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Autore: Kagome91    28/03/2006    4 recensioni
.... Ringrazio di cuore la mia amicona Rin-chan che mi ha aiutato tantissimo nella realizzazione di questa mia opera: immaginatevi se Inu Yasha fosse assillato dallo stesso sogno tutte le notti…cosa vorrà dire vedere suo padre e corrergli in contro nel buio più totale? E se per caso Sesshomaru si ritrovasse coinvolto in una ricerca frenetica nel mondo di Kagome? Magari magari aggiungiamo anche un pizzico di follia… Buona lettura! ^______^
Genere: Generale, Romantico, Drammatico, Demenziale, Avventura, Comico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutta colpa di quel sogno

Bene gente! Da quanto avrete di certo capito dalla lettura di questa, ma anche di altre mie FF, io adoro la musica e il disegno! Non per niente mi sono iscritta al liceo artistico… ma lasciamo perdere i dettagli! Ho deciso di farvi attendete ancora un po’ alla fatidica serata del circo, ancora non ho ben deciso cosa far fare ai ragazzi… perdono! In questo cappy invece, ho pensato di mostrarvi l’anime di Inu Yasha sotto l’aspetto Disney-music… sapete che ci sono molte canzoni e parole che si addicono alla perfezione ai personaggi di Rumino Takahashi? Buona lettura!

 

 

Perché quella stupida ninger era li? Lo stava pedinando? Era una specie di spia? Magari si era accorta che lui era un demone in tutto e per tutto… forse dalle orecchie a punta? Ma doveva proprio essere un’amica di Kagome? Mannaggia! Se quella là andava a raccontare alla ragazza di Inu Yasha cosa era successo al centro commerciale avrebbe fatto una figura pessima!

Voltò il viso sperando in bene… un momento! Ma da quando in qua i demoni devono nascondersi o magari vergognarsi avanti degli esseri inferiori come gli umani? Che assurdità andava pensando? Beh, se quella voleva andare a lamentarsi con Kagome del suo gesto involontario che andava pure, in ogni caso lui non era nel torto!

“Sesshomaru ti stai proprio rincretinendo a furia di stare con quel coso di tuo fratello!” pensò ritornando nella posizione in cui era seduto prima. Senza nemmeno accorgersene aveva cominciato a pregare chissà quale Dio affinché Daya non lo riconoscesse.

Rin, che intanto aveva visto i continui spostamenti del padrone e continuava a non capirci niente, decise di parlare:

- Che vi sta succedendo signore? -.

- Perché? – il tono rude e scorbutico con il quale si era rivolto alla piccola la fece spaventare.

- Continuate a muovervi in continuazione…. – bisbigliò a fil di voce quella.

- Davvero? -.

- E adesso siete pure arrossito! -.

- Ma non mi dire …. -.

Si alzò, con l’intento di voler scappare al più presto da quell’interrogatorio tanto innocente quanto pericoloso della bambina quando urtò con una gamba un vaso posto li vicino.

- Porc!!! Ma le piante non stanno fuori? – imprecò prendendo a calci l’oggetto frantumato.

Facendo ciò, cosa alquanto normale, attirò gli sguardi dei ragazzi su di se. Anche quello di Daya….

- Sesshomaru, ma guarda dove metti i piedi! – lo rimproverò Kagome precipitandosi a pulire il pavimento.

- Ti aiuto – intervenne Sango.

- Ma io…. -.

- Tu cosa? Adesso vai! Corri a prendere il secchio! –.

- Che cosa? Io? Perché mi dai ordini ragazzina? -.

- Se non avessi combinato tutto questo gran casino non ti avrei chiesto nulla! – Kagome gli indicò la porta d’ingresso – VAI! -.

Quello, anche se non capiva molto bene perché ci stava andando, si avviò fuori dalla stanza.

- Scemo! – gli disse beffardo Inu Yasha, mentre continuava a ingozzarsi di riso.

Il demone fece per ribadire ma il provvidenziale intervento di Kagome lo interruppe.

