Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Natalja_Aljona    25/07/2011    3 recensioni
Il tuo cuore di pietra di sangue
L'hai venduto per pochi denari
Per un pugno di polvere d'oro
Hai tradito gli amici di ieri
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sic Volvere Parcas - I giorni di ieri'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Un vecchio errore vuole inseguirmi
E incatenarmi e trascinarmi lì davanti
Ad ogni specchio per dirmi: “guardati”
Io non mi guardo, giro lo sguardo
La so a memoria fin troppo questa storia

(Un vecchio errore, Paolo Conte)


Il tuo cuore di pietra di sangue

L'hai venduto per pochi denari

Per un pugno di polvere d'oro

Hai tradito gli amici di ieri


La sorella che piangeva

Nella cella d'un convento

La sentivi nella notte

Ma non eri più capace


Di pentirti

Di capire

Di tornare sui tuoi passi

Come un tempo


Di salvare quel sorriso

Sulle labbra della bimba

Che tenevi tra le braccia

Da ragazzo

E ti arrendevi

E hai dato il suo nome a tua figlia

Illudendoti che bastasse


E subivi l'arroganza

Degli sguardi

Della Rivoluzionaria

La fiammiferaia slava

Con il sangue sui capelli e sulle mani

Non credeva a una parola

Delle cose che giuravi


Era tua la mano che stringeva il coltello

Di quel ragazzo troppo amato

La cicatrice che aveva sul collo

Lacerante più del taglio, ricordava


E leggevi nei suoi occhi

Quelle frasi, quell'orrore

Il terrore di una vita

I sussurri della notte

Stretta a chi l'avrebbe difesa


E si difendeva da sola, lei

Con la neve sciolta

Di un inverno finito

Le poesie, le foglie

Dell'autunno inoltrato


Non aveva paura di guardarti

Non ancora, non così

Difendeva la giustizia

Col fiato che le rimaneva

I sorrisi tristi di periferia

Era lei che li inventava


E se la guardavi, poi,

Rincasare all'imbrunire

Se cercavi i suoi occhi

Il blu sfumava nel grigio,

Ancora,

Ma non mancava un passo

Continuava la sua strada

Esibendo sul suo viso

Un sorriso sfrontato


Scuotevi la testa

"Sciocca"

E fermavi con la forza

I battiti lenti del tuo cuore

"Tornassimo indietro,

Lo rifarei"

Ma a rivivere quel giorno, forse

Il pugnale del giovane greco

Nella tua gola l'avresti affondato


E cercavi tra le ombre

Gli occhi chiari del fratello

Di cui avevi fermato i passi

Sui gradini di casa

Con un colpo di pistola

Che sentivi nei tuoi sogni

Poco prima di svegliarti


E quella sorella fuggita

Per non sentire la tua mano

Sulla maniglia della porta

Ogni volta che tornavi

La vedevi nei ricordi

Ma distoglieva lo sguardo


E tua moglie l'hai sposata

Per inganno

Per illusione

Non è vero, le vuoi bene

Ma è quel bene che fa male

Che ti grida dentro al cuore

"Non è giusto, non è giusto"

Ma tu questo lo sapevi

Lo sapevi dall'inizio

Eppure non ti sei fermato


Torna il giorno in cui firmasti

Il patto con gli Egiziani

Grida ancora la tua voce

Dalla prua della nave

Tutti quei bambini greci

Ora schiavi

Ora soldati

Hai paura, è la prima volta

Ora l'hai visto

Il tuo cuore in catene


E adesso, Stephen,

Non sai ancora come dire

A tua figlia

Che nella vita

Puoi perdere, puoi morire,

Ma il cuore te lo devi tenere caro



Note


E questo è Stephen, Stephen Chantefleur.

Che sbaglia e sbaglia ancora.

Che forse cambierà.

Che forse la strada del suo cuore la ricorda, chi lo sa.


Alla prossima! ;)

Marty




  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Natalja_Aljona