facendo uno sbadiglio enorme.

Le due ragazze si dirigono in cucina, Hud apre il sacchettino e ne estrae la sua pasta preferita: quella con la marmellata di mela. “grazie!” dice con un sorriso.

“è il minimo che potessi fare.. ti ho tirato giù dal letto, no?” replica Rose con un sorriso.

“sei perdonata, dimmi…- la incoraggia Hudson dando un morso alla sua pasta.- come è andata ieri sera? Tom? Ginny?!”

“li ho trovati insieme.”

Hudson rimane pietrificata.

“ma tranquilla,  stavano solo litigando. Meglio, così si scrolla di dosso quella cagna in calore!”

La ragazza scoppia a ridere, divertita. “e.. vi siete chiariti a quanto pare?”

“si..- Rose sorride con la solita aria trasognata degli innamorati.- e poi siamo andati a casa sua..”

“mm.. e qui viene il piccante..”

Questa volta è  Rose a ridere  imbarazzata, mentre le sue gote si tingono di rosso.

“va be- la ragazza dai bellissimi occhi di smeraldo interrompe l’argomento.- devo chiederti un favore…”

“timeo Danaos et dona ferentis” cita la riccia  sospirando.

“questa la so. È Virgilio. L’Eneide. Temo i Danai anche quando portano doni..”

“esatto.. – approva.- Quando mi porti la colazione mi fai tremare… dietro i tuoi ‘doni’ si cela sempre qualcosa! Avanti, che cosa vuoi questa volta?”

“è un megafavore, non puoi dirmi di no..- mormora con gli occhini esitanti.- se non fosse così importante non te lo chiederei, so che devi prepararti ad un esame importante..”

“infatti. Ma su, dimmi, male che va ti dico di no.”

“non puoi rifiutarti, ti prego!”

“se non mi dici di che cosa di tratta, Rose!”

 La ragazza prende il coraggio a due mani. “oggi Tom mi ha invitato a cena, in una pizzeria italiana che fa la pizza più buona di New York, in un posto davvero bellissimo… Poi avevamo progettato di andare da qualche altra parte, pensa che hanno aperto un posto che..”

“ok, ma io che centro?”

“Michael è il nostro problema. È in crisi e Tom non può assolutamente lasciarlo solo. Viene con noi.- Hud sgrana gli occhi.- ti prego vieni anche tu.”

La ragazza scatta in pedi: “un’uscita a quattro??” Rose sospira: sa che Hudson odia queste cose.

“oh ti prego ti prego, Hud!!- grida con le mani giunte a rosario e gli occhi chiusi.- se Michael ci sta appiccicato giorno e notte, non potrò stare mai due minuti da sola con Tom!! Ti supplico!!!!”

“nonononononononono!!!- urla.- non se ne parla nemmeno! Non esiste! Dovrei stare tutta la serata con quello? Non se ne parla proprio!” scatta la mora camminando per tutta la stanza, inquieta.

“eddai, fallo per me!”

“per te un corno, Rose!- sbotta la ragazza.- e poi chi è questo? Chi è?”

“è Michael!- Hud la fulmina con lo sguardo, così Rose aggiunge qualcosa.- senti, è un bravo ragazzo, una persona simpatica, davvero, io lo conosco..”

“sì, è proprio questo che mi fa paura. Diresti che è una brava persona pure Tom mentre esce da una rissa..”

“ma Michael è diverso da Tom. Davvero. E poi mica ti devi mettere con lui, scusa? Devi solo scambiarci due parole, non ti ammazzerà mica!!! Ti prego, altrimenti addio serata con il mio uomo!”

Hudson sospira, si passa una mano tra i capelli. “ mamma mia, Rose, ma non mi va!! Io questa sera volevo studiare! È possibile che non sai stare senza quel mascalzone per un giorno?”

“no, non posso lo amo troppo!- esclama la ragazza, esagerando, sorridendo.- ti pregoooo !”

Hud la fissa con i suoi occhi neri. No, non lo farà. E poi chi diavolo è questo Michael? Ma figuriamoci se gli va di passare la serata appresso a questo! Deve studiare!

E no, Rose, non mi guardare così. Ti odio quando mi guardi così. Ti odio quando citi in ballo la nostra amicizia, quando elenchi tutti i favori che mi hai fatto. Se mi mettessi io ad elencare i favori che ho fatto a te? Dico, ma ti sei già scordata di Parigi e di tutto quel casino??? Possibile che devi sempre combinarne una delle tue, possibile, dico io? E perché continui a guardarmi così, accidenti!

