Capitolo 2: Nuove prospettive
Lily Evans attraversò la porta della sala d’ingresso con i battiti del cuore accelerati. In quel momento non le importava di quell’idiota di Potter o di Severus: era tornata a Hogwarts. Si girò verso le sue amiche e rivolse loro un sorriso radioso: fu lieta di vedere che era stampato anche sui loro visi e si incamminò verso la Sala Grande.
Dal soffitto si poteva vedere come sempre il cielo di fuori: era una serata meravigliosa, eco della giornata di sole appena finita. Davanti aveva i tavoli delle quattro case: si indirizzò verso quello di Grifondoro e si sedette al suo solito posto con Mary e Alice accanto. Davanti a loro si sedette Frank Paciock, il ragazzo di Alice, che la stava guardando come incantato dalla sua bellezza. Lily era pensierosa: squadrava la Sala Grande affollata di ragazzi e non ci mise molto a individuare Severus Piton al tavolo di Serpeverde. Cavolo se era cambiato durante l’estate: era più magro, come se fosse più adulto di sempre, come se avesse nuovi pesi da sopportare nella sua giovane vita... Lily non potè fare a meno di preoccuparsi istintivamente per lui: era il suo amico, lo conosceva da prima di entrare a Hogwarts. Ancora non poteva immaginare un Severus mangiamorte... Il bambino con quegli abiti troppo grandi che le aveva detto di essere una strega, che aveva disprezzato Petunia per essere una babbana, che aveva dato a lei, Lily, della mezzosangue quel giorno di due anni prima sotto il grande faggio...
I pensieri di Lily furono interrotti dal quanto mai rumoroso arrivo di Potter, Black, Remus e Minus. Con enorme fastidio della ragazza si erano seduti esattamente di fronte a loro. Black stava squadrando le ragzze e ogni tanto mandava qualche strizzatina d’occhio o qualche sorriso secondo lui ammaliante. Potter, tanto per cambiare, non aveva occhi che per lei.
“Potter, smetti di fissarmi. Mi dai sui nervi.” Lo fulminò Lily.
“Su Evans, smetti di resistermi. Ci vediamo dopo cena?” Le chiese con una strizzatina d’occhio.
“Nei tuoi sogni, pallone gonfiato”
Silente interruppe la discussione con il suo solito discorso di inizio anno: era appena finito lo smistamento e con l’ultima parola del preside , i piatti si riempirono davanti ai loro occhi e iniziò la cena.
Potter iniziò a mangiare e a parlare con Black animatamente. James Potter... Forse non era davvero cambiato, forse quello sguardo era solo la sua immaginazione. Eppure Lily si accorse che era diverso anche fisicamente: il viso era più magro, gli zigomi più pronunciati, più virili, e anche il fisico era più evidente, le spalle più larghe... Lily si rimproverò per quello che stava pensando. Per quale motivo stava pensando in quel modo all’arrogante? Perché stava pensando che James Potter era decisamente più bello del solito? No, non poteva neanche lontanamente pensare che fosse carino... Figurarsi che potesse mai iniziare a piacerle. Sapeva che innamorarsi di lui voleva dire assolutamente andare in contro al tradimento. Potter non era assolutamente il tipo fedele e dedito a una ragazza. Chissà quante ne aveva baciate, chissà quante ne aveva portate a letto...
“Lily guarda i dolci! Quest’anno sono fantastici!” Le urlò Mary svegliandola dai suoi pensieri.
“Si, ho visto.” Lily non aveva più fame. Era improvvisamente infastidita, come se...
“Evans, vorrei parlarti.” Potter aveva rivolto le sue attenzioni su di lei.
“E di cosa?” Le disse lei fingendosi disinteressata, eppure immaginandosi uno dei suoi soliti discorsi.
“Voglio dirti una cosa. Va bene se ci troviamo alle undici al settimo piano, nell’ala destra?” le chiese Potter. Era quasi serio: non era da lui.
La ragazza aveva uno sguardo ebete di fronte a quella situazione strana: cercò di ricomporsi in fretta. Cosa gli avrebbe risposto?
“Ok, va bene. Basta che non sia uno dei tuoi soliti scherzi” le rispose seria.
“Grazie Evans”.
Lily era nel dormitorio e stava impalata davanti allo specchio. Mary e Alice stavano parlando ma si interruppero alla vista dell’amica.
“Lily che cos’hai stasera? Abbiamo visto Potter che ti parlava, ma non abbiamo sentito.”
“Mmm no, non mi ha detto niente di che” mentì Lily. Non sapeva perché era così sconvolta, non sapeva perché era impalata davanti allo specchio. Guardò l’orologio: erano le 10.30. Decise che l’uniforme andava più che bene per andare da Potter: in fondo le avrebbe chiesto soltanto qualcosa sulle lezioni, oppure il solito invito a uscire fuori...
“Lily non ci inganni: tu stasera hai qualcosa. Perché non metti il pigiama?” le chiese Alice.
“Ehm... No. Stasera devo fare le ispezioni al terzo piano.” Disse esitante.
“Sicura? Vai con l’altro caposcuola? A proposito... Non ci hai detto chi è”
“Oh si viene anche Remus. Ci troviamo nella sala comune alle 10.50. Mi sa che devo andare...” Le sorrise esitante. Aveva un’aria colpevole inconfondibile. Lily Evans non sapeva mentire e le sue amiche avevano capito benissimo che nascondeva qualcosa.
Nota dell'autrice: Salve a tutti, lettori e lettrici. In questo nuovo capitolo ho deciso di cambiare qualcosa nel mio modo di scrivere, seguendo i consigli dei miei recensori, che ringrazio. Non esitate a criticarmi e spero che questo nuovo capitolo vi piaccia più del primo. Avrete notato che qualcosa è cambiato, ma nel prossimo avrete delle sorprese.
Aggionerò presto la storia. Un bacio :)