Tre secondi dopo il viso del mezzo demone era immerso nell’abbondante porzione di cibo nella sua ciotola…. Ormai andata  a male…..

Sesshomaru rise fra se di quella “debolezza” del fratello. Ma stava dimenticando una cosa: sulla soglia della cucina ci stava ancora la ragazza conosciuta al negozio che lo fissava dubbiosa! Con lo sguardo basso e il viso nascosto in gran parte dai capelli, le passò accanto meravigliandosi di non esser stato riconosciuto.

Tutto contento uscì fuori casa ringraziando Kagome per aver cambiato il suo aspetto con qualche vestito…. E poco dopo si diete dello scemo!

 

Dopo colazione…..

- Credo di averlo già visto quel tipino da qualche parte…. Ma non ricordo bene dove! – sospirò Daya battendo due volte la testa sul tavolo.

 - Di chi parli? – chiese Kagome sedendole accanto.

- Di quel ragazzo con i capelli bianchi…. Sembra più grande di noi quanti anni avrà? 20, 24? -.

L’amica inghiottì a vuoto pensando la vera età del demone: 200… e passa!

- E dove puoi averlo incontrato scusa? Lui sta a Kyoto assieme agli altri! Sono venuti qui in vacanza -.

- E come vi sareste incontrati? -.

- Al… Al mare! Sì, al mare lo scorso anno! -.

- Affascinante…. -.

“Meno mal che non l’ha capito!” pensò Kagome tornando a respirare in modo regolare.

Intanto in un angolino a parte, stava seduta una strana figura con un buffo codino alla nuca. Osservava moooolto attentamente la nuova arrivata, scrutandone ogni piccolo movimento o gesto.

Quella ragazza era molto diversa da Kagome, era un po’ più bassima e portava dei lunghi riccioli castani sulle spalle, un seno prosperoso e aveva indosso dei vestiti larghi. Era proprio per quel motivo che non riusciva a capire se fosse magra o un po’ soprappeso!

- Mannaggia – imprecò fra se spostandosi da lato a lato per cercare di capire se da un’angolatura diversa potava capirci meglio – però, dal visino…. Non è male! – continuò sorridendo.

Aveva due guanciotte rosse e il naso a patatina…. Ma non era brutta…. Una bellezza diversa. La cosa che più preferiva in quella giovane però, erano gli occhi… due grandi occhioni color cioccolato vispi e teneri…

- Ahhhh le donne…. – sospirò appoggiando la schiena alla parete e rassegnandosi.

 

1, 2, 3…. Stava girando e rigirando a vuoto i canali televisivi e ancora non trovava nulla di particolarmente interessante che attirasse la sua attenzione. Sarebbe stato meglio andare a fare una corsa attorno al quartiere assieme ad Inu yasha piuttosto che poltrire in casa….

- Ehi Sango! – la voce delle ragazze la raggiunse da dietro. Si voltò ritrovandosele completamente imbambolate nel guardare il televisore.

- Che vi prende? – chiese agitando le mani avanti i volti di quelle che, nonostante ciò, continuavano a sbavare davanti lo schermo.

- Mi fate paura… -.

- Non cambiare, ok? – le disse Daya minacciosa.

- OK…. -.

- Ma quanto sei bono! – Kagome era ormai arrivata fin sopra le nuvole.

- Ma chi!? – esplose nervosa la cacciatrice voltandosi a guardare il cartone animato che stavano trasmettendo in tv.

- Ranma…. – sospirarono entrambe le giovani.

- Lui? Ma chi è? -.

- Un cartone animato stupendo! – Daya abbracciò il televisore.

- Cartone.. cosa? -.

- Praticamente una azienda che produce Anime comincia a lavorare su una grande opera-Manga di qualche mangaka e la rende animata! I manga sarebbero dei personaggi e delle storie scritte e disegnate dalla fantasia dell’autore. Gli Anime sono un susseguirsi di fotogrammi che riproducono il movimento del personaggio! Capito? – Kagome riprese fiato e fissò il volto scioccato dell’amica.

- Ci sei? -.