“Hud, eddai, non ti annoierai, vedrai che…”

“BASTA!” la giovane la interrompe, alzando la voce.

Rose tace. La guarda, cercando di decifrare il so sguardo.

Il volto serio e teso di Hudson piano piano si distende e si piega in un dolce sorriso…

“EVVIVAAAAAAAAAAAAA!!!!!” urla la giovane balzando in piedi dalla sedia e abbracciando l’amica che, di fronte alla sua esuberanza, quasi non perde l’equilibrio.

“ma sia inteso.- la riccia interrompe l’abbraccio e la guarda, seria.- non voglio casini, in nessun caso, mi sono spiegata?”

“ti adorooo!!!!- esclama la giovane, felicissima.- sono in debito con te! Chiedimi qualunque cosa e io la farò!!!!”

“si, come no. Dicevi così anche l’ultima volta. E la penultima. E la terzultima. E..”

“va be, adesso non stiamo a fare i fiscali..- la interrompe la ragazza con quel sorriso determinato.- l’importante è che tu venga questa sera..” dice alzandosi e prendendo la borsetta.

“be? Vai già via?”

“vado in Chiesa, è domenica! Mi raccomando, questa sera alle otto. Ti passo a prendere io, sii puntuale..”

“ah no, Rose, senti.- la richiama la riccia.- facciamo che ti passo a prendere io, ok?” la guida sportiva di Rose è ben nota anche a lei.

L’altra annuisce e poi,con un sorriso vittorioso la ragazza si avvia all’uscita canticchiando un motivetto di R.Williams, ma prima di andare si interrompe e si volta verso l’amica: “Hud, grazie. Sei una persona fantastica, lo sai vero?” dice con gli occhi furbetti, poi le lancia un bacio e scompare per le rampe del condominio.  Ruffiana, pensa Hudson, sorridendo.

Tom sta fumando una sigaretta quando vede la silhuette di Rose uscire dal condominio. Sorridente, allegra, vittoriosa. Avanza tenendo lo sguardo un po’ basso e mordendosi il labbro inferiore, come fa sempre quando ha raggiunto un risultato importante.

Tom scoppia a ridere osservandola… forse è vero che non le si può negare proprio niente.

 

Il vento fresco di quella serata sfiora la capigliatura biondo cenere del ragazzo che fuma tranquillamente la sua sigaretta appoggiato alla moto, braccia incrociate, stretto nel suo giubbotto di pelle nera. Michael, accanto a lui, dà un’occhiata veloce all’orologio: le otto e un quarto.

“alla faccia della puntualità!” esclama emettendo un grosso sospiro di insofferenza “dì, ma non è che questa è una rompi palle, vero?” continua, riferendosi a questa fantomatica ragazza che deve conoscere.

“un po’ rompi palle è di sicuro.”

Michael aggrotta la fronte. “la conosci bene?”

“no, ma è amica di Rose, un po’ si devono somigliare..”

Il riccio scoppia a ridere alla battuta; “ma l’hai mai vista? Com’è fisicamente? Non dirmi che è una cozza perché me ne vado subito.- Tom lo osserva con i suoi profondi occhi blu. E pensare che aveva scelto lui per la sua sensibilità..- allora, com’è questa tipa?”

Il ragazzo sospira e alza le spalle. “dai, non è male..”

“ecco lo sapevo, è una sòla..” sbuffa Michael, contrariato.

“no che non è una cozza, diamine!!- lo contraddice il biondo.- è carina!”

“sicuro.- ribatte l’altro con aria poco convinta.- lo dici con una faccia..”

“senti, che ti devo dire?  Vicino a Rose sfigura, ma se la prendi da sola non è poi così male..”

“a sentire te, vicino a Rose sfigurerebbe pure miss galassia!”

Tom sorride. “ oh ma guarda che sei forte, eh? Prima vuoi la verità e quando te la dico vorresti che non te l’avessi detta!”

“non mi va di stare una serata con una cozza, Tom!!”protesta.

“oh, Michael, vaffanculo, per una volta che ti chiedo un favore!!!- sbotta.- e poi non è una cozza.”

“prima hai detto che era brutta.”

