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Autore: PULLA68    28/07/2011    3 recensioni
Che cosa ha allontanto Edward da casa? Che cosa gli è successo ? Riuscirà la famiglia Cullen a trovarlo e salvarlo dal destino che lo attende??
In una FF ambientata dopo BD, soltanto leggendo troverete le risposte alle domande e soltanto l'amore sarà la soluzione a questa storia dove il giallo del mistero si mescola al rosa dell'amore e al nero del thriller.
Posso solo aggiungere che il racconto è già finito e completo e che quindi se vorrete ne vedrete la fine.
Vi aspetto emozionatissima di poter condividere con voi la mia storia e aspetto i vostri commenti. Luisa
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'La Trilogia delle Nuvole'
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Ciao e mentre edward si trova ad affrontare il problema sangue e si aggira nella notte a Volterra qualcuno è arrivato nei suoi dintorni  e si sta organizzando per agire...........

Buona lettura e ancora una volta grazie a tutte.

Capitolo 19 - Il piano


Carlisle


Rosalie aveva fatto le cose per bene e dopo una settimana dall'arrivo di Eleazar ci trovammo in un antico casolare nella campagna toscana al confine con un parco naturale.

Gli appartamenti erano quattro, per cui ne lasciammo uno a Eleazar e Carmen. Nel secondo si adattarono i miei quattro figlioli, mentre io ed Esme ospitavamo Bella e Renesmee. L'ultimo appartamento lo riservammo a Jacob e Seth. A tutti i costi Seth aveva voluto unirsi a noi dicendo di voler aiutare il suo amico Edward. Era strano. Se di fatto eravamo stati costretti ad adottare Jacob come futuro nipote io ed Esme ci eravamo trovati in casa anche Seth. Il giovane non si era mai sentito a disagio e aveva stretto una profonda amicizia con i miei ragazzi. Era stato accettato fin da subito da tutta la mia famiglia, al contrario di Jacob che stentava ad avere rapporti con Edward e Rosalie gelosi della piccola Renesmee. Esme aveva finito per adottare entrambi viziandoli e coccolandoli proprio come se fossero altri suoi figli. Era ovvio che delle differenze c'erano dal momento che i due ragazzi erano umani e licantropi e avevano quelle piccole necessità, come dormire e mangiare di cui noi ci eravamo liberati. Era per questo motivo che avevamo deciso di concedergli un appartamentino tutto loro oltre a quello di non sentire brontolare in continuazione Rosalie sulla puzza di cane bagnato.

Il nostro appartamento era il più spazioso per cui decidemmo di usarlo come quartier generale ed eravamo proprio lì quel mattino ad ascoltare il piano di Eleazar approfittando del fatto che Renesmee stava ancora dormendo.


“Adesso che siamo qua, vi dirò come agiremo” Eleazar dopo aver attirato l'attenzione si era messo a parlare “ Fra cinque giorni andrò a trovare Aro e se possibile cercherò d'incontrare Edward. Non credo sarà possibile parlargli, ma sono curioso di vedere se la mia vista sortirà un qualche effetto. Inoltre potrò poi aggiornarvi sulle sue condizioni e raccogliere informazioni utili”

Guardai Eleazar esterrefatto come tutti. “E' pericoloso Eleazar, potrebbero capire il perché sei lì o decidere di tenerti con loro.”

“No, Carlisle. Io dovevo venirci in ogni caso a Volterra. L'essere stato Guardia, presuppone una serie di obblighi anche in caso di cessazione del servizio e quindi Aro non si stupirà di vedermi. Rimarrò con loro solo un paio di giorni e poi sarò libero di partire.”

“Ok, ma cosa farai se Aro leggerà nella tua mente il piano?” era stata Alice ad esprimere il dubbio che era sorto anche a me.

“Non mi spaventa Aro, perché lo conosco. So i suoi limiti e come nascondergli le cose, se deciderà di toccarmi. Ho più paura di tuo fratello.”

“Di Edward?” chiesi

“Si. Di lui. Non conosco bene il suo potere ma so che può entrare nel mio cervello a distanza e quindi mi costringerà a stare costantemente all'erta, a non abbassare mai la guardia.”

“Edward, non ti tradirebbe mai” intervenne Esme

“Io credo che invece possa. Esme. Ed è un rischio che non posso correre.”

Alice teneva gli occhi sgranati e dopo aver ripreso coscienza annui “Sei deciso e vedo che Aro ti riceverà. Non so cosa succederà durante il colloquio ma ti vedo tornare da noi”.

