Ciao ragazzi! Come va la vita? Sono
sinceramente dispiaciuta per il ritardo… purtroppo tra la settimana bianca, la
gita e la riparazione del computer ho avuto molti problemi a scrivere.. il
secondo capitolo era pronto da un pezzo ma un po’ per i problemi suddetti e un
po’ a causa dell’HTML non ho
trovato mai il tempo per pubblicarlo… ma ora basta.. non voglio annoiarvi
ancora… ci tengo a dire che non è venuto benissimo… non come me l’aspettavo
almeno…ma non abbandonatemi! Vi assicuro che il terzo è molto più bello! Grazie
a tutti! Buona lettura!
Vostra Miyu90
2° CAPITOLO
Lily percorre velocemente la Sala
d’Ingresso. Le lacrime le rigano il viso ma non riesce a fermarle. Perché
piange, poi? Perché uno dei suoi più grandi difetti è quello di essere troppo
orgogliosa. Non riesce ad accettare il fatto di essere stata umiliata davanti a
tutta la scuola e di essersi esposta così. Lily ha la pessima abitudine di
tenersi tutto dentro e di mostrare indifferenza, costruendosi la maschera della
dura: lei in realtà non è così e solo la necessità di costruirsi una maschera
simile ci fa capire quanto sia sensibile. Varcando la soglia della Sala
d’ingresso si immette in mondo completamente diverso da quello che ha appena
lasciato. Tutto è bianco e luminoso. I rami degli alberi sostengono a fatica il
peso della neve che pian piano cade a terra ricoprendo tutto. Il sole è nascosto
da alcune nuvole minacciose e intanto la neve continua a cadere leggera. Il lago
è ghiacciato e l’aria fredda e grigia. Il respiro di Lily sale a intervalli
regolari verso il cielo nuvoloso e grigio, condensandosi. La ragazza si asciuga
le lacrime, toglie della neve da un gradino e si siede. Il tocco della fredda
pietra le provoca un brivido, ma non ci fa caso. La bellezza di quel paesaggio è
riuscita a farle dimenticare quello sciocco di James. Il suo cuore si è riempito
di un senso di pace indescrivibile; la natura è proprio meravigliosa. È
incredibile come la bellezza di un paesaggio o i sentimenti che esso trasmette
possano influire, sia nel bene sia nel male, sul proprio umore. Marietta varca
silenziosa l’atrio. Osserva la figura di Lily seduta sugli scalini. È convinta di vederla piangere ma non è
così. Siede, infatti, su uno scalino a contemplare il paesaggio, che deve
proprio ammetterlo, quel giorno è di una bellezza superba. Vederla in pace con
il mondo la rassicura non poco;così decide di non disturbarla e di precederla,
dirigendosi in classe, all’inizio delle lezioni, alle quali, sicuramente, non
avrebbe mancato. Mentre percorre la Sala d’Ingresso si stupisce di vedere James
da solo volgere verso la direzione che porta alla Sala d’Ingresso. Appena la
vede, egli fa un cenno e si avvicina.
“Sai dov’è Lily?” chiede. La sua voce è
sicura ma si avverte una nota di dispiacere. I suoi occhi la scrutano attenti,
pronti a captare qualsiasi reazione che Marietta avrebbe voluto nascondere.
Ricambia il suo sguardo e dice:
“Si l’ ho vista. È seduta fuori, a
rimuginare, come al solito, su ciò che è successo.”
James ,che si aspetta questa risposta,
non sbuffa e non fa alcun segno di impazienza, ma si limita ad annuire e a
dirigersi, spedito, verso la direzione che avrebbe intrapreso comunque, anche
senza l’aiuto di Marietta.
“James! Aspetta!” dice Marietta
rincorrendolo.
“Spero che comunque tu abbia capito con
chi hai a che fare. Lily non è come le altre e anche se sembra che tutto le
scivoli addosso, è la persona più sensibile di tutte. Ricorda anche che è
abituata a tenersi tutto dentro.”
Anche in questo caso James si limita ad
annuire, a sorridere a mo’ di ringraziamento e a dirigersi, spedito, verso
l’ingresso. Come Marietta, James si apposta alla porta del castello e osserva la
figura di Lily, immobile davanti a lui. Guardarla , lo ha da sempre emozionato.
Neanche lui riesce ad esprimere i sentimenti che prova nei suoi confronti: le
vuole un gran bene e di lei apprezza proprio tutto, dal profumo dei capelli al
modo di vestirsi e comportarsi. Raramente ha provato sentimenti tanto intesi per
una persona. Quello che prova, è sicuro che si trattasse di amore. Sicuramente
Lily è ignara di provocargli una emozione tale, convinta com’è che lui si
diverta solamente a prenderla in giro, come è ignara, anche, del fatto che lui
la sta osservando. Dopo qualche minuto decide, finalmente, di farsi avanti.