“ho detto che è più bella Rose.” precisa. “non che sia brutta. E poi è inutile parlarne tanto. Tu da qua non ti muovi.- dice con un’aria palesemente minacciosa.- e quando arriva la vedi”

Dopo qualche minuto di silenzio il riccio riprende a parlare, sempre con quel tono piagnucolante: “diamine ma quando arrivano? Io c’ho una fame, senti che profumo!” Tom ispira: effettivamente dalla pizzeria alle loro spalle emana un odore di pizza niente male che alle otto e venti di sera, poi, sembra proprio ambrosia, altro che pizza.

“oh ma dopo dove andiamo?” domanda di nuovo il riccio che, un po’ nervoso, non riesce a stare in silenzio per più di cinque secondi contigui.

“dopo la pizza? Boh.- risponde l’altro in maniera esaustiva. Poi aggiunge – dai, magari anche in quel posto nuovo.. quello.. come si chiama…”

“the independence?”

“eh, quello. Ne hai sentito parlare? Che roba è?”

Michael alza le spalle. “non dovrebbe essere male. andiamo lì allora?”

Tom alza le spalle mentre forma con il fumo un cerchio in aria.

Michael si volta. “cazzo, sai fare i cerchi con il fumo?”

Tom lo guarda come se fosse la cosa più ovvia del mondo. “Michael,  lo so fare dalla prima media!”

“tu fumi dalla prima media???”

“no, cazzo, ma già allora li sapevo fare!”

“e quando hai cominciato a fumare?”

“io non fumo.- risponde lui.- ogni tanto mi prendo una sigaretta, così, se mi va. Questo pacchetto è da Natale che ce l’ho.”dice esibendosi in un cerchio più complicato e bello.

“forte.- commenta il riccio.- me lo insegni?”

Il biondo scoppia quasi a ridere. “ no.- risponde.- è come fare le bolle con le gomme da masticare. È una di quelle cose che si devono imparare da soli.” Dice con finta aria importante, come se avesse appena concluso la spiegazione di un complicato concetto aristotelico.

Michael inghiottisce quel dogma mentre vede arrivare davanti a loro un motorino abbastanza moderno con due ragazza alla guida. “sono loro?” Tom aguzza la vista mentre butta a terra la sigaretta e la spegne pestandoci sopra.

Il motorino si avvicina, romba e fa un leggera impennatura  prima di fermarsi a pochi passi da loro.

Il passeggero posteriore si slaccia il casco e se lo sfila scompigliandosi i capelli lisci di una bella tonalità di castano chiaro. Rose. “salve!” esordisce la ragazza con il suo inguaribile ottimismo mentre smonta agilmente dal mezzo. Con un sorriso, Tom si avvicina immediatamente alla ragazza e, cingendole la vita, la saluta con un dolce bacio sulle labbra.

Subito dopo l’attenzione dei presenti si concentra su Hudson che, leggermente più impacciata con il motorino, sistema il cavalletto e, con lo sguardo basso, si accerta che il mezzo sia parcheggiato bene.

“ah, faccio subito le presentazioni.- continua Rose cercando di togliere l’amica dall’imbarazzo.- allora, Michael, lei è Hudson, la mia migliore amica.. Hudson, Michael”

Per la prima volta i loro sguardi si incontrano. Hud, un po’ timida e titubante di natura ma ostacolata ancora di più dal contesto, fino a quel momento non aveva osato fissare troppo il misterioso amico in crisi di Tom. Lo guarda, gli sorride. Sguardo sereno, espressione buffa, simpatica. Certo, non è bellissimo ma appare come un ragazzo tranquillo.

E soprattutto, sembra tutto meno che in crisi.

Michael le stringe la mano, scrutando i suoi occhi castani e il suo sguardo timido ma profondo, un po’ nascosto dalla sua capigliatura riccia.

Bella, davvero una bella ragazza…. e Tom che l’aveva definita solo carina!!

Rose nota questo scambio di sguardi e con un’espressione furbetta  stringe l’occhio all’innamorato che, in risposta, nega dolcemente con il capo prima di dire. “oh raga, ce andiamo a mangia qualcosa prima che mi divoro qualcuno sul serio?”

“anche cannibale, adesso?” domanda Rose avviandosi, sorridendo.

“se si tratta di te, sì.” Risponde lui fingendo di darle un morso alla base del collo.