- Sono rimasta ferma a “una grande azienda…” -.

- Non importa, te lo spiego dopo che finisce la puntata, silenzio adesso! -.

- Era ora – sbuffò Daya.

Miroku era allibito.

Dopo una bella mezz’ora di risate, baci, abbracci, botte e combattimenti, Ranma1/2 finì per la felicità di Miroku e Sango!

- Secondo te come va a finire? – domandò tutta eccitata Daya a Kagome.

- Non ne ho la più pallida idea! So solo che se la Rumiko Takahashi non li fa mettere dopo tutti sti casini, mi incavolo come una belva! -.

- Anch’io! -.

- Però… l’hai vista quella figura di Ranma nella vasca da bagno? -.

- Sì! Quando si alzava a petto nudo e con tutti i capelli bagnati…. -.

- Oh mio Dio! Magari c’è ne fossero così anche qui! -.

In quel preciso istante fece il suo trionfale ingresso nella cucina Inu Yasha: a petto nudo, sudato e perciò con qualche ciuffo bagnato e la maglietta rossa in mano. [Guarda un po’ il caso! Ndt Rin-chan]

- Che fate chiusi qui dentro? C’è una giornata bellissima fuori! -.

Silenzio.

- Ehi! Kagome? Daya? Siete ancora vive? -.

Silenzio.

- Comunque poso questa qui sopra così dopo la puoi dare a tua madre per metterla a lavare, capito? -.

Silenzio.

- Boh! Senti Kagome io vado a farmi una doccia, ciao -.

Sparì dietro la porta.

Altri attimi di silenzio passarono fra loro quando Daya “ritornò per prima” nel mondo reale. Vedendo la sua amica ancora in stato di shock le diede una gomitata.

- Ehi, cosa stavi dicendo prima? Guarda che nel nostro mondo ne esistono tipi così, e c’è li hai pure in casa! -.

- Un miraggio…. Ehm… cioè… -.

- Tranquilla cose che capitano! -.

Sango e Miroku erano sempre più scandalizzati.

Kagome, dopo essersi ristabilita del tutto, si alzò da tavola e andò a prendere la maglietta rossa che aveva lasciato li l’amico per portarla alla madre. Non appena la prese, però, si accorse di una macchiolina di colore rosso, ancora più scuro del tessuto, proprio all’altezza del collo.

- Che cos….! – la scrutò più attentamente non riuscendo a capire di cosa si trattasse.

- Che hai visto? – Daya e Sango le si avvicinarono.

- Sembra sangue… – suppose la cacciatrice passandovi sopra un dito.

- A me sembra rossetto… -.

Kagome la guardò in cagnesco.

- Tu credi che quel don Giovanni…. -.

- Non l’hai vista l’impronta? È una bocca! -.

Miroku, capendo che l’amico in qualche modo era riuscito a mettersi in grosso guai, zitto zitto e quatto quatto sgattaiolò fino al bagno.

 

- Inu Yasha, posso farti una domanda? – gli chiese inginocchiandosi ai piedi della vasca.

- Cosa c’è di così importante da non poter aspettare che esca? -.

- Dove sei andato prima? -.

- A fare una corsa! -.

- Da solo? -.

- Sì -.

- Sicuro? -.

- Ehhhh senti Miroku cerca di finirla! Mi fai rincretinire! -.

Da dietro la porta del bagno arrivò una voce.

- No… caro Ragazzino! Ti farò rincretinire io se non mi dici subito con chi sei stato!!!!!  -.

- Kagome mi sembra un po’ incazzata! -.

Inu Yasha si fiondò sott’acqua.

La ragazza spalancò la porta entrando.

- è decisamente incazzata! Ciao! – Miroku se la filò più svelto di un razzo.

- Inu Yasha…. – lei avanzò verso la vasca.

Lui sott’acqua si girava e rigirava i pollici ripensando ad ogni piccola mossa che aveva fatto durante la corsa. Che reato grave aveva commesso?

