Ammetterò che questo
capitolo è un po’ strano, ma sicuramente
piacerà ai NeoTrin romance fans
e a chi eventualmente apprezza il mio (piuttosto antipatico, lo so…)
programma.
Buona lettura!
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Capitolo quinto: You know what?
~ Avanti… so che entrerai di nuovo… forza,
piccola… ~
Lo sapeva. Era solo questione
di tempo ormai, sapeva che lei sarebbe apparsa da qualche parte. Accompagnata
dal suo amante, ovviamente.
Il programma sbuffò. ~
Quel Neo potrebbe diventare un pericolo
per me, se non faccio attenzione… comunque,
l’ho domato una volta, posso farlo di nuovo. ~ pensò
sogghignando, mentre un repentino guizzo argenteo brillava per un istante nei
suoi occhi scuri.
Chiuse gli occhi e si
appoggiò contro il muro di cinta, travolto ancora una volta da ricordi
lontani. Ultimamente si era annoiato per alcuni anni, in viaggio tra una
città e l’altra, a vedere sempre le stesse cose.
Ora aveva trovato nuovi
interessanti umani con cui giocare, e per nulla al mondo se li sarebbe lasciati scappare. ~ Ti divertirai molto, amico, davvero molto… ~
Un rumore improvviso attirò
la sua attenzione. Sembrava un ringhio, ma era assai basso, una persona normale
non lo avrebbe mai udito. Si guardò intorno, in
cerca della direzione da cui proveniva, e scorse un edificio dall’aria
cupa, chiuso al pubblico. Casa delle Iene. Sogghignò. Quello era
interessante. E uno zoo era sicuramente l’ultimo
posto dove tu avresti cercato un programma pericoloso.
Si avvicinò e si
chinò per passare sotto il nastro giallo che circondava
l’edificio.
“Ehi! E’ chiuso, non vedi? Sei cieco o non sai
leggere?”
Infastidito, si voltò
e si trovò di fronte uno dei guardiani dello
zoo.
“Perché
è chiuso?” domandò, inclinando leggermente la testa. Era un
movimento abituale ormai.
“Queste iene sono state
appena portate qui, perciò sono ancora piuttosto inferocite, tanto che
la gente ha paura di entrare, anche se le bestie sono in gabbia. Per di
più, non hanno ancora mangiato. Le iene fanno subito a pezzi i
deboli.”
Ora il programma era furioso.
~ Ok, questo tizio non mi piace, tanto meno il
suo tono e le sue parole. Ti
insegnerò
una lezione, sciocco umano… ~
“Qui le bestie non sono
l’unica cosa che può spaventare le persone, in
realtà…”
“Oh, davvero?" Il
guardiano replicò in tono ironico.
“Te lo posso provare, dal momento che sei così impaziente di saperlo...”
disse in un tono basso ma significativo, avvicinandosi a lui. Il guardiano corrugò
le sopracciglia e cercò di battere in ritirata, ma un colpo inaspettato
e violento lo tramortì. Il programma sorrise crudelmente e
trascinò l’uomo svenuto nella Casa delle Iene. Fortunatamente,
nessuno aveva visto cosa era accaduto, ma non importava. ~ Chi osa ostacolarmi non vivrà abbastanza per
vedere la luce del giorno seguente… ~
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Trinity chiuse gli occhi e aumentò
l’intensità del bacio, assaporando le sensazioni che le facevano
tremare di piacere tutto il corpo. Lei lo spinse sul letto e giacque su di lui,
accarezzandogli una guancia e baciandolo ardentemente, quasi disperatamente,
per poi terminare il bacio con dolcezza. Si fissarono dritti negli occhi, senza
dire una parola.
~ Per un uomo e una donna non dovrebbe essere solo un’unione
fisica, ma il corpo e l’anima dovrebbero fondersi in un unico
spirito… di chi è questa frase? ~ Neo si chiese da chi aveva
sentito quella affermazione. ~ Ma non importa. Chiunque era, lui o lei aveva ragione. E’ una cosa
così bella che voglio viverla con te, Trinity=
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soltanto con te… ~
“Sai una cosa,
Trin?” Neo ruppe improvvisamente il silenzio.