“ahia, ma sei pazzo?- esclama, piacevolmente sorpresa.- Hud stammi vicina che questo va a finire che mi divora davvero..” sorride prendendo l’amica sottobraccio e dirigendosi con lei all’interno della pizzeria.

Il locale è davvero molto carino, molto accogliente. Le pareti sono fatte a mattoncini, le tende alle enormi finestre sembrano provenire dal lontano ottocento, l’arredamento è in legno ed è tutto cosparso di candele. “sai, è proprio carino qui..” mormora Hudson all’amica, togliendosi il giaccone e rivelando il suo abbigliamento per la serata: pantaloni neri, stivali, camicia bianca.

“già, carino, davvero..” risponde l’altra mentre sistema il suo giaccone sull’appendiabiti. Hudson osserva il look dell’amica: minigonna a pieghe beje, una maglietta dello stesso colore, un po’ scollata ed attillata, con sopra un golfino marrone.

Gli occhi delle ragazze si puntano quasi istintivamente su Tom e Michael che si sono posizionati su un tavolo.

Rose osserva Hudson. “Carino Michael, eh?”

“carino.- minimizza con un lieve accento dispregiativo.- c’è di meglio, insomma. Però ho la netta sensazione, Rose”il tono si fa sempre più minaccioso e lo sguardo più indagatorio.

“si?” la ragazza deglutisce a fatica.

“che non sia vero niente di tutto quello che mi hai detto questa mattina!!!!”

“ehi, andiamo, ci stanno chiamando!”evade elegantemente la ragazza incamminandosi velocemente verso il tavolo dei ragazzi. Hudson sbuffa mentre si incammina anche lei.

“allora, bambole, questo è il menù!” esclama Michael porgendo loro due libretti foderati di blu.

Hudson inizia a sfogliarlo con attenzione, Rose invece lo gira velocemente come se non gli interessasse più di tanto. Lo chiude. “io una margherita.”

“e c’era bisogno che sfogliavi il menù?- domanda Tom, sarcastico.- tanto prendi sempre quella!”

“senti, farò come mi pare!!- esclama la ragazza.- non mi va di arrischiare a prendere una pizza che poi non mi piace..”

“ma se non ne provi manco una diversa, non lo saprai mai! E poi mangerai la margherita per tutta la tua vita!” esclama fingendosi quasi inorridito.

“e anche se fosse a te che ti frega? Almeno spendo i soldi con qualcosa che mi piace di sicuro..”

“e se te la offrissi io?”

“oh ragà, e che palle co’ ‘sta pizza!!!- esclama Michael, ridendo.- ma voi due fate sempre così?”

“povero Tom.- interviene Hud che, tutto sommato, inizia a sentirsi bene in loro compagnia.- io quando fa così  non la reggo proprio, non so come fai tu a sopportarla..”

“poi ti dirò.. ho  una tecnica che è semi infallibile…”mormora il ragazzo in aria confidenziale.

Rose si sporge per dargli un pizzicotto sulla guancia in risposta, ma con la mano sfiora una delle tre candele che si trovano al centro del tavolo, scottandosi e causando le risate degli altri.

“fanculo a voi e a ‘sta candela, cazzo!!- mormora mentre gli altri si fanno in due dalle risate.- ma un tavolo peggio non potevate sceglierlo, no? Tre candele al centro, roba da pazzi! Porteranno pure sfiga! Senza contare che fai una mossa sbagliata e ti piglia fuoco tutto!!”

Michael, mentre ancora ride, si adopera per spegnerle soffiandoci ma Hudson lo ferma subito, parlando sottovoce, mentre Tom e Rose bisbigliano allegramente riguardo la fatalità o meno della candela che ha impedito alla ragazza di aggredirlo con un pizzicotto. “fermo, per carità!- mormora sorridendo.- che poi fanno un fumo incredibile.. e allora davvero ci sarà da ridere!”

Il ragazzo riccio, divertito, aggrotta la fronte. “perché?”

Hudson muove il capo in maniera quasi impercettibile, indicando la ragazza al suo fianco. “odia il fumo e pianterà una litigata che manco te la immagini!” i due scoppiano a ridere, complici.