“Bene” annui sollevato lui.

“E poi?” chiesi

“E poi aspetterete che Aro lo faccia uscire. I Volturi quando piove o di notte escono per Volterra tranquillamente. Nessun umano se ne mai accorto perché hanno il divieto di cacciare in città, ma loro si mischiano con i mortali regolarmente. Non potranno tenerlo chiuso per sempre, prima o poi avrà il permesso di uscire e Voi lo aspetterete.”

“E quando sarà solo c'è lo portiamo via” commentò Emmett felice

“No, Emmett. E' impossibile. Se conosco Aro non si fiderà completamente di Edward e quindi non sarà mai solo.”

“Ma noi possiamo uccidere facilmente, le sue balie” s'intromise Jasper

“Non è questo il problema. Volete portarlo via a forza? Lui ha giurato e poi non verrebbe volontariamente. No! Come vi ho spiegato devono essere loro a scioglierlo dal giuramento se non volete attirare guai su tutti voi. Quindi vi limiterete ad incontrarlo, a parlargli se è possibile. Fino a che non sarà lui a ricordare e a cercarvi.”

“Ma, vedranno che siamo vampiri, il nostro odore ci smaschererà. Si metteranno in allarme.” Rosalie aveva ragione. Gli umani potevamo ingannarli facilmente, eravamo abituati a comportarci come loro, ma ingannare altri vampiri era impossibile.

“Vero. Questo è un problema. Dovrete stare attenti. Molto attenti a non farvi avvicinare da loro. Però tenete conto che loro non si aspettano che altri della loro specie girino nella loro città e quindi non staranno in guardia, mentre voi....”

“E poi ci siamo noi” intervenne Seth. “il nostro profumo...”

“Puzza” l' interruppe Rosalie

“il nostro profumo” continuò imperterrito Seth mentre io fulminavo Rosalie con uno sguardo “non lo conoscono. E quindi io e Jacob possiamo passare inosservati tranquillamente.”

Mi misi a ridacchiare mentre intravedevo un altra strada “E se poi state vicino a noi, sicuramente potete confondere i nostri odori”

“Questo mai e poi mai” urlò Rosalie “Piuttosto mi rotolo in un porcile per una settimana”

Scoppiammo tutti a ridere all'idea di Rosalie sempre così attenta al suo aspetto, che si rotolava nel letame.

“Quindi l'unica cosa che possiamo fare noi per adesso è aspettare che Aro gli conceda una..... passeggiata” il tono di Jasper era di delusione. Come Emmett lui preferiva l'azione.

“Vi mostrerò le varie uscite che usano e farete dei turni di guardia. Il primo che l'avvista dovrà seguirlo e spiarlo, mentre cercherete un posto per incontrarlo.”

“Sarà un compito facile. Il naso non ci manca anche se passeggiamo in forma umana. Faremo i turni io e Seth, che diamo meno nell'occhio. Fino ad allora è stupido che vi esponiate a rischi inutili. Da quanto ho capito, c'è la possibilità di dover aspettare parecchio, prima che gli concedano tanta libertà” Jacob sorrideva. E aveva ragione loro erano meno appariscenti.

“Benissimo!” esclamò Alice “Domani andremo a Firenze a fare shopping. Non potete mica girare a torso nudo o in maglietta come due mendicanti. Ci vogliono dei vestiti e Firenze è la capitale dell'abbigliamento italiano.” la voce trillante ci lasciò per un attimo stupiti. La solita Alice avrebbe commentato Edward “E tu Bella verrai con me è da troppo che non ti prendi uno svago mentre gli altri andranno a caccia. Ho visto che i cinghiali ti piacciono molto Emmett e qui ce ne sono in abbondanza” Con naturalezza l'assemblea si sciolse mentre Alice discuteva animatamente con i due licantropi, evidentemente spaventati dall'idea di assere trattati come bambole da vestire.

Esme mi si avvicinò e mi abbracciò. “Non vedo l'ora che Eleazar vada da loro. Chissà come sta? ”

La guardai sorridendo “Penso bene. Aro vorrà tenersi in forma il suo nuovo giocattolo”

“Sai, Edward. Mi manca.”

“Anche a me Esme, ma adesso che abbiamo qualche speranza dobbiamo solo avere pazienza ed aspettare”

“Si, e io so come ingannare il tempo, se la smettono di discutere” e con la testa fece un cenno ad Alice e Jacob mentre mi guardava con gli occhi pieni di amore.

Ricambiai il sorriso e sospirai, finalmente avevamo un piano.


   
 
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