Ad un tratto vide la mano di Kagome tuffarsi in acqua e dondolarsi a destra e a manca sopra la sua faccia. Infine si sentì tirar su per i capelli trovandosi faccia a faccia con la suddetta interessata.

- Ciao Kagome -.

- Cosa hai fatto prima? -.

- Un giro in corsa -.

- Un giro fra le prostitute? -.

- Che? -.

- Cosa ci fa del rossetto sulla tua maglietta! – gli indicò il punto preciso.

- Ah! Ma quella è stata una ragazzina! -.

- che? Ti sei fatto una minorenne?!! -.

- Boh, non so che vuol dire. Mi aveva chiesto se poteva darmi una cosa e quando mi sono chinato verso di lei per prenderla mi ha baciato -.

- Alla faccia! – rise Daya che intanto stava ferma sulla soglia a godersi lo spettacolo di Inu Yasha nudo nella vasca.

- Ehi! Ehi! Ma che volete tutte? – lui arrossì coprendosi con entrambe le mani igioiellini” di famiglia – non c’è spettacolo, via! -.

- Eh eh… che carino! È arrossito! – Daya uscì seguita da Sango.

Poco dopo anche Kagome le raggiunse, ma solo dopo aver lavato la schiena del ragazzo con sapone e unghie….

 

Mannaggia a lui! Si era fatto prendere in giro da una stupida ragazzina! Ok, doveva farci l’abitudine, Inu Yasha era pur sempre un bel ragazzo, ma l’idea che una sconosciuta e per giunta più piccola di lei l’aveva già baciato la mandava in bestia! Lei ancora non aveva concluso niente! lui era suo! Suo e basta! Già c’era Kikyo a metterle i bastoni fra le ruote non potevano mettercisi anche le ragazze della sua epoca. Beh, se sigillarlo in casa sarebbe stata l’unica soluzione, bene! L’avrebbe fatto!

- Kagome ma perché sei così arrabbiata? – domandò maliziosa Daya – sei gelosa? -.

Quella fermò il passo. Lei gelosa? Di quello scemo? PRORIO LEI SI ERA COMPORTATA A QUEL MODO? Ma era rincretinita del tutto o cosa? Andare a fare certe scenate ad Inu Yasha che con lei non aveva proprio nulla a che fare! Certo… si erano dichiarati, per così dire, ma ancora non si era capito molto bene cosa ci fosse fra loro…e lei andava a fargli quelle stupidate correndo il rischio di allontanarlo ancora di più?

ma dico scherziamo?” pensò accasciandosi sul divano.

- Sono scema! -.

- Tranquilla pensa a Ranma nudo… - Daya non si smentisce mai.

- Sono pazza! -.

- Ranma… -.

- Inu Yasha… -.

- Ranma…. -.

- Ma sono troppo boni! -.

- Oh lo hai detto! Facciamo festa! Champagne! -.

- Basta finiscila! -.

- Eh eh… va bene, sai? Tanto per cambiare discorso, il doppiatore della voce di Ranma è lo stesso di Aladin… -.

- Vero? Quello della Disney? -.

- Yes! -.

- Che ne dici di vedercelo? -.

- Magari…. -.

- wow! Tu metti il dvd io chiamo gli altri! -.

 

Dopo un po’ erano tutti stesi in terra a guardare i film della Disney.

Come deciso cominciarono con Aladin, e nonostante non capissero molto bene cosa fossero, i ragazzi dell’era sengoku si divertirono molto nel guardare il personaggi buffi e divertenti. Miroku affermava in continuazione di volersi portare a letto Jasmine, Inu Yasha notava una certa somiglianza fra la scimmietta del protagonista e Shippo e Kagome continuava ad insistere sul fatto che Sesshomaru sembrava il principe Alì al contrario!

Di lì passarono al Re Leone. Qui Kagome e Daya si cimentarono in una versione “canta con noi” di AKUNA MATATA, convinte di poter insegnare ai ragazzi “stranieri” la canzoncina. Ci riuscirono. Poi fu la volta di Sota in “voglio diventare un re”; quando comparvero le iene Miroku le paragonò a Koga e al suo branco suscitando le risate dei presenti e le continue approvazioni di Inu Yasha.

