Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: andryalibi    28/07/2011    4 recensioni
Una storia complicata coinvolgerà Shannon Leto e Allyson Gray. Riusciranno, a distanza di tempo, a ritrovarsi e a riaccendere la passione?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Grazie alla mia musa Aurora;
Grazie alla stupida Nar, che non si dà una mossa a continuare la sua FF;
Grazie a Nicoletta che mi è sempre vicina e che sono sicura, ci sarà per sempre;



Nonostante il film, quella sera con Allyson mi divertì un mondo. Lei era così semplice e delicata, quando sorrideva, lo faceva anche il cuore. E i suoi occhi? Riuscivano a renderla un libro per me: riuscivo a capire quello che stava provando, se stava bene, se stava male, se aveva paura, se si imbarazzava. Le sue labbra erano perfette per le mie, si completarono nel nostro primo bacio; o come gli spazi tra le dita della mia mano: si riempirono perfettamente con le sue dita. Potrei definirci come lo yin e lo yang , tu il bianco ed io il nero, tu il giorno ed io la notte: completamente diversi, ma così dannatamente compatibili.
Una volta arrivato nella casa che Jay aveva affittato per quei giorni, lo trovai steso sul divano a guardare la tv, sapevo che mi stava aspettando. Chiusi la porta e gli passai davanti, dirigendomi verso la camera da letto.
“ Che avete fatto?” – chiese improvvisamente, alzandosi dal divano.
“ Abbiamo visto un film e poi l’ho riportata a casa! Buonanotte Jay.” Risposi freddamente.
“ Ok, fratello dobbiamo parlare. Io non voglio che tu sia incazzato con me, lo sai.” Disse avvicinandosi.
“ Si direbbe il contrario..”
“ Bro, sarò sincero con te: se vuoi scopartela, fa pure, ma se hai intenzioni serie…fidati di me, non andrà bene.”
“ Ma cosa ne sai tu?”
“ Ma dai, non puoi sbattertela una notte e basta? Tanto ogni sera puoi averne una diversa e lo sai.”
“ Lo so ma io voglio lei. E’ la prima volta che mi succede, chiaro? Io.. io ho bisogno di conoscerla, voglio un qualcosa di più di una semplice nottata sadomaso con lei. Voglio aprirle il mio cuore, voglio essere felice, per una volta.”
“ Ti sei fottuto il cervello, amico.. Con lei non funzionerà. Prova ad uscirci una sera non in un posto sconosciuto e vedrai come i giornalisti ti soffocheranno. Lei non vuole altro che farsi pubblicità. E’ comodo uscire con il fratello di Jared Leto.”
“ Il fratello di Jared Leto?- urlai. Non era possibile, ogni volta che voleva attaccarmi usava questo ego spropositato. – Io sono Shannon Leto, non ‘IL FRATELLO DI JARED LETO’.”
“ Ma tutti ti conoscono così..” mormorò facendo una smorfia. ‘Dio che nervoso, volevo spaccargli la faccia.
“ Lei non sapeva neanche chi fossi, chiaro?” sbottai andando in camera mia.
“ Si ma ora lo sa, è tutto a suo favore, mio caro. Non innamorartene o te ne pentirai. E’ solo una troietta, scopatela, amico e dimenticati di lei.”
Non ci vidi più, uscì dalla mia camera, andai verso di lui e gli tirai un pugno, dritto sul naso. Non DOVEVA darle della troia. Il nervoso era troppo, dovevo andarmene da quella casa o lo avrei ammazzato.
Ma dove diamine potevo andare?
“ Shannon, cazzo! Mi hai rotto il naso, ti rendi conto? Vaffanculo fratello!” urlò prendendo il telefono.
Me ne andai in bagno per sciacquarmi il viso e sentì parlare Jared al telefono con Tomo. Ora come ora non mi importava sapere cosa gli stesse dicendo, sicuramente stava facendo la vittima. Al diavolo lui e le sue manie da protagonismo: dovrà imparare un giorno a non credersi il più grande e saggio della famiglia.
Uscì di casa senza neanche rivolgergli parola, era ancora alle prese con il ghiaccio sul naso. Scendendo trovai Tomo.
“ Ma che diamine è successo? Jared mi ha detto di portarlo in ospedale, gli hai tirato un pugno!” chiese preoccupato.
“ Ha esagerato. Poi ti spiego, adesso devo andare.”
“ Non vi capirò mai..” sbuffò Tomo salendo le scale.
Entrai in macchina e non avevo posto dove andare a passare la notte. Avevo bisogno di qualcuno che mi calmasse tutta la rabbia e il nervoso che covavo dentro. L’unica possibilità era andare da lei.
 
