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Autore: elefiore    25/07/2011    1 recensioni
La protagonista è una giovane ragazza, , che stranamente si innamora di un ragazzo che odia nel profondo del cuore. Tra amore, odio e tradimenti, la nostra amica perde la testa per un uomo... un professore, a dirla tutta. Si sente confusa e non sa cosa fare ma l'aiuto di un' amica la aiuterà a risolvere tutto... più o meno.
Mi dispiace ma la storia è interrotta a tempo indeterminato. Chiedo scusa a chi la ha seguita fino ad ora.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Fred Weasley, George e Fred Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La ragazza andò a farsi una doccia e cambiarsi, poi andò a Difesa contro le Arti Oscure. Tutti i Grifoni la accolsero con calore e il nuovo professore non accennò nemmeno a togliere punti alla sua
squadra a causa del suo ritardo, anzi, andò da lei.
«Piacere, io sono Alex Mal...Malafede, il vostro nuovo professore di Difesa.» disse, porgendole la mano.
Lei lo guardò. “Sono sicura che non ha più di venticinque anni… però è molto… carino…” pensò. Strinse la mano al professore.
«Piacere, io sono .»
«I tuoi amici mi hanno parlato molto di te… soprattutto Harry… ah, dimenticavo, io darò del tu… e vorrei che anche voi deste del tu a me.»
L’unico banco rimasto (per sfortuna) era in fondo… vicino a Malfoy. Andò a sedersi e si guardò intorno. Tutte le ragazze si erano incantate a guardare Alex.
«Hey, Mezzosangue, sei caduta in basso, eh?»
«Non accetto che qualcuno venga preso in giro… e tantomeno insultato nella mia classe, Draco.» disse il Professore.
Come aveva fatto a sentire? Semplice! Stava studiando la “posizione strategica” di Malfoy: gambe accavallate, mani incrociate e un ghigno come per dire “adesso vedi, Granger”.
«E assolutamente NO alle Maledizioni Senza Perdono se non sono io a dirvi di usarle… Via i libri. Le mie lezioni sono pratiche… quasi sempre. Venite con me.»
Andarono in Sala Grande. I tavoli erano spostati contro i muri e un palco (come quello dove Malfoy e Harry hanno lottato al secondo anno) era in mezzo alla Sala. Esattamente al centro del palco
c’era un troll. Il professore radunò gli studenti attorno al palco.
«Chi mi sa dire cos’è questo?» chiese il professore mentre le mani di Harry, Ron ed Hermione già si alzavano.
«Bene… Ditemi.»
«Un troll» dissero all’unisono.
«Qualcuno di voi ha già affrontato un Troll?»
Le stesse tre mani si alzarono.
«E qualcuno di voi vuole affrontare questo Troll?»
Tutti fecero un passo indietro tranne Hermione, che alzò la mano.
«Bene. Scegliti un ‘compagno’.»
«Veramente io volevo affrontarlo da sola.»
«A tuo rischio e pericolo.»
La ragazza salì sul palco.
«Pronta?»
«Sì.»
«Finite Incatatem!»
Il Troll levò subito la mazza ma Hermione lo schivò all’ultimo e gli passò tra le gambe. Schivò altri tre o quattro colpi e il Troll era già sfinito. Lo colpì alla testa e quello barcollò.
Tutti le applaudirono.
«Hermione attenta!» disse Harry all’improvviso.
La ragazza si girò.  Il Troll le stava praticamente cadendo sopra.
«Aresto Momento!» disse, correndo verso la fine dal palco per scendere…
Ma non fece in tempo. Il Troll la schiacciò. Da sotto di lui uscivano solo la sua testa e la mano con la bacchetta.
«Oh Merlino!» fece il professore correndo da lei. Sollevò con un incantesimo il Troll e fece correre Harry da Madame Chips per farla venire nella Sala. Spostò Hermione giù dal palco.
«Per la barba di Merlino!!!» strillò la Chips quando vide la ragazza. Con un incantesimo la risvegliò e Hermione iniziò a tossire. Si mise a gattoni e, quando tossì nuovamente, sputò sangue.
Malfoy si offrì per portarla in Infermeria.
«Mai visto gente conciata così!» disse la Chips mentre con un gesto bloccava il flusso di sangue.
Arrivati in infermeria, la Chips fece apparire una pozione dal nulla e la diede a Hermione.
«Va meglio?» chiese, sperando.
Una lacrima rigò il volto della ragazza.
«Come temevo. Farà male ma è l’unico modo che hai per guarire.» disse facendo apparire una siringa come quelle Babbane.
Prese un polso della ragazza e le iniettò la pozione della siringa. Hermione strinse i denti mentre altre lacrime le solcavano il viso. Appena la Chips fece evanescere la siringa, la povera Hermione svenne.
«Sì risveglierà… ma non so quando. Dovrebbe svegliarsi tra due giorni ma un Troll sulla schiena non è molto piacevole e procura molti danni anche interni. Spero che si rimetta…»
«In che senso ‘spero che si rimetta’??? Ma sta scherzando? Sta dicendo che potrebbe non risvegliarsi mai più?!?!?!»
«Purtroppo la possibilità che accada c’è, anche se molto bassa.»
“No, lei no! Piuttosto mi suicido se serve ma lei non può morire così!!!” pensò Draco, con le lacrime agli occhi. La accarezzò. “Ti amo, piccola mia.” Pensò infine.
«Madama Chips… non è che posso stare qui con… con la Mezzosangue finché non si sveglia? Sa com’è…»
«Certo che puoi ma devi chiedere alla Preside, mio caro, se puoi saltare anche tu le lezioni.»
«Alla McGranitt?!?!»
«Eh sì.»
«Uff… ok vado subito.»
  
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