Kagome lo guardava felice ed estasiata, era bello vederlo allegro e rilassato assieme al gruppo. Tranquillo, senza stare sempre sull’attenti nel caso ci fosse stata la presenza di nemici o demoni. In quei giorni era successo di tutto ma nulla da paragonare a mostri o battaglie quotidiane nell’era antica, nessuna spada da brandire, nessun pericolo da correre, solo notti tranquille sotto le coperte di un morbido lenzuolo e la certezza di potersi risvegliare ancora tutti assieme il mattino dopo. Magari fosse stato sempre così…. E adesso se ne stava lì, seduto a ridere e scherzare con gli altri, con gli amici di cui per tanto tempo era rimasto senza. Quanto era bello quando il suo volto sorrideva ed era se stesso….

- Ahhh – sospirò appoggiando i gomiti sulle ginocchia e gli occhi ancora fissi su di lui. Poi quello si voltò incrociando i loro sguardi.

Per un breve lasso di tempo, Kagome pensò che quel sorriso che il giovane aveva stampato sulle labbra fosse per lei, ma si rese presto conto che continuava a sorridere a causa delle continue battutine del monaco.

Per dirle che io l’amo dovrei spiegar perché… “ la voce dolce e melodiosa di un ragazzo pervase l’atmosfera. Il sorriso di lui svanì sostituito dalla sua solita espressione seriosa. La fissava instancabilmente, come se volesse dirle un qualcosa e non ci riuscisse. “ fantasmi e luci del passato ritornano da me…” il giovane chiuse gli occhi chinando il viso a fissare il nulla. Sapeva a cosa stesse pensando Inu Yasha in quel momento, ma non poteva far nulla per colmare quel suo infinito vuoto nel cuore… Kikyo. Rassegnandosi a quella scelta del ragazzo gli si avvicinò di più e gli prese la mano intrecciando le dita con quelle di lui. Lo sentì irrigidirsi e alzare il volto in avanti. Gli sorrise carezzandogli il palmo dolcemente.

L’ultima idea grandiosa di Daya fu quella di vedere La Sirenetta prima di andare al circo. Qui Inu Yasha dovette alzarsi ed uscire fuori dalla stanza per evitare di fare ciò che continuava a dire il granchio nella canzone “ Baciala…”. Kagome, invece, riconosceva nel personaggio della strega la figura di Kikyo….

 

Sera…

- Ahhh mi sono divertita! – esclamò Daya sgranchendosi le gambe – ti è piaciuto Sesshomaru? -.

Quello rimase zitto.

- Ehi parlo con te! La smetti di startene così, sembri una statua di marmo! Potresti avere delle reazioni ogni tanto! – poi si bloccò rimuginando sulla frase che aveva appena detto….una persona fredda e scostante… dallo sguardo incomprensibile…..”oh mio Dio!” pensò “ è lui!”.

 

Quindi che ne dite sulle mie simulazioni dei personaggi? Eh? E la nostra Daya avrà capito tutto? Chissà…. Commentate in tanti altrimenti passerà mooolto tempo prima che mi decida a scrivere il capitolo del circo…. Scherzo! È una banale scusa per prendere tempo…. Non so che fare! Ma non temete, non appena la fantasia ritornerà nella mia piccola testolina Bakata vi pubblicherò un cappy coi fiocchi! Sciauuuuu!

Ps: sapreste dirmi come faccio a prendere tutti i personaggi che voglio quando pubblico? Mi spiego:

quando si pubblica una nuova storia la scheda da compilare chiede di inserire i personaggi principali della storia, ma io non riesco ad inserirne due nello stesso momento!

Es: troviamo i nomi

Inu yasha

Kagome

Sota

Sango

Ecco… io non riesco a prendere soltanto i personaggi di Inu Yasha e Sota, perché me ne accetta solo uno! Se sono stata chiara qualcuno può venire a darmi una mano?????

 

 

 

 

  
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