--
 
Non avevo per niente sonno quella sera, ero forse troppo euforica per la serata passata con lui? Forse era per via di quel bacio, inaspettato, magico, dolce.. Fatto sta che appena tornai a casa misi il mio pigiama, che consisteva in una maglietta che mi regalò mio fratello (taglia XXL, nonostante la mia misera M), e comodamente seduta sul divano, sorseggiai la cioccolata calda che avevo preparato per la noia. Inserì un cd di Paolo Nutini, tanto per rilassarmi e chiusi gli occhi. Improvvisamente il campanello suonò. Chi diamine poteva essere alle 2 di notte? Aprì la porta e mi ritrovai Shannon davanti con un’aria terribile.
“ Scusa l’orario ma… ho bisogno di qualcuno che mi calmi e… un posto dove dormire. Sei la mia unica possibilità.” Disse tutto d’un fiato, poggiandosi alla fine sulla parete, sfinito.
“ Ma certo, entra che fa freddo.” – lo feci accomodare – “Dimmi, che è successo?” chiesi vedendolo mettersi le mani sulla faccia.
“ Tu fingi con me?” chiese improvvisamente.
“ Co-cosa?” lo guardai sgranando gli occhi e ridacchiando amaramente – “Che diavolo stai dicendo Shannon?” gli tolsi le mani dalla faccia, per guardarlo negli occhi.
“ Io lo so che fai sul serio, cioè si vede! E’ che.. scusami, non dovevo chiedertelo..” mi prese le mani e le strinse in una morsa rassicurante.
“ Shan, mi fai preoccupare così, che è successo?”
“ Ho litigato con mio fratello e sono arrivato a dargli un pugno in pieno naso, per te.” Disse deviando il mio sguardo.
“ Per me? Un pugno? Dio ma.. cos’ho fatto?” lo guardai sconcertata.
“ No tu non hai fatto nulla, davvero. E’ che mio fratello ha paura che io.. insomma.. – sospirò – ha paura che io mi innamori” gettò quelle ultime parole quasi come fossero una rivelazione privata.
“ Ma… Shannon tu sei grande e vaccinato, potrai pur fare quello che vuoi, no?”
“ E’ quello che gli dico sempre, solo che mi fa incazzare, MISERIA! Dice che con il lavoro che faccio, non posso permettermi una vita privata, una ragazza, figuriamoci una famiglia.” Strinse le mie mani pronunciando quell’ultima parola.
“ Ora basta, calmati. Sei qui per tranquillizzarti no?” lasciai la sua presa per afferrare delicatamente il suo viso .
“ Lo sono già, adesso, qui con te.” Mi sorrise.
“ Per quanto riguarda il pernottare qui, non ci sono problemi ma.. dovresti dormire sul divano. Ti spiace?”
“ No, assolutamente. E’ già tanto! Ti ringrazio.” Si porse verso di me e mi scocchiò un bacio a fior di labbra. Gli sorrisi e andai a prendere uno dei miei cuscini e un piumoncino. Mi nascosi un attimo dietro la porta della mia camera per guardarlo da lontano: l’aria che aveva appena arrivato, non esisteva più. Adesso stava sorseggiando la mia cioccolata calda, che gli avevo obbligato a bere. Vedendolo così, bello e ‘indifeso’, avevo voglia di abbracciarlo e coccolarlo tutta notte, ma quel briciolo di intelligenza che mi era rimasta, mi fece riprendere subito. Tornai da lui con tutto ciò che gli occorreva, glielo porsi e lo aiutai a sistemare il divano.
“ Bella maglietta, comunque.” Osservò sorridendo.
“ Me l’ha regalata mio fratello, è sua. Siccome abita molto lontano, voleva che avessi un qualcosa di suo, per quando sentivo troppo la sua mancanza.”
“ Che amore di fratello.” Commentò sedendosi sul divano.
“ Bè, io ora vado a dormire, sono un po’ stanca.” Dissi avvicinandomi a lui e sfiorandogli con una mano il braccio.
“ Va  bene, buonanotte piccola e grazie ancora.” Si avvicinò anche lui e portando una sua mano sul mio collo, mi baciò.
Ricambiai dolcemente e mi diressi verso la mia camera. Il desiderio di un altro contatto tra le nostre labbra era troppo forte. Uscì dalla camera e corsi verso di lui, ormai in boxer. Mi avvicinai e teneramente presi il suo viso tra le mani e gli diedi un bacio dolce, leggermente passionale. Dopo avergli augurato la buonanotte a modo mio, lui mi sorrise ed io me ne ritornai in camera. L’unico mio desiderio, vedendo il mio letto vuoto, era quello di chiamarlo e farlo venire accanto a me. Non per fare chissà cosa, no, per quello era presto; ma giusto per farmi compagnia, per scambiare due chiacchiere fino ad addormentarci poi sfiniti. Mentre lo immaginavo ancora lì, di fronte a me, unicamente in boxer, Morfeo ebbe la meglio su di me e mi portò con sé in un lungo sonno appagante.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: andryalibi