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Autore: Dryas    26/07/2011    5 recensioni
L’odio, la vendetta, i pugni stretti nell’oscurità. Sentimenti che hanno avvolto l’anima e il cuore di Neji Hyuga, diventando la sua ragione di vita. Un’ingiusta condanna, un’esistenza negata, un isolamento forzato, in attesa di ottenere la sua rivincita. E tutto sarebbe andato secondo i suoi piani se non fosse stato per una sconosciuta ninja di Konoha, la senza cognome Tenten. La sua indesiderata presenza, la sua incosciente fiducia, le sue paure riuscirono a riaprire ferite così profonde che Neji pensava di aver messo al sicuro, lontano dallo sguardo di tutti.
Una difficile battaglia tra amore e odio, tra vita e morte. Chi vincerà?
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga, Rock Lee, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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DIACIANNOVESIMO CAPITOLO


 -Addio-









Neji la trascinò nella sua stanza, continuando a tenerla stretta per il polso. Da parte sua Tenten poteva benissimo correre da sola e tenere il suo veloce passo senza alcun problema, ma trovava irragionevolmente piacevole la sensazione delle sue dita che le stringevano la pelle: si poteva considerare quasi un gesto gentile.
E piacevole trovava anche quell’espressione di preoccupazione che gli leggeva in viso. Nonostante sapesse che in fondo era la situazione generale a renderlo così angosciato, non poteva fare a meno di pensare, o immaginare, che fosse preoccupato un po’ anche per lei.
-Prendi le tue cose- le disse frettolosamente -tutto quello che avevi quando sei arrivata. E un cappotto pesante, fa freddo-
La ragazza fece come le aveva detto e infilò tutto nello zaino che si era portata da Konoha. Neji, intanto, camminava nervoso avanti e indietro, pensando intensamente.
-Quanto tempo abbiamo?- gli domandò Tenten continuando a riempire lo zaino.
-Poco più di un ora- rispose con premura -ma è strano che sia già qui. Il giorno è ancora lontano-
-Il giorno?- chiese l‘altra, infilandosi il cappotto.
-Quando verrò giudicato- precisò Neji -manca ancora un mese. Sapevo che Hiashi sarebbe venuto prima, da solo, ma non pensavo così presto-
-Perché viene da solo?- domandò Tenten non capendo.
-Per portare via Hinata- rispose l’altro guardandola con aria severa -nessuno sa che è viva. E ora deve nasconderla da un’altra parte se non vuole che i ninja di Konoha che l’accompagneranno per giudicarmi la scoprano. Probabilmente ha più paura di quanto pensassi. Sei pronta?-
Tenten, con aria ancora confusa e rattristata per quella spiegazione così precisa e paurosamente reale, annuì con il capo. Dopo di che seguì Neji e lasciò per sempre quella che era stata la sua stanza per due mesi. Cominciò a provare una sorta di sconforto pensando che era l’ultima volta che percorreva quei corridoi, che scendeva quelle scale e che svoltava quegli angoli. Ogni passo diventava sempre più pesante.
-Se manca ancora un mese- cominciò rivolgendosi a Neji -perché hai deciso di farmi andare via così presto?-
-Per precauzione- rispose l’altro -mio zio è astuto. Avrebbe anche potuto intuire che tu sei stata qui se ti avessero trovata fuori dal palazzo solo pochi giorni prima del mio giudizio. Ti avrebbe fatta uccidere-
-E ora?- domandò con preoccupazione Tenten -se esco adesso, mi troverà di sicuro. Nascondimi, questo posto è enorme, non mi troverà-
-No- disse Neji con fermezza -con il Byakugan ti troverebbe di certo. E poi non uscirà più di qui, ricordatelo-
-Allora fammi rimanere, combatterò con te- insistette Tenten nel momento in cui Neji si fermava. L’uomo esitò nel rispondere. Si trovavano vicino al piccolo pantheon, ricoperto dalle rose ora chiuse in boccioli, e Neji vi entrò ricominciando a camminare con passo pesante, lasciandola indietro. La ragazza attese speranzosa.
-No, devi andartene- disse, infine, senza voltarsi a guardarla -devo già fare attenzione a Hinata, se ti aggiungi anche tu non riuscirò a dare il meglio di me-
-Ti potrei aiutare- continuò la ragazza raggiungendolo e fermandosi alle sue spalle -ci siamo allenati insieme per due mesi, ognuno conosce le tecniche dell’altro. Perché non farlo?-
-Questa è la mia battaglia, Tenten- rispose Neji con convinzione -è la mia vendetta. Non voglio che tu rischi la tua vita per uno scopo che non è il tuo. Sono io che ho vissuto gli ultimi cinque anni solo per questo momento, non tu. Tu hai una vita fuori di qui, qualcuno che tu aspetta. Non ti farei mai sprecare la tua vita per uno scopo che nemmeno condividi, quindi vattene-
-Ma anche io ho vissuto qui. Un pezzo della mia vita l’ho trascorso qui, con te, con Hinata. Come posso ignorarlo? Non ci riesco … non riesco proprio a far finta di niente- aggiunse Tenten, incapace di accettare il suo rifiuto.
-Dimenticherai tutto- precisò l’altro -tu non avrai mai vissuto qui, quindi non farti venire inutili sensi di colpa, chiaro?-
Tenten non rispose. In quel momento si sentivano solo i rumori della natura e la neve che soffice aveva ricominciato a scendere. Con leggeri tocchi si univa a quella già caduta e rendeva terra e cielo ugualmente bianchi. Neji si perse nei suoi pensieri, ma l’eccessivo silenzio attirò la sua attenzione.  
