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Autore: Queen_    25/07/2011    3 recensioni
Hermione Jean Granger, la strega più brillante del suo anno – a ben pensarci, di tutti- che perde la sua razionalità per..per amore?!
Frederick Weasley, il mago più simpatico, nonché re degli scherzi assieme al gemello George..altruista e ..per una volta non sicuro di sé.
Ronald Bilius Weasley, migliore amico di Harry Potter, timido e -Oh, miseriaccia- innamorato..e per una volta deciso!
Una storia in cui si intrecciano sentimenti di persone diverse.
Siate clementi, è la prima in assoluto che scrivo!
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K Rowling e questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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-Dichiarazioni-

 

 

Ad un certo punto, Ron le prese la mano e la condusse all'interno del castello.

-Usciranno da li come fidanzati ed è solo allora che io non potrò più fare niente, è solo allora che io dovrò rassegnarmi! No, non posso!-

« Angelina, non credo di sentirmi tanto bene.. Puoi scusarmi? »

La ragazza lo guardò con occhi lucidi.

« Vengo con te, non ce la faccio a lasciarti solo »

« Non preoccuparti, ci vediamo domani in treno »

Così la liquidò e cominciò a cercare Ron ed Hermione, come se dall'esito di questa “ missione “ ne andasse della sua vita.

« Ron, dove stiamo andando? »

« Herm, lo vedrai presto »

Percorsero svariati piani, la ragazza non sapeva dire quanti, quando ad un certo punto Ron passò tre volte davanti ad un muro: stava cercando la stanza delle necessità! Un portone apparve e Ron la riprese per mano, conducendola all'interno. Si parò davanti ai suoi occhi una stanza vuota, bianca, priva di distrazioni: sulla parete si fondo solo una foto, una gigantografia di loro due che si abbracciavano, l'aveva riconosciuta, l'avevano scattata quell'estate, quando lei era ancora innamorata di lui, o almeno credeva di esserlo.

Era persa nei suoi pensieri quando Ron si decise a parlare.

Si fissò le scarpe.

« È un bel po' di tempo che avrei voluto fare questo discorso, ma poi ogni volta che ti vedevo non riuscivo nemmeno a dire ' come stai? ' si, lo sai, io sono timido.. Ora vorrei solo parlarti senza preoccuparmi, senza quella sensazione strana che ogni volta che ti guardo negli occhi mi attanaglia lo stomaco in una morsa. -Alzò lo sguardo cercando gli occhi della ragazza- Oggi sono davvero io, ho fatto una scommessa con me stesso!Mi sono detto che il momento è arrivato -Le prese la mano portandosela al cuore- Senti come batte? È l'effetto che mi procura la tua sola voce, il tuo solo profumo, la tua vicinanza..il solo sentire il tuo nome! Hermione,- si vedeva che stava facendo un grande sforzo a dir quelle cose- tu mi piaci. Da tre anni, da sempre.. Scusami ma non ce la faccio più. »

Lei era bloccata contro il muro, lui si avvicinava sempre più fin quando non annullò la distanza tra le loro bocche.

Un bacio lungo, intenso, infinito.
Mille pensieri attraversavano le loro menti, ma erano quasi simili.
Lei desiderava quel bacio per poter essere sicura dei propri sentimenti, ma quel bacio le fece capire molte cose.
Lui l'aveva sempre amata: quel contatto era già una grande conquista, perlomeno non si era ritratta, ci stava. La speranza albergava nel suo cuore.
Da quel bacio lei uscì ancora più confusa, non sapeva più cosa fare.
Amava Fred, incondizionatamente, anche se lui stava con Angelina, ma era attratta anche da Ron, che le si era appena dichiarato.
Cosa fare ora?

« Ron, apprezzo la tua sincerità,pertanto, voglio essere anche io del tutto sincera. Tu mi piacevi, ma poi è prevalso il sentimento per un'altra persona...che non mi ricambierá mai, è vero, ma c'è e non posso far finta di essere innamorata di un altro. Tuttavia, ti voglio immensamente bene e nulla vieta che in futuro io possa innamorarmi di te...Ma per ora... »

Abbassò lo sguardo; aveva ammesso di essere innamorata di un altro, ma le dispiaceva per Ron.

« Sappi che io non mi arrendo, io ti sposerò, Hermione Granger »
Le posò un altro bacio, questa volta però a stampo.

 

Nel frattempo Fred aveva chiesto in prestito ad Harry la Mappa del Malandrino che gli aveva regalato con George nell'inverno dello stesso anno scolastico, ma sulla cartina Hermione e Ron non c'erano.

Unica soluzione : la stanza delle necessità. 
Così si recò al settimo piano, ma Pix aveva deciso di disturbarlo e così perse parecchio tempo. 
Mille e tre giorni. Ella non poteva fidanzarsi se non con lui.
Era diventato geloso e possessivo.