Scende i gradini e si siede proprio accanto a lei. Lily si accorge subito della
sua presenza ma non gli dice niente
e si limita ad osservare ,ostinata, il paesaggio innevato con il cuore che batte
forte, senza però, rendersi conto del motivo. James la osserva come qualche
minuto fa in mensa e nota con più precisione le forme dei suoi lineamenti. Lily
,per evitare altre scenate, depone per un attimo l’ascia di guerra e dice,
contraccambiando il suo sguardo: “Che c’è?”
James non risponde subito. Si mette a
fissare il paesaggio riflettendo attentamente sulla risposta da darle. “Mi
dispiace per quello che è successo oggi.”
“Ti conosco, tu non sei veramente
dispiaciuto. Sei venuto a scusarti solo per metterti la coscienza a
posto”
“Ma tu che ne sai? Non mi conosci sennò
non diresti una cosa simile.”
“Ti conosco abbastanza per giudicarti
noioso, arrogante e pieno di sé. Sei troppo superficiale.” Lily si alza ma non
si muove e attende la risposta di James.
“Infatti non mi conosci. Se mi
conoscessi non diresti che sono una persona superficiale.”
Anche James si è alzato e ora i due, più
o meno alla stessa altezza, si fissano con sguardi incerti.
“Allora diciamo così: Io conosco il
James che vedo tutti i giorni. Ma il James che vedo non mi piace proprio per
niente, per cui lasciami stare che è meglio.” Lily sale le scale diretta al
castello ma James la blocca ,come ha già fatto numerosissime volte, e
dice:
“Invece io vorrei conoscerti, perché tu
mi piaci molto. Perché non cerchi un attimo di provare a capirmi? Perché ti
ostini a vedere le cose dal tuo punto di vista?”
Lily strattona il braccio e dice:
“Mi dispiace. Sono fatta così.
Te l’ ho detto di lasciarmi perdere.” Lily sta per entrare quando sente di nuovo
la voce di James.
“Beh.. con questo atteggiamento mi rendi
le cose più difficili, ma sappi che io voglio diventare almeno tuo amico e non
ti lascerò in pace finché non ci riuscirò. Mi piacciono le sfide, Evans.”
Il tono con il quale dice queste parole
è estremamente odioso e superficiale: con questa dichiarazione ha abbandonato il
tono dolce di prima per ritornare il James di sempre. Irritata, Lily non dice
una parola ma si limita a chiudere il portone con violenza, tale da esprimere
tutto il nervosismo che le ha procurato quelle parole.
Mentre Lily chiacchiera con James, fuori
dal castello, Marietta si è diretta a pozioni: fra poco suonerà la campanella e Lily
comparirà, puntuale come un orologio svizzero, sulla soglia della porta. Per
ammazzare i cinque minuti che ci sono da lì al suono della campanella, prende un
foglio e decide di portarsi avanti con il lavoro cominciando il tema per Difesa
contro le arti oscure. Dopo qualche minuto fa capolino nell’aula la testa di
Sirius. Egli avanza e si siede accanto a lei. Marietta non alza lo sguardo dalla
sua pergamena e sicura che sia Lily dice:
“Finalmente sei arrivata. Com’è andata
con James?” mentre pronuncia queste parole alza lo sguardo ma invece di
specchiarsi nei profondi occhi verdi di Lily si specchia in quelli neri di
Sirius.
“Tu!” dice Marietta arrossendo
visibilmente.
“Ciao! Devo dedurne che mi hai scambiato
per la Evans.” Dice Sirius divertito.
“Beh.. si…” Marietta balbetta. Cerca di
mantenere una calma apparente ma essere scrutata da occhi così belli le mette
l’ansia. Scosta lo sguardo e si passa una mano tra i lucenti boccoli biondi,
com’è solita fare quando è nervosa.
Sirius studia le mosse della ragazza e
nota compiaciuto che è nervosa.
Dopo qualche minuto di silenzio
dice:
“Come mai sei già qui?” chiede Marietta
sforzandosi di mantenere la calma.
“È la stessa domanda che potrei fare a
te.” Risponde Sirius. Giocare con le parole lo diverte molto tanto quanto vedere
Marietta visibilmente emozionata.
“ Beh.. sto aspettando Lily. Sai com’è..
è così arrabbiata..”