Si voltò per capire il motivo per cui Tenten aveva smesso di parlare. Notò che la ragazza non era più dietro di lui, ma vicino a una delle numerose, regolari, colonne di marmo bianco. La guardò con attenzione, e vide che tra le sue mani stringeva l’ultima rosa rossa. Senza temerne le spine, la faceva girare tra le sue dita e la guardava con aria assorta.
Poi improvvisamente, come se si sentisse osservata, alzò lo sguardo e incrociò il suo. Neji sussultò. I grandi occhi color nocciola di Tenten gli riportarono alla mente un ricordo di cui aveva perso ogni traccia. Quella ragazzina che il giorno della sua condanna gli aveva teso la mano, che gli aveva creduto, che gli aveva donato una rosa se ne stava ora davanti a lui nelle sembianze di un ninja, di una donna, di Tenten.
La stessa rosa tra le sottili dita, lo stesso dolore negli occhi, gli stessi occhi.
Ora sì che lasciarla andare diventava davvero difficile, nel suo cuore stava nascendo lo stesso sentimento di gratitudine.
-Allora sei proprio deciso- gli disse con aria mesta la ragazza -promettimi solo che glie le suonerai di santa ragione anche per me-
Abbozzò un sorriso, ma si spense subito dopo negli occhi di ghiaccio di Neji. Non li avrebbe mai più rivisti, ma come avrebbe potuto dimenticarli? Era una tortura sapere che tutti suoi ricordi sarebbero scomparsi.
-Farò il possibile- rispose l’uomo con tono ingentilito, cercando di stare al gioco. Tenten sorrise, ma il suo viso si abbassò di nuovo. Era il momento di lasciarsi.
-Io devo andare da Hinata- le disse Neji -c’è un cancello nascosto tra gli alberi laggiù- spiegò indicandoglielo -esci da lì, è abbastanza lontano dall’ingresso e sarà difficile che Hiashi riesca a trovarti in questo modo-
-D’accordo- confermò Tenten, e dopo alcuni attimi di silenzio e immobilità, vide Neji tenderle la mano. La ragazza lo guardò con un certo stupore, poi gli si avvicinò e allungo il suo braccio destro. Però la sua mano, avvolta in un caldo guanto di lana, nemmeno sfiorò quella dell’uomo, ma l’oltrepasso e si diresse verso un’altra meta.
Fece altri passi in avanti, fino a trovarsi a pochi centimetri da lui, mentre la sua mano si appoggiava al petto dell’uomo, esattamente sopra il cuore. Per i primi attimi non osò alzare lo sguardo, che tenne fisso sull’ampio torace di Neji, per paura della sua reazione. Nemmeno quando lui lasciò cadere sul fianco la mano che aveva teso per il formale gesto ebbe il coraggio di guardarlo in viso e spiegargli il suo, di gesto.
-Non seguirò l’iscrizione del sigillo- affermò lui, anticipandola -lo sai, ho già fatto la mia scelta. Continuerà a stare lì sulla mia pelle, ma per me sarà come se non esistesse-
-Non sto cercando il sigillo- disse Tenten, seguitando a tenere il viso basso -ma il tuo cuore-
Neji fu colto alla sprovvista. Guardò la ragazza, ormai appoggiata a lui, e incrociò i suoi occhi scuri. La mano sul suo petto si era chiusa in un pugno sofferente e tra le dita stringeva il tessuto del suo cappotto.
-Promettimi che mi verrai a cercare- gli chiese Tenten con voce rotta ma determinata -promettimi che vincerai, ti taglierai la barba e verrai a Konoha per trovarmi, anche se io non mi ricorderò di te-
Di nuovo, Neji non aveva una risposta. Non capiva perché avrebbe dovuto farlo, perché lei voleva che lo facesse. Eppure quegli occhi, che già una volta gli avevano dato la forza per andare avanti, lo stavano spingendo a dire di sì. Li avrebbe visti allegri per un’ultima volta almeno, prima che si dimenticasse anche di quella promessa.
Fu così che sollevò il suo braccio sinistro e la sua mano strinse quella più minuta della ragazza. La sentì sussultare e il suo respiro divenne più accelerato, come spesso era successo in passato, quando le andava troppo vicino. I suoi occhi erano pieni di speranza.
-Non cercarlo, Tenten- le disse, invece lui. La voce profonda, grave e dispiaciuta. Gli occhi intensi, addolorati, severi -non cercarlo- continuò -il mio cuore non c’è più, l’odio e la vendetta l’hanno divorato. Lo cerchi invano, Tenten-
-Sono sicura che c’è- ribatté la ragazza, non riuscendo ad accettare le sue parole.
-No, Tenten- ripeté l’altro togliendole la mano -e poi perché dovrei tagliarmi la barba?-
-Perché sembri molto più vecchio così- rispose l’altra -e perché punge, quando baci-
A quel punto Tenten alzò il viso e liberò la sue dita dalla presa di Neji. I suoi piedi si sollevarono sulle punte e la mano tornata libera si appoggiò sulla guancia irsuta e pallida dell‘altro. Le sue labbra sfiorarono la bocca già assaporata dell’uomo, ma non si unirono. Il desiderio era forte, i loro respiri si confusero, e il battito del cuore di Tenten confermava la violenta emozione, ma non sentiva quello di Neji.
-Trovalo- gli sussurrò, soffiando sulle morbide e fredde labbra.
-Vai- le disse, invece, l’altro -quando sarai fuori da qui, starai meglio-
-Non dimenticherò- insistette la ragazza allontanandosi -non posso-
-Vai-
A quel punto Tenten si allontanò definitivamente da lui. Appoggiò la rosa, che ancora stringeva nella mano sinistra, sul tavolo in pietra al centro del pantheon. Poi si voltò verso Neji, gli diede un’ultima occhiata, ricambiata, dopo di che gli disse addio.  
Inoltrandosi nella fitta neve che cadeva silenziosa e disordinata dal cielo, scomparve: aveva lasciato il palazzo, per non tornarci mai più.