 

« Ron, ora andiamo e ti prego, facciamo come se non fosse successo nulla »

« Te l'ho detto, ora ti lascio andare, ma non mi arrendo »

Uscirono dalla stanza e cominciarono a scendere per ritornare alla festa.

 

Fred sentì un rumore di passi: erano loro, per forza. Si nascose dietro una statua e li vide! Era finita, si tenevano la mano!

Lacrime calde sgorgarono dai suoi occhi, ma non ebbe vergogna, nonostante in vita sua non avesse mai pianto. Veloce sgattaiolò sul suo letto, nell'attesa che la festa finisse e tutti andassero a dormire, per poi andare nella sala comune a piangere accanto al camino. Da solo.

 

 

Arrivarono di nuovo in cortile, ormai alla festa erano rimaste poche persone; si guardò intorno, vide Harry e Ginny intenti a baciarsi, Katie e Oliver che sorridevano felici, Seamus e Lavanda che ballavano, Cho e Cedric che ' parlavano ', George e Alicia e poi... Angelina, da sola.
Cosa era successo? Dov'era Fred?
Con quel pensiero fisso in testa decise di continuare a ballare, probabilmente il ' rubacuori ' aveva abbandonato la sua dama per una sgualdrina qualunque.

 

« Hermione, anche quest'estate sarai dei nostri? »

George le si era avvicinato lentamente.

« Molto probabilmente sì. Ron, andresti a prendermi qualcosa da bere, cortesemente? »

Ron si allontanò e si diresse verso il buffet, dove avrebbe potuto trovare qualche bevanda analcolica per la sua amata.

« George, sai mica dov'è Fred? »

« Come mai mi chiedi proprio di lui? »

Un sorriso un po'strano, almeno fu questa l'impressione della ragazza, gli si dipinse in volto.

« Oh, beh, io avevo visto solo Angelina e mi chiedevo se stesse bene..insomma, non l'ho visto da nessuna parte! »

« Dimmi la veritá! »

« George Weasley, ho capito da chi ha preso la perspicacia tua sorella.. »

« Quindi, è come penso io? Sei cotta di Fred?io pensavo tu lo fossi di Ron! »

« Invece no, ma mi sa che ora dovrò eseguire un Oblivion »

« No! Giuro che non gli dico niente »

« Voglio proprio fidarmi di te...Cambia discorso! sta arrivando Ron! »

« E, beh, ti giuro, non sarai tu ad impedisci il commercio delle merendine marinare! Molti le richiedono! »

Le fece un occhiolino, lei sorrise, era un mago nel cambiare discorsi.

« E, invece, ti dico di sì e, se non la finite, andrò a parlare con Piton, so che lo temete! »

George stava ribattendo quando Ron lo bloccò.

« Fratello, Alicia ti cercava con molta urgenza. »

 

Nello stesso istante, la Mc Granitt con l'incantesimo ' Sonorus ' aumentò il volume della propria voce ed annunciò che la festa era terminata perché ormai era l'una di notte e l'indomani bisognava svegliarsi di buon mattino per poi partire e tornare a casa.

Hermione salutò Ron e decise di tornare nella torre dei Grifondoro con Ginny, doveva raccontarle tutto..

La rossa lasciò a malincuore il suo Harry che si avviò assieme a Ron.

Tutti erano tornati nelle proprie camere e solo allora le due ragazze decisero di avviarsi verso la sala comune.
« Allora? È successo quello che ci aspettavamo? » esordì raggiante Hermione.

« Oh, si. Sono la ragazza di Potter ora » fece subito dopo mille gridolini di giubilo e abbracciò l'amica « Te, invece?come è andata? »

« Ron si è dichiarato. Mi ha baciata. Gli ho detto che amo un altro. Ha deciso di non arrendersi. »

« E Fred? Ci hai parlato stasera? »

« Quando io e Ron siamo tornati lui non c'era. »

Arrivarono al ritratto della Signora Grassa, pronunciarono la parola d'ordine ed entrarono.

« Io penso che sia ora di andare a dormire, non c'è nessuno qui »

« Avviati, io devo cercare una cosa »

« Se ti serve aiuto, sai che puoi contare su di me! »

« Grazie »

Abbracciò l'amica.

« 'notte »

 

Restò sola; era la fine di maggio, nemmeno il camino le faceva compagnia con il fuoco scoppiettante.

Si rilassò su una poltrona e cominciò a pensare: aveva un gran bisogno di restare sola.

 

Poco distante la porta del dormitorio maschile del quinto anno si apriva e un Fred Weasley con gli occhi gonfi si accingeva a recarsi in sala comune per stare tranquillo senza le domande del gemello George, il quale si mostrava alquanto strano; Fred non voleva farsi vedere nemmeno da lui o Lee in pianto.

Mai poteva aspettarsi Hermione nella sala comune.

-Meno male che volevo dimenticare..la sua presenza di certo non me lo permetterà!-

In quell'istante la ragazza si girò per vedere a chi appartenesse quel suono di passi.