“Sì?" lei
lo guardò curiosamente, notando l’espressione pensierosa sul suo
volto.
“Dopo tutti quegli anni
che ho trascorso nella falsa vita di Matrix...
dopo essere stato portato nel mondo reale… solo da tre mesi… non
sapevo cosa sarebbe accaduto poi… perciò non sono mai stato sicuro
di niente.
C’è una cosa
sola di cui non ho mai dubitato: tu. Non voglio perdere la mia unica vera
speranza per un futuro… e il mio unico vero amore.”
Trinity alzò lo sguardo per incontrare il suo e una
lacrima le scivolò lungo la guancia. Neo la catturò con le labbra
e la giovane sorrise quando lui l’attirò
stretta a sé, lasciando che lei gli si rannicchiasse vicino e
appoggiasse la testa sul suo petto. Si accoccolò contro il suo corpo,
collocandosi in una posizione più confortevole.
~ Non ti lascerò mai, Neo. Se
c’è una cosa che non rimpiangerò mai è aver
incontrato te. Tu, che mi hai fatto provare emozioni che non
avevo mai provato prima. Tu, che mi hai fatto capire che
c’è sempre qualcosa per cui vivere.
E quella cosa per me sei tu. ~
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Era buio all’interno,
ma non era un problema per i suoi occhi. Del resto, lui amava
l’oscurità. Strappò un altro lungo nastro giallo che
bloccava il cammino e si guardò intorno, lasciando cadere il corpo del
guardiano vicino a un’ampia gabbia, buia come la
stanza. Si avvicinò alle sbarre e scrutò dentro. Ombre indistinte
si muovevano intorno. Passi pesanti, schiocchi di mascelle, ringhi. Occhi
lampeggianti comparvero e incontrarono i suoi.
Una delle iene ringhiò
di nuovo e sbucò da dietro una roccia.
Sempre più
interessante.
Notò un cartello, che
diceva:
Nome comune: Iena
maculata, iena bruna, iena striata
Nome scientifico: Crocuta crocuta, Hyaena brunea, Hyaena hyaena o striata
Famiglia: Ienidi
Ordine: Carnivori
Classe: Mammiferi
Caratteristiche: Le
dimensioni della iena ricordano quelle di un cane lupo, con la parte posteriore
del corpo molto schiacciata. Ha il pelo piuttosto corto e la schiena presenta
una folta e ruvida criniera. Il mantello della iena maculata varia dal giallo
scuro al rossastro con macchie nere, ma possiamo anche ammirare quello uniforme
della iena bruna, e quello grigio-giallognolo con numerose strisce nere
trasversali della iena striata. La coda termina con un vaporoso ciuffo di peli
scuri. La iena possiede una mascella poderosa e una dentatura potente, che
hanno un ruolo fondamentale nello strappare la carne e
triturare le ossa. Tutti i suoi sensi sono molto sviluppati, così da
riuscire a individuare la preda a chilometri di
distanza.
Splendido. Continuò a
leggere.
Vita ed abitudini: La iena vive
in branchi di 10-13 individui, all’interno dei quali sono le femmine a
stabilire le relazioni ed i maschi non hanno alcuna voce un capitolo. Come la
maggior parte dei carnivori africani, le iene sono attive soprattutto nelle ore
notturne e, mentre dissotterrano il cibo, emettono caratteristici suoni che
ricordano una risata. Le ore diurne vengono trascorse
nel folto della vegetazione o impiegate in piacevoli bagni di fango.
Habitat: Africa, aree semidesertiche e savana.
La lettura fu interrotta da
un gemito sommesso, ma non era quello di un animale. Il guardiano, ripresi i
sensi, si accingeva ad alzarsi, quando fu bruscamente sollevato e sbattuto contro
le sbarre della gabbia.
“Tu… che
cosa…?” Il poveraccio riuscì a balbettare.
“Mi piacciono i nostri
amici qui… sembrano così carini… e così affamati.
” Il programma sussurrò in quel suo
caratteristico tono basso di voce, schiacciando l’altro contro le sbarre
finché la testa dell’uomo non fu dentro la gabbia.
“Basta, smettila! Non
è divertente!”