Il tutto è interrotto dal cameriere che, tempestivo, viene a chiedere cosa vogliono ordinare.. ma sono ancora tutti indecisi, perfino Rose che pure era tanto sicura; l’uomo con un sorriso di circostanza si allontana ma dovrà fare avanti e indietro ancora un paio di volte prima di strappare loro le ordinazioni che alla fine sono: una margherita per Rose, una quattro stagioni per Hud, capricciosa per Tom e ai quattro formaggi per Michael, più quattro birre e una bottiglia d’acqua richiesta da Rose.

Michael la guarda come se gli fosse cascato tutto.

“e che, tu non bevi l’acqua? Io della birra posso farne al massimo qualche sorso, se no mi fa male!”

“sì- approva Tom, sarcastico.- la gonfia.” Ma è costretto a non aggiungere altro perché gli arriva un calcio che lo centra in pieno sulla tibia.

“così  impari a prendere in giro la tua ragazza.” sentenzia lei con un sorriso vittorioso.

La prima pizza ad arrivare è quella di Rose, ovviamente, perché è la più semplice.

“grazie.” Mormora la ragazza al cameriere mentre osserva il cerchio rotondo della pizza fumante.

“ehi..- Tom le fa un grattino su un polso con un’aria da orsacchiotto- me ne dai un pezzettino?”

Rose lo osserva con i suoi occhi verdi, sorridendo maliziosamente. “manco morta.” Risponde iniziando a tagliarla.

“eddai, su..”

“nooo. – ribadisce.- non te la meriti, farabutto, non hai fatto altro che prendermi in giro!”

In poco tempo arrivano anche le altre tre pizze e i quattro iniziano a mangiare mentre si raccontano aneddoti ed episodi. Il momento di ilarità maggiore è raggiunto quando Hudson inizia a raccontare quello che aveva combinato Rose quando in un negozio di Ibiza una commessa la aveva accusata di aver rubato la cinta che indossava.

Michael scoppia a ridere per l’ennesima volta durante il racconto mentre Tom, già andato da un pezzo, si tiene la testa con il polso, appoggiato al tavolo. Rose, che ricorda con un pizzico di amarezza l’episodio, non può, però, fare a meno di ridere pure lei contagiata dalle risa generali.

“e dopo?” Michael, osservando in maniera sempre più interessata la ragazza, la esorta a continuare.

Hudson si cimenta in descrizioni minuziose di Rose che, non parlando una parola di spagnolo, impianta una litigata incredibile all’interno del negozio, arrabbiandosi come una matta con la commessa, fino a farla quasi piangere.

Al termine del racconto, Tom scompiglia affettuosamente i capelli della sua ragazza. “ma dove l’ho trovata, io, una come te…”

“l’hai detto.- risponde lei sorridente.- dove ne trovi una uguale?”

il ragazzo, guadagnandosi un bellissimo sorriso da parte della giovane, sposta la famosa candela che li separava , si sporge fino a baciarla dolcemente sulle labbra. Rose gli rende il compito più facile perché si sporge anche lei, prolungando quell’innocente, infuocato, contatto.

Michael li osserva per un attimo, poi, scherzosamente, rotea gli occhi. “ah, questi innamorati.”

Hudson sorride, poi fa un sorso di birra.

“dì, Hud.- inizia Michael, utilizzando appositamente il nome abbreviato.-  che fai nella vita?”

La ragazza appoggia il bicchiere. “studio Lettere, all’università. E tu?”

Il ragazzo sospira. Eh, bella domanda,davvero. “sto cercando un lavoro. Avevo iniziato a fare economia con Tom ma poi ho lasciato perdere. Sai, me ne pento, adesso.”

“be, puoi sempre riprendere, no?” esclama lei, ottimista. “quanto hai fatto?”

“un paio d’anni…”

“e alloraaa… parli come se avessi cinquant’anni!! Comunque fai come ti senti.. io ti capisco, riprendere l’università non è una passeggiata…”

“già.- Conclude lui, sorridendo. Hudson gli infonde tranquillità, serenità, quella pace mista ad emozione che non provava più da tanto tanto tempo. –hai qualche hobby, qualche passione in particolare?”

“oh, ci sono molte cose che mi piace fare… per esempio, che ne so, io adoro il mare e d’estate starei 24 ore su 214 in spiaggia.. poi adoro leggere..”

“classici?”

“anche. Ma i libri che trattano di problemi attuali sono quelli che mi affascinano e che mi attirano di più, sinceramente.”