Sirius non risponde e continua a
guardarla. I loro sguardi sono molto intensi. Pian piano, Sirius si avvicina al
viso della ragazza. Lei chiude gli occhi, il cuore batte a mille e le loro
labbra si uniscono in uno bacio molto intenso. In quel momento, entrambi, si
rendono conto di essersi innamorati.
Lily percorre velocemente il corridoio
che porta all’aula di pozioni. Il fatto che James sia venuto a scusarsi e tutto
ciò che le ha detto, la rendono molto più felice di quanto lei non ammetterà
mai. Quando arriva all’aula di pozioni entra dicendo:
“Marietta! Scusa il ritardo!” Ma si ferma
di botto. Non può credere ai propri occhi. Sirius e Marietta si baciano così
intensamente che pare siano un tutt’uno. Marietta e Sirius si staccano e lei
dice:“Ciao Lily….”
Nell’aula cade un silenzio imbarazzante
rotto dal suono della campanella e dallo scalpiccio di passi proveniente dal
corridoio. Sirius si alza, dà una pacca alla spalla di Lily, che stava per
prendere il suo posto, e raggiunge i malandrini che sono appena entrati
nell’aula. Si mette a chiacchierare allegramente con gli altri come se non fosse
successo niente. Lily si siede vicino all’amica, apre la borsa e tira fuori la sua copia di Pozioni
avanzate sparendoci dietro. Marietta sta per aprire bocca quando il
professor Lumacorno, entra nell’aula con la solita aria gioviale e deve
zittirsi.
“Buon giorno ragazzi!” dice questo. Lily
riemerge dal libro di pozioni e osserva il professore attentamente. Pozioni è la
sua materia preferita. Il professor Lumacorno l’ ha sempre trattata con una cura
particolare e le piace il fatto, che almeno in quell’ora, può battere
quell’arrogante di James Potter, poiché comunque andrà, Lumacorno la favorirà
.
“Oggi prepareremo una pozione molto
particolare, soprattutto per la gioia delle ragazze! Un filtro d’amore.”
Nell’aula si levano alcuni mormorii
eccitati e molte ragazze lanciano occhiate a James e a Sirius, che sembrano
godersi tutta quella attenzione. Mentre il professore scrive gli ingredienti e
le dosi sulla lavagna, Lily tira fuori l’occorrente e ,quando la classe è
riuscita a procurarsi tutto ciò di cui ha bisogno, lei ha già acceso il fuoco e
aggiunto i primi ingredienti. È
lodevole la cura con la quale si applica a questa materia e soprattutto
la passione che ci mette. Alla fine dell’ora il professore passa a controllare
le pozioni con un taccuino su cui mettere i voti per proclamare il migliore.
Quando passa a controllare quella di Lily, le rivolge un sorriso raggiante e
dice:
“Brava Lily! Direi che la tua pozione è
veramente superba! Complimenti….”
Il professore sta per regalarle altri
complimenti quando una voce si leva in fondo all’aula:
“Scusi professore! Non ha ancora visto
la mia!”
Lily si gira e vede che colui che ha
parlato è James. Egli sfodera un sorriso compiaciuto che si allarga ancora di
più quando il professore si avvicina per valutarla.
“Oh….” Dice con una nota di stupore.
“Signori e signore.. abbiamo un nuovo vincitore! Direi che la pozione di Potter,
oggi, ha superato tutte le altre!complimenti, signor Potter, complimenti! Mi
dispiace Lily, ma anche se la tua era perfetta quella di Potter è un pochino
meglio..” dice quest’ultima frase a mo’ di scusa. La campanella suona e Lily,
furente, mette tutto l’occorrente nella sacca ed esce di fretta dalla classe.
Come ha potuto? Quell’idiota di James Potter! Batterla a pozioni. Lily è furente
con un senso di sconfitta che gli brucia nel petto. Il suo orgoglio le impone di
odiare James molto più di prima. E pensare che dopo la chiacchierata le sta più
simpatico! James esce dall’ aula con un sorriso a trentadue denti. Per la prima
volta dopo anni è riuscito a battere Lily a pozioni. Tira fuori dalla borsa la
boccetta con dentro la pozione e la guarda. È di un bianco perlaceo che brilla alla
luce.
“Io la userei con la Evans.” Dice Sirius
che gli cammina a fianco.
“No, non ti conviene farlo.” Dice Remus
raggiungendoli.
“E perché ?”
“Remus ha ragione, Sir. Vorrei che la
Evans sia veramente innamorata di me non voglio che stia con me perché sotto
l’effetto di un incantesimo.”
Sirius non risponde.
A un certo punto cambia strada.
“Ehi dove vai?” chiede Remus.