“Oh, è
esilarante… penso che sia scoccata l’ora del pranzo per loro.”
Con crudele soddisfazione
vide gli occhi del guardiano spalancarsi dalla paura e dall’orrore.
“Nooo!”
Lo sollevò
di peso senza fatica e, in un unico rapido movimento, lo gettò
nella tana delle iene. L’uomo urlò terrorizzato e cercò di
arrampicarsi per uscire, ma fu trascinato giù dai feroci animali.
Assalirono il malcapitato così violentemente che una gran
quantità di sangue schizzò sulle pareti, un po’ anche sulla
sua T-shirt bianca, formando una larga macchia di colore rosso scuro. Ma non se ne curò. Si limitò a fissare
l’orribile spettacolo senza battere ciglio.
~ Um… mi piacciono molto le iene… specialmente quella…
;
~ pensò, notando che una delle iene, un grosso
animale dal manto chiazzato e i denti affilati insanguinati, sembrava avere la
supremazia nel gruppo. Sogghignò in approvazione e si arrampicò
all’interno della gabbia.
Le iene sollevarono le teste
e si voltarono nella sua direzione, mostrando le zanne. Una di loro, quella che
aveva notato, iniziò a correre verso di lui e spiccò un balzo,
mirando alla sua gola, quando accadde una cosa incredibile. Avresti potuto
vedere una iena arrestarsi nel mezzo di un salto e atterrare nello stesso
punto, mentre faceva alcuni passi frettolosi in avanti per mantenersi in
equilibrio ed evitare di cadere.
La iena lo fissò in
viso, il suo ringhio si trasformò lentamente in un brontolio sordo, come
se fosse stata domata… come se stesse aspettando ordini. Il programma si
avvicinò e le si inginocchiò accanto, poi
sollevò una mano e la posò sulla testa dell’animale,
stringendo leggermente la sua corta pelliccia.
“Sai una cosa, amica
mia? Penso che siamo tutti nella stessa barca. Incutiamo paura, viviamo di
carcasse; avete solo bisogno di essere libere, come
me. Vi farò vedere il mondo.”
Rovistò nelle tasche
di ciò che rimaneva del corpo orribilmente mutilato, ma non trovò
quello che stava cercando.
“Niente chiavi,eh? Non
importa.”
Si diresse verso il cancello
della gabbia e sferrò un calcio violento. Il cancello uscì dai
cardini e cadde sul pavimento con un assordante fragore metallico.
“Ok,
ragazze, siete libere. Andiamo.”
Uscì dalla gabbia, poi
dalla Casa delle Iene, seguito da quel gruppo di più che insoliti
compagni. Le persone che assistevano alla scena urlavano e fuggivano in preda al
panico, ma lui e il branco si limitarono a dirigersi verso l’uscita dello
zoo.
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“Tutti pronti?" Link chiese, osservando le tre figure che giacevano nelle
sedie.
Trinity fece cenno di sì con la testa, voltandosi
leggermente a sinistra per lanciare uno sguardo di sottecchi a Neo. Nonostante la tranquillità che aveva mostrato prima
ora sembrava perso nei suoi pensieri, la sua espressione era vuota.
~ Sento quello che tu senti… leggo i tuoi pensieri… non puoi sbarazzarti di me…
~
Neo fece un respiro stanco. ~
Devo trovare un modo per fermarlo...
non riesco a sopportarlo… ~
Lanciò
un’occhiata distratta a Morpheus, e fu a quel
punto che gli venne in mente una cosa.
“Morpheus!
No!” ~ Perché diavolo non ci
ho pensato prima?! ~
Si alzò a sedere
bruscamente, sussultando quando l’ago inserito
nello spinotto sulla nuca minacciò di staccarsi con violenza.
“Neo!” Trinity lo chiamò scioccata. “Che cosa…?”
“Non puoi entrare in Matrix!”
Gli altri lo fissavano
confusi.
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Finalmente ho pubblicato il
quinto capitolo! Mi scuso per la mostruosamente lunghissima attesa,
specialmente con Fede, che mi ha “e-mailizzato=
span>”
per chiedermi di continuare, la ringrazio per il
sostegno!
Un grazie anche ai gentilissimi commenti
di Trinity7!
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