Quando i ricordi prendono forma
“Caro papà,
mi sono resa conto che, da quando
ho deciso di
seguire Kaname non ti ho mai scritto per ringraziarti di avermi
cresciuta con
così tanto amore, solo ora riesco a capire quello che hai
fatto per me, forse
perché ci rendiamo conto di quanto una persona sia
importante solo quando la
perdiamo. Ora ricordo benissimo i miei primi cinque anni di vita che
tanto mi
hanno tormentata nei miei anni all’accademia, i miei incubi e
i miei dubbi non
mi danno più il tormento, ora so qual è il mio
posto, qui tra la stirpe della
notte, sono pronta per tornare nel luogo dove sono morta e poi rinata,
voglio
che tutti conoscano la vera Yuuki quindi ti prego di accettare le
nostre
domande d’ammissione alla night class per il secondo
semestre, aspetto una tua
risposta
saluti dalla tua ecc
ecc…”
Yagari ripose la lettera di Yuuki
Kuran guardando
il preside con aria preoccupata
“Cos’hai
intenzione di fare?”
“Accettarli ovvio, ci
servono, la night class è
diventata molto più indisciplinata da quando sono partiti e
non oso immaginare
la loro reazione se venissero a sapere che non ho accettato di
ammettere due
purosangue all’accademia”
“Hai ragione, ma lui come
la prenderà?”
“ Non ne ho
idea…” rispose il preside guardando
fuori dalla finestra con aria melanconica “… spero
solo che si sia affezionato
talmente alla signorina Black da non dargli tanto peso”
“Quando hai intenzione di
dirglielo?”
“Domani
mattina… lasciamolo tranquillo almeno per
stasera, poi si vedrà, che volevi dirmi a proposito della
signorina Electra?”
“Oh…”
disse l’hunter togliendosi la sigaretta di
bocca “A dire la verità me ne sono
scordato”
“Uffaaa!! Odio fare la
ronda notturna!!” disse
Kerin sgranchendosi le gambe, era già da un po’ di
tempo che era seduta a
fissare le aule della night class senza dire una parola
“Non ti lamentare io lo
faccio da molto più tempo
di te!” rispose il guardian con fare insofferente
“E scommetto che ti piace
pure, non c’è niente da
fare sei un masochista”
“Ehi! Non incominciare
con i tuoi film mentali non
mi piace affatto anzi lo odio, stare qui a fare da guardia del corpo a
un
gruppo di vampiri è la cosa più inaccettabile per
un hunter”
“Però sei un
vampiro anche tu..” disse la ragazza
con fare indifferente
“Eh?!? Come fai a
saperlo?!?” rispose l’hunter
quasi cadendo per la sorpresa
“Io riesco a vedere le
anime delle persone, e la
tua è l’anima di un vampiro che ha raggiunto da
poco una stabilità accettabile
per non essere eliminato da un hunter” poi
continuò guardandolo negli occhi “
Non te l’ho detto subito perché aspettavo che me
lo dicessi tu, ma visto che
così non è stato allora ho preferito
confessare”
“Mi
dispiace…”disse l’hunter abbassando lo
sguardo
“Io ho sempre odiato quello che sono e quello che ho fatto,
per 4 anni la mia
vita è stata una continua lotta contro la follia e la sete
di sangue, mi sono
macchiato col sangue della ragazza che amavo e anche se non merito di
vivere
sono qui, un vampire hunter ma anche un vampiro che ironia della
sorte…”
“Non dovresti rinnegare
così quello che sei” disse
Kerin dopo una breve pausa “ mia madre e mio padre erano
rispettivamente un
hunter e un vampiro si sono innamorati e in seguito sposati, ma nessuno
dei due
ha mai rinnegato i propri principi ne tanto meno loro
stessi…. Loro dicevano
‘noi siamo quello che vogliamo essere, non quello che la
natura ci impone, ma
solo quello che i nostri sogni ci mostrano’ io e mia sorella
siamo cresciute
con questo insegnamento e non mi sembra di essere venuta su tanto
male”
concluse ridacchiando mentre Zero la guardava dolcemente
“Perché mi
guardi così?!? Ho qualcosa in faccia??”
disse la ragazza accorgendosi dello sguardo
dell’hunter“
“Certo
che….” Disse il ragazzo avvicinandosi alla
compagna “sei proprio strana” concluse dandole un
bacio sulla fronte
“IO SONO
STRANA?!?” sbottò Kerin arrossendo
violentemente “ E tu che fai questo uscite che sei?!? Sei
bipolare, ecco!! Sei
bipolare! È l’unica spiegazione
plausibile!”
E due ragazzi continuarono a ridere
per tutto il
resto della ronda, che fortunatamente si era rivelata molto tranquilla,
ma Zero
non sapeva che quel sorriso molto presto sarebbe scomparso sotto il
peso dei
ricordi che non avrebbe mai voluto rivivere.
“Molto presto
ritorneranno all’accademia sia Yuuki
che Kaname, spero che riuscirai a capire il perché ho deciso
di riammetterli e
che questa decisione non ti faccia stare male” ecco cosa gli
aveva detto il
preside quando l’aveva convocato nel suo ufficio a cui lui
aveva risposto con
un misero “Non si preoccupi” non troppo convinto. I
ricordi di Yuuki ora gli
balenavano nella mente senza sosta, dalla prima volta che la vide, in
quella
notte dove perse la sua famiglia e la sua infanzia senza neanche
rendersene
conto, fino all’ultima, sulle mura della Cross Accademy
quando le rubò
quell’unico bacio per poi lasciarla con una
promessa… “La prossima volta che ci
rivedremo, ti ucciderò” il suo sorriso
malinconico, i suoi capelli, diventati
lunghi dopo la trasformazione in vampiro, che fluttuavano nel vento, i
suoi
occhi, il suo collo dove aveva consumato il più grande dei
peccati, tutto gli tornava
prepotentemente in mente e anche ora, mentre, tramite la finestra,
guardava i
due purosangue avvicinarsi all’ingresso
dell’accademia, si chiedeva se sarebbe
mai stato in grado di adempiere alla sua promessa…