“Da Margaret.” Dice con un alzata di
spalle.
“Ma non ti piace la Ryan? Com’è che stai
ancora con Margaret?” interviene James.
“Si ma non voglio lasciare Margaret. Mi
dispiacerebbe troppo.”
James gli lancia uno sguardo obliquo e
dice: “Fai attenzione a non cacciarti nei guai. È la migliore amica di Lily, non
so se mi spiego…”
Sirius sorride in modo rassicurante e si dirige verso
la Sala d’Ingresso. Appoggiata al portone c’è una bella ragazza, ben
proporzionata, un po’ bassina dai lunghi capelli neri e gli occhi castani. Porta
la divisa con ricamato lo stemma di Corvonero. Appena vede Sirius sorride e gli
viene incontro. I due si baciano,si abbracciano ed escono dal
castello.
“Come sei pensieroso!” dice lei con voce
affettata.
Sirius, che pensa a Marietta, cerca
subito di dimenticarla e dice:
“Scusami, tesoro. Dove vuoi
andare?”
Lei stringe ancora di più la mano alla
sua e fanno una passeggiata vicino al lago.
Marietta, intanto, si avvia felicemente
verso la Sala comune di Grifondoro. Non le importa se Lily non approva, non le
importa cosa pensa la gente. È così
felice da toccare il cielo con un dito, e anche lei spera che sia così anche per
Sirius. Dopo aver detto la parola
d’ordine alla signora grassa oltrepassa il buco del ritratto. La sala comune è
piena di studenti: chi si sfida a spara schiocco, chi si diverte a far scherzi,
o chi studia. Tra questi c’è Lily che stranamente è china sui libri invece di
urlare contro chicchessia perché infrange le regole. È livida in volto. Lo smacco a pozioni le
brucia nel petto insieme al sorriso compiaciuto di Potter. Marietta si siede e
con molta cautela dice:
“Ciao
Lily.”
La ragazza alza il viso dal libro di
Difesa contro le arti oscure e posa lo sguardo su Marietta. Gli occhi di Lily
sono offesi e arrabbiati.
“Ciao.” Dice sparendo di nuovo dietro il
libro.
“Oh Lily! Riprenditi! Non puoi fare
così! Cavoli si tratta di una stupidissima lezione di Pozioni, se fai il muso
per una sconfitta qua, nella vita vera che fai?”dice Marietta, scocciata dal
modo di comportarsi dell’amica.
“Non me ne frega niente del voto! Sai
che differenza tra un E e un O! Quello che mi fa incazzare è che sono stata
battuta da Potter, capisci? Potter! Ma la cosa più terribile è che l’ ha fatto
apposta! L’ ha fatto per prendermi
in giro, perché lui si diverte così, si diverte a farmi arrabbiare!” dice Lily
d’un fiato quasi urlando per la collera.
“Oh Lily! E tu non arrabbiarti, no? Non
capisci che arrabbiandoti fai il suo gioco? Comunque sono venuta a parlarti di
me e Sirius.”
Lily la guarda con maggiore intensità ma
si limita ad annuire, sapendo già che Marietta ci sarebbe arrivata prima o poi.
“Noi ci siamo baciati, è vero, ma è
accaduto tutto per caso senza che me ne accorgessi. Non mi ha mai detto né ti
amo né cose simili, e io non sono sicura di amarlo.”
“No so proprio cosa dirti- dice Lily
stancamente- lascia perdere, dopotutto è stato lui a baciarti, no? Se vuole
qualcosa da te si farà avanti, vedrai.”
“Grazie Lily. Credo proprio che farò
così. Sei un’amica. Cerca però di non arrabbiarti per le scemenze,
ok?”
Lily non risponde ma sfodera il primo
vero sorriso della giornata. Molto più contenta di prima propone allegramente
all’amica di fare i compiti. Mentre le due tirano fuori i libri dalla borsa
appaiono in sala Comune,James e Remus, seguiti da Peter. James guarda
fugacemente tutta la Sala Comune e alla vista di Lily lancia un’occhiata a
Remus. Quello, scocciato, alza gli occhi al cielo e segue James che va spedito,
ovviamente, vicino a Lily e a Marietta. Vedendo James avvicinarsi,Lily sbuffa
impazientemente e proprio mentre questo si siede, Marietta chiede: “Che
c’è?”
“Ciao, Potter.” Dice Lily con toni
tutt’altro che amichevoli.
“Ciao, Evans!”dice lui con un tono
immensamente felice e con un sorriso ebete in
faccia.
“Si può sapere cosa vuoi?” dice Lily con
voce dura e chiudendo di scatto il libro.