La loro tenera conversazione è interrotta da Rose che chiede. “ ehi, raga, volete il dolce?”

Hud storce il naso, Rose è sempre a dieta, a Tom non gli piace quello che offrono, Michael non lo prende semplicemente perché non vorrebbe essere l’unico, così poco dopo il quartetto si ritrova fuori dalla pizzeria, a decidere come trascorrere il resto della serata.

“io vado a casa..- esclama Hudson. Poi, vedendo gli sguardi allibiti dei presenti, si giustifica.- devo studiare e poi..”

“ma dai!!!!- esclama Michael, sinceramente dispiaciuto.- per una sera ti distrai, no??Resta!”

La riccia, nonostante le faccia moltissimo piacere che Michael le abbia chiesto di restare, rimane sempre un po’ titubante… certo, la serata si è rivelata più piacevole del previsto, Tom è un mito, Michael le interessa ma..

In quel mentre squilla il cellulare del biondo che risponde subito. “pronto?- Rose lo osserva con aria circospetta mentre lui risponde con monosillabi. Poi finalmente dice, rivolto a loro, però.- ehi, ci sono gli altri che si trovano in quel posto nuovo, the independence, li raggiungiamo?”

Rose annuisce, Michael esclama. “cazzo, se li raggiungiamo!! Digli che tra due minuti saremo lì!”

Hudson tira Rose in disparte. “gli altri? Gli altri chi?”

La ragazza deglutisce. “gli altri amici di Tom e Michael..”

“sì, fin qui l’avevo capito! Ma chi sono?”

“chi sono.. tra poco li vedrai..” risponde lei con un sorrisetto furbo.

“no, Rose, forse non hai capito che io non vengo..”

“allora è deciso, su andiamo!” esclama Tom, interrompendola, chiudendo la chiamata e riponendo il cellulare all’interno del suo giubbotto di pelle.

“chi era?” domanda Rose mettendosi il casco e ignorando di proposito l’amica.

“Dawson.- risponde lui.- ha detto che ci aspettano dentro, nella sala romana..”

“va bene, ragazzi, io vi saluto..” si congeda Hudson ma Rose, veloce come un fulmine, la ferma.

Michael lancia un’occhiata alle ragazze che discutono e mormora, un po’ dispiaciuto. “peccato.”

“peccato, cosa?” domanda Tom mentre inizia ad accendere la moto.

“peccato che non venga..”

Il biondo fissa i suoi occhi blu sulla figura di Rose che parla concitatamente con l’amica. “figurati. Vedrai che viene.- Michael lo guarda interrogativo.- tu dalle cinque minuti e vedrai che la convince!”

“ti prego, non puoi andare a casa!!! Mi fai stare da sola tutta la serata!!” esclama Rose con aria imbronciata.

“fai l’offesa?- domanda l’altra indecisa tra l’essere divertita o arrabbiata dalla sua sfacciataggine.- dopo che mi hai riempito di cavolate per tutta la mattinata, adesso fai anche l’offesa se non vengo!E poi io devo studiare, Rose!!! ho perso anche fin troppo tempo!”

“ma ci rimane male se non vieni!”

“chi?”

“come chi!! Michael, no?” esclama a bassa voce. Hudson sembra tentennare un istante e la giovane se ne compiace: ha colpito nel segno. Prosegue: “e poi anche tu, non ti riconosco più! Non ti ricordi che eri tu a dirmi di staccare e di non pensare sempre ai libri??? Avanti, dai, e poi questi amici non sono tanto male…- la riccia esprime uno sguardo estremamente dubbioso.- ok, ok, sono dei delinquenti e non piacciono tanto nemmeno a me… ma che ti importa di loro!! Michael è un bravo ragazzo e se questa sera hai  la possibilità di conoscerlo meglio te lo vuoi lasciar scappare per un esame sul rinascimento?” il suo tono è velatamente intriso di minaccia e persuasione.

Hudson chiude gli occhi, si passa una mano tra i capelli .. “e va bene!!!!”

Tom scambia uno sguardo  con l’amico, intriso di orgoglio . “visto?”

“IUIUU the independence, arriviamo!” esclama Rose abbracciando la sua migliore amica.

 

Il locale è probabilmente il più bello e più artistico di tutta New York. L’entrata è a forma di tempio greco illuminato da un centinaio di luci dorate che fanno apparire il locale come un luogo veramente fuori dal mondo.