ANGOLO AUTRICE
Sì, Neji ha davvero lasciato andare Tenten. Cosa ne pensate? Personalmente credo che le motivazioni di Neji siano sufficientemente valide. Tenten, invece, forse per ingenuamente, crede ciecamente nella vittoria di Neji e spera. 
Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno commentato lo scorso capitolo e hanno aggiunto "Under the rose" nelle preferite e seguite. In particolare:


Giluna: Uh, sono contentissima di averti fatto un regalo =) Suspance finita...Tenten se ne va sul serio! Eh lo so, sono crudele. Ma chi lo sa cosa può succedere! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, e di aver scritto tutto al meglio! Ciao ciao.
valehinata1992: grazie per averla aggiunta alle preferite! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere!
Hikari_Uchiha: ehm, il pazzesco ritardo ha mille ragioni, ma bisogna finire quello che si ha cominciato no? Quindi direi che almeno questa FF devo portarla a termine, poi si vedrà. Hinata è molto carina e tenera, ma personalmente non ce la vedo proprio come compagna di Neji. Quindi tranquilla, c'è un tentativo di NejiHina ma fallisce miseramente XD Spero che anche questo capitolo sia stato all'altezza!
francyXD: Tenten sta volta mi sembra piuttosto sicura dei proprio sentimenti, no? Sono proprio curiosa di sapere cosa ne pensi! So di essere stata eccessivamente sdolcinata, ma non ho saputo resistere! Anche se sono stata piuttosto incerta sul comportamente di Neji. Forse avrebbe dovuto essere molto più gelido, ma sarebbe stato esagerato no? Cioè, considerando tutta la storia e non solo il carattere del personaggio, direi che era il momento giusto per mostrare il suo cambiamento. L'unico modo con cui Neji può dimostrare il suo affetto per Tenten è proteggerla, e l'unico modo per proteggerla è allontanarla da lui. Tenten se ne va, perchè sa che non c'è maniera di far cambiare idea a Neji, ma è solo la speranza che le da la forza di farlo. Quindi, niente combattimento a tre! Delusa?
Non so, poi, se si è capito bene nello scorso capitolo, e temo che sia così: Tenten va da Hinata per dirle la verità, tutta la verità, sigillo e scritta compresi. In questo modo sarebbero state in due contro uno, ma Tenten capisce che Hinata non solo non sarebbe stata in grado di aiutarla a combattere la testardaggine di Neji, sicuramente l'avrebbe fatta sofrire ancora di più, caricandola di una responsabilità troppo grande. Non ho scritto tutti i passaggi mentali di Tenten perchè mi sembrava di strafare, però forse avrei dovuto...
Sappi, inoltre, che hai azzeccato un punto fondamentale che verrà dopo, proseguendo con la storia :-)
Grazie ancora per la recensione!



Al prossimo capitolo!
Dryas



   
 
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