-È Fred. Con tanta gente perché proprio lui?-

« Ciao, Fred?! »

-Potrei fingere di essere George! Non mi ha riconosciuto nemmeno, cosa triste.-

« Si, sono proprio io! »

Accennò un sorriso che faceva a cazzotti con gli occhi gonfi di pianto.

Si avvicinò ancora alla ragazza, anche sul suo viso c'erano lacrime

-Forse sono lacrime di gioia-.

« Hei, sorellina! Lacrime di gioia?! Finalmente Ronnie si è dichiarato? »

Voleva mostrerai felice, era un bravo attore; non avrebbe voluto, in quel momento l'avrebbe abbracciata, tenuta tutta per sé, piuttosto che fare l'ipocrita e cercare di essere contento per una cosa che in realtà gli lacerava l'anima.

« Si, purtroppo.. »

-Ma cosa sto facendo? Da dove è uscito questo 'purtroppo'?-

 

Dal tuo cuore, Hermione.

 

Dal profondo del tuo cuore.

 

« Purtroppo? »

Pensava di non aver capito bene. Una settimana fa lei piangeva perché convinta che Ron non l'amasse e ora, a una sua dichiarazione, diceva 'purtroppo'? Dannazione, appresso a quella ragazza sarebbe diventato pazzo. « gli ho detto di no, Fred »

Un sorriso che non poteva essere represso si allargò sul volto di quello che in quel momento era il ragazzo più felice della terra, ma ora gli premeva fare una domanda alla ragazza

« Perché? »

Hermione non sapeva cosa rispondere.

Continuo con le menzogne o gli dico la verità? Una mezza verità, idea geniale.

« Non mi piace più da tempo »

« Ma se una settimana fa piangevi per lui! Andiamo, sei solo una bambinetta, allora! L'amore non sfuma da un giorno all'altro!ti facevo più matura. »

Non capiva perché quelle parole fossero straripate dalla sua bocca, infondo Hermione non stava dicendo di non amare più lui, ma un po' era come se fosse così, si immedesimò in Ron.

« Al diavolo Fred! Chi sei tu per chiamarmi bambinetta? Ti spacci per il mio migliore amico e poi mi tratti così? E se fosse da sempre che amo un altro, ci hai mai pensato? O pensi solo a te e alla tua Angelina? Una settimana fa dicevi che anche io ti importavo..invece ora mi attacchi solo, non mi conforti, nonostante tu abbia notato il mio pianto. Vai al diavolo Frederik Weasley! »

« E tu? Anche tu ti consideri la mia migliore amica, ma nemmeno tu hai notato il mio pianto. Guardati indietro, mi hai mai visto piangere? Te lo dico io, visto che tu ricordi solo quello che leggi nei tuoi stupidi libri! MAI! Invece che tu pianga non è una novità. E ti sei preoccupata di chiedermi perché io stessi piangendo? Non mi risulta. Buonanotte, Hermione e sogna l'uomo della tua vita che t'ha fatto dimenticare così presto mio fratello » 
Detto ciò, con le lacrime che gli rigavano il volto, ritornò al dormitorio.

-Non la capisco, chi è che le piace ora? Ma non capisco nemmeno me: perché invece di essere felice l'ho attaccata in questo modo? Non mi parlerà per mesi, che palle.- immerso nei suoi pensieri si addormentò.


Hermione era rimasta nella stessa posizione e fissava il punto in cui Fred era scomparso. 
Una litigata con lui proprio non ci voleva: era distrutta, non capiva cosa fosse successo e perchè lui l'avessa attaccata in quel modo.
-Bambinetta?! Bambinetta, io?! Pfff, gli farò vedere chi è Hermione Jean Granger.-
Si diede una scossa e, nonostante nessuno fosse sveglio e potesse vederla, si avviò verso il suo dormitorio con la testa alta e uno sguardo fiero impresso in volto, sicura che dal giorno seguente sarebbe stata diversa...Avrebbe rinunciato al suo orgoglio?!

 








-Mary's corner-

Ehy, ciao!
Parto con il ringraziare le due ragazze che hanno commentato i precedenti capitoli..mi hanno resa felice!
Ringrazio anche coloro che hanno letto in silenzio - sono stati parecchi - e vorrei spronarvi a commentare questi chappy..è molto piacevole leggere ciò che si pensa di ciò che si scrive :)
Bene, ho pubblicato anche questo capitolo..
era l'ultimo di quelli che avevo già pronti, per cui, gli altri devono essere ancora scritti..
Se c'è qualcosa che non è chiaro, non esitate a chiedere (anche se so che non lo farete, ormai mi sono rassegnata al fatto di non ricevere recensioni :S)
un bacio e..vi lascio con i vestiti del ballo di altre quattro ragazze :D
Alla prossima..
Queen_



 

per la ff

  
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