“Io dovrei farti questa domanda, lo sai?
Mi sono seduto e tu subito mi hai salutato, ovviamente incapace di resistere al
mio fascino”
Marietta scoppia a ridere intensamente
riuscendo a dire: “Sai James….. non credo che resista al tuo fascino”incapace di
trattenersi dal ridere. Effettivamente la scena in sé è piuttosto carina,
esempio di quanto entrambi fossero bambini.
“Ma se sei tu che sei seduto vicino a
me!… Marietta smettila di ridere!” dice Lily in tono isterico, un tono che ha
ereditato da sua madre.
“Guarda che ti sbagli, io mi siedo
sempre qua. Questo è il mio posto” Lily non può sopportare oltre.
“Vaffanculo, Potter!” dice alzandosi e
dirigendosi con la borsa e i libri dal buco del ritratto. Ma James veloce come
un gatto la rincorre e la ferma prima che possa uscire dalla Sala Comune.
Lily si gira furente verso di lui e
dice:
“Oh insomma! Si può sapere cosa vuoi da
me? Perché non mi lasci in pace una volta per tutte?”
“Sei incazzata per quello che è successo
a Pozioni, vero?”dice James abbandono il tono strafottente che è abituato a
esibire.
“Vuoi sapere per cosa sono incazzata?”
dice Lily urlando, senza preoccuparsi di fermare le lacrime che le stanno
rigando pian piano il viso. “Si è vero, sono arrabbiata perché tu sei stato più
bravo di me a pozioni! Mi brucia la sconfitta, sei felice di saperlo? Ma la cosa
che mi fa più incazzare è che tu ti ostini a prendermi in giro, ti ostini a
perseguitarmi, a deridermi con i tuoi amici!Perché non mi lasci stare una volta
per tutte? Perché?”
Insieme a James è ammutolita tutta la
Sala Comune che fissa i due con morboso interesse.
“Lasciami stare per favore. Non voglio
avere più niente a che fare con te.” Lily dice queste ultime parole senza urlare
o innervosirsi. Le ha dette con un
tono calmo ma terribilmente definitivo, e James ha percepito il peso
delle sue parole. Lascia andare la sua mano e la guarda uscire dal buco del
ritratto. Il fatto che Lily abbia detto quelle parole con calma aumenta il suo senso di disperazione. Mentre guarda
la ragazza scappare via uno squarcio si apre in mezzo al cuore e vuole piangere
ma non lo fa. Vuole raggiungerla ma non lo fa. Non lo fa perché l’ama e
rincorrerla significherebbe non
rispettare la sua scelta, e rincorrerla perché, poi? Per sentirsi dire ancora
una volta che è finita? No grazie, soffrire una volta sola è sufficiente. James
rimane lì imbambolato e mentre nella sala si leva il solito
chiacchiericcio, si perde nei
propri pensieri con la certezza di averla persa per sempre.
E ora:
a Hele: grazie dei complimenti!
Aggiorno il più in fretta possibile…
a Kristin: forse hai ragione… ho
reso Lily un po’ troppo.. come dire lacrimosa! Un po’ troppo fragile!ma sai..
Lily è considerata da tutti un specie di dea.. per creare il suo personaggio mi
sono ispirata a una specie di analisi che ha fatto Kiki su super- eva.
L’articolo si chiama: “Tutti pazzi per Lily” ed è illuminante. Questa ragazza ha
raccolto tutti i dati presi dai vari libri e ha fatto questa specie di relazione
su di lei. Se hai un minuto valla a leggere! Sono contenta che Marietta ti sia
piaciuta! Aggiorno il più in fretta possibile, ok?
ad Al: sono contenta che la
storia ti piaccia, ma credimi, l’ultima impressione che volevo dare è quella di
una storia sbrigativa! Molto tempo fa ho pubblicato una storia e nella
recensione mi hanno scritto che era troppo veloce. Con questa fan fiction sto cercando di
andare il meno in fretta possibile… non so cosa dire.. poi fammi sapere anche cosa pensi di questo
capitolo, ok?
ad Alessiuccia: troppi
complimenti! Grazie di cuore! Sono contenta che Marietta sia piaciuta anche a
te. Ha suscitato molto più scalpore di quello che
immaginavo!
Grazie per le vostre recensioni! Sapere
che c’è qualcuno che apprezza ciò che scrivi aumenta la voglia di scrivere!
Anche le recensioni negative.. (non nel mio caso) ti fanno sapere che comunque
la tua storia è stata letta… e ti aiutano a migliorare! Quindi fatemi
assolutamente sapere cosa pensate di questo capitolo!Vostra Miyu90