“che figata..” mormora Hudson non appena entrano nel parcheggio situato proprio davanti al locale. Il parcheggio, senza nemmeno dirlo, è strapieno di auto e motorini e le due giovani devono faticare parecchio prima di trovare un buchetto tra una moto ed un’altra. Il motorino si ferma ingolfandosi leggermente. Rose in un attimo scende e si sgancia il casco mentre Hudson sistema meglio il motorino parcheggiato. “ciao belle..” una voce a loro estranea le fa voltare contemporaneamente. A parlare è stato un ragazzo moro accompagnato da un suo amico, comparsi improvvisamente affianco a loro. Rose non risponde, ripone il casco e si rivolge ad Hudson. “dai, andiamo a vedere dove stanno loro..”

“ehi, aspettate.” Esclama il moro mettendosi prepotentemente davanti a Rose, impedendole di passare oltre. La ragazza infrange il suo mutismo, alza lo sguardo fino a fissarlo negli occhi.

“si può sapere che cazzo vuoi? Mi fai passare?”

“ehi, come ti agiti subito…- mormora lui un po’ stupito.- dai, vi va se vi accompagniamo dentro?”

“no.” Risponde lei con un falso sorriso, cerca di oltrepassarlo ma il ragazzo la blocca di nuovo.

“io non mi accontento tanto facilmente di un no..” riprende il giovane con uno sguardo ammiccante.

“be, dovrai fartene una ragione..- mormora Rose, in atto di sfida.- ed ora per favore..”

“niente da fare..- sorride l’altro.- mi dispiace tanto, ma non abbiamo nessuna intenzione di mollarvi così.. non capita tutti i giorni di incontrare due belle ragazze come voi..”

Hudson e Rose si lanciano uno sguardo seccato ed indispettito al tempo stesso.

“senti, carciofo.- esclama Rose che inizia ad irritarsi sul serio. I soliti arroganti e presuntuosi. – se non ti sposti immediatamente..”

Il ragazzo l’interrompe con una sua risata. “se no? Se no che fai?”

“ti spacco il culo in due, ecco che faccio”

Il moro fa una faccia strana: a parlare non è stata la bella ragazza che ha di fronte, la voce, piuttosto, maschile e minacciosa, gli proviene da dietro. Si volta lentamente e scorge un ragazzo biondo, dall’aria per niente cordiale che lo fissa, gelido. Tom. Dietro di lui un altro ragazzo, anche lui piuttosto accigliato.

“ok, ragazze…” sussurra il moro e, facendo un cenno al suo compare, si allontana velocemente.

Tom lancia uno sguardo indispettito alla sua ragazza. “possibile che sempre nei guai ti vai a mettere?”

“e tu possibile che non ti fai mai i cazzi tuoi? Guarda che era tutto sotto controllo!”

i due si fissano un istante, poi scoppiano a ridere all’unisono. Tom le bacia dolcemente la guancia e la prende per mano. “allora, andiamo?”

Gli altri due annuiscono  mentre, dopo aversi lanciato anche loro uno sguardo d’intesa, si avviano anche loro verso l’entrata del locale.

L’interno del “the independence”  è ancora più bello di quello che avevano potuto immaginare. A parte la confusione di persone, il locale è un vero e proprio spettacolo. Prima di iniziare a ballare, i quattro si fanno un giretto panoramico della struttura: ci sono in tutto cinque sale tutte adibite al ballo da disco, ma presentano giochi di specchi e vetrate. L’innovazione vera, però, si trova nell’esterno, sul retro, dove si trova una sorta di giardino con al centro una piscina!

Ovviamente è solo a puro scopo artistico, anche se molte voci assicurano che nella bella stagione la direzione mette in affitto i costumi e ci si possa bagnare sul serio… effettivamente.- pensa Rose.- potrebbe anche essere vero, perché oltre a panchine e piccoli divani, in giardino si trovano anche sdraio..

La piscina, relativamente bassa se si considera che ci sono max due metri d’acqua, è tutta colorata di un gioco di luci e arricchita  da alcune piante acquatiche, finte ok, ma che danno davvero l’impressione di trovarsi davanti ad un piccolo scorcio di luogo paradisiaco… pur essendo un giardino, ci sono delle casse che riproducono la musica metallica dell’interno.

Nonostante che la temperatura non sia poi così mite, la maggiorparte dei clienti del locale si trovano a ballare proprio in giardino, sopra le sdraio o sui bordi della piscina, come personaggi di un mondo irreale che sfidano il freddo, invocando l’arrivo della primavera.

Il nostro quartetto si  trova proprio in giardino, ora, quando all’improvviso Rose sente qualcuno darle un’affettuosa pacca sulla schiena. Infuriata, si gira con l’intento di vomitare ingiurie verso quel maleducato, ma per fortuna si ferma in tempo, quando i suoi occhi verdi vedono il sorriso ilare di Dawson. “ehi, bellissima!!!”

“ohi, delinquente, sempre intorno alla mia donna, ti trovo!” esclama Tom, ridendo, voltandosi verso di lui.

“non è colpa mia se la tua ragazza brilla in mezzo a tutta questa gente!!”

“ma tu non riesci mai a non fare lo scemo, eh?” ride l’interessata.

“quando si tratta di donne, no, mi dispiace.- risponde Dawson. I suoi occhi neri cadono improvvisamente su Hudson che lo osservava un po’ di nascosto, da dietro di Rose. vedendola affiancata a Michael, il ragazzo esclama.- oh cazzo, Michael c’ ha trovato la ragazza!! e pure una bella ragazza, poi! E chi diamine l’avrebbe detto!!!!”

“mettiamo subito in chiaro.- esclama Hud, sorridendo.- io non sono la sua ragazza, sono solo un’amica di Rose”

“ah,ecco.- risponde Dawson lanciando un’occhiata ironica a Rose che risponde per le rime, inarcando un sopracciglio, in segno d’intesa.- eh va be, raga, gli altri stanno qua verso la piscina, venite?”

Scortati da Dawson, i ragazzi giungono presto dal resto del gruppo che balla divertito ad un lato della piscina che presenta la caratteristica forma a goccia..

“ per la miseria, siete arrivati finalmente!!”esclama Harry avvicinandosi a Tom

Tom e Michael iniziano subito a parlare e scherzare con i loro amici, mentre le due amiche si isolano un po’, iniziando a ballare tra di loro. Hud osserva, storcendo il naso, il gruppo di amici dei due. “che gentaccia..” mormora.

“su, Hud..- risponde lei, con un tono più conciliante.- dici così perché non li conosci bene.. allora, quello lì è Harry, quello con la carnagione chiarissima è il ‘tedesco’ mentre quello moro che ci è venuto incontro si chiama  Dawson..”

“che maleducato.- sentenzia lei.- non si è neppure presentato!”

“che ci vuoi fare..- sospira la ragazza alzando leggermente la voce affinché l’amica la senta in mezzo a tutta quella confusione.- comunque che ti frega di loro.. Michael e Tom sono diversi..”

“che palle co’ ‘sto Michael, Rose, non ti sarai mica fatta strane idee, vero?”

“io? Ma figurati!”esclama la ragazza continuando a ballare.

Le due amiche rimangono un po’ in silenzio mentre si lasciano andare dal ritmo trascinante della musica ad altissimo volume.  Dopo un po’ si ritrovano accanto, di nuovo, Tom e Michael che, sorridenti, iniziano a ballare con loro, giocando, scherzando, scatenandosi sotto i riflettori multicolori della discoteca.

Le due giovani, mentre ballano, si lanciano di tanto in tanto qualche sguardo, qualche sorriso. Entrambe, non possono negarlo, stanno davvero bene, si divertono. Rose osserva con un sorriso l’amica ballare con Michael.. la vede, a suo agio, rilassata, sorridente. Sospira di contentezza. C’è riuscita, finalmente Hudson ha staccato un po’ con lo studio, si è decisa a godersi la sua gioventù.

E magari ha anche incontrato una persona che potrebbe cambiarle la vita.

Peccato che la serata stia per finire.

Altre due ore massimo in discoteca e poi anche questa bella serata sarà conclusa.

Magari.- pensa.- si potrebbe andare a vedere l’alba.. così, per movimentare un po’…

Be, se credeva che la serata fosse troppo poco movimentata, le sarebbero bastati pochi minuti per ricredersi.

Non sapeva ancora quante cose le sarebbero accadute prima che vedesse sorgere l’alba.

 

 

Fine sedicesimo capitolo

 

 

 

 

  
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